ICEHL: HC Pustertal Wölfe vs. Moser Medical Graz 99ers
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Lu santo Jullare Francesco di Dario Fo è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo nel teatralissimo linguaggio del grammelot. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi decenni, il Premio Nobel costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come San Francesco amava definirsi. Il racconto di Fo è – allo stesso tempo – spiritualità e mito, favola e satira, e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace, per comporre e mettere in musica il suo Cantico delle Creature. A dare voce a questo viaggio funambolico nell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo su “benedizione” e spinta dello stesso Fo, perfetto istrione e giullare dell’oggi. Il 2026, inoltre, è un anno speciale anche per ricordare Dario Fo: ricorrono i cento anni dalla nascita e i dieci anni dalla scomparsa. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale. Portare in scena oggi questa meravigliosa giullarata non può non tener conto che nel 2013 il compianto cardinal Bergoglio, divenuto Papa, scelse, emblematicamente, politicamente e per la prima volta nella storia, il nome di Francesco: il santo della pace e del sorriso, della custodia del creato, della Chiesa povera per i poveri. Seguendo la lezione di Fo, lo spettacolo si muoverà così su due percorsi paralleli, ripercorrendo la realtà storica del viaggio di Francesco nel mondo cristiano e contemporaneamente raccontando la rivoluzione riformatrice che Papa Francesco ha cercato di attuare nella Chiesa del nostro tempo. di Dario Fo con Ugo Dighero adattamento e regia di Giorgio Gallione scene e costumi Lorenza Gioberti disegno luci Aldo Mantovani coproduzione Teatro Stabile di Genova, CMC/ Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta durata: 85 minuti
Freitag, 30. Jänner 2026, 14-18 Uhr Samstag, 31. Jänner 2026, 9-12 Uhr Programm: Schulführungen Eine Schule- viele Berufe Orientierungsjahr der 1. Klasse Projekte mit Wirkung Verkostungen Hofladen Besichtigung Schülerheim Infos: Tel 0473/920962 www.fachschule-tisens.it
Der 21. Internationale Schach Bozner Opem rückt näher! Vom 30. Januar bis 1. Februar 2026 öffnet das prestigeträchtige Merkantilmuseum Bozen erneut seine Türen, um eines der meist erwarteten Ereignisse im italienischen Schachkalender zu beherbergen. Nach zwanzig erfolgreichen Jahren wächst das Bozner Open weiter und bestätigt sich als ein wichtiger Treffpunkt für Spieler aller Spielstärken, aus Italien und dem Ausland, die ein einzigartiges Erlebnis zwischen Schach, Kultur und der Gastfreundschaft Südtirols genießen möchten. Wie traditionell üblich wird das Turnier in drei Kategorien unterteilt: Open A: offen für alle Spieler Open B: für Spieler mit einer Elo unter 2000 Open C: für Spieler mit einer Elo unter 1700 Jede Partie wird mit der klassischen Bedenkzeit von 90 Minuten + 30 Sekunden pro Zug gespielt, gültig für die FIDE-Standard-ELO-Auswertung. Auch in diesem Jahr werden elektronische Schachbretter die Partien der Spitzenbretter live online übertragen, sodass Schachbegeisterte aus ganz Italien (und darüber hinaus) die spannendsten Begegnungen verfolgen können. Im Merkantilmuseum zu spielen bedeutet, in eine einzigartige Atmosphäre einzutauchen – zwischen historischen Sälen und zeitlosem Charme, mitten im Herzen der Bozner Altstadt. Bei großer Teilnehmerzahl wird ein Teil des Open C im eleganten Hotel Città, nur wenige Schritte entfernt, ausgetragen. Dank der Zusammenarbeit mit der Handelskammer Bozen, dem Merkantilmuseum, dem Hotel Città und dem Regionalkomitee Südtirol des FSI verbindet die Veranstaltung weiterhin Leidenschaft und professionelle Organisation. Es erwarten die Teilnehmer Preisgelder und zahlreiche Auszeichnungen für jedes Turnier, einschließlich spezieller Preise für die besten Südtiroler, die auch für die Einzel-Provinzmeisterschaft Südtirol 2026 gewertet werden.
Presentazione del libro Biografia a cura di Marco Zulberti Un poeta irredento -Taulero Zulberti con Graziano Riccadonna, Luigi Sardi, Marco Zulberti La biografia pubblicata in collaborazione con la Fondazione Museo del Trentino e del Centro Studi Judicaria, cerca di ricostruire la vita di questo poeta, giornalista e scrittore perfetto poliglotta, che nel 1921 giunse a Merano e fondò due riviste di cultura Sudland (in tedesco) e Il Brennero (non il successivo quotidiano che aveva la redazione a Bolzano) che avevano lo scopo di ricucire lo strappo tra le due etnie causata dalla prima guerra mondiale e voluta dai due rispettivi nazionalismi. Sulla rivista attirò collaborazioni importanti sia di lingua tedesca, slava e italiana, tra le quali quelle (più volte vantate ma da verificare) di Kafka in quei tempi ospite a Merano delle Terme. A Merano scrisse nel 1921 il romanzo "L'ipocondria di un Legionario Trentino" dove narrava la storia d'amore tra un ex irredentista trentino e una ragazza di lingua tedesca di Merano. Alla fine del 1923 fu cacciato da Mussolini perchè troppo austriacante e chiusa la redazione. Trasferito a Verona e poi a Bologna divenne corrispondente da Berlino per il Resto del Carlino dal 1930 al 1945 quando lasciò la città in fiamme sotto i bombardamenti. Nel 1950 fu nominato direttore dell'Alto Adige da De Gasperi dove rimase fino al 1955. Scomparve quasi dimenticato nel 1980 a Trento. Autore di diversi romanzi tutti ambientati non solo nella nostra regione ma anche tra Vienna, Praga e Berlino, la sua opera letteraria ancora oggi ci parla di una regione Mittel Europea unita, che sembra ormai divisa e scomparsa. Una ricca biografia che ci parla di qualcosa che è stato dimenticato con molti spunti che possono far riflettere anche gli storici.
Un’indagine sul dopoguerra in Alto Adige, dove centinaia di criminali nazisti trovarono rifugio prima di fuggire all’estero. Il film racconta la cosiddetta “Via dei Ratti”, svelando storie di impunità e i protagonisti delle pagine più nere della storia europea. Regia di Paolo Tessadri | Documentario | Italia | 50 min Mondovisioni Ribelli è una rassegna di documentari e film che attraversano storie di ingiustizia, coraggio e libertà. Ogni ultimo venerdì del mese, da novembre a maggio, Mondovisioni Ribelli porta sullo schermo storie che interrogano il passato e il presente e aprono spazi di riflessione condivisa.
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Lu santo Jullare Francesco di Dario Fo è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo nel teatralissimo linguaggio del grammelot. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi decenni, il Premio Nobel costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come San Francesco amava definirsi. Il racconto di Fo è – allo stesso tempo – spiritualità e mito, favola e satira, e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace, per comporre e mettere in musica il suo Cantico delle Creature. A dare voce a questo viaggio funambolico nell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo su “benedizione” e spinta dello stesso Fo, perfetto istrione e giullare dell’oggi. Il 2026, inoltre, è un anno speciale anche per ricordare Dario Fo: ricorrono i cento anni dalla nascita e i dieci anni dalla scomparsa. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale. Portare in scena oggi questa meravigliosa giullarata non può non tener conto che nel 2013 il compianto cardinal Bergoglio, divenuto Papa, scelse, emblematicamente, politicamente e per la prima volta nella storia, il nome di Francesco: il santo della pace e del sorriso, della custodia del creato, della Chiesa povera per i poveri. Seguendo la lezione di Fo, lo spettacolo si muoverà così su due percorsi paralleli, ripercorrendo la realtà storica del viaggio di Francesco nel mondo cristiano e contemporaneamente raccontando la rivoluzione riformatrice che Papa Francesco ha cercato di attuare nella Chiesa del nostro tempo. di Dario Fo con Ugo Dighero adattamento e regia di Giorgio Gallione scene e costumi Lorenza Gioberti disegno luci Aldo Mantovani coproduzione Teatro Stabile di Genova, CMC/ Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta durata: 85 minuti
Fiorenzo Zeni: sax Matteo Facchin: accordion Marco Facchin: piano Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Ein Programm mit Stücken von Musiklegenden wie Astor Piazzolla, Chick Corea, Luis Bacalov und Ennio Morricone sowie eigene Kompositionen. Ein Mix aus Jazz und World Music, der neben einer eleganten kompositorischen Recherche auch reichlich Platz lässt für Improvisationen mit gefühlvollen Soli, viel Energie und virtuosem Können. Das Konzert beginnt um 21:30 Uhr in der Laurin Bar. 12 Euro Aufpreis auf das erste Getränk ab 21:00 Uhr. Info und Tischreservierungen: Laurin Bar, T 0471 311 570
Ziel und Inhalt: Das freie und spontane Malen bietet eine wertvolle Gelegenheit, sich mit dem heute so wichtigen Thema der Reduktion auseinanderzusetzen und mögliche Wege zu finden, um mit Überforderungen und dem allgemeinen Überfluss umzugehen. In Malprozessen und Reflexionseinheiten erleben wir, wie das Reduzieren von Farben, Formen und Materialien nicht nur Raum für das Wesentliche schafft, sondern auch neue Perspektiven eröffnet, Klarheit fördert und die Ausdruckskraft intensiviert - ganz nach dem Motto: „Weniger ist mehr.“ Diese Werkstatt richtet sich an Menschen, die neugierig sind, die entspannende, befreiende und klärende Wirkung der Reduktion zu erfahren. Es sind keine Vorkenntnisse im Malen nötig – nur Offenheit für das Thema und Freude am Experimentieren. Inhalte: • Impulse und Diskussionen zum Thema Reduktion • Mal- und Gestaltungseinheiten • Wechselwirkung von Intuition und Fokussierung erfahren • Wirkung von Einfachheit und Minimalismus reflektieren • Ansätze zur Übertragung in den Alltag Zielgruppe: Alle Interessierten Teilnehmerzahl: 8 - 16 Mitzubringen: Farbstifte, Tempera- oder Wasserfarben, Pinsel und Wasserglas. Malblätter stehen bereit und sind im Preis inbegriffen sowie eine kleine Auswahl an verschiedenen Farben Beitrag: 105,00 € inkl. 22% Mwst. 94,50 € Frühbucherpreis bis 15.09.25 Referent*in: Martina Thanei, Schluderns. Erziehungs- und Bildungswissenschaften M.A., Kreativtrainerin und Malbegleiterin im Ausdrucksmalen Anmeldeschluss: 19.01.2026
Freitag, 30. Jänner 2026, 14-18 Uhr Samstag, 31. Jänner 2026, 9-12 Uhr Programm: Schulführungen Eine Schule- viele Berufe Orientierungsjahr der 1. Klasse Projekte mit Wirkung Verkostungen Hofladen Besichtigung Schülerheim Infos: Tel 0473/920962 www.fachschule-tisens.it
Wild As Her – das sind Caro von Brünken und Chris Kaufmann, zwei Musiker, an denen man in der deutschsprachigen Musikszene kaum vorbeikommt. Kennengelernt bei einer Songwriting-Session, fanden sie sofort ihre gemeinsame Mitte: moderne Country-Musik, emotional und energiegeladen. Ihr Sound verbindet gefühlvolle, fast gospelartige Vocals mit charakterstarken Gitarren – authentisch, ehrlich und direkt ins Herz. Caro von Brünken arbeitet seit vielen Jahren als Sängerin, Songwriterin, Vocalcoach und Sprecherin. In ihrem eigenen Studio steht sie regelmäßig für Produktionen als Backgroundsängerin u. a. der Münchener Freiheit, Wincent Weiss, Beatrice Egli und Melissa Naschenweng vor dem Mikrofon. Als Live-Sängerin tourt sie zudem mit der Artrock-Band RPWL quer durch Europa. Auch in der Filmwelt ist ihre Stimme gefragt – unter anderem ist sie im Walt-Disney-Blockbuster „Vaiana 2“ zu hören. Chris Kaufmann ist sowohl im Studio als auch auf den großen Live-Bühnen zu Hause. Als Gitarrist und Produzent arbeitete er u. a. für Albert Hammond, Bonnie Tyler, Melissa Naschenweng, Marina Marx, Voxxclub, Zwei wie Eins, Maite Kelly und Michael Holm, war jahrelang Mitglied von Truck Stop und ist seit 2023 Gitarrist von Andreas Gabalier auf dessen Stadion- und Arena-Tourneen. Außerdem moderiert er jeden ersten Freitag im Monat die „Boots & Guitars Radio Show“ auf RAI Südtirol. Mit ihrem Debütalbum Off The Leash (Mai 2023) zeigten Wild As Her erstmals die ganze Bandbreite ihres Sounds. Das Album wurde von der Fachpresse als das beste englischsprachige Country-Debütalben der letzten 20 Jahre bezeichnet. Die EP Matches & Gasoline (Februar 2025) entstand zwischen Südtirol, Berlin, Nashville und Mallorca und ist geprägt von echten Geschichten, offen erzählt, mal laut, mal sanft. Im Dezember 2025 folgte die neue EP Heartshaped Road auf CD und Vinyl und zeigt die bisher emotionalste, introvertierteste und akustische Seite des Duos. 2025 wurden Wild As Her vom ACMF – Austrian Country Music Federation – mit dem ACMF Award als „Best Band International“ ausgezeichnet. In ihrem wöchentlichen Podcast Wild As Her – Weekly geben Caro und Chris Einblicke in ihr Musikerleben, teilen Studio- und Tourgeschichten und veröffentlichen zu jedem neuen Song eine eigene Deep-Dive-Special-Folge. Live zeigen Wild As Her, wie kraftvoll das Zusammenspiel aus Stimme und Gitarre sein kann – akustisch intim oder loud and proud. Seit 2023 touren sie durch Deutschland, Österreich und Südtirol: von Wohnzimmern und Theatern bis zu großen Festivals mit bis zu 8.000 Besuchern. Nach ihren Shows bleibt meist nur eines zurück: ein Publikum voller glücklicher Gesichter.
Pink Floyd Immersion – Eclipse Tour 2025/2026 Nach dem überwältigenden Erfolg der letzten Tournee kommt Pink Floyd Immersion nach Pergine Valsugana mit einer völlig neuen Show. Die Eclipse Tour ist ein einzigartiges Sinneserlebnis, das Technologie, Licht und Emotionen in einer Reise durch die Meisterwerke von Pink Floyd vereint. Mit einer hochauflösenden Quadrophonie-Anlage wird das Publikum in eine immersive, dreidimensionale Klangwelt versetzt. Die Band unter der Leitung von Andrea Codispoti präsentiert eine bewegende Setlist mit großen Klassikern und seltenen Juwelen der Floyd-Diskografie. 📍 Teatro Comunale di Pergine Valsugana 📅 31. Januar 2026 – 20:30 Uhr
Lu santo Jullare Francesco di Dario Fo è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo nel teatralissimo linguaggio del grammelot. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi decenni, il Premio Nobel costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come San Francesco amava definirsi. Il racconto di Fo è – allo stesso tempo – spiritualità e mito, favola e satira, e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace, per comporre e mettere in musica il suo Cantico delle Creature. A dare voce a questo viaggio funambolico nell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo su “benedizione” e spinta dello stesso Fo, perfetto istrione e giullare dell’oggi. Il 2026, inoltre, è un anno speciale anche per ricordare Dario Fo: ricorrono i cento anni dalla nascita e i dieci anni dalla scomparsa. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale. Portare in scena oggi questa meravigliosa giullarata non può non tener conto che nel 2013 il compianto cardinal Bergoglio, divenuto Papa, scelse, emblematicamente, politicamente e per la prima volta nella storia, il nome di Francesco: il santo della pace e del sorriso, della custodia del creato, della Chiesa povera per i poveri. Seguendo la lezione di Fo, lo spettacolo si muoverà così su due percorsi paralleli, ripercorrendo la realtà storica del viaggio di Francesco nel mondo cristiano e contemporaneamente raccontando la rivoluzione riformatrice che Papa Francesco ha cercato di attuare nella Chiesa del nostro tempo. di Dario Fo con Ugo Dighero adattamento e regia di Giorgio Gallione scene e costumi Lorenza Gioberti disegno luci Aldo Mantovani coproduzione Teatro Stabile di Genova, CMC/ Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta durata: 85 minuti
Sport, Spiel und Spaß beim Kinderfest an der Bergstation Meran 2000. Keine Anmeldung erforderlich. Veranstaltung geeignet für Kinder zwischen 5 und 12 Jahren. Ausweichtermin: 8. Februar 2026
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Meran bereitet sich darauf vor, eines der musikalischen Highlights des Jahres zu begrüßen: HANS ZIMMER LIVE – LORDS OF THE SOUND, die Show, die die Kraft sinfonischer Musik mit der Emotion der berühmtesten Filmsoundtracks verbindet. Der Termin ist für Montag, den 3. Februar um 20:00 Uhr im prestigeträchtigen Kursaal Meran angesetzt. Lords of the Sound, eines der bekanntesten Sinfonieorchester Europas, kehren mit einer Aufführung nach Südtirol zurück, die das Publikum sprachlos machen wird. Seit über zehn Jahren revolutioniert das Ensemble das Konzept des Sinfoniekonzerts, indem es orchestrale Musik, beeindruckende Lichteffekte, visuelle Projektionen und immersive Bühnenbilder zu einem einzigartigen Erlebnis vereint. Die neue Show ist eine Hommage an das Genie Hans Zimmer, den Komponisten einiger der ikonischsten Filmmusiken der Kinogeschichte. Werke aus Filmen wie Interstellar, The Dark Knight, Fluch der Karibik, Gladiator und vielen weiteren werden mit technischer Exzellenz, herausragenden Solist*innen und einem kraftvollen Vokalensemble interpretiert, das jede Emotion intensiviert. Die Atmosphäre wird durch spektakuläre Visuals, dynamische Lichtspiele und eindrucksvolle Bühnenbilder noch weiter verstärkt, sodass sich die Zuschauer mitten in den beliebtesten Filmwelten wiederfinden. Jeder Titel wird zu einer Reise durch das musikalische Universum von Hans Zimmer – voller Spannung, Staunen, Energie und Poesie. HANS ZIMMER LIVE – LORDS OF THE SOUND ist ein unverzichtbares Erlebnis für Liebhaber*innen von Kino, sinfonischer Musik und für alle, die ein immersives und unvergessliches Ereignis erleben möchten. Ein Konzert, das man nicht nur hört – man erlebt es. Der Ticketverkauf ist offiziell eröffnet und die Plätze können über das TicketOne-System erworben werden.
Presentazione del libro a cura di Francesco Leoncini "Io padrone, Tu padrone. Il caso emblematico delle minoranze tedesche tra Weimar, il Terzo Reich e l’Italia fascista" con Francesco Leoncini, Leopold Steurer, Maurizio Ferrandi Nell’aprile 1936, di fronte al crescente scontro etnico tra la maggioranza ceca e la componente tedesca in Boemia (i Sudeti), alimentato dall’incombente minaccia della Germania nazista, l’esponente di questi ultimi, Hans Schütz, affermò in un suo discorso elettorale la necessità di un rapporto paritario tra le due nazionalità. Egli sostenne che la formula vincente sarebbe dovuta essere “Io padrone” e “Tu padrone” al posto di quella oppositiva. Non ebbe fortuna questo messaggio e il Patto di Monaco cancellò poi la Cecoslovacchia. Il tema allora si ripropose anche in altre realtà, in Polonia e in Alto Adige/Sud Tirolo, come è messo in evidenza nel volume da autorevoli studiosi dell’area. Oggi tali contrasti si manifestano ancora in forme acute e foriere di conseguenze tragiche e irreparabili, in Europa orientale e in Medio Oriente, A quest’ultimo proposito, in una lettera al curatore, qui pubblicata, Golo Mann, tra i maggiori storici tedeschi, metteva in rapporto, già negli anni ’80, le vicende dell’anteguerra nel contesto boemo con quanto ormai da decenni stava avvenendo tra la popolazione palestinese e lo stato ebraico. Ciò che ora si manifesta in maniera esplosiva, come sottolineato nell’Introduzione. «Anche gli israeliani, affermava il figlio di Thomas Mann, non hanno proprio mai compiuto un tentativo generoso e costruttivo [come nemmeno i cechi nei confronti della minoranza tedesca] e non si sa se questo avrebbe potuto avere successo – gli uomini tuttavia compiono sempre, in forme diverse, in luoghi diversi e in tempi diversi le stesse insensatezze e non imparano dal passato». Questa pubblicazione, quindi, non solo documenta una tematica di assoluto rilievo nella storia del Novecento, ma offre anche strumenti di analisi per affrontare le sfide del presente e cogliere i nessi profondi tra eventi apparentemente distanti nel tempo e nello spazio. Essa inoltre contiene una mappa della suddivisione etnica e linguistica dei territori della Mitteleuropa dopo la Prima guerra mondiale. Francesco Leoncini ha insegnato dal 1971 al 2011 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È membro onorario della «Società Masaryk» - Masarykova Společnost di Praga, premio «Milan Rastislav Štefánik» della Repubblica Slovacca e vice-presidente internazionale della Société Européenne de Culture.
Unser Ziel ist es, lokalen Bands eine Bühne zu bieten um die Musikkultur in Lana und Umgebung zu beleuchten und zu fördern. Die Vielfalt unserer Gesellschaft soll durch eine breite Palette an Musikgenres gelebt und gefeiert werden. Die Stromkeller sind für alle Altersgruppen offen und unser bunter Mix an Musikrichtungen bietet für alle etwas. Am Freitag, 6. Februar wird’s laut im JUX Lana – der Stromkeller Rock ist zurück! Mit dabei: Alago, Merningen und als Headliner Straight Flush. Ab 20 Uhr heißt’s: Gitarren an, Lichter aus, Stimmung an!
GIORNATE DELLE PORTE APERTE per conoscere l'offerta formativa della nostra scuola!
Geführte Besichtigung Samstag, 7. Februar 2026, 10:00–13:00 Uhr Start am Naturmuseum Südtirol, Bozen. Ein Parcours durch Museen und öffentliche Räume erkundet die Grenze als Ort der Begegnung, Erinnerung und Transformation. Die Werke von acht internationale:n Künstler:innen: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny und ZimmerFrei (Anna de Manincor) thematisieren Migration, Identität und Landschaft. Die Besichtigung, in Begleitung von Ingrid Kofler, Soziologin und Dozentin an der Freien Universität Bozen, verwebt Kunst, Kultur und Forschung zu Prozessen der Transformation und des Zusammenlebens.
Der Skiclub Meran und Meran 2000 lassen eine alte Tradition wiederaufleben und verabschieden den Winter mit Musik, Gaudi und bester Laune. Beim traditionellen Soalrennen wird in 3er Teams in verschiedenen Kategorien gefahren. Die drei Rennläufer, verbunden mit einem Seil, bewältigen eine einfache Riesentorlauf-Strecke, um gemeinsam die Ziellinie zu erreichen. Das Zeitlimit liegt bei fünf Minuten, Überschreitung wird die Seilschaft disqualifiziert.
Yui Iwata-Skweres, Violine Matthias Rosenfelder, Viola Tomasz Skweres, Violoncello Codex Bamberg Hoquetus 102 Josef Ramsauer: Streichtrio Codex Bamberg Hoquetus 103 Tomasz Skweres: „Litania“ für Violoncello solo Rolf Stemmle: „Hoquetus“ für Viola und Violoncello Codex Bamberg Hoquetus 104 Hannes Kerschbaumer: „Firn“ für Streichtrio Codex Bamberg: Hoquetus 107 Manuela Kerer: „Amaroncello“ Mathias Johannes Schmidhammer: „Solitudine“ für Violine und Violoncello Codex Bamberg Hoquetus 108 Juan Riera: „Feedback” für Streichtrio und Zuspielung In Zusammenarbeit mit der Musikschule Brixen Das Konzert des Skweres-Trios aus Regensburg ist ein Teil des Austauschprojektes der Partnerstädte Regensburg und Brixen, bei dem Werke der Komponist:innen aus Regensburg und aus Brixen in beiden Städten präsentiert werden. Da das Mittelalter sowohl für Regensburg als auch für Brixen eine Zeit der Hochblüte war – bis heute prägt die Architektur des Mittelalters das Bild der beiden Altstädte – fungiert die Musik des Mittelalters als ein Bindeglied des Konzertes. So werden zwischen den zeitgenössischen Werken kurze Hoqueti aus dem Codex Bamberg aus dem 12 Jh. gespielt. Die neuen Kompositionen beziehen sich auf unterschiedlichste, kreative Weise auf die Musik und Kunst oder auf den Geist des Mittelalters. Online Ticket: www.mytix.bz oder an der Abendkasse
Seminario Chora a cura di Gino Zaccaria L’arte tra potenza e luce: Umberto Boccioni e Paul Cézanne Tre incontri (13/02, 20/02, 06/03/26) sulla provenienza della creazione artistica 1. Il dinamismo di Boccioni. La fondazione futurista dell’arte (Primo incontro dedicato alla concezione boccioniana dell’arte come forma della potenza) 2. L’opera futurista. La solidificazione dell’impressionismo (Secondo incontro dedicato alla nozione di figura come sintesi plastico-dinamica) 3. La luce di Cézanne. Lo spavento solare e la verità (Terzo incontro dedicato all’esperienza della luce e del colore nell’opera di Cézanne) Entrata libera con iscrizione (info@adsit.org)