Il pane in Alto Adige: identità e tradizione
Brot in Südtirol: Ausdruck von Identität und Tradition

Un’indagine del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige su oltre 2.600 abitanti rivela preferenze, significati culturali e tendenze nel consumo del pane.
La ricerca ha coinvolto persone abitanti in tutto il territorio della Provincia autonoma di Bolzano: la maggior parte dei partecipanti sono madrelingua tedeschi (69,1%), seguiti da madrelingua italiani (27,8%) e ladini (2,1%).
L’89% dei rispondenti ha dichiarato di aver consumato pane fresco nella settimana precedente il momento della compilazione del questionario online. Il 40% dei rispondenti non ha un solo pane di riferimento ma ne consuma 4-5 tipi diversi.
I panificati, vale a dire i prodotti da forno come grissini, crackers e gallette, sono presenti nell’alimentazione del 61% dei rispondenti.
Accanto al pane fresco acquistato, il 35% consuma saltuariamente anche quello fatto in casa. La ragione principale di questa abitudine è il piacere di prepararlo (61%) seguito dalla possibilità di scegliere gli ingredienti (59%) e la loro qualità (50%).
Per quasi la metà degli intervistati e delle intervistate “il pane non può mancare a tavola” e, per oltre un terzo del campione, è fonte di energia e salute. La fiducia nel pane fresco è alta ma persistono preoccupazioni infondate legate all’impatto che il suo consumo può avere sul peso corporeo e agli ingredienti.
L’indagine “Se dico pane… a cosa pensi?” si è svolta tra febbraio e aprile 2025 e rientra tra le iniziative volte a promuovere una corretta alimentazione.
Eine Umfrage des Dienstes für Hygiene der Lebensmittel und der Ernährung im Südtiroler Sanitätsbetrieb unter mehr als 2.600 Bürgerinnen und Bürgern beleuchtet Vorlieben, kulturelle Bedeutungen und Trends beim Brotkonsum.
An der Untersuchung nahmen Personen aus dem gesamten Land teil: mehrheitlich deutscher Muttersprache (69,1%), gefolgt von den Italienischsprachigen (27,8%) und ladinisch Sprechenden (2,1%).
89% der Befragten gaben an, in der Woche vor dem Ausfüllen des Online-Fragebogens frisches Brot gegessen zu haben. 40% der Befragten essen im Laufe des Tages und der Woche 4 bis 5 verschiedene Sorten.
Backwaren, d. h. Produkte wie Grissini, Cracker und Kekse, werden von 61% der Befragten verzehrt.
Neben gekauftem frischem Brot konsumieren 35% gelegentlich auch selbstgebackenes Brot. Der Hauptgrund dafür ist die Freude am Backen (61%), gefolgt von der Möglichkeit, die Zutaten (59%) und deren Qualität (50%) selbst auszuwählen.
Für fast die Hälfte der Befragten „darf Brot auf dem Tisch nicht fehlen”, und für mehr als ein Drittel der Stichprobe ist es eine Quelle für Energie und Gesundheit. Das Vertrauen in frisches Brot ist hoch, aber es bestehen weiterhin unbegründete Bedenken hinsichtlich der Auswirkungen des Verzehrs aufs Körpergewicht und hinsichtlich der Inhaltsstoffe.
Die Umfrage mit dem Titel „Wenn ich Brot sage... woran denkst du?“ wurde zwischen Februar un April durchgeführt und gehört zu den Initiativen zur Förderung einer ausgewogenen Ernährung.
















































































































































































