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Utente : martin_inside

Eventi di : martin_inside

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Music
Mercoledì, 06 Nov 2024 21:00

BRYAN ADAMS: IL ROCKER CANADESE AGGIUNGE BOLZANO COME SECONDA DATA ITALIANA ALL’INTERNO DEL SUO TOUR EUROPEO TUTTE LE HITS DI UNA CARRIERA STRAORDINARIA E I BRANI DELL’ULTIMO ALBUM UN EVENTO DA NON PERDERE Superstar Bryan Adams Bryan Adams aggiunge Bolzano al suo tour europeo So Happy It Hurts, con uno show che si terrà alla Sparkasse Arena e che includerà sia i brani dell’ultimo album omonimo, sia le innumerevoli hits con cui la star canadese ha occupato le classifiche di tutto il mondo negli ultimi 40 anni. Summer of 69 Da Heaven a Summer of 69, da Please Forgive Me e Run To You, la carriera del songwriter canadese è costellata da brani rimasti indelebili nei cuori dei fan di tutto il mondo e dello stesso pubblico italiano. Il tour europeo toccherà anche Bolzano, per un’imperdibile serata evento all’insegna del rock. Bryan Adams è conosciuto per essere uno dei musicisti più entusiasmanti nelle esibizioni dal vivo, la sua naturale presenza scenica e la sua voce incredibile sono garanzia di emozione e divertimento. L’artista canadese ha all’attivo 17 studio album, tra cui l’ultimo “So Happy It Hurts”(nominato per un Grammy), “Pretty Woman – The Musical”, Classic pt. I e pt. II, che contengono nuove registrazioni dei suoi più grandi successi. Le sue canzoni gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti, tra cui tre candidature agli Oscar, cinque nomination ai Golden Globe, un Grammy Award e 20 Juno Awards. Bryan Adams continua a girare il mondo in tour suonando la sua musica che è ormai da anni una presenza fissa in tutte le rock radio.

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Sport
Sabato, 14 Set 2024 08:30-16:00 |

Sei un amante della bicicletta e delle Dolomiti? Allora non perdere l'appuntamento con il Sellaronda Bike Day, la giornata della bici attorno al gruppo del Sella. Per l'occasione le strade e i passi della famosa Sellaronda saranno chiusi al traffico motorizzato dalle 8:30 alle 16:00 e riservati ai ciclisti. Per pedalare sugli iconici passi dolomitici Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo non è necessario iscriversi e non c’è un punto di partenza fisso. Ognuno è libero di organizzare la sua giornata sulla bici secondo i propri desideri e capacità. Che sia una sfida sportiva oppure una gita su due ruote con amici o famiglia: partecipa anche tu e goditi i suggestivi paesaggi dolomitici lungo il percorso. La lunghezza totale del tour è di 53 chilometri e se completi l'intero percorso supererai un dislivello totale di 1600 metri. Potrai gestirti la giornata come meglio ti aggrada, interrompendo il tour quando preferisci. Appuntamenti 2023: sabato 10 giugno 2023 e sabato 16 settembre 2023.

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Sabato, 31 Ago 2024 21:00

Unico concerto estivo in Alto Adige per il 2024 con Herbert Pixner: Sabato 31 agosto il Herbert Pixner Projekt sará in concerto a Bressanone in Piazza del Duomo. Prevendita: in tutte le librerie Athesia online: www.ticketone.it Herbert Pixner il polistrumentista Lo chiamano Jimi Hendrix della musica folk o Frank Zappa delle Alpi. Viene paragonato a Piazzolla e Paganini, eppure il musicista altoatesino ha creato e sviluppato negli anni uno stile musicale assolutamente inconfondibile. Stiamo parlando di Herbert Pixner, polistrumentista, compositore, produttore e omonimo dell’Herbert Pixner Projekt. Insieme ai suoi congeniali compagni di palco Manuel Randi (chitarre), Heidi Pixner (arpa) e Werner Unterlercher (basso), l’Herbert Pixner Projekt è da quasi vent’anni uno dei rappresentanti di maggior successo della “new and progressive folk music”. Il Herbert Pixner Projekt Da anni iil quartetto entusiasma un pubblico sempre più numeroso con dolcezza giocosa e lasciva, potenti riff rock e blues, tecnica brillante ed estrema gioia di suonare. Il complesso crea tappeti sonori complessi, e da spazio ad armonie che raccontano una dolce malinconia, ma anche esplosioni che non si fermano davanti a nulla. Il loro sound è minimalista, robusto, epico e autentico. Con questa miscela non convenzionale, l'”Herbert Pixner Projekt” elettrizza il suo pubblico ad ogni concerto.

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Giovedì, 15 Ago 2024 21:00

Il cantautore berlinese in concerto ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti www.ticketone.it Voce, carisma ed energia Tim Bendzko è un cantautore tedesco nato e cresciuto a Berlino. Con la sua canzone “Nur noch kurz die Welt retten” ha vinto il Bundesvision Song Contest e da questo momento ha caratterizzato la musica pop di lingua tedesca degli ultimi dieci anni. Ora il berlinese ha annunciato il suo lungo atteso quinto album in studio: APRIL. 15 brani che raccontano di un tira e molla di emozioni che probabilmente tutti noi abbiamo vissuto negli ultimi anni. Il nuovo album “April” Dopo “Kein Problem”, “Das Leben wieder lieben”, “Wer rettet die Welt für mich” e “Alleine in Paris”, “Parallelwelt” è il quinto singolo estratto dal nuovo album: un songwriting emotivo e puntuale incontra un basso potente da un lato e un synth delicato dall’altro. Con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Venerdì, 02 Ago 2024 20:00

Das Austropop Duo mit “Wiener Schmäh” auf dem Pferderennplatz in Meran Der Kartenvorverkauf startet am 01.12.2023, ab 10.00 Uhr in allen Athesia Buchhandlungen und online unter ticketone.it. Eine Erfolgsgeschichte beginnt Kabarettist/Schauspieler trifft auf Gitarre spielenden Filmemacher – genau so beginnt die Geschichte von Seiler und Speer im Jahr 2014. Da kreiert Christoph Seiler gerade seine Reihe “Schichtwechsel”, in der er verschiedene Charaktere in allerlei Alltagssituationen spielt. Bernhard Speer fungiert dabei als Regisseur und Produzent, weil Seiler aber die Stücke mit Musik untermalen möchte, braucht er jemanden, der ihn auf der Gitarre begleitet. Speer springt ein, eine bemerkenswerte Erfolgsgeschichte beginnt. Seiler und Speer gehen 2024 wieder auf Tournee! Nach dem Spiel ist vor dem Spiel. Diese alte Fussballerweisheit, sei in etwas abgewandelter Form das Motto für die Mitteilung von SEILER & SPEER. Bernhard Speer ist nicht der allergrößte Fan des Sports rund um das runde Leder und wie man hört, dieses nicht unbedingt gewählt hätte, kann man ebenfalls annehmen. Aber egal, der Spruch klingt ganz gut und passt zu den beiden Musikern. Daher kehren sie jetzt zurück zu den wichtigen Dingen des Musikerleben. Denn Herr Seiler und Herr Speer rufen auch 2024 wieder nach ihrer Band und Crew, satteln die Transporter und belegen die Kojen ihrer Tourbusse, um erneut die Bühnen in Österreich und darüber hinaus zu erobern. Mit dabei haben sie dann selbstverständlich nicht nur all ihre Hits, allen voran „Hödn“, „Ham kummst“, „Principessa“ oder „Soits leben“, sondern auch ihre aktuelle Single „Waun da Wind geht“ Ham kummst: Das Debütalbum von Band Seiler und Speer Als Seiler und Speer setzen die beiden auf eingängigen Akustik-Popsound mit geistreichen und witzigen Texten. Auch wenn es ursprünglich als “Spaßprojekt” geplant war: Die Reaktionen auf das Duo waren derart überschwänglich, dass man gar keine andere Wahl hatte als weiterzumachen. 2014 erscheinen die ersten beiden Singles “Der Letzte Schnee” und “I Wü Net”, im Folgejahr dann “Soits Leben” und “Ham Kummst”. Nachdem es bereits “I Wü Net” auf Platz 27 der österreichischen Verkaufscharts schafft, belegt auch die Folgesingle “Soits Leben” den genau selben Spot. Dann aber kommt “Ham Kummst”, und geht so richtig durch die Decke: “Ham Kummst” erreicht Platz eins der österreichischen Singlecharts, auf YouTube wird der Song rund 3,5 Millionen Mal angeklickt. Das gleichnamige Album schafft es im Mai auf die Zwei. Nicht einmal ein halbes Jahr später gibt es dafür die Goldene Schallplatte, kurze Zeit später dürfen sich die beiden dann auch Platin in den Schrank hängen. Mittlerweile ist daraus sogar Doppelplatin geworden. SEILER UND SPEER – „Oft host a Pech“ Seiler und Speer singen in ihrer neuen Single von den unglücklichen Momenten im Leben. In wenigen Minuten durchlebt man im Video mit der Band alle Höhen und Tiefen des Lebens. Es führt die beiden Musiker von einer Geburtstagsparty, die in Flammen aufgeht, bis hin zu einem Elektroschock im Tonstudio. Doch glücklicherweise ist den Musikern nicht nur das Pech treu, sondern ebenso ihre Versicherung, die bringt sie dann auch ganz schnell wieder zurück auf die Bühne, so die Botschaft.

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Mercoledì, 31 Lug 2024 21:00

Passenger, il cantautorato brittanico celebra l’album di debutto All The Little Lights nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti Passenger: una star mondiale a Merano Mike Rosenberg, a.k.a. PASSENGER, il menestrello dal successo mondiale, tra gli artisti inglesi di maggior successo degli ultimi anni, con album ai vertici delle classifiche e singoli diventati delle vere e proprie hit, come “Let Her Go“, che ha raggiunto il #1 posto in 19 paesi, che conta oltre sei miliardi di streaming in tutto il mondo, ha generato più di 3,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube ed è ora la seconda canzone più shazammata di tutti i tempi, torna in Italia per festeggiare il decennale del suo pluripremiato album d’esordio. L’ album pluripremiato A dieci anni dall’uscita del suo album di debutto, contenente proprio la canzone che è entrata nel cuore di tutti i fan, lo scorso 10 novembre PASSENGER ha pubblicato “All The Little Lights (Anniversary Edition)”. All’album hanno collaborato anche Foy Vance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt ed Ed Sheeran. Registrato nella sua prima edizione ai Linear Recording Studio di Chris Vallejo a Sydney, “All The Little Lights” è l’album con il quale, nel 2013, Passenger ha silenziosamente conquistato la fama globale, grazie anche al successo del singolo “Let Her Go” che ha raggiunto la prima posizione in 19 paesi e ha ottenuto la certificazione platino in 11, inclusi gli Stati Uniti dove è stato certificato sei volte disco di platino. In 16 anni di carriera PASSENGER ha pubblicato ben 14 album in studio. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Mercoledì, 31 Lug 2024 21:00

Passenger, il cantautorato brittanico celebra l’album di debutto All The Little Lights nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti Passenger: una star mondiale a Merano Mike Rosenberg, a.k.a. PASSENGER, il menestrello dal successo mondiale, tra gli artisti inglesi di maggior successo degli ultimi anni, con album ai vertici delle classifiche e singoli diventati delle vere e proprie hit, come “Let Her Go“, che ha raggiunto il #1 posto in 19 paesi, che conta oltre sei miliardi di streaming in tutto il mondo, ha generato più di 3,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube ed è ora la seconda canzone più shazammata di tutti i tempi, torna in Italia per festeggiare il decennale del suo pluripremiato album d’esordio. L’ album pluripremiato A dieci anni dall’uscita del suo album di debutto, contenente proprio la canzone che è entrata nel cuore di tutti i fan, lo scorso 10 novembre PASSENGER ha pubblicato “All The Little Lights (Anniversary Edition)”. All’album hanno collaborato anche Foy Vance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt ed Ed Sheeran. Registrato nella sua prima edizione ai Linear Recording Studio di Chris Vallejo a Sydney, “All The Little Lights” è l’album con il quale, nel 2013, Passenger ha silenziosamente conquistato la fama globale, grazie anche al successo del singolo “Let Her Go” che ha raggiunto la prima posizione in 19 paesi e ha ottenuto la certificazione platino in 11, inclusi gli Stati Uniti dove è stato certificato sei volte disco di platino. In 16 anni di carriera PASSENGER ha pubblicato ben 14 album in studio. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Giovedì, 25 Lug 2024 21:00

La cantautrice canadese, Loreena McKennitt sará per la prima volta in Alto Adige, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano. Prevendita biglietti: 16.02.2024, ore 10.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti LOREENA McKENNITT: DOPO LE TAPPE DEDICATE A THE VISIT LA CANTAUTRICE TORNERÁ IN ITALIA IN ESTATE PER CELEBRARE I TRENT’ANNI DI THE MASK AND MIRROR Pubblicato nel 1994, The Mask and Mirror è stato definito “senza tempo e trascendente” e lodato per la sua contaminazione interculturale di influenze celtiche, spagnole e marocchine, ed è senza dubbio uno dei lavori più amati della McKennitt che ne parla così: «Questo album è stato per me un pellegrinaggio storico e musicale e sono entusiasta di riportarlo in scena durante il tour estivo in Europa. Questo è un anniversario fondamentale nella mia carriera e non vedo l’ora di festeggiarlo.» Nel comporlo, Loreena afferma di aver seguito diverse ispirazioni e aver preso in considerazione alcune domande che risuonano nella storia: «Chi era Dio? Cosa sono religione e spiritualità? Cos’è stato rivelato e cosa nascosto, cos’era la maschera e cos’era lo specchio?» Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Domenica, 07 Lug 2024 19:00

Creedence Clearwater Revived feat. the “legendary” Johnny “Guitar” Williamson con special guest: Santoni Family al Maia Music Festival 2024 a Merano Prevendita biglietti dal 15 dicembre 2023, dalle ore 10.00 in tutte le librerie Athesia e online sul sito www.ticketone.it. Creedence Clearwater Revived and Special Guest: Santoni Family La Santoni Family, originaria dell’Alto Adige, sarà l’ospite speciale al concerto dei Creedence Clearwater Revived il 7 luglio 2024. La Santoni Family, una band composta da tre membri della stessa famiglia, entusiasma con il suo programma che spazia tra i classici del Country-Rock e del Pop degli anni ’60 e ’70, ma include anche brani propri attuali. Lena conquista con la sua voce straordinaria, regalando momenti di puro brivido. “The Legend of Woodstock” Tutti gli appassionati del rock sanno che i fratelli John e Tom Fogerty fondarono, all’epoca di Woodstock, quella che è stata, a detta di molti, la più grande band americana per quanto riguarda i singoli, i “CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL”, uno dei più convincenti rock’n’roll group di ogni genere, la band californiana più rappresentativa della cultura “on the road” degli anni ’60 e ’70. E che la band, dopo anni di successi planetari e milioni di dischi venduti, si sciolse malauguratamente a fine anni ’70, all’apice del successo, per la separazione artistica dei due fratelli/leader, John e Tom Fogerty. Jonnie Guitar Williamson Se John intraprese una luminosa carriera solistica nella musica country (salvo poi tornare, di recente, ai greatest hits) il fratello Tom fu sempre desideroso di far “rivivere” i suoni con una band che fosse erede dei CCR, ma nel 1990 morì prematuramente, a causa di un male incurabile. Il desiderio di Tom far rinascere i CCR fu esaudito poco tempo prima della sua scomparsa, con la nascita dei CREEDENCE CLEARWATER “REVIVED”, sotto la guida del virtuoso chitarrista Johnny “Guitar” Williamson (già membro dei mitici Titanic di “Sultana”), che aveva avuto modo di conoscere Tom Fogerty e di coglierne il progetto: l’epico successo della band originaria iniziava ad essere rinvigorito. Ancora oggi, dopo ormai circa trent’anni di tournèe, i CREEDENCE CLEARWATER “REVIVED” riescono a portare in giro per il mondo i suoni e le atmosfere dei CCR e negli ultimi anni hanno dato luogo a numerosissimi concerti anche in Europa, entusiasmando ovunque il pubblico accorso (in Germania, Olanda, Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, Russia, Rep. Ceca, Polonia, Slovenia, Croazia, Montenegro ed, ovviamente, in Italia).

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Venerdì, 05 Lug 2024 20:00

Silbermond, die deutsche Pop-Rock-Band, gibt im Juli ein Konzert auf dem Pferderennplatz in Meran. Kartenvorverkauf in allen Athesia Buchhandlungen und online unter ticketone.it. Der wohl bekannteste „Exportschlager“ Bautzens Silbermond, die deutsche Pop-Rock-Band aus Bautzen, wurde 1998 gegründet und bestehend aus Stefanie Kloß (Gesang), den Brüdern Johannes (Bass) und Thomas Stolle (Gitarre,Klavier) und Andreas Nowak (Schlagzeug). Der große Durchbruch gelingt Silbermond im Jahr 2004 – mit dem Hit „Durch die Nacht“. Silbermond und die deutsche Pop Geschichte Das dazugehörige DebütAlbum „Verschwende deine Zeit“ wird mit Doppel-Platin ausgezeichnet, die darauffolgende Single „Symphonie“ entwickelt sich zu einem Meilenstein in der deutschsprachigen Musiklandschaft … der Rest ist deutsche Pop-Geschichte. Silbermond zählen seit ihrem Durchbruch zu den deutschen Top-Acts – und haben die Entwicklung deutschsprachiger Rock-Musik maßgeblich beeinflusst. Hymnen wie „Symphonie“, „Das Beste“ und „Irgendwas Bleibt“, mehr als 6 Millionen verkaufte Tonträgern, darunter Nummer-1-Alben wie „Laut gedacht“, „Nichts passiert“ oder „Schritte“ aus dem Jahr 2019, dutzende von Gold- und Platinauszeichnungen, hunderte von ausverkauften Konzerten. In ihrer gut 20-jährigen Karrieren sind Silbermond dabei nie stehengeblieben, sondern stets gewachsen, haben eine eigene und echte Band-DNA entwickelt. Persönlich und untereinander. Musikalisch, aber auch in der Verbindung mit den Fans. In ihrer Discographie genau wie auf den größten Bühnen im deutschsprachigen Raum. Wer ein Album dieser Band hört oder einem ihrer Konzerte beiwohnt, der weiß, was gemeint ist. Gemeinsam durch alle Zeiten. Seite an Seite. Die guten, schönen und die weniger guten. “AUF AUF“, das neue und siebte Album Genau davon erzählt auch „AUF AUF“, das neue, siebte Album von Silbermond. „AUF AUF“ ist ein Album, das nach vorne schaut. Das die Dinge neu verortet, ja, sie neu definiert. Das dem Leben neu begegnet. Mit einem Lächeln, mit Offenheit und mit einer Umarmung. Silbermond zeigen auf ihrem neuen Album „AUF AUF“ wie das geht. Und wie gut das tut! Vor allem durch Verbundenheit – zu und mit anderen, aber auch zu sich selbst. Verbundenheit zur eigenen Biografie und Geschichte. Denn genau hier, in den starken und sicheren Armen der Gemeinschaft, in der verwurzelten Verankerung mit sich selbst, wächst und entsteht: Mut. Genau das macht „AUF AUF“ zu so einem positiven und kraftspendenden Album, voller Zuversicht und guter Energie. Ein Album für uns alle – im besten Sinne. Auch, weil es auf diesem tollen, neuen Album ständig etwas Neues zu entdecken gibt. Egal ob Details oder Denkanstöße. Gefühle verstärken und verändern sich, machen das Album relevant für unterschiedliche Lebensabschnitte und Phasen.

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Sabato, 29 Giu 2024 20:00

SEER: Österreichs erfolgreichste Mundartband Die SEER gelten als Österreichs erfolgreichste Mundartband. Mit einem weinenden Auge und einem dankbaren Herzen werden Die SEER ihre beeindruckende Karriere mit einer Abschiedstournee im Jahr 2024 beenden. Das Schlusskapitel von drei Jahrzenten Bandgeschichte soll, gerade weil diese Musik von so vielen Menschen gemocht wird, jedermann/frau die Gelegenheit geben, SEER-live ein letztes Mal erleben zu können. „Sche wars wennst do warst“ Die SEER SEER Ausklang – die Abschiedstour 2024 Die SEER ein letztes Mal live zu erleben, diese Gelegenheit sollten sich auch die Fans in Südtirol nicht entgehen lassen. Drei Jahrzehnte Bandgeschichte Es ist den SEERn ein Herzensanliegen, bei den „Ausklang-Konzerten“ jedem einzelnen von euch und am liebsten persönlich „pfiat di und donksche“ zu sagen. Seid dabei, wenn ein letztes Mal die großen SEER Hits wie „Wilds Wossa“, „Hoamatgfühl“, „Übern See“ uvm. bei einem musikalischen Rückblick in einer stimmgewaltigen, gefühlvollen und poetischen Art und Weise von einer der besten Live-Bands Österreich präsentiert werden. Wir laden euch ein, noch einmal mit den SEERn zu feiern und das „seerische“-Gemeinschaftsgefühl spürbar zu machen.

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Giovedì, 27 Giu 2024 20:00

Showtime Agency präsentiert in Zusammenarbeit mit dem Tourismusverein Algund: Josh. Live 2024 Josh. ,der österreichische Musiker und Sänger, kommt mit seiner Band, der aktuellen Tour und jeder Menge Hits aus dem neuen Album “Reparatur” am Donnerstag, 27. Juni 2024 auf den Festplatz von Algund. Der Kartenvorverkauf startet am Freitag, den 24.11.2023, ab 10.00 Uhr in allen Athesia Buchhandlungen und online auf ticketone.it. Songwriter und Performer: Josh. In Josh’s Musik, die sich zwischen Element Of Crime und Wanda bewegt, vereinen sich Charme, Witz und musikalisches Talent. Der Wiener Schmäh durchzieht seine Songs, während er mit einem Augenzwinkern Geschichten aus dem Leben erzählt. Dabei bewahrt er stets eine leicht ironische Distanz. Diese einzigartige Kombination hat ihm die Zuneigung seines Publikums eingebracht, was durch Doppelplatin-, Platin- und Goldauszeichnungen in Österreich und Deutschland für Singles und Alben deutlich wird. Darüber hinaus unterstreichen fünf Amadeus Austrian Music Awards seinen künstlerischen Erfolg. Neues Album, neue Tour! „Reparatur“ hat JOSH. sein im September 2023 erschienenes drittes Album, das von Null auf Platz 1 in die Charts eingestiegen ist, genannt. Da lag der Name für die „Reparatour“ (die neue Tour 2024) also recht nahe. Mit „Reparatur“ zeigt sich JOSH. so gut wie noch nie und festigt seinen Ruf als brillanter Songwriter und Performer. Der mehrfache Amadeus Preisträger präsentiert dabei die neuen Songs wie „Martina“, „Ich gehör repariert“, „Nur nicht von Dir“ oder „Liebe mit Frühstück“, vergisst aber natürlich auch nicht auf seine bekannten Hits wie z.B. „Expresso & Tschianti“, „Vielleicht“, „Wo bist Du“ und natürlich „Cordula Grün“. Mit einer neuen Produktion samt neuen Bühnenelementen und den neuen Titeln zeigt JOSH. mit seiner Band auch auf der aktuellen Tour, warum er seit Jahren zu den erfolgreichsten Künstlern des Landes zählt. Die Fans erwartet jede Menge JOSH. mit eingängigen Melodien und sprachverliebten Texten. Und eine Band, die darauf brennt, mit den Fans gemeinsam wieder unvergessliche Konzerterlebnisse zu zelebrieren und zu teilen.? Ob „Cordula Grün“, „Expresso & Tschianti“, „Martina“ oder „Von dir ein Tattoo“ – bei einem Konzert von JOSH. folgt Hit auf Hit! Und viele der neuen Songs aus seinem neuen Nummer-1 -Album „Reparatur“ zählen schon jetzt zu den absoluten emotionalen Highlights seiner JOSH. Show.

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Sport
Sabato, 08 Giu 2024 08:30-16:00 |

Sei un amante della bicicletta e delle Dolomiti? Allora non perdere l'appuntamento con il Sellaronda Bike Day, la giornata della bici attorno al gruppo del Sella. Per l'occasione le strade e i passi della famosa Sellaronda saranno chiusi al traffico motorizzato dalle 8:30 alle 16:00 e riservati ai ciclisti. Per pedalare sugli iconici passi dolomitici Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo non è necessario iscriversi e non c’è un punto di partenza fisso. Ognuno è libero di organizzare la sua giornata sulla bici secondo i propri desideri e capacità. Che sia una sfida sportiva oppure una gita su due ruote con amici o famiglia: partecipa anche tu e goditi i suggestivi paesaggi dolomitici lungo il percorso. La lunghezza totale del tour è di 53 chilometri e se completi l'intero percorso supererai un dislivello totale di 1600 metri. Potrai gestirti la giornata come meglio ti aggrada, interrompendo il tour quando preferisci. Appuntamenti 2023: sabato 10 giugno 2023 e sabato 16 settembre 2023.

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Music
Venerdì, 07 Giu 2024 21:00
L'evento si tiene dal 07 Giu 2024 al 08 Giu 2024

Il gruppo di Augsburg e un esclusivo release show nei giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano Venerdi, 7 giugno 2024 – sold out Aggiunto, sabato, 8 giugno 2024 Inizio ore: 21.00 Un gruppo musicale che suona “Italo-Schlager” Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys sono un gruppo musicale di Augsburg, che stanno avendo sempre maggiore successo non solo in Baviera ma in tutta la Germania. La loro particolare caratteristica è quella di cantare un inventato “Italo-Schlager”. È un genere musicale popolare caratterizzato da suonate e ballate sentimentali con l’aggiunta, qua e là, di frasi o parole in italiano. Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys terranno un esclusivo release show del loro nuovo disco ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Pieni di energia e un po‘ maliziosi presenteranno in anteprima i loro successi. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Theatre
Martedì, 04 Giu 2024 20:00

Come sempre alla fine della stagione Improtheater Carambolage non va al mare, ma prenota una camera con vista nell'albergo delle mille storie. Ma no! Non una camera, tutto l'albergo. Perché senza il suo fedele pubblico non c'è modo di iniziare le vacanze! Gli ombrellini da cocktail sono pronti e il pianista sta già suonando la colonna sonora dell'estate. Cosa state aspettando? E via con la marea di storie: profondità, perle di risate e ondate di fantasia sono garantite!

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Theatre
Sabato, 18 Mag 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 18 Mag 2024 al 26 Mag 2024

Operette von Franz Lehár Libretto von Victor Léon und Leo Stein con soprattitoli in italiano Bei einem großen Ball der pontevedrinischen Gesandtschaft in Paris warten alle auf die reiche, frisch verwitwete Hanna Glawari. Eine Heirat mit einem Landsmann wäre die Rettung für den bankrotten Kleinstaat Pontevedro. Ein verstecktes Spiel um Treue und Untreue beginnt. Während die Gastgeberin Valencienne ihren Verehrer Camille mit der reichen Witwe verkuppeln will, setzt ihr Mann Baron Zeta auf den Lebemann Danilo Danilowitsch. Als Danilo aber in der gewitzten Hanna jene Frau wiedererkennt, die er vor ihrer Ehe liebte, aber aus Standesgründen nicht heiraten durfte, macht er einen Rückzieher. Am Ende der Nacht gibt es finanzielle Gewinner und emotionale Verlierer und ein unkonventionelles Paar, das Grenzen überschreitet. „Die lustige Witwe“, 1905 uraufgeführt, gilt als Geburtsstunde der modernen Tanzoperette und begründet Franz Lehárs Weltruhm. Berühmt sind seine glänzenden musikalischen Einfälle, wie „Da geh’ ich zu Maxim“, „Lippen schweigen“ oder das Vilja-Lied. Auf dem diplomatischen Parkett werden zu Walzer, Polka und Mazurka, aber auch zu Cancan und Cakewalk erotische und politische Interessen ausgetragen. Lehár zeigt eine bürgerliche Gesellschaft, die mit heimlichen Begierden provoziert und die Abgründe hinter der Fassade mit Humor zu überspielen weiß. Diese Operette, in der eine selbstbewusste Frau alle Fäden in der Hand hält, wird von der österreichischen Regisseurin Susanne Lietzow erstmals für die Vereinigten Bühnen Bozen in Szene gesetzt. Die griechische Dirigentin Elisa Gogou wird dem Spiel mit dem Feuer musikalisch nachspüren. Koproduktion mit der Stiftung Haydn von Bozen & Trient Baron Mirko Zeta Stephanos Tsirakoglou Valencienne Jasmina Sakr Graf Danilo Danilowitsch Erwin Belakowitsch Hanna Glawari Netta Or Camille de Rosillon Maximilian Mayer Vicomte Cascada Felix Heuser Raoul de St. Brioche Jakob Pejcic Bogdanowitsch Lukas Karzel Sylviane (Grisette 1) Joel Zupan Kromow Reinwald Kranner Olga (Grisette 2) Laura Hilden Pritschitsch Glenn Desmond Praskowia (Grisette 3) Johanna Zachhuber Njegus Klaus Huhle Lolo (Grisette 4) Anjulie Hartrampf Dodo (Grisette 5) Tabea Tatan Jou-Jou (Grisette 6) Irene Eggerstorfer Mann 1 N. N. Mann 2 Gregor Eisenhut Tänzerin & Dance-Captain Valentina Del Regno Musikalische Leitung Elisa Gogou Regie Susanne Lietzow

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Theatre
Venerdì, 10 Mag 2024 20:00
L'evento si tiene dal 10 Mag 2024 al 28 Mag 2024

Eine Komödie von Jordi Galceran Deutsche Übersetzung von Stefanie Gerhold Mit Alexa Brunner, Brigitte Knapp, Eva Kuen, Doris Pigneter Regie: Torsten Schilling Bühne und Kostüme: Andrea Kerner Licht und Technik: Julian Geier Bühnenbau: Robert Reinstadler Foto: Tiberio Sorvillo Vier passionierte Bergsteigerinnen, die schon viele Kletterrouten gemeinsam bewältigt haben, wollen den Mount FitzRoy in den chilenisch-argentinischen Anden erklimmen – und das als erste reine Frauen-Seilschaft: Anna, Kathy, Julia und Laura. Sie stehen vor der letzten, entscheidenden Felswand, als sich herausstellt, dass Julia schwer krank ist. Sie wird den Anstieg auf keinen Fall schaffen – und den Abstieg ebenfalls nicht, zumindest nicht ohne Begleitung. Wer ist bereit den Lebenstraum der Gipfeleroberung für Julia aufzugeben? Die zunächst latenten Spannungen zwischen den Frauen, nicht zuletzt befeuert von Philipp, der die Seilschaft per Funkgerät begleitet, drohen zu eskalieren… Eine Komödie, gespickt mit bissigen Dialogen und vielen überraschenden Wendungen.

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Others
Sabato, 04 Mag 2024 10:00

Torneo con competizioni attorno alla falciatura per gruppi da 4 persone nella Ritten Arena a Collalbo dalle ore 10. Brunch con musica dal vivo, rodeo, DJ & Aftershow-Party,… Percorso di trattori a pedali, angolo trucco e castello gonfiabile per i bambini. Iscrizioni per partecipare al torneo: tel. 348 3494892

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Sport
Domenica, 28 Apr 2024 12:3016:00
L'evento si tiene dal 28 Apr 2024 al 04 Mag 2024

È già iniziato il conto alla rovescia per i Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio 2024 Divisione I Gruppo A (2024 IIHF WMIA), che si terranno alla Sparkasse Arena di Bolzano dal 28 aprile al 4 maggio 2024. A 30 anni dall'ultima volta, un Campionato del Mondo di hockey su ghiaccio tornerà a Bolzano: la Sparkasse Arena fu infatti costruita per i Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio IIHF del 1994. Game schedule (all face-off times are indicated in local CET time) Sunday, 28 April 2024 12:30 – Korea vs Slovenia 16:00 – Japan vs Hungary 19:30 – Romania vs Italy Tuesday, 30 April 2024 12:30 – Slovenia vs Romania 16:00 – Hungary vs Korea 19:30 – Italy vs Japan Wednesday, 1 May 2024 12:30 – Hungary vs Romania 16:00 – Japan vs Korea 19:30 – Slovenia vs Italy Friday, 3 May 2024 12:30 –Korea vs Romania 16:00 – Slovenia vs Japan 19:30 – Italy vs Hungary Saturday, 4 May 2024 12:30 – Romania vs Japan 16:00 – Italy vs Korea 19:30 – Hungary vs Slovenia

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Partyzone
Venerdì, 26 Apr 2024 18:00-02:00 |
L'evento si tiene dal 26 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Festa in tenda con celebri stelle della musica popolare, artisti internazionali, gruppi musicali famosi e DJ di popolari Sì, è vero! Il festival del villaggio di S. Martino si svolgerà nuovamente nel 2024! Le associazioni hanno organizzato qualcosa di nuovo e unico: Il "Mårtiner Dorffestival" dal 26 al 28 aprile 2024! In diversi tendoni della piazza delle feste di S. Martino numerose associazioni tradizionali di S. Martino garantiranno un indimenticabile weekend di festa. Il programma musicale spazia dalla musica popolare ai successi dalla musica delle bande di ottoni alla moderna musica da discoteca. Il "Best of Music" e il "Best of DJ" di venerdì e sabato si esibiranno su due grandi palchi in diversi tendoni. La domenica è una giornata dedicata alle famiglie con ingresso gratuito, un "Frühschoppen" con Radio U1, giochi e divertimento per tutte le generazioni e la tradizionale Coppa delle Alpi dei "Ranggler". Biglietto combinato (valido per venerdì e sabato, domenica gratis): 65 €. I biglietti singoli costano 35 €. Biglietti VIP limitati per venerdì, sabato e domenica al prezzo di 179 € per giorno e persona. Il biglietto VIP non è disponibile come biglietto combinato. L'ingresso giornaliero è incluso nel biglietto VIP. Disponibili solo su richiesta via e-mail a ok@mortiner-dorffest.com! Non perdetevi l'evento dell'anno in Val Passiria condotto da Lukas Brunner di Radio U1 Tirol! BEST OF MUSIC NELLA TENDA SCHLAGER Venerdì 26.04.2024 dalle ore 18: Männer der Berge Jason mit Band Philipp Burger mit Band Hannah LÄTS FETZ Sabato 27.04.2024 dalle ore 17: Hochwilde Böhmische Sepp Mattlschweiger's Quintett JUHE aus Tirol Marco Spiegl Nik P. Vanessa Mai Die jung Puschtra Domencia 28.04.2024 dalle ore 11: Radio U1 Frühschoppen Die Hopfenmusig Trio Lutz Die Jungen Pseirer Die Draufgänger BEST OF DJS NELLA TENDA PARTY Venerdì 26.04.2024 dalle ore 20: Weam Crew DJ Tyrol Darius & Finlay DJ Selecta TWO KINX NOISETIME Sabato 27.04.2024 dalle ore 20: Weam Crew Dominique Jardin Rene Rodrigezz Rudy Mc Harris & Ford

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Exhibitions
Giovedì, 25 Apr 2024 14:30-16:00 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 29 Giu 2024

Visite guidate Dal 24 aprile al 29 giugno, ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 14.30 Scoprite gli affascinanti progetti di Light Art all’Abbazia di Novacella, realizzati da artiste e artisti internazionali, accompagnati dalle nostre guide esperte. Dal 24 aprile al 29 giugno, un’affascinante esposizione di progetti di arte contemporanea prenderà vita all’interno di diversi edifici del complesso monasteriale. A questa mostra partecipano 19 artiste e artisti internazionali, che interpretano a modo loro le tematiche inerenti alle sfide ecologiche e al cambiamento climatico e presentano pietre miliari dell’arte luminosa. La mostra di light art all’Abbazia di Novacella fa parte del Water Light Festival Bressanone. Artiste e artisti: Friedrich Böll, Laurence Bonvin, Martina Dal Brollo, Sara Förster, Dorra Hichri, Annika Hippler, Julian Hölscher, Anish Kapoor, Brigitte Kowanz, Heinz Mack, Atelier Mejia Wälz, François Morellet, Jakub Nepraš, Charly Nijensohn, Juan Francisco Rodriguez, Jazmin Rojas Forero, Nicolás Rupcich, Keith Sonnier, Rosmarie Weinlich Orario Ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 14.30 (solo previa prenotazione) Prezzo 17 EUR a persona

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Others
Giovedì, 25 Apr 2024 10:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Per appassionati di botanica e giardinaggio. Le proposte degli espositori: piante, fiori, sementi, attrezzature per il giardinaggio, oggettistica per il giardino. Il Merano Flower Festival propone agli appassionati di botanica e giardinaggio un'occasione speciale per vivere piacevolmente la primavera in città. Vivai e produttori presentano le loro novità in tema di florovivaismo, da piante e fiori ad attrezzature per il giardinaggio, con possibilità di acquisto. Curatrice della mostra-mercato è la "giornalista del verde" Mimma Pallavicini, che da oltre trent'anni si dedica alla divulgazione in tema di produzione vivaistica di qualità e collezionismo botanico, anche per le pagine del mensile Gardenia. Green Event! L'evento è certificato come a basso impatto ambientale. Per un viaggio più sostenibile consigliamo di raggiungere la manifestazione con i mezzi del trasporto pubblico.

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Others
Giovedì, 25 Apr 2024 09:30-18:30 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 28 Apr 2024

La più amata in Regione. Vacanze, Campeggio, Food, Sport & Giardino: questa è Tempo Libero. Ami il tuo tempo libero? In montagna e all'aria aperta? Ami il campeggio, lo sport e cerchi nuove ispirazioni? Non sai ancora dove trascorrere le vacanze e sei alla ricerca di idee e offerte? Vuoi rinnovare la casa e il giardino con qualcosa di diverso? Da noi in fiera trovi tutte le novità della prossima estate per le vacanze, il campeggio, l’outdoor, la casa e il giardino – non c’è modo migliore per riscoprire il piacere di fare shopping. Un’atmosfera leggera, con attrazioni per grandi e piccoli ad ogni angolo, profumi culinari e musica dal vivo fanno riaffiorare la voglia di sentirsi coccolati. Non vediamo l’ora di condividere quest’esperienza con te. Tempo Libero è... Food Specialità culinarie nel padiglione, il meglio dello Street food in area scoperta: Tempo Libero è anche una festa del gusto con mille delizie - perfetta per avviare la bella stagione. Sport Tempo Libero da sempre ama lo sport, e lo sport ama Tempo Libero! Tornano gli Alperia Sport Hero, le associazioni sportive e tante occasioni di fare movimento. Young Spazio al Gaming con tornei e sfide eccezionali, oltre che all'arte e alla cultura giovanile - insomma: più spazio alle nostre generazioni future e a tutto ciò che muove il loro mondo.

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Exhibitions
Mercoledì, 24 Apr 2024 21:00-23:59 |
L'evento si tiene dal 24 Apr 2024 al 12 Mag 2024

Artisti locali e internazionali trasformano i punti d’acqua di Bressanone e dintorni in luoghi luminosi e magici, grazie alle loro idee creative e speciali installazioni. Riflessioni su aspetti ecologici, economici e sociali legati all’acqua stanno alla base del ragionamento artistico. Più di 20 fontane, la confluenza tra Isarco e Rienza e altri tesori storico-culturali sono reinterpretati e trasformati in luoghi ricchi di luci ed opere d’arte.

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Theatre
Mercoledì, 24 Apr 2024 20:00

Thieme mal 2 + Faust hoch 2 = ein unvergesslicher Abend! Thomas Thieme ist einer der erfolgreichsten Bühnendarsteller Deutschlands. Auch in Filmen wie „Der Untergang“, „Das Leben der Anderen“ oder „Unterleuten“ glänzt er in markanten, mitunter zwielichtigen und stets starken Rollen. Markant ist auch seine Stimme, seine Lesungen sind ein Erlebnis. Sein Sohn Arthur ist Musiker und Komponist. Beide gemeinsam stellen sich nun mit Notenpult und vielen Instrumenten auf die Bühne, um ein monumentales Werk in einer konzertanten Lesung zu neuem Leben zu erwecken. Die Regisseurin Julia von Sell hat Goethes Faust I und II, die Tragödie in zwei Teilen, thematisch sortiert und zu einem neuen großen Ganzen zusammengefügt. Wie kleine Essays prallen die Zitate und Dialoge aufeinander, nicht mehr in der Szenenfolge des Stücks, sondern assoziativ. Mit elektronisch und live musizierten Lauten, Geräuschen und Melodien entsteht so ein Melodram: Ein Faust-Kosmos in zwei Stationen, an einem Abend. Jede Station ist eine eigene Erzählung. Und beide zusammen lösen sie vielleicht Mephistos Versprechen von einer Reise in die kleine und in die große Welt ein. Thieme mal 2 plus Faust hoch 2: Das gibt in Summe jedenfalls einen unberechenbaren Abend, den sich niemand entgehen lassen sollte! Ein Abend mit Thomas und Arthur Thieme Johann Wolfgang von Goethe in einer Fassung von Julia von Sell Sprecher: Thomas Thieme Komposition und Musik: Arthur Thieme Textfassung und Einrichtung: Julia von Sell

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Theatre
Martedì, 23 Apr 2024 20:30

di Fred Ebb, Gob Fosse, John Kander Regia: Chiara Noschese Coreografie: Franco Miseria Direzione Musicale: Andrea Calandrini Scene: Lele Moreschi Costumi: Ivan Stefanutti Disegno Fonico: Armando Vertullo Disegno Luci: Francesco Vignati Con: Stefania Rocca, Giulia Sol, Brian Boccuni, Cristian Ruiz. Chiara Noschese, Luca Giacomelli Ferrarini Produzione: Stage Entertainment Matteo Forte & Dan Hinde Scritto da tre autori d’eccellenza: John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia) Chicago è uno dei grandi classici del musical, la cui fama internazionale è aumentata notevolmente in tutto il mondo dopo l’uscita del film nel 2002 (vincitore di 6 premi Oscar), diretto da Rob Marshall, scritto da Bill Condon e basato e interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Geere e John C. Reilly. Grazie alla sua storia universale di fama, fortuna e tanto jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti, Chicago è considerato non solo uno dei musical più noti di Broadway, ma anche uno dei più celebri e longevi. Dopo il debutto a Broadway nel 1996, in oltre 25 anni è stato rappresentato in 36 paesi e premiato con 6 Tony Awards per Migliore Regia, Migliore Coreografia e Migliore Revival di un Musical, 2 Olivier Awards, un Grammy e migliaia di standing ovation. Lo sfondo è la ruggente metropoli dell’Illinois negli anni Venti, un universo brulicante di storie, intrighi, sete di successo e manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei media. La trama segue le vicende di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla per la sua migliore amica. Dopo essere stata condannata per il suo omicidio, finisce in carcere dove incontra il suo idolo Velma Kelly, sia assassina che cantante jazz. Le due uniscono le forze con l’astuto avvocato Billy Flynn e complottano rapidamente per riconquistare la libertà e la fama nella Chicago underground. Le scene, i balli e le canzoni indimenticabili, trasporteranno lo spettatore nella Chicago dei ruggenti anni Venti per una serata di grande teatro in musica.

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Theatre
Martedì, 23 Apr 2024 20:00

Thieme mal 2 + Faust hoch 2 = ein unvergesslicher Abend! Thomas Thieme ist einer der erfolgreichsten Bühnendarsteller Deutschlands. Auch in Filmen wie „Der Untergang“, „Das Leben der Anderen“ oder „Unterleuten“ glänzt er in markanten, mitunter zwielichtigen und stets starken Rollen. Markant ist auch seine Stimme, seine Lesungen sind ein Erlebnis. Sein Sohn Arthur ist Musiker und Komponist. Beide gemeinsam stellen sich nun mit Notenpult und vielen Instrumenten auf die Bühne, um ein monumentales Werk in einer konzertanten Lesung zu neuem Leben zu erwecken. Die Regisseurin Julia von Sell hat Goethes Faust I und II, die Tragödie in zwei Teilen, thematisch sortiert und zu einem neuen großen Ganzen zusammengefügt. Wie kleine Essays prallen die Zitate und Dialoge aufeinander, nicht mehr in der Szenenfolge des Stücks, sondern assoziativ. Mit elektronisch und live musizierten Lauten, Geräuschen und Melodien entsteht so ein Melodram: Ein Faust-Kosmos in zwei Stationen, an einem Abend. Jede Station ist eine eigene Erzählung. Und beide zusammen lösen sie vielleicht Mephistos Versprechen von einer Reise in die kleine und in die große Welt ein. Thieme mal 2 plus Faust hoch 2: Das gibt in Summe jedenfalls einen unberechenbaren Abend, den sich niemand entgehen lassen sollte! Ein Abend mit Thomas und Arthur Thieme Johann Wolfgang von Goethe in einer Fassung von Julia von Sell Sprecher: Thomas Thieme Komposition und Musik: Arthur Thieme Textfassung und Einrichtung: Julia von Sell

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Kids
Sabato, 20 Apr 2024 16:30

Stückentwicklung mit Musik für junges Publikum Wenn Schnecken hausen Ein Bäumlein steht im Walde ganz still und stumm. Still und stumm? Von wegen! So ein Baum ist ein riesiger Tummelplatz mit vielen unterschiedlichen Mitbewohner*innen. Das wollen wir uns zusammen anschauen – wer sich alles im und am und um den Baum herum angesiedelt hat. Mit viel Humor und reduzierter Sprache führen die Tänzerin Katharina Schwärzer und der Zirkusartist Amedeo Miori (Circo Paniko) durch diese spielerisch-musikalische Entdeckungsreise. Mit Katharina Schwärzer und Amedeo Miori Stückentwicklung Amedeo Miori, Laura Nöbauer, Uschi Oberleiter, Katharina Schwärzer Dramaturgie Laura Nöbauer und Uschi Oberleiter Ausstattung Salha Fraidl Komposition Melanie Künz, Miriam Schmid Gastspiel des Landestheater Innsbruck

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Music
Venerdì, 19 Apr 2024 20:00

Immergiti in frizzanti e tempestosi suoni acquatici del pop e del rock: una simbiosi unica di voci corali dei FLAT CAPS, archi e impressionanti immagini subacquee di Claudia Rubner.

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Formation
Venerdì, 19 Apr 2024 18:00-21:30 |

Vertiefungswochenende Ziel und Inhalt: Ukulele, dieses liebenswerte Instrument, kann man auch über die gängige Liedbegleitung hinaus spielen. Feine Zerlegungen, Melodien, Improvisieren, Zusammenspiel… Mit all dem beschäftigen wir uns an diesem Wochenende. Und all das fließt dann auch in die Begleitung von Liedern ein und macht das Ganze spannender und vor allem schöner. Wenn du schon etwas Ukulele spielst oder am Anfängerkurs teilgenommen hast, bist du genau richtig. Zielgruppe: Alle Interessierten, die ihre Ukulele-Kenntnisse vertiefen möchten. Auch Kinder ab 9 Jahren in Begleitung eines Erwachsenen sind willkommen! Jugendliche auch ohne Begleitung eines Erwachsenen! Teilnehmerzahl: 8 - 16 Zeit: Freitag, 19. April 24, 18.00 – 21.30 Uhr Samstag, 20. April 24, 9.00 – 12.30 und 13.30 – 17.00 Uhr Sonntag, 21. April 24, 9.00 – 12.30 Uhr Mitzubringen: Ukulele, Reservesaiten, Plektron Beitrag: 165,00 € inkl. 22% Mwst. 270,00 € Spezialpreis für 1 Erwachsenen mit 1 Kind/Jugendlichen 135,00 € Spezialpreis für Jugendliche unter 18 Referent*in: Ossy Pardeller, Gitarrist und Komponist, geboren in Bozen, gelebt in Sevilla, Berlin, Salzburg, derzeit in Wien, schreibt Theatermusik für Volkstheater Wien, Komödienspiele Porcia, Landestheater Salzburg, Drama X Wien u.v.a., spielt Konzerte mit „Mikulec-Pardeller“, „Georg Clementi“, „Herbert Berger“, ist Autor der „Miniaturen für Gitarre“, erschienen im „DUX-Verlag-Manching", liebt es, in Kleinbesetzungen zu spielen und hat insgesamt noch sehr viel vo Anmeldeschluss: 05.04.2024

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Theatre
Giovedì, 18 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Music
Giovedì, 18 Apr 2024 20:00

SKYLLA è il progetto della compositrice e bassista Ruth Goller, che suona il basso e canta. In questo progetto, è affiancata dalle straordinarie cantanti britanniche Lauren Kinsella e Alice Grant. Tutte e tre vivono a Londra, mentre Ruth ha origini altoatesine. La musica di SKYLLA trae ispirazione dalle canzoni popolari dell'Europa orientale, dal free jazz e da Joyce. Presenta composizioni incantevoli, mentre le armonie del basso scintillano sotto una performance vocale ultraterrena a tre voci. SKYLLA prende spunto dal mitico mostro marino a tre teste, poiché la musica di questo trio è misteriosa e talvolta pericolosa nel suo modo intimo e unico. Ruth Goller: bass, voice Lauren Kinsella: voice Alice Grant: voice

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Formation
Giovedì, 18 Apr 2024 09:30-12:30 | 14:00 - 18:00

Umgang mit drogenkonsumierenden Jugendlichen Ziel und Inhalt: Der Konsum von legalen und illegalisierten Substanzen bei jungen Menschen führt immer wieder zu Unsicherheiten, Überforderung oder Konflikten. Welche Vorgehensweise ist die richtige? Was muss ich wissen? Brauchen Jugendliche mehr Regeln oder mehr Freiräume? Diesen und weiteren Fragen gehen wir im Seminar nach. Daneben beinhaltet es Basiswissen und Methoden der Suchtprävention, theoretische Inputs zu Konsum und Risiko und die Näherbringung jugendlicher Bedürfnisse und Lebenswelten. Somit werden auf der Basis von theoretischem Wissen und praxisnaher Auseinandersetzung Handlungsansätze für präventive Maßnahmen vermittelt. Zudem werden Anregungen für eine reflektierte, personenzentrierte, risikomindernde und kompetenzfördernde Haltung im Umgang mit Konsumierenden gegeben. Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Jugendarbeit, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Sozialassistent*innen, Psycholog*innen, Lehrpersonen, Multiplikator*innen aus dem Jugendsozial- und Gesundheitsbereich und aus Bereichen der Jugendberatung und –begleitung Teilnehmerzahl: 8 - 16 Beitrag: 100,00 € inkl. 22% Mwst. 90,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Evelin Mahlknecht, Sozialarbeiterin, Sexualberaterin und Traumapädagogin, MI-Trainerin, Mitarbeiterin im Forum Prävention und Koordinatorin Fachstelle Suchtprävention und Gesundheitsförderung – Bozen, langjährige Erfahrung in den Bereichen Sucht & Drogen, Prävention, Jugendarbeit, Beratung und Safer Nightlife Anmeldeschluss: 04.04.2024

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Formation
Giovedì, 18 Apr 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Videowerkstatt für Einsteiger*innen & leicht Fortgeschrittene Ziel und Inhalt: Aus einer ausgedachten Geschichte und einfachen Materialien fabrizieren die Teilnehmenden ernste bis lustige oder verrückte Kurzfilme. Wie das geht? Mit dem Smartphone werden lauter Einzelbilder gemacht. Durch das Verschieben der Materialien (z.B. Lego-Figuren, Bauklötze usw.) und immer neuen Aufnahmen entsteht später im Film Bewegung. Zum Schluss können die Filme mit Dialogen, Geräuschen und Musik vertont werden. Nach dieser kreativen Arbeit geht es ans Eingemachte. Action-Kameras sind leicht an verschiedenen Gegenständen zu befestigen und werden daher beispielsweise von Radfahrern, Skifahrern, Surfern, Fallschirmspringern, Tauchern oder Extremsportlern eingesetzt. Die Filme haben durch ihre Ich-Perspektive einen besonderen Reiz. Mit konkreten Tipps soll es gelingen, aus einfachen Schnappschüssen einen abwechslungsreichen Videoclip zu erstellen. Wir verwenden folgende Software: Android bzw. iPhone, Action Cams Smartphone Apps: Stop Motion Studio / CapCut PC-Software: Clipchamp Falls jemand nur an einem der beiden Themen interessiert ist, kann er / sie die Videowerkstatt auch nur an einem halben Tag besuchen: Am Vormittag für Trickfilm, am Nachmittag für Action Cam. (Dies bitte bei der Anmeldung angeben") Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder-, Jugend-, Sozial-, Kulturarbeit und Erwachsenenbildung, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Lehrpersonen, Gruppenleiter*innen, Multiplikator*innen aus pädagogischen und sozialen Berufen, Eltern und Interessierte Teilnehmerzahl: 6 - 10 Mitzubringen: Eigenes Smartphone. Falls vorhanden, eigene Kameras und eigener Laptop Beitrag: 130,00 € inkl. 22% Mwst. 117,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 70,00 € inkl. 22% Mwst. für den halben Tag Referent*in: Matthias Jud, Bozen. Kultur- und Medienpädagoge, Jugendarbeiter. Seit 2014 Medienpädagoge im Jugendzentrum Jux in Lana, Saferinternet.at Botschafter, Organisator der jährlichen Tage der Digitalen Medien im Jux Lana, Mitarbeit an diversen Projekten des Forum Prävention und des Netz I offene Jugendarbeit Anmeldeschluss: 04.04.2024

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Theatre
Giovedì, 18 Apr 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 18 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Silvio Orlando è protagonista del primo allestimento italiano della commedia "Ciarlatani" (Los Farsantes) del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remo?n, celebrato in patria con il Premio Lope de Vega per il Teatro (2014) e il Premio nacional de Literatura Drama?tica (2021). Tradotto dall’autore Davide Carnevali, lo spettacolo vede impegnati quattro attori capitanati da Orlando, catapultati in un viaggio attraverso una moltitudine di personaggi, spazi e tempi. «"Ciarlatani" è una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione» dice Remón che conduce una narrazione teatrale con un'aspirazione romanzesca e cinematografica. Anna è un’attrice di teatro la cui carriera è in declino. Diego è un regista affermato di film commerciali. Apparentemente rappresentano i due estremi della professione artistica: il successo e il fallimento. Entrambi stanno attraversando una crisi personale e le loro storie sono collegate da una figura comune: il regista cult degli anni ’80 Eusebio Velasco, padre di Anna e maestro di Diego, scomparso e isolato dal mondo. «"Ciarlatani" sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari» prosegue Remo?n, che cura la regia di questo spettacolo. «Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un'opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c'è, a mo' di pausa o parentesi, un autofiction in cui l'autore dell'opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi». Silvio Orlando in CIARLATANI di Pablo Remón traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes e con (o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi scene Roberto Crea luci Luigi Biondi costumi Ornella e Marina Campanale aiuto regia Raquel Alarcón regia Pablo Remón una produzione CARDELLINO SRL in coproduzione con SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI - TEATRO DI ROMA / TEATRO NAZIONALE durata: 120 minuti

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Theatre
Mercoledì, 17 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Theatre
Martedì, 16 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Theatre
Martedì, 16 Apr 2024 20:00

Aprile fa ciò che gli pare. E Improtheater fa lo stesso. Perché dobbiamo già fare così tante cose, o? Quindi ora possiamo fare ciò che vogliamo! Che ne dite di: colorare le gocce della pioggia d'aprile, nutrire le depressioni invernali con palline antitarme, scavare le radici della risata, arrampicarsi sulle nuvole dalle lentiggini o sfilare sulla passerella della fashion week con cappuccio alla moda? Whatever! L'importante è che veniate a teatro, scegliate un mazzo colorato di storie per decorare le vostre stanze del cuore!

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Theatre
Lunedì, 15 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Music
Lunedì, 15 Apr 2024 20:00

Nartan Savona: harp & piano Davide Mariz: electric & double bass Max Castlunger: percussion set & flute feat. Andrea Capellupo: guitar Dopo il successo al “World Harp Congress” in UK e l'uscita del secondo album “Harpiano”, Nartan presenta il nuovo trio composto da Nartan ed altri due musicisti d’eccezione: l’ottimo Davide Mariz al basso elettrico e al contrabbasso acustico e l’eclettico Max Castlunger con il suo set di percussioni e il flauto indiano bansuri. Al trio si aggiunge eccezionalmente il chitarrista Andrea Capellupo. Con il loro contributo di grande versatilità verranno riletti alcuni brani del repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale della musica e dell’interplay. Un concerto più vicino al crossover che al jazz, e ovviamente non mancherà la componente dell’improvvisazione.

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Kids
Lunedì, 15 Apr 2024 16:30

DE 2023, 103 Min. Regie: Felix Binder mit: Ava-Elisabeth Awe, Felix Nölle, Ronald Zehrfeld, Lavinia Wilson, Alwara Höfels, Daniel Christensen, Anatole Taubman Ludwig Trepte Billie and Dino haben zusammen ein Radioteleskop gebaut. Jetzt empfangen sie darüber mysteriöse Signale - es könnte sich nur um Nachrichten von Außerirdischen handeln, oder? Als sie anderen von dieser Sensation berichten, glaubt ihnen niemand. Also besuchen sie den Weltraumhafen der ESA und werden aus Versehen ins All geschossen - was den Beginn eines verrückten Abenteuers markiert. Empfohlen ab 6 Jahren

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Music
Domenica, 14 Apr 2024 21:00

Prevendita biglietti dal 19 ottobre 2023 ore: 10.00 in tutte le librerie AthesiaTrento: Promoevent, Radio Dolomiti www.ticketone.it GIOVANNI ALLEVI Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama internazionale, è responsabile di un profondo rinnovamento della musica colta, riportando l’arte della composizione all’attenzione delle nuove generazioni. È diplomato in Pianoforte e in Composizione ed è laureato in Filosofia con la tesi “Il vuoto nella Fisica Contemporanea”. Ha calcato i palchi delle più importanti sale da concerto del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano, fino all’Auditorium della Città Proibita di Pechino. Grazie alsuo impegno intellettuale, è punto di riferimento filosofico sui concetti di innovazione e analisi del cambiamento.Il suo ultimo libro è intitolato “Le regole del Pianoforte -33 note di musica e filosofia per una vita fuori dall’ordinario" (Ed. Solferino). Numerose sono le tesi di laurea a lui dedicate. Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e culturali, è Stella d’Oro al Valor Mozartiano, Premio Falcone e Borsellino, ed Ambassador di Save the Children, in prima linea nella difesadei diritti dei più piccoli. Ha ricevuto apprezzamenti di stima da Papa Benedetto XVI, Papa Francesco, dal Premio Nobel Mikhail Gorbaciov. L’Agenzia Spaziale Americana NASA gli ha intitolato un asteroide: giovanniallevi111561. È autore e conduttore di un'innovativa e pluripremiata docuserie in onda su Rai Play: “Allevi in the jungle”. Dalle note dell’ultimo singolo "Our Future" dedicato al Pianeta, è partita la collaborazione del compositore con Earth Day European Network, che lo vede coinvolto come Ambassador della più importante iniziativa green dedicata alla Terra. Il Maestro Allevi è stato insignito del titolo di Ambassador per il suo ruolo di divulgatore presso i giovani, grazie al suo impegno intellettuale e al suo talento artistico espressione di un linguaggio universale.#GiovanniAllevi #IoAspettoAllevi

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Music
Domenica, 14 Apr 2024 18:00

Sonora 707 Un’iniziativa dell’Associazione Conductus. Ingresso 20, ridotto € 15. C´è qualcosa di inconoscibile e al tempo stesso di familiare in un brano di musica. Come in un mistero da decifrare. Marcello Fera presenta con questo programma il suo nuovo CD Piccoli Arcani. Musiche di: Marcello Fera, Claudio Monteverdi, Francesco Landini Trio Conductus: Nathan Chizzali – Violoncello Silvio Gabardi – contrabbasso Marcello Fera – violino

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Theatre
Sabato, 13 Apr 2024 20:00

Torna l’appuntamento primaverile di Cababoz! Lo spettacolo di cabaret sopra, sotto, e dietro le righe! Preparatevi per un'esperienza straordinaria di comicità sgargiante, satira tagliente e musiche esplosive tutto prodotto con le “braccia rubate all’agricoltura” dei non più giovanissimi Cababoz! Ma sono come il vino – migliorano di anno in anno.

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Theatre
Venerdì, 12 Apr 2024 20:00

Tour Thorsten Havener „Gedankenleser“ Thorsten Havener live 2024 mit seinem brandneuen Programm „Gedankenleser“ in Bozen. Geheimnisvoll. Verblüffend. Mitreißend. Seit über 20 Jahren verblüfft Thorsten Havener mit seinen mentalen Fähigkeiten seine Zuschauer im TV und auf den Bühnen dieser Welt. Hunderttausende verfolgten bereits weltweit staunend sein Schaffen und blieben rätselnd zurück. Mysteriös, rätselhaft doch stets unterhaltsam In „Gedankenleser“ zeigt Thorsten Havener die Essenz seines Wissens und seiner Erfahrungen der letzten beiden Dekaden. Der Abend ist ein einzigartiges Erlebnis – mysteriös, rätselhaft, unfassbar und zugleich sehr unterhaltsam. Es ist ein Abend, der nicht nur für die Zuschauer gemacht ist, sondern sie vor allem auch miteinbezieht – denn es geht um ihre Gedanken, Emotionen und Entscheidungen. Es ist mehr möglich als wir denken Charmant zeigt Thorsten Havener ihnen eine Welt, in der mehr möglich ist, als sie denken. Diese Reise führt seine Gäste tief in ihr Innerstes, zu ihrer Intuition und an den Rand ihrer Vorstellungskraft. So erlangen sie völlig neue Einblicken in die Kraft ihrer Gedanken und deren Auswirkung auf ihre Wirklichkeit. Thorsten Havener ist bekannt für seine Fähigkeiten, menschliche Gedanken und Emotionen zu lesen und zu beeinflussen und dies in seinen Bühnenshows und Vorträgen auch dem Publikum zu erklären. Die Presse zeigt sich begeistert: „Thorsten Havener ist eine Sensation.“ (Süddeutsche Zeitung) „Unheimlich – Thorsten Havener guckt in die Gehirne fremder Menschen.“ (Bild) „Unterhaltsam, verblüffend und informativ.“ (Offenbach-Post) „Gedankenleser Thorsten Havener verblüfft Publikum.“ (Badische Neue Nachrichten)

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00

Eine südtiroler Geschichte di Gianluca Iocolano 1926, Südtirol. Georg, 64 Jahre alt, lebt auf einem Bauernhof und ist seit sieben Jahren Witwer. Er ist Vater von zwei Kindern, Margit und Andreas, der in den Schützengräben am Col di Lana als Kaiserjäger gefallen ist. Auf dem Hof kümmert Georg sich um seine Tiere. Er baut Kartoffeln an und hat ein paar Obstbäume. Aurelio, ha 28 anni, si è trasferito in Sudtirolo da poco e fa il segretario comunale. Arriva dall’Appennino emiliano, la guerra lo ha sfiorato ma gli ha portato via un fratello. Quassù lavora per il podestà. Conosce un po’ di tedesco e incontra Georg in una mattina di fine settembre. Il loro incontro rude presto sfocerà in un confronto schietto in cui i due comprenderanno di non provenire da mondi tanto distanti. Conoscendosi meglio capiranno di avere più cose in comune di quanto sembri. Vacche magre ist ein zweisprachiges Theaterstück, das 2023 im Tschumpus uraufgeführt wurde. „Mit einfachen Mitteln und ohne viel Neues zu erfinden, schafft es „Vacche magre“ einer typischen Südtiroler Thematik frischen Wind einzuhauchen.“ FF Media Mit Gianluca Iocolano und Georg Kaser Regia: Flora Sarrubo Kostüme: Sieglinde Michaeler Licht: Simon Boccolar

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 11 Apr 2024 al 12 Apr 2024

Nominiert für den Stuttgarter Besen 2024 Ein hochkarätiges Schauspielduo, ein simpler Tisch, eine große Portion geistreiche Sprachakrobatik, eine Prise Poesie und nicht zu wenig Situationskomik. Das Ergebnis? Ein Kleinkunst-Leckerbissen. „Wollen Sie wippen?“ ist ein feinsinniges, satirisches Schauspiel. Das Stück handelt von einer Schauspielerin und einem Schauspieler, die ein selbstgeschriebenes Stück lesen. Darin begegnen sich eine Frau und ein Mann auf einem Spielplatz. Erst zufällig, schließlich immer wieder. Sie Deutsche. Er Schweizer. Er ergötzt sich am Leiden der Eltern, sie findet Gefallen an der Manipulation der Spielgeräte. Mit gebührender Distanz und ohne Moralkeule nähern sie sich großen sowie relevanten Themen und scheuen sich nicht vor heiklen Fragen. Selbst oberflächliche Klischees erhalten in ihrer Unterhaltung Tiefgang. Gemeinsam beobachten sie kleine Diktatoren im Sand und haben die Großen der Welt vor Augen… Sie spielen rasant, lustvoll und packend vier Figuren, die einiges miteinander auszutragen haben. Ein humorvolles, überzeugend neues Stück einer Begegnung. Sprachlich ist es ein Fest, die Geschichte mehrschichtig und die Spielfreude ansteckend. Großes Kino im Kopf, geistreich erquickend. Freuen Sie sich auf ein Feuerwerk an Ideen, Sprachakrobatik und schauspielerischer Meisterschaft von und mit Elisabeth Hart aus Leipzig und Rhaban Straumann aus Olten. „Ein großartiges Zweipersonenstück“ (Appenzeller Volksfreund) „Kurzweiliger Abend voller vergnüglicher Momente“ (Zuger Presse)

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00

von Dario Fo und Franca Rame Wie viele andere passen zwischen ein Paar? Ein Mann und eine Frau. Einst liebten sie sich vielleicht, doch davon ist nur wenig geblieben. So weit nichts Neues. Um sich aus dem Trott zu befreien, beschließen sie, ihre Beziehung zu öffnen. Vielmehr öffnet er, und sie zieht mit – oder versucht es zumindest. Während er ihr täglich neue Kandidatinnen präsentiert, fällt es ihr schwerer, einen Liebhaber zu finden. Die Anforderungen an Frauen auf dem Datingmarkt sind leider ungleich höher. Zudem fehlt ihr das aufrichtige Interesse, tatsächlich einen neuen Partner zu finden. Ihre Strategie: emotionale Erpressung in Form kreativer Selbstmordversuche, die das alte Feuer des Ehemanns wieder auflodern lassen sollen. Wo einmal Liebe war, scheint inzwischen allerdings nur noch Achtung zu sein. Als sie dann einen jungen, gutaussehenden Professor kennenlernt, steht ihr Mann wiederum kurz vor dem Selbstmord. Die Beziehung liegt offen ... In der gefeierten Tragikomödie aus dem Jahre 1983 macht das italienische Duo Dario Fo und Franca Rame das Publikum zu Beteiligten im Aushandlungsprozess einer scheiternden Partnerschaft. Scharf pointiert führt dieses Werk die Scheinheiligkeiten und Widersprüche bürgerlicher Zweisamkeit vor. Ein Gastspiel des Staatstheaters Stuttgart Regie und Bühne: Andreas Kriegenburg Kostüme: Andrea Schaad Dramaturgie: Ingoh Brux Mit: Therese Dörr, Gábor Biedermann

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 11 Apr 2024 al 14 Apr 2024

In un atto unico, composto da un travolgente susseguirsi di scenari, Aurélia Thierrée veste in panni di un’inguaribile e abile cleptomane e si ritrova improvvisamente in balia degli oggetti di cui cerca di impadronirsi. Lo spettacolo è ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin che nei primi anni Settanta creò, assieme all’attore e regista Jean Baptiste Thierrée, un nuovo tipo di circo con una particolare attenzione alla dimensione surreale e fantasmagorica. Meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e molte altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale. Un ritmo incalzante ci trasporta in una successione di scene di “vita reale” nelle quali Aurélia Thierrée Chaplin fa’ suoi oggetti che non le appartengono, accompagnando lo spettatore dentro a quadri nella cui cornice onirica tutto si trasforma e diventa possibile. In scena, leggiadra ed eterea, Aurélia ci apre le porte della sua immaginazione venata di inquietudine e poesia. Con il danzatore Jaime Martinez, l’artista poliedrica si ritrova manipolata e influenzata dagli oggetti che lei stessa ruba, oggetti appartenenti ad un mondo che è tutto nella sua testa. Sedie e tavoli scivolano via, muri dai quali magicamente appaiono personaggi surreali, dipinti che prendono vita, un bosco di attaccapanni che si trasforma in un drago cavalcato da una giovane fanciulla. Lo strano si unisce qui al meraviglioso in una serie di visioni che fanno sorridere e sognare. ideato e diretto da VICTORIA THIERRÉE CHAPLIN con AURÉLIA THIERRÉE e Jaime Martinez scenografia e costumi Victoria Thierrée Chaplin coreografia Armando Santin, Victoria Thierrée Chaplin disegno luci Fiammetta Baldiserri / Fabio Bozzetta operatore luci Nick Burge sound design Dom Bouffard fonico Christian Leemans macchinista Jonathan Herblay costumi & attrezzeria Monika Schwarzl direttore tecnico Gerd Walter tour manager Virginia Forlani co-prodotto da CHANGE PERFORMING ARTS MILANO con THÉÂTRE LES CÉLESTINS LYON THÉÂTRE ATELIER CAROUGE GENÈVE un ringraziamento speciale a AURÉLIA THIERRÉE, SARA DRIVER, PROF. ARON GOLDHIRSCH, PROF. PAOLO VERONESI, NICOLETTA BRASCHI durata: 70 minuti

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Theatre
Mercoledì, 10 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 10 Apr 2024 al 26 Apr 2024

von Marlen Haushofer, in der Fassung von Dorothee Hartinger mit: Sabine Ladurner Regie: Magdalena Schwellensattl Ausstattung: Zita Pichler Eine Frau wacht eines Morgens in einer Jagdhütte auf und findet sich eingeschlossen von einer unsichtbaren Wand, hinter der kein Leben mehr existiert. In völliger Isolation, ohne menschliche Gesellschaft und Kommunikation, geht es nur mehr ums Überleben. Eine theatralische Überarbeitung des bekannten Buchs von Marlen Haushofer.

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Theatre
Mercoledì, 10 Apr 2024 20:00

von Dario Fo und Franca Rame Wie viele andere passen zwischen ein Paar? Ein Mann und eine Frau. Einst liebten sie sich vielleicht, doch davon ist nur wenig geblieben. So weit nichts Neues. Um sich aus dem Trott zu befreien, beschließen sie, ihre Beziehung zu öffnen. Vielmehr öffnet er, und sie zieht mit – oder versucht es zumindest. Während er ihr täglich neue Kandidatinnen präsentiert, fällt es ihr schwerer, einen Liebhaber zu finden. Die Anforderungen an Frauen auf dem Datingmarkt sind leider ungleich höher. Zudem fehlt ihr das aufrichtige Interesse, tatsächlich einen neuen Partner zu finden. Ihre Strategie: emotionale Erpressung in Form kreativer Selbstmordversuche, die das alte Feuer des Ehemanns wieder auflodern lassen sollen. Wo einmal Liebe war, scheint inzwischen allerdings nur noch Achtung zu sein. Als sie dann einen jungen, gutaussehenden Professor kennenlernt, steht ihr Mann wiederum kurz vor dem Selbstmord. Die Beziehung liegt offen ... In der gefeierten Tragikomödie aus dem Jahre 1983 macht das italienische Duo Dario Fo und Franca Rame das Publikum zu Beteiligten im Aushandlungsprozess einer scheiternden Partnerschaft. Scharf pointiert führt dieses Werk die Scheinheiligkeiten und Widersprüche bürgerlicher Zweisamkeit vor. Ein Gastspiel des Staatstheaters Stuttgart Regie und Bühne: Andreas Kriegenburg Kostüme: Andrea Schaad Dramaturgie: Ingoh Brux Mit: Therese Dörr, Gábor Biedermann

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Exhibitions
Martedì, 09 Apr 2024 10:00-12:00 | 16:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 09 Apr 2024 al 20 Apr 2024

Le opere di Arthur Kostner sono sculture in legno di varie forme e formati, levigate e rivestite con una vernice lucida. La struttura e la granatura del legno vengono messe in secondo piano a favore di un effetto sinestetico, dovuto soprattutto alle condizioni cromatiche e luminose. Sono monocromatiche solo quelle opere che corrispondono a una chiara forma geometrica e quelle che si snodano lungo la parete come forme curve come loop o snodate a fiocco. Le tavole quadrate, invece, sono caratterizzate da una combinazione di colori che crea contrasti e riflessi di luce. Spesso i lavori di Kostner assomigliano a caratteri luminosi o a schermi, la cui decodifica è a disposizione: come per i caratteri illeggibili, si ricercano elementi di collegamento e lo sguardo non si ferma. L'esperienza sensuale che ne deriva non si riallaccia al simbolico, ma rimanda a qualcosa di enigmatico che nessuna superficie, per quanto liscia, può superare. L'arte di Arthur Kostner è legata al principio fondamentale di un'estetica del semplice, che nella sua essenza è sobria, elegante, armoniosa e di effetto impressionabile. Nella sua variegata creatività, Arthur Kostner rimane fedele a se stesso nel tentativo di trovare una simbiosi tra arte e natura. Con materiali ridotti riesce a rendere visibile la complessità poetica e l'irradiazione creativa delle cose semplici. (Salvatore A. Sanna, Francoforte)

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Music
Lunedì, 08 Apr 2024 20:00

Francesco Bigoni: tenor sax, clarinet Francesco Diodati: guitar Benoît Delbecq: piano Steve Arguelles: drums L’album “Weave4” (pubblicato recentemente da Parco della Musica Records di Roma) segna l’inizio della collaborazione di questo nuovissimo combo. Un quartetto-collettivo che riunisce due generazioni di artisti di livello internazionale. Ciascuno dei membri compone per l’ensemble, tessendo un intreccio di suoni sapientemente organizzato che si trasforma organicamente attraverso le ramificazioni innescate dal gioco collettivo. I pezzi spesso non seguono strutture prestabilite, ma diventano materia malleabile e flessibile, prestandosi ad una nuova incarnazione del concetto di “non finito”. Al sax, Francesco Bigoni si è messo in luce sulla scena italiana dall’età di vent’anni e risiede a Copenaghen dal 2009. Il pianista e compositore parigino Benoît Delbecq è considerato da oltre trent’anni uno degli innovatori sulla scena jazz contemporanea. Francesco Diodati, chitarrista, compositore ed improvvisatore, è considerato uno dei musicisti più prolifici ed anticonvenzionali della sua generazione, per via di uno stile sfaccettato e di una vastissima esplorazione musicale. Infine Steve Arguelles, nativo di Birmingham, nato nel 1963 nel cuore dell'era Beat sostiene di avere ancora un cuore davvero beat: è un batterista che dà la massima attenzione al suono, all’arrangiamento e all’accompagnamento ritmico.

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Kids
Domenica, 07 Apr 2024 16:30

la compagnia FILO CIRCUS - FILO LAIVES Liberamente tratto dai libri di Gianni Rodari L'ago di Garda Poesia di GIANNI RODARI C'era una volta un lago, e uno scolaro un po' somaro, un po' mago, con un piccolo apostrofo lo trasformò in un ago. "Oh, guarda, guarda - la gente diceva - l'ago di Garda!" "Un ago importante: è segnato perfino sull'atlante". "Dicono che è pescoso. Il fatto è misterioso: dove staranno i pesci, nella cruna?" "E dove si specchierà la luna?" "Sulla punta si pungerà, si farà male…" "Ho letto che ci naviga un battello". "Sarà piuttosto un ditale". Da tante critiche punto sul vivo mago distratto cancellò l'errore, ma lo fece con tanta furia che per colmo d'ingiuria, si rovesciò l'inchiostro formando un lago nero e senza apostrofo. "La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi”. (Gianni Rodari) Ma se tolgo il tappo dalla vasca da bagno, in quali mari andrò a finire? E se la sedia capovolta mi accompagnasse al ballo? Nel tubo dell’acqua sotto il lavandino della cucina, c’è un omino impaziente.. tutto bagnato poverino, la parola dimenticata nel quaderno vorrebbe finalmente dire la sua, e le montagne? ora si alzano e ci portano sul palmo delle loro mani a vedere il mondo, l’ombrello giallo è il sole che nasce e quello nero è la notte che vince. Ma è proprio sicuro che quando siamo soli, siamo davvero soli? Tutto intorno a noi è un mondo nascosto che ha voglia di animarsi. Un omaggio al teatro, all'immaginazione e alla poesia. Ingresso €. 8,00 – ridotto ragazzi €. 5,00 INFO & ACQUISTO e PRENOTAZIONI: Filodrammatica di Laives – via Pietralba, 37 – Laives - tel. 0471 952650 Associazione Turistica Laives – Via Kennedy, 88 – Laives – tel. 0471 950420 Teatro Cristallo Bolzano – Via Dalmazia 14 – Bolzano – tel. 0471 1880789 Rebel Record Store – Largo A. Kolping, 1/F – tel. 335 1686 752

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Theatre
Sabato, 06 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Sabato, 06 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 06 Apr 2024 al 14 Apr 2024

nach dem Roman von Robert Seethaler Begeben Sie sich mit Andreas Egger auf eine Reise. Die beeindruckende, berührende, brutale und ehrliche Geschichte eines Mannes, der in den Bergen aufwächst. Als Kind ist er ein Hilfsknecht bei einem gewalttätigen Bauern. Durch dessen Züchtigungen versehrt, verwächst sein gebrochener Oberschenkel krumm, sodass er ein kürzeres Bein zurückbehält und der Einzige ist, der am Berg gerade läuft. Er wird bärenstark und schließt sich als junger Mann einem Bautrupp an, der die ersten Bergbahnen baut und trifft auf die Liebe seines Lebens Marie. Die Vereinigten Bühnen Bozen wollen Ihnen diese pure und emotionale Lebensgeschichte in einem einfachen und intimen Setting zeigen. Keine große Inszenierung, sondern eine szenische Einrichtung, die Ihnen diese wundervolle Geschichte offen und direkt präsentieren wird. mit Roman Blumenschein Szenische Einrichtung Rudolf Frey Daniel Theuring Bühne & Kostüme Ayse Gülsüm Özel

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Art & Culture
Sabato, 06 Apr 2024 20:00

Le opere di Arthur Kostner sono sculture in legno di varie forme e formati, levigate e rivestite con una vernice lucida. La struttura e la granatura del legno vengono messe in secondo piano a favore di un effetto sinestetico, dovuto soprattutto alle condizioni cromatiche e luminose. Sono monocromatiche solo quelle opere che corrispondono a una chiara forma geometrica e quelle che si snodano lungo la parete come forme curve come loop o snodate a fiocco. Le tavole quadrate, invece, sono caratterizzate da una combinazione di colori che crea contrasti e riflessi di luce. Spesso i lavori di Kostner assomigliano a caratteri luminosi o a schermi, la cui decodifica è a disposizione: come per i caratteri illeggibili, si ricercano elementi di collegamento e lo sguardo non si ferma. L'esperienza sensuale che ne deriva non si riallaccia al simbolico, ma rimanda a qualcosa di enigmatico che nessuna superficie, per quanto liscia, può superare. L'arte di Arthur Kostner è legata al principio fondamentale di un'estetica del semplice, che nella sua essenza è sobria, elegante, armoniosa e di effetto impressionabile. Nella sua variegata creatività, Arthur Kostner rimane fedele a se stesso nel tentativo di trovare una simbiosi tra arte e natura. Con materiali ridotti riesce a rendere visibile la complessità poetica e l'irradiazione creativa delle cose semplici. (Salvatore A. Sanna, Francoforte)

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Sport
Sabato, 06 Apr 2024

L'evento di trailrun a Naturno Il 6. aprile 2024 è di nuovo il momento: Con il Alpenplus Ötzi Trailrun inizia la stagione di trailrunning di Naturno: il monte del sole del Parco Naturale del Gruppo di Tessa offre condizioni perfette! Il "Skyrace di Naturno" di 15 chilometri, prevede il superamento di ben 1.100 metri di altitudine. Il secondo percorso - il "Sunny Mountain Trail" è di ben 30 chilometri con un'altitudine impegnativa di 2.100 metri! Sia per i atleti amatoriali che per i professionisti, iniziate la stagione del TRAILRUN con noi! Ulteriori informazioni sull'iscrizione e sulle condizioni di partecipazione sono disponibili sul sito www.oetzi-trailrun.com.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:30

con Joe Ontario, Michel Orlando, Silvia Scartozzoni, Elisa Filace, Marco Di Palma. Valeria Citi, Giancarlo Capito, Gennaro D’Avanzo. Produzione: Ilce Italia Srl e We4Show Regia: Maurizio Colombi Music Director: Davide Magnabosco Choir Director: Alberto Schirò Coreography: Rita Pivano Lighting Design: ALIN TEODOR POP Set Design: Alessandro Chiti Costume Design: Claudia Frigatti Quella di Elvis Presley è la figura della musica moderna che ha segnato più profondamente arte, musica, moda e stile di ogni epoca successiva. Non esiste un cantante fra tutte le star della musica dagli anni ‘50 in avanti che non si sia ispirato o sia stato indirettamente condizionato da quello che viene universalmente riconosciuto come the King of Rock’n’Roll. Elvis the Musical è uno spettacolo incalzante e ritmato, all’insegna degli indimenticabili successi di Presley a partire dagli anni 50 fino al 1977, quando la leggenda scomparve. Lo spettacolo, attraverso le canzoni di Elvis e il racconto di vari personaggi che hanno attraversato la sua vita, svela i retroscena di una vita consacrata alla musica e sacrificata allo showbusiness. La tragica morte di Elvis ridusse in lacrime e disperazione milioni di persone in tutto il mondo, fan adoranti che lo amavano e continuano ad amarlo stregati da un carisma fatto di fascino, ribellione, dolcezza e sfrontatezza che attraversa i decenni con la stessa forza dirompente dalla quale è nato. Lo spettacolo è eseguito da una band che accompagna dal vivo, per poco meno di due ore, un cast di 18 performer, attraverso un periodo storico di oltre quattro generazioni fino agli anni settanta. La scenografia è arricchita da video che ci permettono di ripercorrere, come fosse attuale, l’esperienza unica della tragedia umana e del successo incontenibile della più grande star di tutti i tempi, Elvis Presley.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 06 Apr 2024

Österreichischer Kabarettpreis 2022 Berni hat Probleme mit der Natur. Von Natur aus ist er nämlich nicht so schlau wie er gern wäre, sein Körper sieht von Natur nicht so aus wie er ihn gerne hätte und überhaupt ist er von Natur aus ein eher unzufriedener Mensch. Also attackiert er die Natur frontal – solang es sie noch gibt. Einzigartiger Humor, Selbstironie, Figuren, Geschichten, Witze – in seiner Show stürzt sich Berni Wagner mit allen Mitteln auf Depression, Sexualität, Religion, Natur und Geschichte. In seinem „bisher besten Soloprogramm“ (Wiener Zeitung) tarnt Berni Wagner „abermals seinen intelligenten Humor und satirischen Scharfsinn mit vielen flotten Pointen als zugkräftige Stand-Up Comedy“ (Ö1), „baut über den Abend hinweg geschickt Geschichten auf, die in ihrer Schrägheit und Skurrilität überraschen und begeistern“ (Falter) und knallt mit „anarchistischer Lust (…) punkiges Öko-Kabarett vor den Latz“ (Oberösterreichisches Volksblatt). Galápagos ist eine Schwimmstunde durch Bauchmuskeltraining, ein Spiel auf Leben und Artentod und eine Liebeserklärung an die Menschheit. „Fulminant“ und „fantastisch“ (Falter) „Sehr lustig“ (Wiener Zeitung) „Blitzgescheit, skurril und unglaublich unterhaltsam“ (kulturblogger.com) „Fetter Beifall“ (Oberösterreichisches Volksblatt)

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Exhibitions
Venerdì, 05 Apr 2024 10:00-12:00 | 15:00 - 19:00
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Retrospettiva di più di 40 anni di pittura: Elfi Gelf vive e lavora a Cornaiano. Dopo una breve fase di pittura a olio, si dedica all'acquerello come eccellente mezzo di espressione spontanea e all'emozionante gioco di acqua e colore. Da oltre dieci anni, Elfi Gelf lavora anche con la pittura acrilica, che richiede una grande conoscenza e abilità manuale, ma offre possibilità creative quasi illimitate.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 10:00-
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 13 Apr 2024

Eine Produktion des Jugendtheaterclubs für alle ab 14 Jahren Koproduktion mit dem Theaterpädagogischen Zentrum Brixen von Sarah Jäger Bühnenfassung von Salome Dastmalchi Heute entlassen wir Sie in das Erwachsenenleben. — Mit diesen Worten wird Maja, Suse, Pavlow, Bo und Tolga das Maturazeugnis überreicht. Die Fünf verbindet eine lange Freundschaft. Und nun wartet das wahre Leben auf sie, das sie bei der Abschlussparty an diesem Abend feiern wollen. Doch vorher werden sie sich in dieser letzten Nacht ihrer Jugend ihren persönlichen Ungeheuern stellen. Die Freunde kommen schnell an ihre Grenzen und gehen auch darüber hinaus. Am Ende ist nichts mehr so wie vorher, denn plötzlich ist die Nacht so viel größer, als sie. Sarah Jäger bringt aus den unterschiedlichen Perspektiven der Jugendlichen die wesentlichen Themen des Lebens zur Sprache: Familienbande, Liebe, Gesundheit, Betrug und Tod. Den für den Jugendliteraturpreis 2022 nominierten Roman werden Regisseurin Eva Kuen und Theaterpädagoge Benni Troi gemeinsam mit Jugendlichen aus Südtirol für die Bühne adaptieren. Ein Stück, das alle berührt, die, die erwachsen werden wollen und die, die es vielleicht immer noch nicht sind. Tolga Jonathan Enrich Victoria Lunger Maja Hannah Psenner Anna Sofie Schenk Pavlow Sahra Kafmann Samuel Lechner Suse Salome Moerl Sara Stieler Bo Heidi Pichler Greta Stoffner Miriam Trockner Regie Eva Kuen

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Music
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

Sonora 707 Un’iniziativa dell’Associazione Conductus. Ingresso 20, ridotto € 15. 50 compositori in un solo programma, ognuno rappresentato da un brano di poco più o poco meno di un minuto. Ogni composizione un mondo poetico. Antonio Ballista – Pianoforte Musiche di: Rameau, J.S.Bach, Haydn,Mozart, Beethoven, Schubert, Czerny, Rossini, Schumann, Chopin, Brahms, Liszt, Verdi, Wagner, Saint-Saëns, Gounod, Massenet, Chabrier, Tchaikovsky, Fauré, Grieg, Bizet, Godowsky, Scriabin, De Falla, Debussy, Milhaud, Gershwin, Ravel, Strawinsky, Puccini, Poulenc, Hindemith, Prokofiev, Messiaen, Stockhausen, Françaix, Young, Castiglioni, Feldman, Villa-Lobos, Castaldi, Ligeti, Cage, Berio, Adams, Canino, Sciarrino, Lucchetti, Crumb.

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

di Stefano Massini > regia Giorgio Sangati > con Maria Paiato > scene Marco Rossi > costumi Gianluca Sbicca > luci Luigi Biondi > assistente alla regia Michele Tonicello > produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo > in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa «Il campo da calcio non era un campo da calcio, era un posto strano, bellissimo e terribile, dove accadono chiaramente cose che là fuori si nascondono». In “Ladies Football Club”, rapsodia teatrale dal ritmo indiavolato, Stefano Massini, ispirandosi alle storie delle prime squadre di calcio femminili inglesi, fa rivivere in scena undici ritratti di donna, ciascuna con il proprio vissuto, tutte con una passione in comune: giocare a pallone. È il 1917, in Europa infuria la Grande Guerra. In una fabbrica di munizioni di Sheffield, durante la pausa pranzo, un gruppo di operaie comincia a tirare calci a una palla. Tra mille difficoltà e ostacoli di ogni tipo, le undici donne porteranno avanti con incrollabile determinazione il loro sogno, conquistando l’affetto e il sostegno del pubblico, a dispetto delle convenzioni, della morale e della religione. Ma quando la guerra finirà, gli uomini faranno di tutto per rimettere le “rivali” al loro posto… «Attraverso il punto di vista di una delle undici in campo – spiega il regista – riviviamo il brivido delle partite: battaglie vinte o perse, in cui non sempre il risultato è quello indicato dal tabellone, così come non sempre il vero nemico è l’avversario in campo». Maria Paiato restituisce in scena personalità, tic, sogni e paure di una squadra inarrestabile come un uragano. Un’epopea tutta al femminile, dove la lotta per affermare il diritto di esistere passa (anche) attraverso un buon gioco di squadra. Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 04 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Märchenhaftes Theater-Duett mit Live-Musik Mitten in einer Gletscherlandschaft, umgeben vom grotesken Karneval der Hotels, Skilifte und Après-Ski-Hütten, steht Destinas elterliches Haus, ein ehemaliges Hotel. Hier verbringt Destina ihr Leben mit dem Warten auf Hanno, ihren Geliebten, der sich vor Jahren aufgemacht hatte, um den Gletscher im Alleingang zu besteigen. Erst knapp sechzig Jahre später soll sie ihn wiedersehen. Hanno war ein Gastarbeiter in dem Hotel, in dem Destina ihre Kindheit verbrachte. Jetzt verfällt das Haus, und während sich unter den gelassenen Augen der massiven Natur die Zeit dehnt, kommen und gehen die Kriege, die Naturkatastrophen, die Menschen der letzten fünfzig Jahre. Was von Hanno bleibt, ist das gemeinsame Kind Florinda, das den Vater nie kennengelernt hat. Auch sie ist wie die Mutter zum Warten verurteilt, sehnt sich nach dem Eintreten des Lebens - und bemerkt hauptsächlich nur dessen Vergänglichkeit. Die in Südtirol geborene Maxi Obexer hat ein kunstvoll schwebendes Stück über das Nichtleben und das Vergehen von Zeit geschrieben. Von Maxi Obexer Mit Jasmin Mairhofer und Margot Mayrhofer Regie: Elke Hartmann Live-Musik: Stefano Bernardi Ausstattung: Sara Burchia Regieassistenz: Emma Mulser

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:00

Ein Theaterstück von Stefan Vögel // Regie: Hans Dieter Trayer; Arthur, Sportlehrer und überzeugter Zyniker, leidet an Lungenkrebs. In einem Amsterdamer Hotel will er ein letztes „Dinner for one“ genießen, bevor er am nächsten Morgen Sterbehilfe in Anspruch nehmen wird. Alles ist perfekt vorbereitet. Nur die laute Musik aus dem Nachbarzimmer stört. Als Arthur sich beschwert, macht er die Bekanntschaft der jungen Claire, die gerade dabei ist, sich einen Strick um den Hals zu legen. „Arthur & Claire” ist eine absurd-komische und berührende Tragikomödie von Stefan Vögel. Ein zufälliges Zusammentreffen zweier lebensmüder Menschen, welches beide Leben unerwartet und grundlegend auf den Kopf stellt.

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Others
Giovedì, 04 Apr 2024 10:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 04 Apr 2024 al 01 Mag 2024

Uno degli eventi più tradizionali della città con programma di contorno adatto a famiglie, ospiti e concittadini. Bolzano in Fiore Arte culminerà con la tradizionale Festa dei Fiori (30 aprile – 1° maggio).

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Theatre
Mercoledì, 03 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Formation
Mercoledì, 03 Apr 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Ziel und Inhalt: Offene Entscheidungssituationen sind sowohl für die eigene Psyche als auch für Teamprozesse sehr belastend und lähmend. In diesem Seminar werden verschiedene Methoden vorgestellt, die es erleichtern, zu tragfähigen Entscheidungen zu gelangen. Dabei werden sowohl eigene Bedürfnisse als auch die Erwartungen anderer berücksichtigt. Wir üben anhand von typischen Arbeitssituationen beziehungsweise mit aktuell anstehenden Entscheidungen. Inhalte: • Systemische Grundlagen der Entscheidungsfindung • Beispielhafte Methoden der Entscheidungsfindung für Einzelne, in Beratungssituationen und für Teams • Aktivierung von Ressourcen, die bei der Umsetzung der Entscheidung hilfreich sind • Ergebnissicherung und Festlegen durchführbarer Umsetzungsschritte • Übertragen in die Arbeitssituation vor Ort Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder- und Jugendarbeit, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Lehrpersonen, Gruppenleiter*innen, Multiplikator*innen aus pädagogischen und sozialen Berufen, Eltern und Interessierte Beitrag: 110,00 € inkl. 22% Mwst. 99,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Oliver Spalt, Kochel (D). Dipl. Sozialpädagoge (FH), Systemischer Berater (SG) und Supervisor mit Zusatzausbildungen in Kulturpädagogik und Systemischer Pädagogik. Langjährige Erfahrung in der Kinder- und Jugendarbeit www.oliverspalt.de, Leiter des Schwerpunkts Fotografie der Zusatzausbildung Kulturpädagogik des Bayerischen Jugendrings. www.fotopaed.de Anmeldeschluss: 20.03.2024

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Theatre
Martedì, 02 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 02 Apr 2024 al 03 Apr 2024

di Gianluca Iocolano regia: Flora Sarrubbo costumi: Sieglinde Michaeler luce: Simon Boccolari produzione: Theakos Sudtirolo, 1926. Georg, 64 anni, vive in un maso ed è vedovo da sette anni. È padre di due figli, Margit e Andreas, caduto come Kaiserjäger nelle trincee del Col di Lana. Georg si occupa degli animali del maso, coltiva patate e ha alcuni alberi da frutto. Aurelio, ha 27 anni, si è trasferito in Sudtirolo da poco e fa il segretario comunale. Arriva dall’Appennino emiliano, la guerra lo ha sfiorato ma gli ha portato via un fratello. Quassù lavora per il podestà. Conosce un po’ di tedesco e incontra Georg una mattina di fine settembre. Il loro rude incontro presto sfocerà in un confronto schietto in cui i due comprenderanno di non provenire da mondi tanto distanti. Conoscendosi meglio capiranno di avere più cose in comune di quanto sembri. "Vacche magre" è un'opera teatrale bilingue che è stata presentata in anteprima al Tschumpus di Bressanone e che ora va in scena al Carambolage. È un racconto emozionale che ci offre una prospettiva diversa.

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Others
Lunedì, 01 Apr 2024
L'evento si tiene dal 01 Apr 2024 al 30 Apr 2024

Lana unisce. Primavera e passione È primavera, la natura si risveglia e "Lana in fiore" torna alla ribalta dall´1 al 30 aprile 2024. I fiori e le erbe selvatiche saranno ancora una volta protagonisti degli eventi primaverili a Lana e dintorni e offriranno innumerevoli occasioni per conoscerli meglio: sono in programma eventi primaverili, laboratori creativi, conferenze a tema, escursioni alle erbe selvatiche e molto altro ancora. Il mercato I Sapori del Maso con oltre 50 stand di contadini altoatesini attende i visitatori nel centro di Lana sabato 6 aprile. Il torneo di golf ai meli in fiore, sabato 13 aprile, invita a dare il via alla stagione golfistica tra tee shot e menu primaverile direttamente sul green. La tradizionale Festa dei masi in fiore, domenica 21 aprile, è dedicata ai masi e alle fattorie storiche, che invitano il pubblico a conoscere la vita contadina e di gustare le proprie prelibatezze.

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Partyzone
Sabato, 30 Mar 2024 21:30

Immergiti nell'atmosfera caliente della nostra serata "Soy Latino" presso la sala Foyer 0 dell'Hotel Four Points by Sheraton Bolzano! L'evento prende vita alle 21:30 e continua fino alle 2:30. Lasciati trascinare in una notte di danza con le vibrazioni seducenti di DJ Pablito, virtuoso dei suoni latini. Sia che tu sia un fanatico della salsa, un devoto del reggaeton o semplicemente un amante della buona musica, cogli l'opportunità di abbandonarti al ritmo latino! DJ Pablito guiderà la serata con una playlist che spazia dai successi latino-americani più classici alle novità più scatenate. La sala Foyer 0 si trasforma in un'oasi danzante, in cui ogni melodia è un invito a esprimersi e ogni ritmo celebra la vita. Non lasciarti sfuggire la chance di partecipare a una serata incantevole, carica di vitalità, ardore e puro divertimento. Scopri il motivo per cui le nostre notti Soy Latino rappresentano un'esperienza senza paragoni! ***FREE ENTRY***

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Cinema
Sabato, 30 Mar 2024 20:00

Die Tragikomödie basiert auf einem gleichnamigen autobiografischen Roman und ist ein Feel-Good-Movie mit Herz. Mit Tom Schilling, Karoline Herfurth, Pola Friedrichs u.a. D 2023, Christopher Doll Eine Million Minuten Vera und Wolf führen mit ihren Kindern Nina und Simon ein Traumleben: sie haben eine schöne Wohnung, Wolf macht als wissenschaftlicher Berater für die Vereinten Nationen Karriere, Vera kümmert sich neben ihrem Halbtagsjob um Haus und Kinder. Doch der Alltag belastet die Familie und die Beziehung. Als bei Tochter Nina eine Entwicklungsstörung auftritt, wird klar, dass sich etwas ändern muss. Ausgelöst von Ninas verrücktem Wunsch, eine Million Minuten nur für schöne Dinge zu haben, nehmen sie eine Auszeit … Ab 12 Jahren

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Music
Giovedì, 28 Mar 2024 20:00

Waag event / Waag -1 Entry: pay as you wish Si consiglia la prenotazione office@waaghaus.eu Phill Reynolds, all’anagrafe Silva Cantele, è un odierno cantastorie che dal 2012 miscela folk, blues ed americana mettendo in risalto le sue radici legate all’hardcore di matrice scandinava e statunitense. I suoi live – oltre 600 tra Europa e Stati Uniti – sono dense esperienze emotive dove una raffinata tecnica fingerstyle si unisce al guitar drumming per creare con l’ausilio di grancassa e cavigliera un’intensa base sonora, sulla quale il one man band vicentino ci narra di amore ed odio, di carezze e ferite, luci ed ombre con la sua calda voce di deserto. Apprezzato concorrente dell’edizione 2021 di X Factor, uscito dopo gli home visits con grande plauso di Manuel Agnelli.

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Others
Giovedì, 28 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Mar 2024 al 01 Apr 2024

Voglia di Primavera “Spring in the city” – l’evento più colorato dell’anno Fin dai tempi antichi, la primavera è considerata la stagione della rinascita: le giornate si allungano, la natura rifiorisce e l’inverno inizia ad essere un ricordo lontano. Anche Bolzano “fiorisce” grazie al Mercatino di Pasqua e la città festeggia la nuova stagione con un mercatino nella centrale Piazza Walther. Dal 28 marzo al 1° aprile, per cinque giornate, trenta espositori proporranno prelibatezze altoatesine e prodotti artigianali ed artistici; le contadine altoatesine coinvolgeranno le famiglie con una serie di laboratori creativi grazie ai quali ogni giorno, gli interessati avranno l’occasione di creare con le proprie mani piccoli oggetti e decorazioni pasquali utilizzando materiali naturali. Per i più piccini il divertimento sarà assicurato con un giro sulla giostra o sul trenino. Il ricco programma di animazione prevede inoltre una serie di esibizioni musicali dal vivo.

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Music
Mercoledì, 27 Mar 2024 19:30

Voktett Hannover Enrico Bronzi (artist in residence)/ violoncello John Tavener? Svyati William Byrd? Quomodo cantabimus John Dowland-M.?Schildt Pavana Lachrymae (arr. Enrico Bronzi) Francis Poulenc? Un soir de neige Paul Hindemith Cello solo Sonata op.?25 n.?3 Orlando di Lasso da >Lagrime di San Pietro: I, II, VX Knut Nystedt Stabat mater

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Partyzone
Mercoledì, 27 Mar 2024 18:00

Partecipa al nostro Aperitivo Lungo al B-Bar, dove DJ Cristian Rot, maestro dei vinili, porta la sua selezione esclusiva! Lasciati avvolgere dal calore delle serate di mercoledì, animate da Cristian Rot e la sua collezione di vinili. Un DJ italiano che sa come far vibrare l'aria mescolando Funk, House, Disco, Chicago e Deep House, trasformando ogni momento in un'odissea musicale dal sapore vintage ma sempre attuale. Con una carriera che lo ha visto protagonista dai club di Ibiza fino alle radio di Milano, le performance di Rot al B-Bar sono un appuntamento da non perdere. Più che un DJ, Cristian Rot è un'esperienza, un viaggiatore del suono che condivide ogni battito con il suo pubblico. Immergiti in un viaggio sonoro unico e seducente, in un'atmosfera che unisce relax e stile. ***FREE ENTRY***

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Formation
Mercoledì, 27 Mar 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Ziel und Inhalt: Das Jugendalter bringt neben einer Vielzahl an Chancen auch schmerzhafte Erfahrungen mit sich. Wir alle entwickeln im Laufe des Lebens Bewältigungsstrategien. Einige dieser Strategien sind aber mit Risiken verbunden und können in Extremfällen sogar lebensbedrohlich sein. Familie, Schule und die nähere Umgebung sind wichtige Bezugspunkte für junge Menschen. Sie können ihnen in schwierigen Lebenslagen Orientierungshilfen bieten und bei der Entwicklung zentraler Lebenskompetenzen beitragen. Im Mittelpunkt dieser Veranstaltung stehen folgende Themenbereiche: • Das Jugendalter, Entwicklungsaufgaben und Bewältigungsstrategien • Suizidale Verhaltensweisen bei Jugendlichen • Ursachen und Motive für suizidales Verhalten • Wie können Familie, Schule und Multiplikator*innen Jugendliche stärken? • Umgang mit Suizidandrohung, -gefährdung, -versuchen • Das Unterstützungssystem für Jugendliche und deren Kontaktpersonen Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder-, Jugend- und Sozialarbeit, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Sozialassistent*innen, Lehrpersonen, Multiplikator*innen aus pädagogischen, sozialen und gesundheitsorientierten Berufen, Eltern und Interessierte Teilnehmerzahl: 8 - 16 Beitrag: 100,00 € inkl. 22% Mwst. 90,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Lukas Schwienbacher, Bildungs- und Erziehungswissenschaftler, Suchtberater, Mediator und Konfliktberater, langjährige Erfahrung in der Kinder- und Jugendarbeit, Ausbildung „Gatekeeper der Suizidprävention“, Koordinator der Fachstelle Gewaltprävention im Forum Prävention – Bozen Anmeldeschluss: 13.03.2024

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Art & Culture
Martedì, 26 Mar 2024 20:00

STAND UP – Ein Themenabend zu Gewalt gegen Frauen und Partnerschaftsgewalt Buch- und Filmpräsentation Waag event / Waag -1 Entry: pay as you wish Reservierung ist empfohlen: office@waaghaus.eu In deutscher Sprache Mit dem Titel „Stand Up“ organisiert Waag einen Abend zum Thema Gewalt gegen Frauen, insbesondere Gewalt in der Partnerschaft. Im Rahmen der Veranstaltung wird der Film von Riccardo Angelini „I love you“ in Anwesenheit des Regisseurs gezeigt, während die Schriftstellerin Julia Ganterer über ihr neues Buch „Ja, das bin ich und das ist meine Geschichte – Frauen und ihre Wege aus der Gewalt“ sprechen wird. Anschließend findet ein offenes Gespräch statt, moderiert von Expertinnen, die sich aktiv für dieses Thema einsetzen.

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Others
Martedì, 26 Mar 2024 18:00-21:00 |
L'evento si tiene dal 26 Mar 2024 al 28 Mag 2024

Repair Café – Riparare invece di sistemare È un fatto spiacevole che nell'odierna società dell'usa e getta non si ripari quasi più nulla, che le cose rotte vengano smaltite senza amore e sostituite da quelle nuove e scintillanti. Il concetto dei Repair Café mira a contrastare in modo decisivo questa mentalità a senso unico. Il format trova sempre più estimatori in tutta Europa e quindi, dopo il grande successo riscosso in altre sei località dell'Alto Adige, i Repair Café arrivano anche in Val Venosta! E ciò che è rotto in modo irrimediabile può ancora ricevere nuova vita con un po' di upcycling. Un grande passo contro la cultura consumistica della nostra società! Senza registrazione!

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Theatre
Lunedì, 25 Mar 2024 20:00
L'evento si tiene dal 25 Mar 2024 al 26 Mar 2024

Nicht immer wird man im Leben da abgeholt, wo man steht. Im Falle einer Taxi-Fahrt ist das natürlich schon so. Außer, man hat keine Ahnung, wo man sich befindet. Oder kein Geld. Doch manchmal ist es im Leben eben auch nicht so einfach, den eigenen Standpunkt zweifelsfrei festzumachen. Weder emotional, noch politisch oder geografisch. Und manchmal fehlen eben auch die nötigen Mittel. Eva Karl Faltermeier findet heraus, wo wir alle abgeholt werden wollen, wohin die Fahrt geht und was sie uns kostet. Eine amüsante Fahrt – durch die Irrungen des Lebens – während der jede Sekunde zählt. Faltermeier ist alleinerziehende Mutter zweier Kinder und gelernte Journalistin. Mit ihrem ersten Bühnenprogramm „Es geht dahi“ überzeugte sie Kritiker und Publikum gleichermaßen. Bis jetzt hat sie bereits 10 Preise eingeheimst. Sie wurde u.a. mit dem Senkrechtstarter-Preis des Bayerischen Kabarettpreises, dem Newcomerpreis des Hessischen Kabarettpreises, dem Prix Pantheon, dem Stuttgarter Besen und dem Publikumspreis des Großen Kleinkunstfestivals in Berlin ausgezeichnet. Die Stadt Regensburg ehrte sie mit dem Kulturförderpreis. Eva Karl Faltermeier ist Host der Sendung „KARLSPLATZ – Talk und Tumult im BR Fernsehen" und schreibt Kolumnen für Bayern2. „(Sie) findet sofort einen Draht zu ihrem Publikum… sie ist sympathisch, wirkt nahbar und unterhaltsam.“ (Badische Zeitung)

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Art & Culture
Lunedì, 25 Mar 2024 18:00

CONFERENZA > con il prof. Gregorio Vivaldelli, dottore in teologia biblica e docente presso gli Istituti Teologici di Trento > organizza il Comitato della Società Dante Alighieri di Bolzano presieduto dalla dottoressa Raffaella De Rosa > in collaborazione col Teatro Cristallo durata: 120' MARIA NELLA DIVINA COMMEDIA Un’occasione per condividere il fascino e l’attualità del linguaggio poetico di Dante. Attraverso un linguaggio semplice e comprensibile, il prof. Gregorio Vivaldelli offre una lettura della Divina Commedia che permetta di affrontare la propria vita come un cammino interiore nel quale ognuno è chiamato a evolvere, a crescere e a maturare, imparando a valorizzare le piccole scelte quotidiane orientandole al bene comune. Nella Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì – che secondo molti studiosi corrisponde all’inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia - e festa dell’Annunciazione a Maria, il prof. Vivaldelli proporrà un affascinante viaggio nel quale emergerà la centralità di Maria lungo tutto il viaggio di Dante nella Divina Commedia per immergersi, infine, nell’inno a Maria presente all’inizio del XXXIII canto del Paradiso. La presentazione sarà accompagnata da alcune opere d’arte, in un incrocio di straordinaria bellezza. LE VIE DEL SACRO Teatro Cristallo, ACLI sede provinciale di Bolzano (realizzato col finanziamento del 5x1000 Irpef annualità 2022), Diocesi Bolzano - Bressanone

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Kids
Domenica, 24 Mar 2024 20:00

Kinderbuchverfilmung über vier ungleiche Schwestern und einen entführten Pinguin. Mit Lilit Serger, Momo Beier, Cara Vondey u.a. D 2023, Mike Marzuk, 100 Min. Die Schwestern Livi, Tessa, Malea und Kenny könnten unterschiedlicher nicht sein und gehen sich meist aus dem Weg. Da zwingt sie ein unverhoffter Gast, der tanzende Pinguin Paul, gemeinsam etwas zu unternehmen. Paul ist den Bühnenmagiern Marc und Mary entkommen. Das skrupellose Paar hat das Tier aus dem Zoo entführen lassen, um mit ihm in Las Vegas groß herauszukommen. Die Schwestern sind sich ausnahmsweise einig: Paul muss in den Zoo zurückkehren. Dafür ist volle Chaosschwestern-Power gefragt! Ab 8 Jahren Eintritt: 7,00 €, für Kinder bis 14 Jahren 5,00 €

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Theatre
Domenica, 24 Mar 2024 18:00

Lettura poetica di e con Roberta Dapunt Un luogo, una vocazione, una lunga fedeltà, una voce che dice di non cantare, ma che invece canta, perché il canto non sempre è melodismo. Roberta Dapunt è giunta al suo quarto libro einaudiano, ma non ha mai tradito se stessa, pur cambiando ogni volta il passo. Da La terra più del paradiso a Il verbo di fronte, una continuità di interrogazioni che si ripropongono in modalità diverse, ma costantemente protese al segreto che le anima. Tra la concretezza delle cose certe e la sacralità che le attraversa, è la voce essenziale della poesia - espressa in versi spesso lunghi e a tratti prosastici ma mai dimessi - ad affermare una presenza perplessa, una chiamata cui Roberta si affida senza presumere mai. “Il verbo di fronte” è il libro di massima apertura al dolore del mondo, alla contraddittoria ragione delle azioni umane, alla loro vicenda incresciosa, al loro tempo irredento ma sempre e così tanto bisognoso di redenzione. Giovanni Tesio

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Theatre
Sabato, 23 Mar 2024 21:00

Dopo il grande successo del suo tour con oltre 30 spettacoli sold-out in tutta Italia, Enrico Brignano ha annunciato nuove date per il suo spettacolo “Ma… diamoci del tu!”. Enrico Brignano racconta così “MA… DIAMOCI DEL TU”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “Lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io. E’ per questo che comincio questo spettacolo dando del tu al mio pubblico: per creare una confidenza che sia non di forma, ma di sostanza. E che io sia un uomo di sostanza si dovrebbe capire già solo guardandomi; voglio aggiungerci pure quel MA che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età. L’età… ultimamente ho notato che per colpa della mia età sempre più persone tendono a darmi del lei, un lei che è doloroso come una fitta della sciatica, che è più fastidioso e irritante di quando mi scopro a tirarmi su dal divano esclamando: “hoplà”. Mi sa che all’espressione “giovane comico romano” devo cominciare a togliere il “giovane”. Siccome poi sono in vena di confidenze, nel mio spettacolo mi concedo di parlare di aspetti inediti della mia professione e di una storia personale che poi assurge a paradigma un po’ per tutti… sì, perché per la prima volta ho deciso di raccontare le delusioni, le false partenze, tutti i NO che ho collezionato nella mia vita professionale – e non. Certo sempre con un sorriso, mai prendendomi sul serio, ma sottolineando come tutto serva nella vita, anche un rifiuto ci può fortificare e renderci quel che siamo oggi. Coadiuvato sul palco dal maestro Andrea Perrozzi, io parlo; con la collaborazione di due presenze “moleste” ma preziosissime, Pasquale Bertucci e Michele Marra, io intanto continuo a parlare. Quando poi mi lasciano da solo sul palco, parlo ancora. Ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei Brignano non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”; “Certo che lo so. Ma intanto lei, coso… mi dia del tu!».

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Music
Sabato, 23 Mar 2024 21:00

> Parole di Faber con i Notturni > durata: 150' Quest’anno con la nuova scaletta! Preparati a vivere un'esperienza straordinaria con Parole di Faber, il grande concerto dal vivo interamente dedicato a Fabrizio De André. Rivivi l'essenza dei leggendari concerti del cantautore italiano e le sue collaborazioni indimenticabili. Questo spettacolo ti regalerà emozioni autentiche grazie agli arrangiamenti dal vivo, fedeli alle versioni originali e anche alle versioni dei celebri PFM. Con una voce straordinaria, incredibilmente vicina a quella di De André, ti sembrerà di rivivere i momenti magici di questo artista iconico. Non perdere l'opportunità di essere parte di questo concerto indimenticabile. Prenota i tuoi biglietti ora!

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Theatre
Sabato, 23 Mar 2024 20:30

Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù. 1716. Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento! Questo Arlecchino, sicuramente originale per la scelta del canovaccio inedito e per la volontà di riportare alla ribalta dopo almeno 20 anni di silenzio la Commedia dell’Arte con il suo “repertorio” di strumenti del mestiere come la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione, testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, come la vera e profonda vocazione di Stivalaccio Teatro. Un teatro popolare, ma ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia dell’Arte viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo, uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti. Un canovaccio moderno, per utilizzare le parole di Eugenio Allegri, a cui è dedicato questo debutto, che va “alla ricerca della propria origine, della propria storia, del proprio presente per ritrovare la ‘memoria attiva’ di un discorso sul teatro e, attraverso il teatro, di un discorso sulla società”. Una trama in cui gli intrecci si ingarbugliano sugli equivoci, ma lentamente si dipanano tra le gesta dei personaggi. E se queste esili vicende, ambientate in un mondo surreale e fantastico, echi dello splendore teatrale italiano di tempi lontani riescono ancora a strappare un sorriso, forse in quel preciso istante potrà rinascere la poesia del teatro, per troppo tempo silenziata e muta. ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni con (in o.a.) Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Pierdomenico Simone, Michele Mori, Stefano Rota, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello scenografia Alberto Nonnato costumi Licia Lucchese disegno luci Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero maschere Stefano Perocco di Meduna soggetto originale e regia Marco Zoppello duelli Massimiliano Cutrera consulenza musicale Ilaria Fantin trucco e parrucco Carolina Cubria assistente alla regia Francesca Botti assistente mascheraia Tullia Dalle Carbonare produzione STIVALACCIO TEATRO in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Civico di Schio durata: 150 minuti

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Music
Sabato, 23 Mar 2024 20:30

Open Doors 20.30 H 21.00 H Mother Mary Mood 23.00 H Mad Puppet Ingresso: 10 € Mad Puppet - Progressive Rock 44 è il nome del programma con cui Mad Puppet sarà in tour nel 2024. 44, perché la band ha suonato il suo primo concerto 44 anni fa, nel 1980, e da allora ha pubblicato 44 composizioni in lingua inglese. Una sorta di best of di decenni di musica insieme, con alcuni brani "rivisitati" per questo tour. per questo tour saranno "riproposte" canzoni che i 5 musicisti non suonano da oltre 20 anni. da oltre 20 anni. "Siamo curiosi di vedere come suonerà", dice Manni Kaufmann, tastierista e membro fondatore. E il batterista Michael Mock si sente stimolato: "Ho sentito alcune di queste canzoni solo su CD. Ho sentito alcune di queste canzoni solo su CD, non le ho mai suonate personalmente". I Mad Puppet sono stati uno dei primi gruppi in Alto Adige a suonare rock progressivo e a comporre le proprie canzoni. componevano le proprie canzoni. "Era una cosa piuttosto insolita all'epoca, abbiamo fatto il nostro a 18 anni", si stupisce il chitarrista e cofondatore Christoph Senoner, Christoph Senoner, oggi noto avvocato. "Suona sempre uguale eppure sempre diverso". si meraviglia Tom Pichler, oggi mente musicale del gruppo, bassista che ha fondato i Mad Puppet come spettatore di un concerto negli anni '80 e che poi decise di fare qualcosa di simile. decise di voler fare qualcosa di simile. Solo pochi mesi dopo era il nuovo nuovo bassista della band. "Ma non vogliamo semplicemente snocciolare una canzone dopo l'altra", spiega il cantante. Schweigkofler, "ma accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso 50 anni di storia della musica. storia della musica, raccontando perché abbiamo suonato in quel modo". Mother Mary Mood - Alternative Rock I MOTHER MARY MOOD sono una band alternative-rock italo-americana, apprezzata e acclamata negli Stati Uniti, dove hanno accumulato una vasta esperienza dal vivo e hanno vinto il "CapiTalent" nel 2015 in Italia. Il gruppo è composto da LORENZO (chitarra e voce) e FILIPPO SPANÒ (voce), MARCO MANTINI (basso), MARCO FORMOSA (chitarra) e TOMMASO NICCOLAI (batteria), che suonano insieme dal 2009. Dopo un periodo trascorso in California, dove hanno mescolato il suono del rock classico con le nuove influenze dell'alternative e del grunge, hanno sviluppato un sound contemporaneo mantenendo una loro identità unica, ispirata dalla scena musicale di Seattle degli anni '90 e da leggende del rock come i Led Zeppelin. Con quattro album all'attivo (tre in versione elettrica e l'ultimo in unplugged), e un nuovo album in lavorazione previsto per il 2024, la band è attualmente in tour in Italia e in Europa con la formazione "SUPER POWER" in versione elettrica per promuovere il loro ultimo album "ANTITUDE".

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Theatre
Sabato, 23 Mar 2024 20:00

Serata di poetry slam multilingue Waag event in collaboration with SAAV-Unione autori autrici Sudtirolo / Waag -1 L’ingresso è (quasi) libero: portate con voi una piccola sorpresa di pasqua (uova colorate, di cioccolata, o un coniglietto di pasqua) Si consiglia la prenotazione: office@waaghaus.eu Il 23 marzo Waag riprende la stagione del poetry slam con il primo appuntamento primaverile. I protagonisti sono come sempre gli slammer locali – Manuel Hilber, Alan Hofer, Sophie Körner, Emely Graf Mair, Helga Stockreiter – che si esibiranno come sempre per non oltre 5 minuti e senza oggetti di scena. Quello che conta sono le parole. Anche tu e le tue parole siete i benvenuti! Se ti vuoi cimentare nel poetry slam scrivi ad office@waaghaus.eu e presentati prima dell’inizio della serata. Il pubblico deciderà chi conquisterà il suo cuore e sarà vincitore della serata. Il poeta ospita sarà Nathan der Nice. Lene Morgenstern modererà la serata. La colonna sonora sarà a cura di Helga Plankensteiner.

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Exhibitions
Sabato, 23 Mar 2024 11:00-20:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 24 Mar 2024

Fino a pochi anni fa, guardare dei cadaveri e fare ricerche sulla caratteristica anatomica degli stessi era un ambito riservato esclusivamente ai medici nelle sale di dissezione delle università. La scoperta della plastinazione e della presentazione di pezzi di esposizione in occasione di mostre pubbliche ora permette al pubblico di farsi un’idea del corpo umano. Una Mostra di veri Corpi Umani La mostra “Real Human Bodies - Una Mostra di veri corpi umani – BOLZANO”, grazie a un’ampia collezione scientifica pezzi di esposizione anatomici preziosi dal punto di vista didattico, costituita da corpi umani, scheletri, arti, organi, blocchi di organi, simulatori funzionali, modelli tattili e colate di forme, si trasmettono conoscenze mediche ai visitatori interessati alla tematica. Una tematica speciale riguarda il TUMORE: In aggiunta, vengono esposti e spiegati diversi tipi di tumore e pezzi di esposizione di tumori. Spiegazioni dettagliate, presentazioni multimediali e tabelle didattiche relative a tematiche di carattere generale e specifico, riguardanti il corpo umano, oltre ai pezzi di esposizione, servono a trasmettere conoscenze importanti. Le tematiche fondamentali sono: Lo scheletro e l’apparato motorio Il cervello e il sistema nervoso Gli organi sessuali Cuore e circolazione del sangue Reni e vie urinarie Sistema digestivo Organi sensoriali Vie respiratorie e polmone Inoltre viene offerta la possibilità di confrontarsi dettagliatamente con le tematiche della donazione degli organi, del tumore, dell’AIDS, dell’alcol e della nicotina.

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Exhibitions
Sabato, 23 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

AliPaloma, Monia Ben Hamouda, Costanza Candeloro, Filippo Contatore, Isabella Costabile, Binta Diaw, Giorgia Garzilli, Sophie Lazari, Lorenza Longhi, Magdalena Mitterhofer, Jim C. Nedd, Luca Piscopo, Raphael Pohl, Davide Stucchi, Tobias Tavella A cura di Leonie Radine Design della mostra (ab)Normal Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di annunciare la sua attesissima mostra dedicata alla celebrazione di giovani artiste e artisti contemporanei dell’Alto Adige e di Milano. RENAISSANCE mette in luce posizioni artistiche transdisciplinari che condividono l’impegno per un esame rigenerativo e critico del patrimonio culturale. In occasione dell’assegnazione di una delle più alte borse di studio per l’arte emergente in Europa, conferita dalla Fondazione Vordemberge-Gildewart, Museion presenta una mostra con lavori selezionati di 15 giovani artiste e artisti del nord Italia. Nonostante la diversità delle loro pratiche – tra cui troviamo scultura, installazioni, pittura, disegno, video, fotografia e performance – tutti e tutte condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. In che modo una giovane generazione di artiste e artisti elabora la propria pesante eredità culturale, plasmata da “standard” estetici e sociali, valori, modelli, icone o aspettative sulla figura della o dell’artista? Come si costruisce sulle rovine del passato che ancora proiettano lunghe ombre? I 15 artisti e artiste in mostra usano metodi, immagini o materiali per mettere a nudo elementi basilari o ruderi di modelli di rappresentazione estetica e sociale dominanti, e fondare su di essi il nuovo. Mentre alcune e alcuni indagano rituali, pratiche spirituali, storie di migrazione o storie familiari tramandate, altre e altri si concentrano sull’analisi critica e la rivalutazione di immagini pervasive della cultura pop, finzioni urbane o ruoli di genere stereotipati in letteratura, cinema, design, architettura o pubblicità. Diversi artisti e artiste si dedicano poi al riciclo di prodotti di scarto dell’industria creativa in cui a volte operano, ponendosi all’intersezione fra arte figurativa e arti applicate. In vari modi transdisciplinari, tutte e tutti gli artisti tematizzano questioni di appartenenza, affermando che l’identità culturale è qualcosa di fluido, per nulla scolpita nella pietra. In questo senso, i noti concetti rigenerativi di “Rinascimento” o “Arte povera” vengono tradotti nel “qui ed ora” e assumono un nuovo significato. Lo studio di design milanese (ab)Normal ha creato la scenografia della mostra che, attraverso un gioco di sfondi, luci e ombre, consente un passaggio fluido tra le varie posizioni. L’occasione per la realizzazione della mostra è una borsa di 60.000 franchi svizzeri che la Fondazione Vordemberge-Gildewart assegna ogni anno in collaborazione con un’istituzione espositiva europea – per il 2024 è stato scelto Museion – a un o un’artista di massimo 35 anni della regione selezionata. La mostra collettiva costituisce la base per la selezione della o del vincitore da parte di una giuria internazionale indipendente. Non ci sono condizioni per l’utilizzo del premio in denaro da parte della o del borsista. In occasione della mostra verranno assegnati anche il primo Museion Private Founders Award e il Premio del Pubblico. Entrambi i premi sono legati ad acquisizioni per la collezione di Museion.

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Exhibitions
Sabato, 23 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.

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Exhibitions
Sabato, 23 Mar 2024 09:30-12:00 | 15:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 17 Ago 2024

In collaborazione con la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol Questa mostra collettiva di opere realizzate da artisti altoatesini e trentini, fa parte del progetto “LA REGIONE FUORI DAI VETRI” che prevede di far uscire le opere d’arte dal Palazzo della Regione per metterle a disposizione dei Comuni, attraverso momenti espositivi capaci di coniugare le risorse artistiche regionali con quelle dei territori per valorizzarne le unicità. https://www.regione.taa.it/Argomenti/Focus/La-Regione-fuori-dai-vetri Un confronto con artisti contemporanei Le circa 100 opere in mostra, accuratamente selezionate dalla vasta e ricca raccolta della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, verranno affiancate da un’opera realizzata rispettivamente da 5 artiste/i contemporanee/i che si impegnano nella trasformazione del supporto: un gomitolo di lana sarà il mezzo espressivo per la creazione dell’opera. Arte nel centro storico La mostra varcherà i „confini“ del Museo e si estenderà anche “oltre” tanto da diventare una mostra d´arte diffusa nel centro storico di Chiusa. Pregevoli opere d’arte nel periodo stesso della mostra al museo saranno esposte e fruibili anche nelle vetrine di alcuni negozi.

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Formation
Sabato, 23 Mar 2024 09:00-12:30 |

Ziel und Inhalt: Wir denken oft: "Hätte ich nur mehr von xx, dann wäre ich glücklich." "Würde sich xy mir gegenüber netter verhalten, wäre vieles einfacher." "Gäbe es diesen nervigen Mitschüler nicht, ginge es meinem Kind besser." Kennst du solche oder ähnliche Gedanken? Was, wenn es kein Zufall ist, dass du in der Situation bist, in der du bist? Was kannst du daraus lernen? Wie kann die aktuelle Herausforderung für dich stärkend und heilend sein? In diesem Seminar wollen wir mit alltagstauglichen Übungen unsere Sichtweise auf die Situation oder auf unser Gegenüber verändern und holen uns dadurch unsere Verantwortung zurück. Dadurch geben wir eventuelle Gefühle von Hilflosigkeit oder Ohnmacht auf und gehen in unsere Kraft und Eigenermächtigung. Zielgruppe: Mitarbeiter*innen in der Jugend- und Sozialarbeit, (Sozial)Pädagog*innen, Erzieher*innen, pädagogische Fachkräfte im Kindergarten, Lehrpersonen, Eltern und alle persönlich Interessierten Teilnehmerzahl: 8 - 12 Beitrag: 65,00 € inkl. 22% Mwst. 58,50 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Doris Kaserer, Terlan. Pädagogin und freiberufliche Trainerin Anmeldeschluss: 08.03.2024

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Theatre
Sabato, 23 Mar 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 24 Mar 2024

Urban Priol (D) „IM FLUSS. TÄGLICH QUELLFRISCH. IMMER AKTUELL.“ Urban Priol ist einer der Großen des klassischen politischen Kabaretts. Nach einer längeren Pause präsentiert er nun ein neues Programm: „Im Fluss. Täglich quellfrisch. Immer aktuell“. Und es hat sich wieder einiges angestaut bei Urban Priol. Viele Absurditäten unserer Gegenwart gehen Priol, der sich zu Hause immer wieder mal mit der KI seiner Alexa austauscht, gendergerecht nicht „auf den Sack“, sondern „auf die Lenden“. Vor allem Verschwörungstheoretiker treiben Priols Erregungspegel in die Höhe. Und dann die Krisen, von denen eine die andere ablöst und nur die Missbrauchskrise in der katholischen Kirche „sich hartnäckig zu behaupten weiß“. „Im Fluss“ ist wie ein Rafting-Trip, der mit rasantem Tempo über Absätze und an Felsenblöcken vorbei durch wild schäumende Stromschnellen führt. „Mein Programm ist wie ein Setzkasten. Gebe ich drei neue Minuten dazu, fallen woanders wieder drei Minuten weg. Folglich ist das Programm an keinem Abend identisch und so wird es mir selbst nie langweilig.“ Urban Priol über Urban Priol

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Theatre
Sabato, 23 Mar 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 24 Mar 2024

Kay Ray ist der fleischgewordene Klingelstreich: Provokation und Poesie! Trash und Tabula rasa! Experiment und Extase! Anarchie und Amour fou! Klamauk und Kabarett! Comedy und Chanson! Als Sänger erreicht er unsere Herzen, als Clown jedes Zwerchfell und als Provokateur jeden Kleingeist. Arnulf Rating: „Kay Ray - einer, der mit allem, was er hat, für seine Wahrheit einsteht. Jedes Risiko geht er ein. Und ist dabei eine funkensprühende Fröhlichkeitsgranate mit hoher Sprengkraft. Das muss man live erleben! Hingehen!“ Niemand ist vor seinen Zoten und seinem Zauber sicher. Das macht ihn so einzigartig. Und es macht seine Shows jeden Abend so besonders. Erleben Sie es selbst!

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Music
Venerdì, 22 Mar 2024 21:00

> Prog Legends > durata: 150' Quest’anno con la nuova scaletta! Un grande spettacolo in onore alle leggende del Progressive Rock! Genesis, Pink Floyd, Yes, Emerson Lake & Palmer, King Crimson, Jethro Tull, Rush, PFM e molto altro ancora. Goditi i capolavori del prog reinterpretati da straordinari musicisti in uno spettacolo che celebra la teatralità e la genialità delle band storiche del genere. Un'esperienza coinvolgente che unisce nostalgia e stupore, dedicata interamente al Prog Rock degli anni '70 e '80. Da non perdere!

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Theatre
Venerdì, 22 Mar 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 22 Mar 2024 al 06 Apr 2024

im Rahmen des europäischen Minderheiten-Projektes Phonè von Iaco Rigo Mutter, Vater, Tochter und neuerdings auch ein Vogel: Calìgula! Die dreiköpfige Familie hört einander nicht zu, alle sind mit sich selbst beschäftigt und geben wenig von ihren wahren Gefühlen preis. Mit der Zeit nimmt Calìgula immer mehr Platz in diesem Gefüge ein, er wiederholt Wörter, nimmt alle Gespräche auf, verlangt Aufmerksamkeit. Irgendwann weiß er mehr über die Familienmitglieder als sie selbst voneinander. Der Alltagsrhythmus beginnt sich aufzulösen. Fassaden bröckeln. Alle suchen nach ihrer eigenen Freiheit, auch Calìgula. Wer wird Sie finden? Gibt es Sie überhaupt? Ein zweisprachiges, skurriles Stück über das Gefangensein in Konstrukten und Realitäten und über die Frage, ob man diesen entfliehen kann. Hilft dabei die emotionale Intelligenz? Oder doch die Künstliche? Als Teil des europäischen Minderheiten-Projekts phonè wurde Calìgula von Iaco Rigo, als ladinischer Theatertext verfasst, um unsere dritte Landessprache ins Rampenlicht zu stellen. Das Team rund um Regisseurin Viktoria Obermarzoner zeigt uns einen schrullig ausgefallenen Theaterabend in deutscher und ladinischer Sprache genauso wie sich auch das Team zusammensetzt. Mit: Mirko Costa| Maria Craffonara | Sabrina Fraternali | Hanenn Huber | Lisa Laner Autor: Iaco Rigo Regie & Fassung: Viktoria Obermarzoner Ausstattung: Ursula Tavella Musik: Maria Craffonara Tanz: Sabrina Fraternali

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Art & Culture
Venerdì, 22 Mar 2024 19:00

Inaugurazione e cerimonia VG Award: 22.03.2024, 19:00 AliPaloma, Monia Ben Hamouda, Costanza Candeloro, Filippo Contatore, Isabella Costabile, Binta Diaw, Giorgia Garzilli, Sophie Lazari, Lorenza Longhi, Magdalena Mitterhofer, Jim C. Nedd, Luca Piscopo, Raphael Pohl, Davide Stucchi, Tobias Tavella A cura di Leonie Radine Design della mostra (ab)Normal Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di annunciare la sua attesissima mostra dedicata alla celebrazione di giovani artiste e artisti contemporanei dell’Alto Adige e di Milano. RENAISSANCE mette in luce posizioni artistiche transdisciplinari che condividono l’impegno per un esame rigenerativo e critico del patrimonio culturale. In occasione dell’assegnazione di una delle più alte borse di studio per l’arte emergente in Europa, conferita dalla Fondazione Vordemberge-Gildewart, Museion presenta una mostra con lavori selezionati di 15 giovani artiste e artisti del nord Italia. Nonostante la diversità delle loro pratiche – tra cui troviamo scultura, installazioni, pittura, disegno, video, fotografia e performance – tutti e tutte condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. In che modo una giovane generazione di artiste e artisti elabora la propria pesante eredità culturale, plasmata da “standard” estetici e sociali, valori, modelli, icone o aspettative sulla figura della o dell’artista? Come si costruisce sulle rovine del passato che ancora proiettano lunghe ombre? I 15 artisti e artiste in mostra usano metodi, immagini o materiali per mettere a nudo elementi basilari o ruderi di modelli di rappresentazione estetica e sociale dominanti, e fondare su di essi il nuovo. Mentre alcune e alcuni indagano rituali, pratiche spirituali, storie di migrazione o storie familiari tramandate, altre e altri si concentrano sull’analisi critica e la rivalutazione di immagini pervasive della cultura pop, finzioni urbane o ruoli di genere stereotipati in letteratura, cinema, design, architettura o pubblicità. Diversi artisti e artiste si dedicano poi al riciclo di prodotti di scarto dell’industria creativa in cui a volte operano, ponendosi all’intersezione fra arte figurativa e arti applicate. In vari modi transdisciplinari, tutte e tutti gli artisti tematizzano questioni di appartenenza, affermando che l’identità culturale è qualcosa di fluido, per nulla scolpita nella pietra. In questo senso, i noti concetti rigenerativi di “Rinascimento” o “Arte povera” vengono tradotti nel “qui ed ora” e assumono un nuovo significato. Lo studio di design milanese (ab)Normal ha creato la scenografia della mostra che, attraverso un gioco di sfondi, luci e ombre, consente un passaggio fluido tra le varie posizioni. L’occasione per la realizzazione della mostra è una borsa di 60.000 franchi svizzeri che la Fondazione Vordemberge-Gildewart assegna ogni anno in collaborazione con un’istituzione espositiva europea – per il 2024 è stato scelto Museion – a un o un’artista di massimo 35 anni della regione selezionata. La mostra collettiva costituisce la base per la selezione della o del vincitore da parte di una giuria internazionale indipendente. Non ci sono condizioni per l’utilizzo del premio in denaro da parte della o del borsista. In occasione della mostra verranno assegnati anche il primo Museion Private Founders Award e il Premio del Pubblico. Entrambi i premi sono legati ad acquisizioni per la collezione di Museion.

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Art & Culture
Venerdì, 22 Mar 2024 19:00

Inaugurazione: 22.03.2024, 19:00 In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.

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Others
Venerdì, 22 Mar 2024 18:30-22:00 |

Ein BASIS Krimi Spieleabend "Blood on the Clocktower ist wie Werwolf auf Steroiden!" Euch erwartet ein Krimi-Spieleabend mit viel Diskussion, Intrigen und Strategie für Freunde von Social Deduction und Spielen in großen Gruppen. Komm vorbei und genieße einen Abend lang die Spannung von "Blood on the Clocktower"! Die Einführung für neue Spieler:innen beginnt um 18.30 Uhr. Die erste Runde wird um 19.00 Uhr gespielt. Ohne Anmeldung/ Senza registrazione! "Blood on the Clocktower" ist ein sog. „Social Deduction Spiel“, indem jede:r Spieler:in eine Rolle zugewiesen wird, die von den anderen Mitspieler:innen erraten werden müssen. Außerdem ist das Spiel semi-kooperativ, da meherere Personen in einer Fraktion zusammenspielen müssen, um zu gewinnen. Die Mitspieler:innen klügeln also gemeinsam, wer die Bösen sein werden. Ein Dämon wandelt unter euch... Während eines höllischen Gewitters, kurz vor Mitternacht, ertönt ein markerschütternder Schrei. Alle Dorfbewohner eilen herbei und finden den Geschichtenerzähler des Dorfes ermordet vor, aufgespießt an den Armen des Uhrturms, der nun in Blut getränkt ist. Ein Dämon wandelt unter euch... Mordend bei Nacht und in Gestalt eines Menschen bei Tag. Einige Dorfbewohner haben Bruchstücke von Informationen, was im Dorf vorgefallen ist. Andere haben die Fähigkeit das Böse zu bekämpfen oder Unschuldige zu schützen. Doch der Dämon und seine Schergen verbreiten Lügen, stiften Verwirrung und schüren Misstrauen. Werden die guten Dorfbewohner das Puzzle rechtzeitig zusammensetzen, um den wahren Dämon hinzurichten und sich selbst zu retten? Oder wird das Böse dieses einst friedliche Dorf überrollen? Ein Dämon wandelt unter euch... Blood on the Clocktower ist ein Social Deduction Spiel für bis zu 20 Spielern wobei jeder in eine einzigartige Rolle für Gut oder Böse schlüpft. Selbst das Ableben der Dorfbewohner hinter Sie nicht als Geister im Dorf herum zu spuken. Die Spieler bleiben bis zum Schluss mittendrin im Geschehen, meist als Zünglein an der Waage. Denn der Tod ist nicht das Ende. Die Spannung und der Nervenkitzel steigt für alle, je höher sich die Leichen türmen.

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Theatre
Giovedì, 21 Mar 2024 20:30

Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù. 1716. Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento! Questo Arlecchino, sicuramente originale per la scelta del canovaccio inedito e per la volontà di riportare alla ribalta dopo almeno 20 anni di silenzio la Commedia dell’Arte con il suo “repertorio” di strumenti del mestiere come la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione, testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, come la vera e profonda vocazione di Stivalaccio Teatro. Un teatro popolare, ma ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia dell’Arte viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo, uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti. Un canovaccio moderno, per utilizzare le parole di Eugenio Allegri, a cui è dedicato questo debutto, che va “alla ricerca della propria origine, della propria storia, del proprio presente per ritrovare la ‘memoria attiva’ di un discorso sul teatro e, attraverso il teatro, di un discorso sulla società”. Una trama in cui gli intrecci si ingarbugliano sugli equivoci, ma lentamente si dipanano tra le gesta dei personaggi. E se queste esili vicende, ambientate in un mondo surreale e fantastico, echi dello splendore teatrale italiano di tempi lontani riescono ancora a strappare un sorriso, forse in quel preciso istante potrà rinascere la poesia del teatro, per troppo tempo silenziata e muta. ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni con (in o.a.) Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Pierdomenico Simone, Michele Mori, Stefano Rota, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello scenografia Alberto Nonnato costumi Licia Lucchese disegno luci Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero maschere Stefano Perocco di Meduna soggetto originale e regia Marco Zoppello duelli Massimiliano Cutrera consulenza musicale Ilaria Fantin trucco e parrucco Carolina Cubria assistente alla regia Francesca Botti assistente mascheraia Tullia Dalle Carbonare produzione STIVALACCIO TEATRO in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Civico di Schio durata: 150 minuti

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Theatre
Giovedì, 21 Mar 2024 20:00
L'evento si tiene dal 21 Mar 2024 al 22 Mar 2024

Vorsicht und aufgepasst: Er ist wieder da! Ein Könner, der für einen Gag seine Oma verkaufen würde. Ein göttlicher Gaukler. Ein Spaßmacher ohne Furcht und Tadel. Ein sich immer wieder wandelndes Naturtalent. Ein Provokateur, der das gesamte Genre mitgeprägt und beeinflusst hat. Kay Ray ist der fleischgewordene Klingelstreich: Provokation und Poesie. Trash und Tabula rasa. Experiment und Extase. Anarchie und Amour fou. Klamauk und Kabarett. Comedy und Chanson. Als Sänger erreicht er unsere Herzen, als Clown jedes Zwerchfell und als Provokateur jeden Kleingeist. Keiner ist sicher vor seinen Zoten und seinem Zauber. Das macht ihn so anders. Und es macht seine Shows so anders - Abend für Abend. Erleben Sie es selbst! „Du bist Kay Ray und das ist ganz viel. Du bist ein Gesamtkunstwerk, ein Einmannzirkus. Du bist der Sensenmann des Humors.“ (Torsten Sträter) „Kay Ray – einer, der mit allem, was er hat, für seine Wahrheit einsteht. Jedes Risiko geht er ein. Und ist dabei eine funkensprühende Fröhlichkeitsgranate mit hoher Sprengkraft. Das muss man live erleben! Hingehen!“ (Arnulf Rating)

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Music
Giovedì, 21 Mar 2024 20:00

“Grande cinema per le orecchie”. - Wiener Zeitung Il pianista David Helbock, celebre per gli oltre 25 album e le numerose tournée mondiali, si è saldamente posizionato nella scena jazz internazionale. Durante questa serata, eseguirà brani tratti dal suo ultimo album per pianoforte solo, dedicato alla musica del compositore hollywoodiano John Williams. Con 53 candidature agli Oscar (e 5 premi), Williams è il compositore cinematografico di maggior successo di tutti i tempi, e Helbock declina le sue opere più note al formato jazzistico del pianoforte solo. Ne sono nati arrangiamenti di E.T., Harry Potter o Schindler's List, per citarne alcuni. “David Helbock strips John Williams’s iconic film music of bombast”, scrive il The Times. Tuttavia, durante la serata, Helbock presenterà anche composizioni originali, standard jazz e cover di noti musicisti che spaziano da Thelonious Monk a Prince.

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Theatre
Giovedì, 21 Mar 2024 20:00

nach Saša Staniši? Wer seine Herkunft sucht, findet viele „Woher kommst du? Komplexe Frage! Zuerst muss geklärt werden, worauf das Woher zielt. Auf die geografische Lage des Hügels, auf dem der Kreißsaal sich befand? Auf die Landesgrenzen des Staates zum Zeitpunkt der letzten Wehe? Gene, Ahnen, Dialekt? Wie man es dreht, Herkunft bleibt doch ein Konstrukt!“ Saša Staniši? meidet in seinem literarischen „Selbstporträt mit Ahnen“ einfache Antworten, selbst dort, wo auf fast jedem Grabstein sein Nachname steht, wie auf dem Friedhof des Bergdorfs Oskoruša bei Višegrad. Er erinnert sich an einen Ausflug dorthin mit seiner mittlerweile dementen Großmutter Kristina. Während sie ihre Erinnerungen verliert, archiviert er seine und geht den Wörtern auf den Grund, um das Konstrukt Herkunft aus den Angeln zu heben. Geboren wird er in einem Land, das es nicht mehr gibt: der Sozialistischen Föderativen Republik Jugoslawien. Nach deren Zerfall fl ieht er mit seinen Eltern nach Deutschland, lernt Land und Sprache kennen und verbringt seine Freizeit an der ARAL-Tankstelle mit anderen, die ebenfalls mehrere Heimaten haben. Der erwachsene Staniši? schreibt Romane und erhält 2019 für „Herkunft“ den Deutschen Buchpreis. Nicht ein Spieler steht nun als Saša auf der Bühne, sondern passend gleich alle sechs. Ein Gastspiel des Münchner Volkstheaters nach Saša Staniši? In einer Bühnenfassung von Felix Hafner Regie: Felix Hafner Bühne & Kostüme: Camilla Hägebarth Musik: Clemens Wenger Choreografie: Blenard Azizaj Dramaturgie: Bastian Boß Mit: Jakob Immervoll, Jan Meeno Jürgens, Jonathan Müller, Pola Jane O‘Mara, Nina Steils, Anne Stein

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Theatre
Giovedì, 21 Mar 2024 20:00

Storia di una mamma di e con Diletta La Rosa Spettacolo all'interno della serie di iniziative meranesi attorno alla Giornata delle Donne. Neo-nati, neo-genitori. Neo-mamma. Un viaggio a voce sola nel neos, nel nuovo. Un monologo ironico e poetico sui primi mesi della maternità quando si scopre il neo-nato, quando si diventa neo-mamma, attraverso gli occhi e la voce di una madre. Uno spaccato sociale sulla situazione italiana legata alla genitorialità e sul mito della maternità ancora da sfatare. Un racconto un po’ da ridere e un po’ da piangere per “andare a prendersi cura di sé come unica dote grazie alla quale potersi prendere cura degli altri”. "La stravolgente nuova condizione dell'essere madre mi ha portato subito un grande desiderio di condivisione, nato non solo dalla mia personale visione delle cose nel mio privato, ma soprattutto dai racconti e dal mondo a cui ho avuto accesso dopo essere diventata mamma. Le voci di tante donne, le storie di molte, così simili alla mia mi hanno spinto a voler scrivere uno spettacolo, essendo il teatro il mio principale strumento di espressione, principale finestra su cui guardare il mondo. Ho letto, tanto, di questi primi momenti, ho analizzato tanto di quello che ho vissuto io e piano piano il testo ha preso forma, e si è concretizzata ancora di più la necessità, il bisogno di parlare di certi temi: la depressione post partum, il rientro nel mondo del lavoro, il sacrificio, il senso di colpa. Ho guardato quello che succede intorno a noi, come a volte la società vede la maternità, come tutto è veicolato al pensiero che una volta madre altro non potrai mai più essere, sicuramente non più donna. E io credo, fermamente, che questo tutte le donne, madri e no, bisogna che imparino a riconoscerlo questo pensiero, per combatterlo, ognuna a modo proprio. Perché la maternità non sia un dovere ma un volere, un volere in un certo modo. Il proprio. E il mio passa dal teatro."

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Kids
Giovedì, 21 Mar 2024 17:00
L'evento si tiene dal 21 Mar 2024 al 23 Mar 2024

Ein exentrischer Charakter mit großartiger Mimik wird Sie durch einen virtuosen Slalom mit unwahrscheinlichen Fahrrädern in einen Strudel aus Lachen und Emozionen versetzen. Eine Show mit ganz viel Energie, Improvisationen und Interaktion mit dem Publikum... Gags und nicht Gags mit dem Hut, Hupen, Fahrrädern, Einräder, Minirädern und Lenkstangen. Jordi Beltramo (IT) Für jedes Alter, Dauer: ca. 45 Minuten

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Formation
Giovedì, 21 Mar 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Ziel und Inhalt: Resilienz entsteht durch Herausforderungen. Und solche gibt es im Alltag sehr viele, sowohl beruflich als auch privat. Die Arbeit ist häufig mit Stress und Belastungen verbunden. Zudem sind äußere gesellschaftliche Strukturen und vermeintliche Sicherheiten nicht mehr verlässlich. Die Entwicklung eines inneren Rückhalts ist ein wichtiger Weg aus der Krise. Anpassungsfähigkeit, Flexibilität und Stärke helfen bei deren Bewältigung. Es braucht eine kreative Haltung, um sich den täglichen Anforderungen und auch den großen Übergängen des Lebens mit mehr Leichtigkeit stellen zu können. Krisen und Umbrüche geben auch bedeutenden Anstoß zu lebendiger Weiterentwicklung. Sie können Anlass sein, dass wir uns wandeln und erneuern. Was ist mir wirklich wichtig? Was tut mir gut und stabilisiert mich? Wie kann ich mir meiner persönlichen Ressourcen bewusstwerden und sie für meine "Herzens" - Anliegen einsetzen? Aus der Krise lernen bedeutet, mit neuer Lebensfreude sich diesen Fragen zu stellen. Der Lehrgang eröffnet einen Raum für Selbstreflexion und Weiterentwicklung der eigenen Haltung in Beruf und Privatleben. So gelangt man vom äußeren Erfolg zum inneren Erfülltsein und von der Erledigung von "to do-Listen" zur sinnvollen Verantwortungsübernahme. Die Teilnehmenden können wiederum die erfahrenen Methoden in ihrer Arbeit mit Menschen einsetzen. Angewandte Methoden: • Achtsamer Dialog (David Bohm) und Selbsterforschung • Systemisches Arbeiten/Aufstellungen • Kreatives Schreiben als Quelle der Kraft und Resilienz • Naturerleben und Rituale • Achtsamkeitspraxis nach J. Kabat Zinn (MBSR) • Ressourcenarbeit • Kraft und Präsenz in Bewegung (meditative Bewegungspraxis aus dem japanischen Kulturkreis) Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder-, Jugend- und Sozialarbeit und aus Gesundheitsberufen, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Sozialassistent*innen, Lehrpersonen, Eltern und alle Interessierten, die etwas für ihre innere Stärke und Resilienz tun und gleichzeitig eine Reihe von kreativen Methoden kennenlernen wollen Teilnehmerzahl: 8 - 14 Zeit: 1. Modul: Donnerstag, 21. März 24, 9.00 – 12.30 und 14.00 – 17.30 Uhr Freitag, 22. März 24, 9.00 – 12.30 und 14.00 – 17.30 Uhr Samstag, 23. März 24, 9.00 – 12.30 Uhr Auf den Spuren von Lebenskraft und Eigen-Sinn: Eine Reise zu mir selbst • Lebenskraft entwickeln und den Sinn für das Eigene finden • Entspannung und Präsenz erleben • Innere und äußere Natur, Quelle meiner Kraft • Biografiearbeit • Eigene Potenziale entdecken 2. Modul: Donnerstag, 30. Mai 24, 14.00 – 17.30 und 19.00 – 21.00 Uhr Freitag, 31. Mai 24, 9.00 – 12.30 und 14.00 – 17.30 Uhr Samstag, 1. Juni 24, 9.00 – 12.30 Uhr Im Kontakt sein - Kontakt gestalten: Stimmige Beziehungen pflegen - bewusst Grenzen setzen - Klarheit im Ausdruck gewinnen • Im Kontakt mit sich sein und dessen Wirkung • Kommunikation und Kontakt mit anderen gestalten • Grenzen setzen - Grenzen wahren - Grenzen öffnen 3. Modul: Donnerstag, 26. September 24, 9.00 – 12.30 und 14.00 – 17.30 Uhr Freitag, 27. September 24, 9.00 – 12.30 und 14.00 – 17.30 Uhr Samstag, 28. September 24, 9.00 – 12.30 Uhr „Ich im Wir“ - führen - folgen – mitwirken: Die Zukunft liegt in der Zusammenarbeit und Vernetzung • Mein Auftreten, meine Rolle, meine Haltung in der Gruppe, im Netzwerk reflektieren und gestalten • Systemisches Arbeiten mit dem Thema Gruppe/Team Beitrag: 950,00 € inkl. 22% Mwst. 855,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Barbara Hülmeyer, Schongau (D). Dipl.Sozialpädagogin, Systemisches Coaching (SG), Körper- und Tanztherapie, Psychotherapie (HPG), Achtsamkeitspraxis Anmeldeschluss: 07.03.2024

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Theatre
Giovedì, 21 Mar 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 21 Mar 2024 al 24 Mar 2024

Due coreografi affermati, Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane ciascuno con una cifra precisa, affrontano alcuni temi di straordinario interesse, e non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età. L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport? Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi. La danza permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. In Birthday party sono anche le persone che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso. Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. Un jour nouveau focalizza il suo interesse sul music-hall, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta, e anche una dimensione sociale. Per Preljocaj come per Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo. coreografie Rachid Ouramdane | Angelin Preljocaj musica originale Jean-Baptiste Julien | 79D additional music Sam Cooke (Everybody loves to Cha Cha Cha), Stephen Sondheim (testo da Send in the Clowns) | Anton Bruckner, Józef Plawi?ski, Paul Williams, Lee Hazlewood, Johann-Sebastian Bach, Maxime Loaëc, Craig Armstrong, Stinky Toys luci Stéphane Graillot | Eric Soyer costumi (Birthday Party) Eleonora Peronetti assistente alla coreografia Mayalen Otondo | Claudia De Smet, Macha Daudel danzatori Darryl E. Woods e Herma Vos | Mario Barzaghi, Sabina Cesaroni, Patricia Dedieu, Roberto Maria Macchi, Elli Medeiros, Thierry Parmentier, Marie-Thérèse Priou, Bruce Taylor produzione FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO – CENTRO COREOGRAFICO NAZIONALE (Reggio Emilia) sostenitore e Partner scientifico FONDAZIONE RAVASI GARZANTI (Milano) coproduzione BALLET PRELJOCAJ (Aix-en-Provence), CHAILLOT - THÉÂTRE NATIONAL DE LA DANSE (Parigi), EMILIA ROMAGNA TEATRO ERT/TEATRO NAZIONALE (Modena), FESTIVAL APERTO / FONDAZIONE I TEATRI (Reggio Emilia), CENTRO SERVIZI CULTURALI SANTA CHIARA (Trento) in partnership con Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite con il sostegno di Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e Institut français spettacolo nominato al FEDORA - VAN CLEEF & ARPELS DANCE PRIZE 2022 co-finanziato dal PROGRAMMA EUROPA CREATIVA DELL’UNIONE EUROPEA durata: Un jour nouveau 15 minuti; Birthday party 50 minuti

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Music
Mercoledì, 20 Mar 2024 20:30

Sonora 707 Un’iniziativa dell’Associazione Conductus. Ingresso 20, ridotto € 15. Oltre la superficie dell´apparenza, i versi colgono e trattengono qualcosa della poesia che ci circonda e che ci abita. La conosciamo e perciò la ri-conosciamo espressa in parola. In questo concerto, la poetica della musica di Tormis e la messa in musica della poesia di Roberta Dapunt. Ottorino Respighi: Antiche arie e danze per liuto – Terza suite Tradizionale (elab. M.Fera): Levar di tavola Velijo Tormis: Melancholy Songs (1°esec. italiana) Marcello Fera : Del corpo e della lingua, cinque canti su liriche di Roberta Dapunt (1°esec. italiana). Ensemble Conductus Veronika Egger – violino di spalla / Konzertmeisterin Stefano Valla - piffero Iris Oja – contralto / Alt Marcello Fera – direzione

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Theatre
Mercoledì, 20 Mar 2024 20:00

nach Saša Staniši? Wer seine Herkunft sucht, findet viele „Woher kommst du? Komplexe Frage! Zuerst muss geklärt werden, worauf das Woher zielt. Auf die geografische Lage des Hügels, auf dem der Kreißsaal sich befand? Auf die Landesgrenzen des Staates zum Zeitpunkt der letzten Wehe? Gene, Ahnen, Dialekt? Wie man es dreht, Herkunft bleibt doch ein Konstrukt!“ Saša Staniši? meidet in seinem literarischen „Selbstporträt mit Ahnen“ einfache Antworten, selbst dort, wo auf fast jedem Grabstein sein Nachname steht, wie auf dem Friedhof des Bergdorfs Oskoruša bei Višegrad. Er erinnert sich an einen Ausflug dorthin mit seiner mittlerweile dementen Großmutter Kristina. Während sie ihre Erinnerungen verliert, archiviert er seine und geht den Wörtern auf den Grund, um das Konstrukt Herkunft aus den Angeln zu heben. Geboren wird er in einem Land, das es nicht mehr gibt: der Sozialistischen Föderativen Republik Jugoslawien. Nach deren Zerfall fl ieht er mit seinen Eltern nach Deutschland, lernt Land und Sprache kennen und verbringt seine Freizeit an der ARAL-Tankstelle mit anderen, die ebenfalls mehrere Heimaten haben. Der erwachsene Staniši? schreibt Romane und erhält 2019 für „Herkunft“ den Deutschen Buchpreis. Nicht ein Spieler steht nun als Saša auf der Bühne, sondern passend gleich alle sechs. Ein Gastspiel des Münchner Volkstheaters nach Saša Staniši? In einer Bühnenfassung von Felix Hafner Regie: Felix Hafner Bühne & Kostüme: Camilla Hägebarth Musik: Clemens Wenger Choreografie: Blenard Azizaj Dramaturgie: Bastian Boß Mit: Jakob Immervoll, Jan Meeno Jürgens, Jonathan Müller, Pola Jane O‘Mara, Nina Steils, Anne Stein

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Partyzone
Mercoledì, 20 Mar 2024 18:00

Questo mercoledì, lasciati catturare dall'atmosfera unica del nostro Aperitivo Lungo al B-Bar, animato dal talento del duo live Simone e Davide! Dalle 18:00 alle 22:00, preparati a vivere una serata indimenticabile all'insegna della buona musica, dell'allegria e della compagnia. Con Simone e Davide, ogni nota è un invito a rilassarsi, conversare e godere della vita. La loro musica, un mix perfetto di melodie e armonie, crea l'ambiente ideale per staccare dalla routine e immergersi in un'esperienza di puro piacere. Non perdere l'occasione di trascorrere la serata al B-Bar, dove l'aperitivo si trasforma in un viaggio musicale. Vieni a scoprire perché il nostro Aperitivo Lungo con Simone e Davide è l'appuntamento da non mancare. ***FREE ENTRY***

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:30

Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù. 1716. Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento! Questo Arlecchino, sicuramente originale per la scelta del canovaccio inedito e per la volontà di riportare alla ribalta dopo almeno 20 anni di silenzio la Commedia dell’Arte con il suo “repertorio” di strumenti del mestiere come la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione, testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, come la vera e profonda vocazione di Stivalaccio Teatro. Un teatro popolare, ma ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia dell’Arte viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo, uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti. Un canovaccio moderno, per utilizzare le parole di Eugenio Allegri, a cui è dedicato questo debutto, che va “alla ricerca della propria origine, della propria storia, del proprio presente per ritrovare la ‘memoria attiva’ di un discorso sul teatro e, attraverso il teatro, di un discorso sulla società”. Una trama in cui gli intrecci si ingarbugliano sugli equivoci, ma lentamente si dipanano tra le gesta dei personaggi. E se queste esili vicende, ambientate in un mondo surreale e fantastico, echi dello splendore teatrale italiano di tempi lontani riescono ancora a strappare un sorriso, forse in quel preciso istante potrà rinascere la poesia del teatro, per troppo tempo silenziata e muta. ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni con (in o.a.) Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Pierdomenico Simone, Michele Mori, Stefano Rota, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello scenografia Alberto Nonnato costumi Licia Lucchese disegno luci Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero maschere Stefano Perocco di Meduna soggetto originale e regia Marco Zoppello duelli Massimiliano Cutrera consulenza musicale Ilaria Fantin trucco e parrucco Carolina Cubria assistente alla regia Francesca Botti assistente mascheraia Tullia Dalle Carbonare produzione STIVALACCIO TEATRO in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Civico di Schio durata: 150 minuti

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:30

Dog Rising è costruito come una polifonia in cui i corpi pulsano. La coreografa canadese Clara Furey si concentra sul viaggio delle vibrazioni sonore attraverso le ossa, sull'assorbimento degli urti da parte del nostro scheletro. Costruisce un'architettura del piacere. L'empatia e l'ascolto attento delle esigenze del corpo alimentano questo trio abitato. Lavorando sul movimento nel tempo, liberano la tensione insistendo sulla ripetizione di loop all'infinito. Dog Rising vi invita a un viaggio fisico estremo, una spirale incantata, ossessionante e penetrante. CIRCUITO DANZA TANZNETZ logo rgb ideazione e direzione artistica Clara Furey coreografia Clara Furey in collaborazione con Be Heintzman Hope, Brian Mendez & Winnie Ho performer Baco Lepage-Acosta, Be Heintzman Hope, Brian Mendez ripetitore Lucie Vigneault composizione musicale Tomas Furey lighting design Karine Gauthier direzione tecnica Jurjen Barel occhio esterno Peter Jasko, Dana Michel, Christopher Willes, Caroline Monnet fotografia e video Mathieu Verreault sviluppo A propic | Line Rousseau, Marion Gauvent & Lara van Lookeren produzione Clara Furey produzione esecutiva Parbleux coproduzione Atelier De Paris – Cdcn (Francia), Cd Spectacles (Gaspe?, Canada), Centre Chore?graphique National d’Orle?ans – Direction Maud Le Pladec (Francia), Festival Transame?riques (Montre?al, Canada), La Briqueterie – Centre de De?veloppement Chore?graphique National du Val-de-Marne (Vitry-Sur-Seine, Francia), La Rotonde (Que?bec, Canada), New Baltic Dance (Vilnius, Lituania) Partner e sostenitori Parbleux (Montre?al, Canada), l’Écart – Art Actuel (Rouyn-Noranda, Canada), Danse à la Carte (Montre?al, Canada) La creazione di quest’opera è stata possibile grazie al sostegno finanziario di Conseil Des Arts Du Canada, Conseil Des Arts Et Des Lettres Du Que?bec & Conseil Des Arts De Montre?al durata: 60 minuti

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:30

Uno spettacolo comico di Luca Ravenna Mentre si delinea la programmazione della Musa Leggera nel 2024 con titoli di grande impatto spettacolare, L’Obiettivo annuncia un evento speciale fuori–stagione e fuori–abbonamento per il quale è già aperta la caccia al biglietto : lo show straordinario di Luca Ravenna, l’artista che ha rivoluzionato lo scenario del teatro comico, diventando un fenomeno del cabaret televisivo e del web e registrando ovunque sold-out clamorosi. Martedì 19 marzo 2024 alle ore 21 al Teatro Comunale di Bolzano andrà in scena “Red Sox” nuovissimo show del tour di Luca Ravenna. Un’unica serata in Alto Adige, per la quale fin d’ora si potrà scegliere a teatro il posto preferito. I prezzi dei biglietti in prevendita sono € 46 per la poltronissima, 40,25 per la platea, 34,50 per la galleria. Gli abbonati alla stagione della Musa Leggera avranno diritto a una riduzione di 5 euro sul prezzo dei biglietti che si possono acquistare alle casse del Teatro Comunale. In alternativa i biglietti possono essere acquistati on line sul sito www.ticket.bz – Reduce da un 2022 ricco di successi che l’hanno visto registrare oltre 30.000 presenze in Italia e in Europa, lo “stand-up comedian” dei record, Luca Ravenna, torna dunque sul palco a distanza di un anno con l’inedito “Red Sox”. Primo tra i comici italiani della nuova generazione a sbarcare all’estero, Ravenna è autore e protagonista di monologhi e show acclamatissimi. Dal gennaio 2023 è anche autore e conduttore, insieme al collega comico Daniele Tinti, del podcast sportivo TAQ – Tutti allenatori qui, in uscita settimanale su Spotify.

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:00

Helmut Schleich (D) „DAS KANN MAN SO NICHT SAGEN“ Ein neues Programm? Das kann man so nicht sagen. Der Bayer Helmut Schleich, dessen Franz-Josef-Strauß-Imitationen längst Kultstatus sind, macht, was er will. Kein Abend gleicht dem anderen. Sein Vorbild ist die Regierung. Und so sagt er sich: Was kümmert mich mein Geschwätz von gestern. Schließlich leben wir in einer Zeit, wo die Wirklichkeit das Kabarett Tag für Tag überbietet. Helmut Schleich lässt nichts aus: Bayern und seine staatstragende Partei und deren Vorsitzende, die sich gebärden, als seien sie von Gott gesalbt, schon gar nicht. Das kann man so nicht sagen. Von wegen! Helmut Schleich sagt es einfach. Unter anderem: „In Deutschland sind deutlich mehr Menschen an Corona verblödet als gestorben.“ „Als Archivar von Zitaten, mit denen sich deren Urheber ganz allein und ohne sein Zutun in die Kaste der Hirnlosen einordnen, ist er ganz groß.“ Donaukurier

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:00

nach Saša Staniši? Wer seine Herkunft sucht, findet viele „Woher kommst du? Komplexe Frage! Zuerst muss geklärt werden, worauf das Woher zielt. Auf die geografische Lage des Hügels, auf dem der Kreißsaal sich befand? Auf die Landesgrenzen des Staates zum Zeitpunkt der letzten Wehe? Gene, Ahnen, Dialekt? Wie man es dreht, Herkunft bleibt doch ein Konstrukt!“ Saša Staniši? meidet in seinem literarischen „Selbstporträt mit Ahnen“ einfache Antworten, selbst dort, wo auf fast jedem Grabstein sein Nachname steht, wie auf dem Friedhof des Bergdorfs Oskoruša bei Višegrad. Er erinnert sich an einen Ausflug dorthin mit seiner mittlerweile dementen Großmutter Kristina. Während sie ihre Erinnerungen verliert, archiviert er seine und geht den Wörtern auf den Grund, um das Konstrukt Herkunft aus den Angeln zu heben. Geboren wird er in einem Land, das es nicht mehr gibt: der Sozialistischen Föderativen Republik Jugoslawien. Nach deren Zerfall fl ieht er mit seinen Eltern nach Deutschland, lernt Land und Sprache kennen und verbringt seine Freizeit an der ARAL-Tankstelle mit anderen, die ebenfalls mehrere Heimaten haben. Der erwachsene Staniši? schreibt Romane und erhält 2019 für „Herkunft“ den Deutschen Buchpreis. Nicht ein Spieler steht nun als Saša auf der Bühne, sondern passend gleich alle sechs. Ein Gastspiel des Münchner Volkstheaters nach Saša Staniši? In einer Bühnenfassung von Felix Hafner Regie: Felix Hafner Bühne & Kostüme: Camilla Hägebarth Musik: Clemens Wenger Choreografie: Blenard Azizaj Dramaturgie: Bastian Boß Mit: Jakob Immervoll, Jan Meeno Jürgens, Jonathan Müller, Pola Jane O‘Mara, Nina Steils, Anne Stein

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 19:30

Stand up comedy in lingua italiana Waag event in collaboration with Schersito / Waag Café Free entry Si consiglia la prenotazione scrivendo al numero +39 3513414316 Si torna a ridere alla Casa della Pesa con Waag Comedy Haus, la serata di stand up comedy organizzata in collaborazione con il collettivo Schersito. Il moderatore è di nuovo Davide Mariotti che introdurrà altri due comici della sua scuderia: Emanuele Peruzzi e Andrea di Luca.

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 19:00- - 20:30 -
L'evento si tiene dal 19 Mar 2024 al 22 Mar 2024

Un Peep Show per Cenerentola Teatro la Ribalta di Bolzano al KASINO di Silandro Lo spettacolo dura 50 minuti senza intervallo. Lingua: tedesco Biglietti: 15 € La registrazione per il rispettivo spettacolo è obbligatoria, poiché ogni spettacolo ha solo 14 posti (cabine)! Ogni persona siede da sola in una cabina. Un peepshow per Cenerentola" è uno spazio scenico intimo con una piattaforma circolare e 14 cabine individuali per gli spettatori. Il Teatro la Ribalta ha reinventato il peep show come palcoscenico alternativo nei teatri chiusi. Lo spettacolo decostruisce i temi della bellezza, dell'apparenza e del desiderio basandosi sulla fiaba di Cenerentola.

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Music
Martedì, 19 Mar 2024 09:00-22:30 |
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 22 Mar 2024

Distese di neve illuminate dal sole e, per sei giorni, sciatori e patiti della tavola allietati dalle travolgenti note swing suonate, nelle ore del mattino, sulle piste da sci dell'Alpe di Siusi e, all'ora di pranzo, in rifugi, ristoranti e locali après-ski della stazione a valle della Cabinovia Alpe di Siusi. Concerti "after-hour" sono poi in programma a partire dalle ore 20.30 nei locali di Castelrotto, Siusi, Fiè e Tires. Quest'anno vi aspettano musicisti rinomati come l'eccezionale chitarrista altoatesino Manuel Randi o il rinomato ensemble di fiati Federspiel. I concerti sono gratuiti e non bisogna riservare posti. Durante il WinterMusicFestival il divertimento musciale si unisce perfettamente a quello in pista.

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Exhibitions
Martedì, 19 Mar 2024
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 02 Giu 2024

A cura del Gruppo Museion Passage in collaborazione con l’Archivio Vallazza Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, rende omaggio all’artista Adolf Vallazza, nato ad Ortisei, in occasione dei suoi 100 anni. La mostra a lui dedicata e allestita a Museion Passage è realizzata in collaborazione con l’Archivio Adolf Vallazza e raccoglie una selezione di disegni che vanno dagli anni ‘60 fino ad oggi, insieme a dieci grandi sculture lignee astratte presentate per la prima volta assieme nello stesso spazio museale. L’esposizione, costituita principalmente dalle sculture lignee più astratte realizzate dall’artista – totem, menhir e sculture di uccelli, alcune della collezione di Museion – offre anche l’opportunità di far conoscere al grande pubblico il lavoro grafico di Vallazza, dagli anni ’60 ad oggi. L’atto di disegnare da sempre accompagna e continua ancora oggi ad accompagnare la sua attività di scultore. I disegni e gli schizzi, presentati a parete e in una vetrina, presentano diversi formati e tecniche, ma tutti testimoniano la ricerca formale e le relazioni spaziali e simboliche delle sue produzioni. Per Adolf Vallazza la scultura ha un significato mutevole: è una composizione estetica, un trono o un totem mitico, oppure un oggetto di scena in una performance di danza. Una scultura è dunque una superficie stratificata, inscritta con accezioni e funzioni che vanno al di là di uno specifico periodo o significato – un modo per renderla atemporale e lasciare che il tempo stesso interagisca con essa, così come chi la osserva. Vallazza inizia la sua carriera come pittore, per poi spostarsi negli anni ’60 verso la scultura utilizzando il legno proveniente da antichi fienili della Val Gardena per trasformare l’effimero in eterno e dare vita così alle sue imponenti sculture. Per tutta la durata della mostra nello spazio dell’Infolounge di Museion è possibile, inoltre, vedere due documentari dedicati all’artista: il primo realizzato da Rai Südtirol in lingua tedesca e il secondo realizzato da Lucio Rosa, grande fotografo e documentarista recentemente scomparso, in lingua italiana.

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Exhibitions
Martedì, 19 Mar 2024
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 01 Set 2024

Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega Anteprima stampa e opening: 13.03.2024, 11:00 A cura di Frida Carazzato, curatrice scientifica di Museion, e Duccio Dogheria, curatore e ricercatore dell’Archivio del ’900 del Mart di Rovereto Il 13 marzo alle ore 11.00 Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, inaugura a Museion Passage e al Piccolo Museion – Cubo Garutti la mostra Poetry in the box. Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega realizzata in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La mostra racconta la ventennale connessione esistente tra Mart e Museion, che condividono la straordinaria raccolta dell’Archivio di Nuova Scrittura, donata alle due istituzioni museali da Paolo Della Grazia nel 2020 e di cui Ugo Carrega è figura fondamentale. In particolare, l’esposizione ruota intorno al concetto della scatola – a volte opera d’arte in sé, a volte contenitore dei lavori di Carrega – e rende omaggio alla storia del Mercato del Sale di cui l’artista è stato curatore e direttore. Tra il 1974 e il 1989 questo artist-run space milanese ha visto gravitare intorno a sé innumerevoli artiste e artisti legati alla poesia visiva, che saranno parte della mostra. Ugo Carrega è stato una figura poliedrica: artista, gallerista, poeta, editore e curatore attivo nell’ambito delle ricerche verbovisuali in Italia tra la fine degli anni ’60 e gli anni ‘90. Nel 1958, assieme agli artisti Anna e Martino Oberto, dà vita alla rivista d’artista “Ana Etcetera”, la prima in Italia a presentarsi come un contenitore che ospita, in formato sciolto, contributi di vari operatori e operatrici culturali. A questa prima esperienza editoriale segue quella della rivista da lui fondata “TOOL: quaderni di scrittura simbiotica” dove elabora il concetto di scrittura simbiotica, un incontro tra parola e materia, che lo porterà poi a coniare il termine “Nuova Scrittura”. Nel corso della sua carriera artistica, la scatola assume un ruolo sempre più importante: tra il 1971 e il 1973 Carrega organizza cronologicamente il proprio archivio in una serie di 62 scatole bianche, dettagliatamente etichettate e categorizzate, ora conservate presso l’Archivio del ’900 del Mart. Ogni scatola contiene varia documentazione sulla sua ricerca artistico-letteraria tra il 1955 e il 1973, ma anche opere ed edizioni realizzate assieme ad altri artisti ed artiste. Lo spazio espositivo del Mercato del Sale (da Marchand du Sel, pseudonimo dell’artista francese Marcel Duchamp), di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario, raccoglie intorno a sé una grande rete di artiste e artisti con cui Ugo Carrega collabora, facendo di questo spazio un moltiplicatore e punto di riferimento per la poesia visiva internazionale. Vi hanno esposto, tra gli altri: Martino e Anna Oberto, Liliana Landi, Vincenzo Ferrari, Gianfranco Baruchello, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Ji?í Valoch. Il Mercato del Sale rimane attivo fino al 1989, anno in cui chiude per dare vita all’Archivio di Nuova Scrittura, con Paolo Della Grazia e Giorgio Zanchetti. Partendo da questi straordinari legami e da un archivio pensato e organizzato dall’artista stesso, la mostra Poetry in the box crea delle connessioni tra il contenuto di questo archivio e una selezione di opere verbovisuali dell’Archivio di Nuova Scrittura, parte integrante della collezione di Museion e del Mart. Tra queste troviamo opere di Vincenzo Accame, Marcel Duchamp, Betty Danon, Amelia Ettliger, Vincenzo Ferrari, Corrado D’Ottavi, Elisabetta Gut, Liliana Landi, Stelio Maria Martini, Plinio Mesciulam, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Anna Oberto, Martino Oberto, Luca Patella, Emilio Villa. Il display della mostra, a cura di Claudia Polizzi, si ispira alle scatole originali di Carrega che, utilizzate come dei moduli espositivi, mostrano il contenuto originale accuratamente selezionato e messo in relazione con le riviste-scatola prodotte da Carrega e le opere di altri artisti e artiste che hanno lavorato insieme a lui negli anni del Mercato del Sale. In occasione della mostra verranno resi integralmente disponibili sulla digital library del Mart, su Internet Archive, oltre 60 libri d’artista di Ugo Carrega.

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Exhibitions
Martedì, 19 Mar 2024 15:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 13 Mar 2024 al 20 Apr 2024

CASA NATURA SELVAGGIA Casa – Dove si può trovare? È mai esistita? Nel tempo ne è mai stato idealizzato un modello di perfezione? O è sempre stata puro desiderio, scintillante riflesso di luce nei frammenti di fragilità che si stagliano davanti a noi, nelle crepe degli insostenibili sogni di beatitudine e salvezza? Casa – È davvero qualcosa di esterno oppure risiede in noi? E il dolore della ricerca, non è forse la tensione della corda sulla quale danziamo tra il regno di luce interiore e l‘oscurità esteriore, sopra l‘abisso della nostra vita vulnerabile? Paesaggi di materia distrutta sono visibili nella serie fotografica Zuhause di Émilie Delugeau. L’integrità della superficie si è frantumata, formando strutture naturali figlie dell‘impatto di una forza incontrollata. Un bambino, avvolto in abiti invernali che fungono da protezione, si trova in una stanza dalle pareti bianche davanti a una finestra chiusa e oscurata. Sembra abbandonato nella desolazione di questo luogo. Di fronte a lui, una pozza bianca in un‘esplosione congelata. Anch’essa paesaggio simbolo di questa forza incontrollata. Il bambino è riuscito a scampare allo scoppio della violenza? O l‘ha innescata come unica possibile salvezza dal freddo, dalla desolazione, come unica forma vivente possibile in uno spazio senza vita? Una detonazione bianca, in cui il bambino può trovare una natura salvifica, una casa per un istante. Su un‘altra parete bianca, in un‘altra foto, una donna quasi nuda. Un drappeggio giallo attorno al collo le ricopre leggermente la parte superiore del corpo, da sinistra a destra. Protezione fragile. Vulnerabilità. Guarda lontano dall‘osservatore verso la sorgente di luce, nascosta agli occhi di quest’ultimo. Ecco un ulteriore luogo di desiderio. Seguendo e lasciandosi avvolgere da tracce, strutture e pieghe, esse forniscono direzione e protezione, promessa e incertezza. Casa – qualcosa che in questo mondo può essere stabilito unicamente per momenti, negli angoli della nostra esistenza nomade, transitoria, e che esiste in modo permanente solo nella certezza dell’immaginazione, del cuore e non nell‘illusione del tangibile, dell‘inequivocabile? Non in una nazione o in un singolo luogo, ma in quel regno, che è dentro di noi, e in cui stiamo costantemente cercando, fino ad arrivare al desiderio che ci dà casa, bellezza e luce nel frastagliato, nell‘inafferrabile e nel vitale. Fred Kelemen This work was produced in 2020 by Villa Pérochon, a Centre for Photographic Art in Niort, France. It was made possible thanks to the support from the City of Niort, the Ministry of Culture/DRAC Nouvelle-Aquitaine, and the Conseil Régional Nouvelle-Aquitaine. Prints were produced in the workshops of Philippe Le Besconte‘s Villa Pérochon. Framing was carried out by Émilie Grégoire at Atelier du Cadre, Niort.

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Theatre
Martedì, 19 Mar 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 09 Mar 2024 al 24 Mar 2024

PROGRAMM Suchtpotenzial (D) Bällebad Forever Sa, 9. März 2024 – 20.00 Uhr Patti Basler & Philippe Kuhn (CH) „L°°CKE“ So, 10. März 2024 – 18 Uhr Der Mephisto des deutschen Kabaretts! Florian Schroeder (D) „NEUSTART“ Fr, 15. März 2024 – 19.30 Uhr* BlöZinger (A) „DAS ZIEL IST IM WEG“ Sa, 16. März 2024 – 20.00 Uhr Helmut Schleich (D) „DAS KANN MAN SO NICHT SAGEN“ Di, 19. März 2024 – 20 Uhr Urban Priol (D) „IM FLUSS. TÄGLICH QUELLFRISCH. IMMER AKTUELL.“ Sa, 23. März 2024 – 20 Uhr So, 24. März 2024 – 18 Uhr

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Exhibitions
Giovedì, 21 Mar 2024 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 09 Mar 2024 al 31 Mar 2024

Colori itineranti - Mili Schmalzl Partire per trovare la libertà. Allontanarsi da casa propria per imparare cose nuove su sé stessi. Cos'è l'arte se non un costante cambiamento? Il viaggio diventa simbolo di sviluppo, di movimento. Questo non stare mai fermi è una caratteristica dell'attività artistica di Mili Schmalzl. Nelle sue direzioni stilistiche, ha sempre sempre dimostrato il coraggio di provare tecniche nuove, senza temere di perdere ciò che aveva e senza voler conservare una forma come assoluta. La sua arte è una ricerca costante; tra schizzi, opere compiute e opere forse non del tutto finite, si riconosce una mano raffinata, più incline a sperimentare colori e forme in movimento che a un concetto finito e compiuto. Le opere di Mili Schmalzl danno l'impressione che il quadro si estenda ancora di più e che si sia incoraggiati a pensare oltre la cornice. La pagina è troppo piccola per questi colori itineranti, che quindi occupano spazio nella nostra testa. C'è anche movimento tra i colori stessi. Si confondono l'uno con l'altro, si mescolano con la superficie o coprono ciò che c'è sotto. Parliamo anche della difficoltà di ottenere la libertà di espressione. Soprattutto se consideriamo i tempi in cui Mili Schmalzl è cresciuta. Leggendo la biografia, veniamo a conoscenza dei momenti di coraggio e di forza dell'artista per condurre una vita secondo la sua passione. Ad esempio, si legge che sbagliò deliberatamente un lavoro che doveva consegnare per l'esame finale di sartoria. Questo atto si può leggere come atteggiamento di ribellione, poiché quella formazione non era scelta sua. Purtroppo, la società a quel tempo si regolava a seconda del clero e il prete era appositamente andato a visitare i genitori della ragazza per convincerli di non mandare la propria figlia alla scuola d’arte. Però quando intravvidero la disperazione, la mandarono dal doratore Christian Delago per imparare le conoscenze di base della pittura. Più tardi andò via dalla valle per studiare alla Scuola Beato Angelico a Milano e tra il 1941 e il 1943 all’Accademia di Stoccarda. Sfortunatamente privarono gli anni di guerra la giovane artista dell'opportunità di approfondire la sua formazione. Sebbene qualche anno prima non avesse potuto frequentare la scuola d'arte, al suo ritorno Schmalzl divenne insegnante di pittura e lo rimase fino alla pensione. Questo lavoro le diede grandi soddisfazioni. Gli allievi raccontano che era un'insegnante apprezzata e che i ragazzi le volevano bene. Era interessante per loro imparare le nuove tecniche che Mili Schmalzl creava nel suo studio in Ladinia. Non solo attraverso la scuola, ma anche attraverso la sua presenza nel consiglio direttivo dell’associazione “Circolo artistico di Ortisei”, riceveva impulsi per un'arte innovativa e dava il suo contributo agli altri. Il libro 100 anni Circolo artistico e culturale Ortisei racconta un'epoca di ribellione e di cambiamenti. Nell’anno 1953 vi è una discrepanza tra coloro che avrebbero voluto dare più spazio all'arte e coloro che avrebbero voluto che l'associazione continuasse nella direzione tradizionale delle arti e dei mestieri. Fu probabilmente un momento euforico e drammatico, poiché l'intero consiglio direttivo annunciò le proprie dimissioni per questo conflitto. Da questo contesto nacque tra i membri del ex consiglio, come anche Mili Schmalzl, la volontà di raggrupparsi in un’associazione nuova con visione innovativa, che prese il nome “Ruscel”. Oggi guardiamo i dipinti e gli schizzi di Mili Schmalzl e possiamo perderci nelle sue linee e nelle sue tracce di colore. Il mondo che conosciamo si scioglie e i singoli elementi si mescolano con l'ambiente circostante e diventano un tutt'uno, entrano in simbiosi, diventano un'utopia o una realtà che è più vicina alla nostra vita interiore di quanto non lo sia ciò che vediamo con i nostri occhi. L'arte è bella quando è questo: una porta d'accesso a un giardino di immagini che diventano possibili solo nella nostra testa. Il viaggio come simbolo è stato scelto anche per questo motivo. Attraverso l'arte ci si apre un mondo che può essere vissuto solo con l'immaginazione. Proprio come accade quando siamo in viaggio. Conosciamo noi stessi attraverso paesaggi che cerchiamo di capire perché ancora non li conosciamo. Mili Schmalzl non ha fatto eccezione. Quando era in giro, in viaggio, in vacanza o per corsi di disegno e pittura, portava sempre con sé materiali per creare arte. Così non solo tornava con nuovi quadri e schizzi, ma spesso anche con tecniche, studi e forme nuove. La mostra presenta un numero limitato di opere della produzione artistica di Mili Schmalzl. Poiché la complessità della sua creazione comprende una grande varietà di stili, cicli e progetti diversi, la mostra presenta alcuni dei suoi ultimi dipinti e schizzi astratti, oltre a paesaggi, case e alberi e una selezione di esperimenti di collage. Per ricordare una donna che è stata molto importante per lo sviluppo artistico della valle, vogliamo riconoscerla e onorarla con questa mostra personale. È anche giusto, in questo contesto e in un luogo di cultura di e per i giovani, mostrare le radici a cui la nostra creatività e libertà possono fare riferimento, per dimostrare la responsabilità che abbiamo nel nostro tempo nei confronti delle generazioni future.

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Others
Martedì, 19 Mar 2024 11:00
L'evento si tiene dal 08 Mar 2024 al 24 Mar 2024

BEEF & SNOW - Escursioni culinarie sulle piste della Val d'Ega! Immergiti nei momenti di gusto: I nostri rifugi e ristoranti a Carezza e Obereggen creano capolavori culinari con carne bovina di alta qualità proveniente dalla Val d'Ega. Con "Beef & Snow" sottolineiamo l'uso di prodotti locali, in particolare della carne bovina di qualità della Val d’Ega, per promuovere la collaborazione tra agricoltura e turismo e rafforzare i cicli regionali. Scopri la varietà di piatti saporiti, dal tradizionale all'innovativo, direttamente sulle diverse piste da sci e nei ristoranti di montagna. Vivi il gusto delle Dolomiti! RISTORANTI PARTECIPANTI: FRANZIN ALM - Carezza +39 347 880 9931 - info@franzinalm.com LAURINS LOUNGE - Carezza +39 0471 155 1870 - laurinsloungecarezza@gmail.com BERGHÜTTE RIFUGIO OBERHOLZ - Obereggen +39 0471 618 299 - oberholz@latemar.it GARDONÉ - THE MOUNTAIN RIVIERA - Predazzo/Obereggen +39 328 225 9535 - info@baitagardone.com SONNALP GOURMETSTUBE - Obereggen +39 0471 615 842 - info@sonnalp.com MAYRL ALM - Obereggen +39 333 623 4245 - info@mayrl-alm.com SPORTHOTEL OBEREGGEN - Obereggen +39 0471 615 797 - info@obereggen.it EVENT HIGHLIGHTS: SABATO, 09.03.2024 - ore 11:00 Mayrl Burger Day Malga Mayrl, Obereggen Deliziosi hamburger con prodotti locali della Val d‘Ega Evento di beneficenza con Live Band Data alternativa in caso di maltempo: 16.03.2024 DOMENICA, 10.03.2024 - ore 12:00 Beef & Beats - Speciale con lo chef Manuel Pichler (RistoranteTschein) Baita Gardoné, Predazzo/Obereggen Good vibes and good food SABATO, 16.03.2024 - ore 11:00 Beef, Snow & Fire Malga Franzin, Carezza Live Music: Lucky 17 dalle ore 13 DOMENICA, 17.03.2024 - ore 11:00 King‘s Beef Laurins Lounge, Carezza Dalle ore 11:30 specialità di carne locale alla griglia sulla Laurins Lounge - la lounge panoramica più alta dell‘Alto Adige, a 2.337 m. Musica dal vivo con Ps-Buam DOMENICA, 24.03.2024 - ore 11:00 „Meet & Meat“ Rifugio Oberholz, Obereggen La bistecca Oberholz è un taglio di carne di manzo di prima qualità, arricchito con erbe di montagna coltivate in casa e dal peso di oltre 1 chilogrammo. Disponibile solo su prenotazione.

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Exhibitions
Martedì, 19 Mar 2024 10:30-17:00 |
L'evento si tiene dal 08 Mar 2024 al 30 Set 2024

I destini di donna e poi di artista di diciassette protagoniste che, nell’arco di due secoli, sfidarono le convenzioni e cercarono la propria espressione artistica. Quest’anno la primavera meranese si tinge di rosa grazie all’importante evento nato sotto l’egida dell’Ufficio Pari Opportunità del Comune e del Museo Mamming. A partire dall’8 marzo infatti e fino a settembre le sale del piano terra di Palais Mamming ospiteranno il percorso espositivo della prima mostra d’arte che ha per protagoniste le artiste che a Merano, per periodi lunghi o brevi, incrociarono i propri destini nell’ampio arco temporale compreso fra la fine del XVIII secolo e l’inizio degli anni 2000. La mostra è intitolata WOMEN IN ART Artiste a Merano fra Ottocento e Novecento. Le opere, di ben 17 artiste sfileranno per far conoscere quelle donne che sfidarono i pregiudizi e le consuetudini per dedicarsi totalmente all’arte. È una storia di caparbietà, costanza e coraggio quella che emerge dalle biografie di molte delle artiste scelte per la mostra. Nell’arco della storia, si sa, la presenza delle donne nell’arte, fu tutt’altro che trascurabile, ma rimase impigliata nell’anonimato e fu resa marginale per la maggior parte dei secoli e per la maggior parte delle artiste. I destini delle diciassette artiste presenti in mostra mettono invece in luce molto altro e soprattutto dimostrano come la volontà, la determinazione e una buona dose di autocoscienza avessero permesso loro di affrontare viaggi, trasferimenti, cambi di nazioni e di lingua pur di ottenere la formazione artistica cui anelavano. Sono le vite di donne forti, minate semmai solo dalla malattia. Sullo sfondo di queste storie personali si anima quella della comunità femminile che proprio in quegli anni in tutta Europa andava organizzandosi, offrendo supporto e mutuo soccorso. Quella sorellanza che fece organizzare nel 1910 a Vienna la prima gigantesca mostra sull’Arte delle donne, partendo dalle artiste rinascimentali per giungere, dipinto dopo dipinto, alle artiste contemporanee e a due delle nostre stesse protagoniste, Lila Gruner ed Emilie Mediz Pelikan , che vi presero parte con le loro opere. La presente mostra è dedicata ad una selezione di artiste che a diverso titolo furono legate a Merano. Il periodo scelto è quello ampio e compreso fra il primo Ottocento e l’inizio del Terzo millennio. Un arco storico in cui la città sul Passirio ha affrontato le alterne vicende cercando sempre di ritornare a galla e riguadagnare il proprio pubblico turistico e la propria vivacità intellettuale. Ma soprattutto un periodo in cui per molto tempo alle donne furono precluse le accademie e di come esse seppero approfittare di quello che al tempo era possibile quali le lezioni private presso qualche artista, le colonie artistiche, le accademie private, e infine le scuole create dalle associazioni femminili che con metodo e coraggio cercavano di arginare un sopruso che le donne combattevano da sole. Le opere presentate costituiscono un corpus di grande interesse, capace di mettere in luce la maestria tecnico-compositiva, le felici cromie delle tavolozze, ma soprattutto dimostrare come queste artiste avessero anche rotto con gli schemi che le vedevano intente a dipingere solamente vasi di fiori. Sono invece possenti massicci visti da alte quote, panorami suggestivi, animali, castelli e roccaforti, ritratti e nature morte a sfilare agli occhi del fruitore e donare qualche attimo di incanto.

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Art & Culture
Martedì, 19 Mar 2024 19:00-21:00 |
L'evento si tiene dal 05 Mar 2024 al 26 Mar 2024

Scuola libera del nudo con assistenza dell'artista Roland Parth su richiesta Ogni martedì dalle 19.00 alle 21.00 nel Seminarium della BASIS Vinschgau Venosta. Senza registrazione. Donazione libera. "Tutto ciò che serve è carta e penna". Tutti gli interessati all'arte sono i benvenuti! Siamo inoltre sempre alla ricerca di nuove modelle/i di nudo.

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Exhibitions
Martedì, 19 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 24 Feb 2024 al 19 Mag 2024

Artisti e artiste: Astha Butail, Julia Bünnagel, Andrea Canepa, Zuzanna Czebatul, Margret Eicher, Nadine Fecht, Philipp Fürhofer, Jeppe Hein, John Isaacs, Kubra Khademi, Alexander Kluge & Jonathan Meese, Oliver Laric, Kris Lemsalu, Philip Loersch, Tim Noble & Sue Webster, Mirja Reuter und Florian Gass, Nasan Tur; Florian Gass & Mirja Reuter (progetto artistico partecipativo). a cura di: Harald F. Theiss Il progetto è incentrato sul manoscritto del “Nibelungenlied” [Cantare dei Nibelunghi], risalente al 1300 circa, rinvenuto a Laces, in Alto Adige, e attualmente in possesso della Biblioteca di Stato di Berlino. Il Nibelungenlied è il più importante poema epico della letteratura tedesca medievale. Composto intorno al 1200, a partire da numerose leggende tramandate oralmente, comprende due diversi livelli narrativi: un primo nucleo racconta le gesta eroiche di Sigfrido, come l’uccisione del drago e la conquista di un tesoro di inestimabile valore, e ha radici in saghe scandinave dell’alto medioevo; un secondo affronta una serie di vicende storiche legate alla caduta dei Burgundi. L’analisi del manoscritto offre la possibilità di riconsiderare diversi aspetti della storia culturale europea ed extraeuropea. Inoltre, l’impatto che il Nibelungenlied ha esercitato e le differenti possibilità interpretative che ne sono state proposte, rappresentano degli aspetti forse ancora più significativi dell’opera in sé, e si pongono come punto di partenza per una pratica espositiva basata su una narrazione extraletteraria. La mostra I M A G I N E W O R L D S esplora, con gli strumenti dell’arte, la rilevanza sociopolitica e le formazioni delle funzioni identitarie, puntando sull’incontro tra linguaggio visivo e scritto. A partire da opere di arte contemporanea e da un progetto partecipativo, permette riflessioni critiche, contestualizzazioni e ricostruzioni di qualcosa che va oltre alla semplice narrazione tradizionale: interroga la memoria collettiva e il rapporto tra la costruzione e la decostruzione di miti eurocentrici in un’epoca di ridefinizione post-coloniale e post-migratoria del mondo. Nel contesto di concetti sociali, vengono esaminati i modi in cui qualcosa avrebbe potuto essere allora, è stato dopo, ed è oggi. La mostra riguarda anche l’emergere di nuove immagini di sé e degli altri. Stabilisce delle connessioni con la formazione delle classiche immagini eroiche e con le loro manifestazioni mediatiche contemporanee, ma anche con i cambiamenti dei ruoli di genere. In particolare, l’ideale dell’amore cortese rappresenta un sistema di valori che ancora oggi influisce sulle norme sociali e la cui comprensione approfondita può aiutare a chiarire azioni culturali più recenti, non solo per quanto riguarda la critica istituzionale queer-femminista e le prospettive specifiche di genere. I M A G I N E W O R L D S è più un gioco di pensiero associativo che una riproduzione dell'epica con nuove immagini. Utilizzando l'arte dell'allusione e del riferimento, la mostra ragiona sull’ambivalenza dei miti, sulla scomparsa e sull’emergere di nuove storie e mitizzazioni. Vengono messe in scena nuove creazioni artistiche che raccontano cambiamenti culturali e aspetti che caratterizzano la società. Attraverso opere non solo di matrice linguistica, la mostra ha il coraggio di creare degli spazi vuoti, intesi come momenti di riflessione intorno a una realtà costituita da arte testuale, media art, forme interattive ma anche dipinti, disegni, oggetti scultorei. In questo modo I M A G I N E W O R L D S consente una visione ampia del concetto di mito, rimandando ai significati e alle trasformazioni delle narrazioni (mano)scritte, dell’autorialità, della storia, dell’estetica, della ricezione, della demistificazione, delle costruzioni di genere – allora, dopo, oggi…

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Martedì, 19 Mar 2024 15:30-19:00 |
L'evento si tiene dal 23 Feb 2024 al 06 Apr 2024

A cura di Linnea Streit Fiumi, montagne, mura, pareti, recinzioni, edifici, trattati: sono molti e molto diversi i mezzi e gli elementi, anche naturali, con cui l’umanità ha definito e definisce ancora oggi gli spazi. Mentre alcune demarcazioni hanno un carattere formale e sono evidenti, altre possono essere riconosciute solo attraverso una ricerca ed un’osservazione scrupolosa, oppure grazie alla sensibilità. Nella prima mostra curata da Linnea Streit per la Galleria Civica di Bressanone, Stefan Alber, Hannes Egger, Flo Kasearu, Letizia Romanini, Johanna Tinzl e Stefan Flunger esplorano i confini interni ed esterni all'Europa. Alcuni lavori si presentano nella loro fisicità e sono stati ispirati da viaggi a piedi o con mezzi di trasporto. In altri entrano in gioco concetti più astratti di spazio e divisione, simboli delle istituzioni europee, questioni di valore e valuta. Gli approcci degli artisti e delle artiste spaziano dal concettuale al documentaristico, dal poetico all’umoristico. All'inizio di giugno, negli Stati membri dell’UE, si terranno le elezioni del Parlamento europeo: è il momento di riflettere a quali ideali vogliamo aspirare e come vogliamo viverli lungo i confini interni ed esterni all'Unione Europea.

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Martedì, 19 Mar 2024 08:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 15 Feb 2024 al 17 Mag 2024

Sono il colore e la luce, che interagiscono con il corpo umano, a giocare un ruolo centrale nei dipinti di Helmut Prinoth. In quelli più recenti, forme e fisicità si dissolvono in macchie cromatiche talvolta audaci, dominate in gran parte dai colori primari. Questa “parete colorata” esprime una certa ambiguità che oscilla tra la permeabilità, l’apertura e l’impenetrabilità. Una percezione spontanea caratterizza tutti gli elementi all’interno dell’opera. Le persone raffigurate (anche in coppia) sono collocate esse stesse in un immaginario “spazio di colore e luce”, dove comunicano attraverso sguardi e gesti. Le differenze dimensionali suggeriscono una certa distanza spazio-temporale, che rende tangibile il “percorso umano”. [Testo: Richard Firler] Helmut Prinoth (*1960, Ortisei), formatosi come scultore e restauratore d’arte, si è sempre dedicato al disegno, alla modellazione e, negli ultimi anni, alla pittura.

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Vento. Nubi, sole, luna. Stelle. Acqua. Vita. Silenzio. Lukas Schäfer è nato nel 1992 ed è cresciuto a San Giorgio di Brunico in Val Pusteria, tra le Dolomiti e le cime della catena principale alpina. I genitori gli hanno fatto conoscere la montagna sin da bambino. Da allora la natura–con i suoi paesaggi, i suoi dettagli e la sua fauna –non ha smesso di affascinarlo. Per alcuni anni ha praticato lo sci freestyle a livello agonistico. Dopo avere abbandonato lo sport a causa di un infortunio, ha scoperto la fotografia naturalistica, divenuta per lui da subito una grande passione e, in seguito, una professione. Attraverso la sua macchina fotografica, Lukas continua a riscoprire le montagne e i suoi abitanti, osservandoli da un punto di vista nuovo. Alcune sue fotografie e alcuni suoi video sono stati premiati nell’ambito di concorsi internazionali. Ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Südtirol, Secrets of Nature”, ricco di fotografie e di storie dell’Alto Adige e delle zone limitrofe.

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 14 Apr 2024

Quando si parla di simboli presenti sulle montagne, si pensa subito alle croci di vetta, agli omini di pietra, alla segnaletica di colore rosso-bianco-rosso lungo i sentieri. Sono espressioni di vicinanza al cielo (le croci), di orientamento e di segnalazione (gli omini di pietra e la segnaletica), di conquista (le bandiere, le piccozze con i gagliardetti, i ganci con i moschettoni), di comunicazione (il fuoco) o ancora di sentimenti e tradizioni (i fuochi del Sacro Cuore). Alcuni simboli esortano all’umiltà (le targhe commemorative) o al ricordo (le trincee). Sulle montagne di tutto il mondo sorgono opere tecniche attraverso le quali l’essere umano assoggetta la natura: linee elettriche, funivie, strutture di protezione dalle valanghe. Nell’era dell’urbanizzazione e dell’allontanamento dalla natura, montagne e paesaggi montuosi diventano strumenti di marketing: opere d’arte vengono inserite nel paesaggio per rendere la montagna, ovvero la destinazione, maggiormente interessante al fine di attrarre più persone. Alcune tracce, negative, testimoniano che “qui ci sono state delle persone”: la spazzatura, che ricopre i campi base dell’Himalaya, le scale, gli spit non hanno più nulla a che fare con l’alpinismo, con la conquista della montagna. Tuttavia, anche la natura stessa crea dei segnali e lo fa in modo più sostenibile, meno invadente e più empatico di quanto lo facciamo noi esseri umani. Alcune montagne sono il simbolo di una nazione intera: il Cervino ci ricorda la Svizzera, il Pan di Zucchero ci fa pensare a Rio de Janeiro, le Tre Cime di Lavaredo all’Alto Adige. Negli spigoli, pareti e burroni di altre montagne, invece, si possono scorgere dei volti umani che a volte sono diventati soggetti da cartolina. Ci sono tracce che testimoniano la storia di una montagna, la sua origine, dalla conchiglia calcarea alla roccia vulcanica. Sono segni anche le piante che sopravvivono in montagna soltanto alle quote più alte e che rappresentano quindi un altimetro biologico che si estende in tutti i continenti, come la stella alpina o il giglio di Mount Cook in Nuova Zelanda. E infine, chi vive in montagna, sa interpretare i segnali che la natura mostra tra le cime. Le nuvole annunciano la pioggia, la tempesta o l’arrivo del Föhn e “se al Dachstein le nuvole fanno da cappello, si annuncia tempo bello”. Dall’avvento della fotografia nel 1839, i fotografi hanno immortalato questi segnali, perché un tempo rappresentavano la caratteristica di una cima e di una determinata regione, diventando anche testimonianza del raggiungimento di una meta e di una vetta. Fotografi di montagna contemporanei, come Peter Mathiso Robert Bösch, ritraggono questi simboli, naturali o artificiali, facendoli diventare i temi rappresentativi della solitudine, della pace e della sublimità che contraddistinguono la montagna. Ci sono cose che sono quasi impossibili da scorgere e che diventano visibili soltanto attraverso l’obiettivo fotografico. Alcune “immagini-simbolo” sono nate dall’orrore provato di fronte all’abuso della natura da parte degli esseri umani, a testimonianza del fatto che il più grande nemico della natura è proprio l’uomo. Questa mostra fotografica, corredata di alcuni oggetti selezionati, mostra la complessità globale e la ricca varietà dei più diversi simboli, segni e tracce presenti in montagna. I curatori: Richard Piock e Martin Kofler In collaborazione con TAP

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

“Have you ever heard the sound of falling rocks?” è un viaggio di sei mesi, intrapreso nel 2022 attraverso le Alpi, in Italia, Francia, Svizzera e Austria. È un’indagine visiva su un fenomeno tanto importante quanto poco conosciuto: la degradazione del permafrost. Nel corso del XX secolo, le temperature sulle Alpi sono aumentate di 2°C, ovvero del doppio rispetto alla media dell’intero pianeta. Inverni più brevi, nevicate ridotte e scioglimento dei ghiacciai sono solo alcuni degli effetti che il riscaldamento globale ha avuto sulle montagne. Esistono però anche una serie di effetti meno visibili, più difficili da percepire, ma che hanno un impatto drammatico sulla salute di uno degli ecosistemi più importanti e più fragili della Terra. Tra questi c’è la degradazione del permafrost, la sezione superficiale della crosta terrestre più vicina e quindi maggiormente colpita da tutti i fenomeni che avvengono nell’atmosfera. La sua degradazione, causata dallo scioglimento dei ghiacci in esso contenuti, determina instabilità dei versanti e alterazioni dell’equilibrio idrogeologico con gravi ripercussioni sul territorio circostante. Il ghiaccio contenuto nelle fessure rocciose agisce come il cemento, tenendo insieme parti della montagna. Tuttavia, con l’aumento della temperatura e con lo scioglimento del terreno freddo e ghiacciato, la stabilità si riduce, portando a un potenziale aumento di frane e crolli, eventi che stanno diventando sempre più comuni in tutte le Alpi. Gli effetti di questi cambiamenti non hanno un impatto solo sull’ambiente ma anche sulle comunità alpine che vivono da secoli in questo delicato ecosistema. Attraverso uno sguardo quasi simbolico e universale su una questione scientifica e di difficile visualizzazione, “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è una narrazione complessa ed estesa (anche territorialmente) che impiega un approccio fotografico potente e non scontato. “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è stato possibile grazie ad un grant da parte di ISPA Photo Award ed è stato sviluppato in collaborazione con diversi enti ed istituzioni tra cui: ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Piemonte), Università di Bolzano, Fondazione Edmund Mach, Université Savoie Mont Blanc, Provincia di Trento, Museo di Scienze Naturali di Verona, SLF Suisse, Università degli Studi di Milano-Bicocca. In collaborazione con ISPA - Italian Sustainabilty Photo Award. Tomaso Clavarino, nato nel 1986, è un fotografo e regista, laureato in Storia contemporanea. Vive e lavora a Torino. I suoi lavori sono pubblicati regolarmente da importanti riviste e media internazionali. Accanto alle collaborazioni editoriali, sviluppa anche progetti artistici personali,che sono stati esposti e proiettati in gallerie e nell’ambito dei principali festival. Le sue opere sono state presentate in musei e manifestazioni come la Triennale di Milano, il MUFOCO di Cinisello Balsamo e il Museo Blanes di Montevideo (Uruguay).

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Martedì, 19 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Grazie all’intricato sviluppo radicale il bosco protegge il suolo dall’erosione, dalle frane e dal disseccamento. Il bosco può inoltre rallentare le slavine. Il suolo forestale può fungere da riserva d’acqua ed esercitare su di essa un effetto di filtrazione. Dobbiamo ai boschi anche una migliore qualità dell’aria, poiché eliminano dall’aria impurità e polveri.

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Martedì, 19 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Nei nostri boschi e in alta montagna vivono cinque specie di galliformi, sono schivi e spesso non si fanno notare. Sono tutte e cinque diverse tra loro e hanno esigenze di habitat un po’ particolari. La mostra ci presenta questi uccelli molto affascinanti anche nel loro comportamento. Foto, testi e oggetti conformi all’originale rendono l’esposizione interessante e appassionante.

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Martedì, 19 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 27 Dic 2023 al 30 Mar 2024

Insetto utile o dannoso? I bostrici costituiscono un elemento importante dell'ecosistema del bosco: come decompositori di alberi vecchi e malati e come nutrimento per altre specie. Allo stesso tempo, possono anche causare danni enormi. Questa piccola mostra, realizzata dalla scuola media di Castelrotto, fornisce un'idea sullo stile di vita di questo insetto.

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Giovedì, 11 Apr 2024 18:00-20:30 |
L'evento si tiene dal 14 Dic 2023 al 13 Giu 2024

Usa e getta? Figuriamoci! Cosa fare con una sedia con la gamba rotta, con un tostapane che non si accende o con un maglione mangiato dalle tarme? Usa e getta? Figuriamoci! Fate un salto al Repair Café e tutto tornerà come nuovo! Ogni secondo giovedì del mese, dalle ore 18 alle 21, nella Mensa Kolping di Bressanone, potrete riparare assieme ai*alle seguenti esperti*e tutti gli oggetti e dare loro una seconda possibilità. Ricordate di portare con voi eventuali pezzi di ricambio e le batterie. Tutti sono benvenuti! Insieme ripareremo ciò che ancora può essere salvato. Ingresso libero!

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Martedì, 19 Mar 2024 07:30-20:00 |
L'evento si tiene dal 04 Dic 2023 al 31 Mar 2024

Con immagini di estrema precisione e nitidezza che enfatizzano le cose ordinarie e insignificanti della nostra vita quotidiana, il fotografo Reinhart Mlineritsch apre allo spettatore un mondo inaspettatamente poetico. Reinhart Mlineritsch è un mago della fotografia che ci ricorda che siamo ben lontani dal conoscere le cose del mondo. Con l'occhio curioso di un esploratore e l'abilità di un fotografo all'apice della sua arte, esplora il nostro ambiente come se fosse un territorio sconosciuto e la vita quotidiana una terra incognita. Gli oggetti che Reinhart Mlineritsch ritrae in modo meticoloso e tecnicamente perfetto non hanno nulla di sensazionale o spettacolare. L'unica cosa che li rende sensazionali, spettacolari, è il modo in cui questo fotografo li cattura e ce li rende visibili in modo nuovo. Con le sue immagini precise e poetiche, Reinhart Mlineritsch ci ricorda che le cose sono ancora in movimento e che potremmo vedere il mondo in modo completamente diverso (Karl-Markus Gauß). Reinhart Mlineritsch, nato a Vienna nel 1950, cresciuto a Laab im Walde (Bassa Austria), vive a Salisburgo dal 1979. Ha studiato scienze commerciali a Vienna. È stato un fotografo autodidatta fin dall'infanzia. Dal 1990 si è dedicato alla fotografia artistica, proseguendo la sua formazione attraverso numerosi workshop, anche presso il Salzburg College. Dal 1996 collabora con la Galleria Fotohof di Salisburgo. Da allora, numerose mostre in Austria e all'estero, varie pubblicazioni e acquisti pubblici. Libri pubblicati da Otto Müller Verlag: "Wie ein Fremder" (1999), "Velvet Curtain" (2003) e "Cover of Darkness" (2007).

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Nov 2023 al 03 Nov 2024

La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. Questa mostra temporanea ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati. Un’attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali. Accanto agli aspetti storico-culturali, questa sfaccettata esposizione rivela come i nostri progenitori non fossero mai a corto di idee per soddisfare il loro appetito e procurarsi le provviste. Prodotti come carne, pesce, miele, cereali e frutti selvatici erano noti sin dagli albori della civiltà. Altri, come legumi, erbe aromatiche e alcune varietà di cereali - per noi ormai scontati - furono introdotti in Europa dai movimenti migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Le tradizioni alimentari, come la lavorazione del latte o la viticoltura, che oggi conosciamo molto bene, sono state importate dalle regioni mediterranee in epoche diverse. Buon appetito! Siamo lieti d’invitarvi nell’universo culinario della storia alimentare.

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 26 Nov 2023 al 31 Mar 2024

Bambinelli Dalla Collezione Johanna Von Call La Collezione Johanna von Call è una delle più vaste collezioni private del nostro Paese, che può essere considerata un'impressionante testimonianza della diversità delle rappresentazioni di Gesù Bambino. La collezione, in constante crescita dal 1983, contiene raffigurazioni del Bambino Gesù datate dal XVIII al XX secolo, provenienti per la maggior parte dall'Alto Adige, dall'Austria, dalla Baviera e dall'Italia. La mostra può essere visitata fino al 31 marzo 2024.

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Giovedì, 04 Apr 2024 19:00-23:00 |
L'evento si tiene dal 02 Nov 2023 al 04 Apr 2024

Ingresso, pizza e bevande a donazione libera Hoangårtn (dialetto: chattare/parlare/divertimento) è il nostro incontro comunitario nella sala comune Salotto. Ovviamente, pizza fatta in casa, bevande e un po‘ di musica non possono mancare. Tutti sono invitati a trascorrere una bella serata in un ambiente accogliente, senza alcun programma, solo hoangårtn.

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Martedì, 19 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 22 Set 2023 al 30 Mar 2024

Adolf Vallazza (Ortisei, 1924) è il protagonista di questa mostra antologica. Essa, infatti, è riservata ad una selezione delle opere più significative del lungo percorso artistico dell’artista. La mostra intende mettere in luce la poliedricità e l’originalità di Adolf Vallazza, ripercorrendo le tappe essenziali e decisive che lo hanno reso uno degli artisti più apprezzati nel panorama artistico contemporaneo italiano. In mostra è possibile ammirare opere che sono state realizzate nell’arco di tempo compreso tra il 1970 e il 2014. Un lasso di tempo importante che dà modo allo spettatore di osservare come l’arte dell’artista gardenese si sia evoluta nel tempo. Curata da Sara Alberti

Location di : martin_inside

Castello

Residenza dinastica dei conti del Tirolo, il castello ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo. Il percorso museale è incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri. Nel palazzo meridionale si trovano i due portali romanici, mentre nella cappella del castello, intitolata a San Pancrazio ed edificata su due piani, notevoli pitture murali gotiche. Nel mastio è possibile ripercorrere la storia dell’Alto Adige nel XX secolo.

Castello

Castel Presule, un tempo residenza dinastica dei signori Völs-Colonna, ospita, accanto a dipinti e disegni del XIX e XX sec. della raccolta “Cà de Bezzi”, una collezione d’armi del XIX secolo, dipinti della Donazione Lotte Copi e la mostra permanente di ritrovamenti archeologici "finff Majolica Schaln".

Castello

Il castello risale al 1140. Il percorso propone gli affreschi del “Ciclo di Ivano” (XIII sec.), primissima testimonianza della cultura profana e cavalleresca di area tedesca, la sala nuziale e la cappella riccamente dipinte, l’ampia biblioteca e una raccolta di dipinti, stemmi e armi.

Castello

Castel Roncolo risale al XIII sec. Oltre al celebre ciclo di affreschi profani risalenti al Medioevo e a oggetti dalla vecchia armeria, si possono periodicamente ammirare mostre temporanee su temi di storia culturale.

Museo

A chi lo visita, Capriz, il caseificio da vivere, permette di immergersi con tutti i sensi nel mondo della produzione di formaggio di capra. Negli ambienti espositivi a pianterreno e nel piano interrato è rappresentato l’intero processo, dalla capra che fornisce la materia prima, passando per il latte come prodotto di partenza fino alla forma di formaggio finita e al suo adeguato stoccaggio. Un ruolo speciale lo giocano elementi interattivi.

Museo

La Casa di via Bari 11 è uno dei pochi esempi ancora esistenti a Bolzano delle centinaia di case “semirurali” costruite alla fine degli anni Trenta e demolite a partire dagli anni Ottanta del Novecento per far posto a costruzioni a maggiore intensità abitativa. Da parte degli abitanti del quartiere delle Semirurali non è mai venuta meno la richiesta di conservarne la memoria. Il percorso espositivo, aperto al pubblico nel 2015, propone un viaggio nella storia di questo luogo attraverso fotografie, filmati, mappe, modellini tridimensionali e la suggestiva narrazione di storie di vita quotidiana.

Castello

Castel Monteleone è una fortificazione del XIII secolo, ampliata nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un percorso storico-artistico che si snoda attraverso giardini, cortili e sale offre un viaggio nei secoli, dal medioevo al periodo del rococò.

Museo

Orologi a muro, opere in legno intagliato, maschere, tappi di bottiglia, cavatappi, pipe, macinini per il caffè e utensili da cucina, oggetti religiosi, oldtimer e motociclette, come ad esempio diversi modelli di Vespa: fanno tutti parte della collezione privata della famiglia Trebo. Gli oggetti raccontano storie vecchie anche di 150 anni e sono disseminati nei diversi locali dell’hotel. Un paradiso per i nostalgici!

Museo

L’Archeoparc Velturno testimonia una storia insediativa che, a partire dal neolitico, abbraccia tutte le più importanti epoche e culture. Sepolture e resti di attività di produzione della ceramica parlano di coltivatori e allevatori le cui storie risalgono fino al 5000 a.C.

Museo

La mostra Archimod presenta una cinquantina di modelli architettonici della Provincia Autonoma di Bolzano (piazze, scuole, palazzi per uffici, musei, complessi residenziali, ospedali, strade, gallerie, ponti), realizzati nell’arco degli ultimi 25 anni o in fase di progettazione o costruzione. Archimod è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (treno, autobus) e ben visibile grazie alla grande scritta sulla facciata.

Museo

Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Museo

“Nessuno ha il diritto di obbedire”: da fine 2017 questa citazione della filosofa politica e scrittrice Hannah Arendt (1906-1975) spicca, in italiano, tedesco e ladino, sull’edificio degli Uffici finanziari di piazza del Tribunale a Bolzano. Esso si contrappone al carattere autoritario del monumento fascista e al suo motto “Credere, obbedire, combattere”. Integrata da esaurienti spiegazioni realizzate da una commissione di storici poste su stand informativi sulla piazza, la scritta progettata da Arnold Holzknecht e Michele Bernardi intende dare nuovo significato al bassorilievo monumentale dell’artista di Chiusa Hans Piffrader (1888-1950), rendendolo un’occasione educativa.

Museo

Sito in un ex bunker dell'epoca fascista, poi utilizzato dalla NATO durante la Guerra Fredda, il Bunker Museum tematizza in primo luogo la struttura stessa e il suo retroscena storico. Sotto la lente è posta anche la storia segreta della Guerra Fredda. Il museo espone prevalentemente oggetti che un tempo facevano parte dell'equipaggiamento del bunker, come impianti radio, telefoni da campo, armi, razioni alimentari, ecc. In futuro tuttavia l'esposizione si focalizzerà non tanto sull'aspetto militare, ma sul tema dei confini.

Castello

Il palazzo del XVI secolo fu fino al 1803 residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Particolari attrazioni sono i preziosi arredi rinascimentali (pannelli lignei, stufe, affreschi) e una collezione di opere d’arte risalenti ai secoli XV–XX. La struttura è gestita da Castel Tirolo.

Castello

Il Castello Principesco è situato ai piedi del Monte Benedetto, nel cuore della città. Il Castello, completamente ricostruito dall’arciduca Sigismondo d’Austria intorno al 1470, venne in seguito utilizzato dai Principi del Tirolo come alloggio durante la loro permanenza a Merano. A partire dal 1875, dopo un provvidenziale intervento di salvaguardia che ne impedì l’abbattimento, questa storica residenza fu sottoposta ad un ampio restauro. Oggi il Castello Principesco offre una preziosa occasione per studiare abitudini e modi di vita del tardo Medioevo: arredi di uso quotidiano, utensili da cucina, una delle più antiche stufe di maiolica giunte fino a noi, ritratti, strumenti musicali e armi consentono di toccare con mano un passato ormai remoto.

Museo

Il Centro di documentazione "Culten" tematizza l'insediamento dell'età del bronzo e del ferro (1400-600 a.C.) - poi trasformato in luogo per olocausti - sul "Kirchbichl" a Santa Valpurga/Ultimo, presentando la storia insediativa della valle e reperti di diverse epoche.

Castello

Il castello di Scena (XIV–XVIII sec.) fu residenza dall’arciduca Giovanni d’Asburgo. Custodisce collezioni su storia, cultura e arte tirolesi, armi storiche, arredi originali e dipinti. Nel sottostante mausoleo neogotico si trova la tomba dell’arciduca.

Museo

Il Centro visite racconta i forti contrasti e la varietà di ambienti che contraddistinguono questo parco. Qui si sperimenta in piccolo il mondo del parco. Lo stagno, gli aquari, il canale di irrigazione tipico, detto "Waal", pietre, preparati di animali, pannelli verticali e box per esperienze tattili invitano a scoprire la natura.

Museo

Il Centro visite “Lahner Säge” del Parco Nazionale dello Stelvio illustra quanto sia essenziale l’ecosistema “bosco” per l’uomo e la natura. Nell’antica segheria ad acqua alla veneziana, ora restaurata, i tronchi vengono trasformati in tavole, mentre la macina trasforma i chicchi di grano in farina.

Museo

Il Centro visite è ospitato in un vecchio mulino elettrico ristrutturato. L’esterno del Centro comprende un’area con la tipica vegetazione su substrato calcareo e porfirico e dispone di uno stagno per anfibi, di un orto con erbe medicinali e di un piccolo campo di grano.

Museo

Il Centro visite è dedicato alla geologia delle Dolomiti e all’alpinismo di Reinhold Messner. Nell’area "Meraviglie della natura" è possibile scoprire animali e erbe, pellicce di animali, uova di volatili, penne, dentature e corna.

Museo

Il Centro visite, situato nell'ex-Grand Hotel di Dobbiaco, spiega i paesaggi naturali e culturali dell'area protetta, l'attività alpinistica e turistica sviluppatasi in questo territorio e gli avvenimenti bellici avvenuti lungo il fronte dolomitico. La mostra permanente dedicata alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO illustra per quale motivo ampie aree delle Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio mondiale dell'UNESCO ed evidenzia le particolerietà geologiche e i fantastici scenari paesaggistici del Parco naturale.

Museo

Nel visitare Certosa l’impianto dell’antico convento è ancora riconoscibile. Davanti al chiostro un film della durata di 9 minuti racconta con immagini poetiche le alterne vicende storiche della certosa. Arte nella Certosa: Ogni anno, circa dalla metà di luglio alla fine di agosto, il chiostro ospita una mostra di artiste e artisti altoatesini.

Museo

Il museo espone tecnologia cinematografica e televisiva: macchine di proiezione di varie epoche, telecamere, moviole, banchi di montaggio, videoproiettori, pellicole film, ecc., nonché documenti storici, manifesti, documentari e altre testimonianze della storia del cinema nella regione. Propone rassegne cinematografiche, conferenze, attività di mediazione e didattiche e restauro film.

Museo

Il Museo Dolomythos introduce nel mondo delle Dolomiti Patrimonio naturale dell’umanità Unesco, delle quali illustra la genesi, ed esplora, presentandole, le specificità geologiche e il mondo vegetale e animale dei “monti pallidi”. Per mezzo di ricostruzioni, rappresenta inoltre i dinosauri come antichi abitanti delle Dolomiti. Ulteriori temi sono i miti e le leggende sulle Dolomiti e il mondo delle erbe. In un apposito percorso, i bambini possono intraprendere una caccia al tesoro e cercare fossili, cristalli e oro.

Museo

La mostra all'aperto Fossilia mostra i più bei reperti della zona di Meltina e testimonia i complessi fenomeni geologici avvenuti nel corso di milioni di anni. Particolarmente interessanti sono i resti fossili di alberi. Testi esplicativi e una stazione audio permettono di scoprire la mostra anche autonomamente. Visite guidate di gruppo su richiesta contattando l'Ufficio turistico di Meltina

Galleria d arte

La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica. Il connubio di arte e architettura è evidente anche nella sede progettata dagli architetti Walter Angonese e Andrea Marastoni. La Fondazione espone periodicamente parti della collezione di arte astratta e concettuale del suo fondatore e ospita mostre temporanee. Organizza attività didattiche e visite guidate, promuove residenze d'artista ed aderisce a manifestazioni intermuseali.

Museo

Con la sua imponente struttura e il labirinto di stanze, corridoi e scale, il Forte di Fortezza è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’area alpina e un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Edificato tra il 1833 e il 1838, ha vissuto alterne vicende, finché nel 2008 non è stato aperto al pubblico. Da allora ospita mostre d’arte e di architettura di portata regionale e internazionale e diverse manifestazioni. La mostra permanente "Cattedrale nel deserto" offre sguardi nella realizzazione del Forte e negli effetti che questa ha avuto sulla zona circostante. Al suo areale appartiene anche il Bunker n. 3, che si nasconde sotto un fitto strato di vegetazione in un tratto di bosco sul suo perimetro orientale e si può visitare su prenotazione.

Museo

Il GEOMuseo di Redagno, allestito nell’edificio "Peter Rosegger", situato nei pressi della chiesa di Redagno di Sopra, espone i più importanti reperti fossili provenienti dal GEOPARC Bletterbach e le sue caratteristiche rocce.

Museo

Il GEOPARC Bletterbach rientra nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco e si estende su una superficie complessiva di 818 ettari. Nel suo paesaggio unico si trovano fossili di piante e orme di sauri. Nell’areale e nel centro visitatori sono illustrate questa particolare geologia e geomorfologia.

Museo

Realizzato nel 1940-41 dal regime fascista per scopi difensivi, il bunker è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.

Galleria d arte

Il Giardino di sculture di Sieglinde Tatz Borgogno all'interno di un piccolo terreno boschivo a Pochi di Salorno è il risultato di una lunga e intensa fase creativa dell'artista. Vi si possono ammirare e toccare centinaia di figure femminili e alcune figure maschili, fatte prevalentemente di bronzo e di dimensioni diverse, alcune molto piccole, altre molto grandi, sedute, sdraiate, in piedi. Il giardino inoltre regala un panorama stupendo sulla sottostante Val d'Adige. Ulteriori informazioni presso l'Ufficio turistico Castelfeder.

Galleria d arte

Il Kunstforum Unterland - Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige/Bassa Atesina presenta, nei suoi spazi medievali sotto i portici di Egna, mostre d'arte contemporanea di caratura sia locale che internazionale. Diverse posizioni artistiche vengono presentate attraverso sei appuntamenti annuali. La galleria è diventata un punto d'incontro e di riferimento per gli operatori e amanti del settore.

Museo

Questo museo a 2.275 metri di altitudine, in cima al Plan de Corones nei pressi di Brunico, nelle Dolomiti, è dedicato alla fotografia di montagna. Il percorso si snoda su 1.800 metri quadrati e quattro piani, alla scoperta della storia della fotografia di montagna dagli inizi ad oggi, e propone opere artistiche di fotografi e fotografe da tutto il mondo, fotografie storiche, innovazioni digitali, mostre temporanee e allestimenti scenografici.

Museo

Sito nei locali della parrocchia di Lappago, il museo permette di conoscere l’acqua con tutte le sue qualità e i suoi segreti e richiama l’attenzione su ciò che è casuale e marginale, ovvero sulle piccole cose che si incontrano nella natura.

Museo

Guide con una formazione specifica sul tema del marmo presentano curiosità e informazioni interessanti sulla genesi, la storia, la pericolosa estrazione e la lavorazione dell’“oro bianco”, il pregiato marmo di Lasa. Tutti i giorni diverse visite guidate partono direttamente dalla stazione ferroviaria di Lasa.

Galleria d arte

Aperta tutto l'anno, Merano Arte presenta nei suoi 500 mq di superficie espositiva, distribuita su tre piani, le ricerche contemporanee più attuali in ambito di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, fotografia e nuovi media. La struttura è gestita dall'associazione culturale Merano Arte che in collaborazione con istituzioni pubbliche e partner privati ne organizza la programmazione.

Museo

Situato sul Plan de Corones (2275 m), al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell’Alto Adige, il MMM Corones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina che ha plasmato ed è stata plasmata in maniera decisiva da Reinhold Messner. La vista mozzafiato sulle Alpi, che si gode dall’inconfondibile edificio progettato da Zaha Hadid, è parte integrante dell'esperienza museale: lo sguardo spazia in tutte e quattro le direzioni cardinali, anche oltre i confini provinciali, dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.

Museo

Il cuore del circuito museale ideato da Reinhold Messner trova spazio tra le antica mura di Castel Firmiano, rese accessibili da una struttura moderna in vetro e acciaio. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale e i cortili della rocca, offrendo al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali raccontano lo stretto rapporto che unisce l'uomo alla montagna, l'orogenesi delle catene montuose ed il loro disfacimento, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell'alpinismo dagli inizi fino all'odierno turismo alpino.

Museo

Arroccato su un'altura nella splendida val Venosta, Castel Juval ospita il museo che Reinhold Messner ha voluto dedicare al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo la montagna è sacra, dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotteranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni. Nei pressi del museo, bello ed emozionante, si possono visitare i vigneti in pendenza dell'azienda agricola Unterortl e la trattoria Schlosswirt Juval che serve piatti tipici.

Museo

Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.

Museo

Nel Castello di Brunico, situato sulla collina a sud del capoluogo della val Pusteria, Reinhold Messner ha allestito il penultimo dei suoi sei musei dedicati alla montagna. Circondato da masi contadini, il castello ospita il museo dei popoli di montagna. Dal museo MMM Ripa (in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo) si gode una splendida vista su Plan de Corones, luogo di forte richiamo turistico, sul paesaggio rurale della valle Aurina e sulle Alpi della valle di Zillertal. Il moderno alpinismo è nato 250 anni fa, ma è da più di 10.000 anni che l'uomo abita e frequenta i rilievi montuosi. Da principio ci si recava per cacciare, poi per condurre mandrie e greggi di pascolo in pascolo, quindi vi si stabilì per lavorare la terra e allevare bestiame. Stabilitisi tra i fondali delle valli e i pascoli estivi, i popoli di montagna hanno saputo sviluppare una propria arte della sopravvivenza, una cultura che, al contrario della cultura urbana, si basa sulla responsabilità personale, sulla rinuncia al consumo, sul mutuo aiuto. È a questo modo di vivere, che solo all'osservatore superficiale può apparire diverso da luogo a luogo, che Reinhold Messner dedica il museo MMM Ripa.

Museo

Nel medioevo la miniera di Villandro era annoverata tra le aree di estrazione del minerale più significative del Tirolo. Dopo la sua chiusura all’inizio del XX secolo cadde nell’oblio. Con un faticoso lavoro, l’Associazione culturale e museale di Villandro l’ha resa nuovamente accessibile al pubblico. È possibile visitare diverse gallerie nell’ambito di visite guidate.

Museo

Il Mondo del Loden presenta ai visitatori l’intero processo che dalla pecora porta al capo di abbigliamento finito. Utensili storici raccontano la storia della produzione delle stoffe, l’attività di filatura delle donne, i viaggi dei venditori ambulanti di panni e la follatura del Loden.

Museo

La zona di Aldino era un tempo sede di innumerevoli mulini, brillatoi e pestini, poiché la coltivazione dei cereali rappresentava la più importante fonte di sostentamento. Lungo il rio Thal ora alcuni di essi, riattivati, sono accessibili al pubblico.

Galleria d arte

Nel 2017 il magistrato, imprenditore e collezionista bolzanino Josef Kreuzer donò alla Provincia di Bolzano la sua collezione di oltre 1.500 opere di circa 300 artisti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, insieme al palazzo che la ospita in pieno centro storico a Bolzano, a condizione di farne un museo accessibile al pubblico. A pianterreno è stato ricavato un ambiente per mostre temporanee d’arte, lo Spazio Eccel Kreuzer.

Museo

Il Museo Mansio Sebatum è dedicato all’insediamento romano di San Lorenzo. I reperti esposti offrono una panoramica della vita nell’antica stazione di sosta di “Sebatum”, con le sue terme, il suo mercato e i suoi scambi, oltre che dei riti funebri e del mondo delle divinità dei Romani.

Museo

Il museo espone schizzi e bozzetti dei numerosi affreschi, oltre a studi, acquerelli e lavori di grafica del famoso pittore sudtirolese Rudolf Stolz (1874–1960), nonché dipinti del fratello Albert Stolz e propone ogni anno mostre temporanee con opere di artisti prevalentemente di area tirolese.

Museo

Il museo Uomo nel tempo ripercorre la vita dell’uomo in Alto Adige dall’età della pietra fino al recente passato. Le diverse epoche sono rappresentate attraverso innumerevoli oggetti originali, esperimenti e animazioni. Mostre temporanee a cadenza annuale offrono sguardi nell’ampia collezione.

Museo

Il museo illustra la storia naturale e culturale della Val Gardena: nascita delle Dolomiti, antiche testimonianze archeologiche, una collezione di sculture lignee gardenesi, vita e opere di Luis Trenker, regista e attore di film di montagna, la tela quaresimale di San Giacomo e la camera da letto “Bierjun” del tardo Medioevo.

Museo

Sito al secondo piano della Residenza Lächler, sopra l'associazione turistica, il museo intende essere un centro di ricerca, documentazione e informazione sul costume tradizionale ("Tracht") di Castelrotto e sulla sua storia. Espone costumi tradizionali del XVIII, XIX e XX sec. e parti di essi nonché una ricca raccolta di immagini storiche. Ospita mostre temporanee, organizza visite guidate, conferenze e corsi e collabora con associazioni del settore.

Museo

In questo museo privato della famiglia Schmid, attrezzi e utensili illustrano lo sviluppo della viticoltura e della lavorazione del vino, della lotta antiparassitaria e dell’agricoltura nel Burgraviato, nonché la tradizione della produzione dello speck.

Museo

Nel museo della Collegiata l’arte sacra della chiesa, il tesoro del Duomo, i libri risalenti ai sec. XV–XVIII e una significativa raccolta di manoscritti sono testimonianza dell’attività intellettuale e spirituale della più antica Collegiata del Tirolo. Nella seconda sede, ovvero nel Convento dei Francescani (via P.-P.-Rainer 15, 39038 San Candido) invece sono esposti numerosi reperti archeologici di San Candido risalenti ai secoli dell’Impero romano e una collezione di oggetti folkloristici.

Museo

Il museo conduce in un viaggio nel passato all’interno di un’abitazione dell’antica borghesia brissinese con i suoi sontuosi rivestimenti lignei, gli affreschi unici e le originali stufe ad olle. Nella sede della Farmacia Peer si è conservato un prezioso tesoro fatto di rari oggetti, che narrano con la loro molteplicità e fantasia «l'arte di curare». Allo stesso tempo questo piccolo gioiello museale rappresenta una perla di rara bellezza per gli amanti dell’architettura e dell’arte moderna.

Museo

Il Museo della Scuola di Bolzano è stato concepito come museo aperto. Gli oggetti esposti (materiali didattici, fotografie, documenti, arredi, cartelloni) rispecchiano la storia delle tre culture di questa terra, in un incontro tra esperienze personali e vicende collettive.

Museo

Attraverso abiti, accessori, oggetti di uso quotidiano e curiosi, il Museo delle Donne descrive la storia della donna e il suo ruolo sociale ieri e oggi. Ogni anno organizza mostre temporanee su temi che riguardano le donne e manifestazioni correlate.

Museo

Situato nell’antica residenza urbana e sede degli uffici amministrativi dell’imperatore Massimiliano I, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige illustra la storia naturale e paesaggistica dell’Alto Adige, uno dei territori più multiformi d’Europa. Su una superficie espositiva di circa 1.000 mq, il museo consente di scoprire – in una sorta di viaggio nel tempo scandito da plastici, diorami e postazioni sperimentali e multimediali – i momenti più importanti delle origini della terra e della nascita e dello sviluppo dei vari ambienti naturali. Il piano terra ospita regolarmente mostre temporanee. Il museo gestisce anche il Planetario "Alto Adige" di San Valentino in Campo (Cornedo all'Isarco), vero e proprio simulatore stellare il cui sistema tecnologico permette di ricreare il moto dei pianeti e delle stelle sfruttando la tecnologia 3D.

Museo

Nel museo allestito nell’edificio della sinagoga, documenti e oggetti offrono testimonianze della comunità ebraica formatasi a Merano tra fine ‘800 e inizio ‘900 e accompagnata fino agli anni ’30 da un fiorente turismo ebraico.

Museo

Il Museo locale espone opere di arte sacra che rispecchiano le forme di devozione religiosa e artistiche del barocco e del rococò. Un gioiello particolare è il tesoro del maso Thal. Il museo conserva anche dipinti, sculture lignee, monete e medaglie provenienti da collezioni private.

Museo

Nell’antica sede del Magistrato Mercantile i preziosi oggetti d’arredo del XVIII sec., i dipinti di pittori barocchi e i documenti originali testimoniano la tradizione delle fiere di Bolzano, centro mercantile di fama internazionale.

Museo

Il museo è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca e raccolta durato diversi decenni nelle Alpi di Ziller (Aurine) e negli Alti Tauri ed espone circa 1.000 esemplari di minerali. Oltre ai più grossi quarzi affumicati trovati nella nostra regione, merita particolare attenzione un rarissimo cristallo di rocca “ritorto”, tra i più belli venuti alla luce finora e ritrovato nella miniera di Predoi. La sezione multimediale presenta la nascita dei minerali, la loro ricerca e il faticoso recupero, infine l’azione terapeutica di molti di essi.

Museo

Il museo, ampliato di recente, custodisce la collezione mineralogica composta dai famosi geodi di Tiso, cristalli di rocca e altri minerali della zona alpina, raccolti dal collezionista Paul Fischnaller. Le famiglie possono cercare geodi insieme al collezionista.

Museo

La Torre Bianca, uno dei simboli di Bressanone, ospita un museo che, a partire da vari modelli, racconta il suo significato di torre cittadina e campanaria. Propone inoltre campane in miniatura, l’interno dell’originale globo del campanile e il ruolo dei guardiani del campanile.

Museo

Il museo propone una cinquantina di opere di arte sacra, allestite con cura. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Dal 1984 il museo parrocchiale è ospitato nel granaio gotico, nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Sopra il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio.

Museo

L’attività mineraria ha caratterizzato per secoli e fino ai nostri giorni non solo il paesaggio, ma anche la vita degli abitanti delle Alpi centrali. Nell’antico Granaio di Cadipietra le mostre temporanee raccontano ai visitatori i loro volti e le loro storie. Attraverso immagini di minatori al lavoro nei secoli passati nelle miniere di Ridanna/Monteneve e di Predoi la mostra in corso “Ritratti. Gente di miniera” presenta i loro ritratti e racconta con brevi biografie la loro vita. Immagini, testi, registrazioni audio e diversi oggetti personali permettono di ridare un volto e una voce a imprenditori minerari e minatori, ma anche alle donne impiegate nella miniera.

Museo

A Predoi dal 1996 è possibile effettuare, a bordo di un trenino, una suggestiva visita guidata vestiti con elmetto e cerata alla galleria “ Sant’Ignazio”, lunga oltre 1 km. Da essa ancora oggi si estrae rame di cementazione: il particolare impianto è visibile e perfettamente funzionante. All’interno comincia l’avventuroso percorso guidato di 350 m, disseminato di rappresentazioni di scene lavorative. Il centro climatico si trova a ca. 1.100 m nel cuore della montagna e si presenta come luogo di quiete, distensione e rigenerazione.

Museo

La sede di Ridanna fu costruita 150 anni fa ed è una testimonianza unica del periodo della rivoluzione industriale. Nell’impianto di arricchimento del minerale a Masseria, dotato delle tecnologie più moderne per l’epoca, i visitatori possono toccare con mano l’intero processo di produzione grazie a macchinari funzionanti. Il più lungo sistema di trasporto minerario al mondo, composto di piani inclinati e binari per il traino con i cavalli che si estendono dal distretto in alta montagna alle gallerie di Monteneve, ma anche i grandi bacini di flottazione e i potenti macchinari fanno intuire sia le dimensioni impressionanti sia le difficoltà dell'attività estrattiva e invitano il visitatore ad un viaggio nel tempo tornando alla rivoluzione industriale in campo minerario.

Museo

Il Museo degli usi e costumi di Teodone illustra la vita della società rurale in epoca preindustriale, dal nobile al contadino fino al bracciante. Al centro si trova la residenza barocca Mair am Hof (costruita alla fine del XVII secolo) con le sale padronali e le collezioni etnografiche. Nell’area all’aperto di oltre tre ettari, i masi contadini originali, le officine degli artigiani, gli orti agricoli e gli animali domestici raccontano la vita quotidiana di una volta.

Museo

Il Museo provinciale del vino si trova nel centro di Caldaro, in quello che fu l’edificio amministrativo della signoria Caldaro-Laimburg. Il museo offre uno sguardo sulla storia della viticoltura in Alto Adige: dagli attrezzi storici che accompagnavano l’annata lavorativa del viticoltore, fino alle rappresentazioni religiose che illustrano il rapporto tra vino e religione. Nel piccolo vigneto del museo si coltivano oltre 30 vitigni diversi le cui uve si possono assaggiare in autunno.

Museo

Il bunker è un residuato degli anni '40 scavato nella roccia. Ospita una mostra sulla storia della valle dall’epoca glaciale al XX sec. e presenta, come punto informativo del Parco naturale del Gruppo di Tessa, le specificità naturali della zona. Il museo, fondato nell'aprile del 2010, da gennaio 2017 viene gestito dalla neocostituita associazione MuseumHinterPasseier.

Museo

La struttura museale Timmel_Transit è stata inaugurata nel 2018 in una ex caserma sul valico del Rombo. Essa intende integrare il Museo del Passo, che si trova in territorio austriaco, e completare il percorso dell’“Esperienza Passo Rombo” – sei piccole stazioni museali lungo la strada alpina del Passo Rombo. Attraverso immagini, pannelli e filmati con interviste a testimoni d’epoca, la mostra permanente tematizza la storia della costruzione della strada del Passo Rombo sul versante altoatesino. Timmel_Transit include anche un archivio digitale con quasi 3.000 documenti e immagini relative alla realizzazione della strada del Passo Rombo, conservato al Bunker Mooseum e in parte ancora in elaborazione.

Museo

Ciastel de Tor, famoso per la sua caratteristica torre e nel XIII secolo sede del giudizio “Thurn an der Gader”, è luogo di riferimento della cultura degli oltre 30.000 ladini, uniti nella loro identità da due elementi essenziali: la lingua derivata dal latino volgare e lo straordinario paesaggio montuoso delle Dolomiti. Dal 2001 il ?iastel ospita il Museo provinciale ladino. Esso fornisce preziose informazioni sulla geologia, archeologia, storia, lingua, sul turismo e artigianato artistico delle cinque valli ladine.

Museo

Il museo è dedicato all’orso preistorico delle caverne di 40.000 anni fa e alla geologia delle Dolomiti. Illustrano gli aspetti dell’”Ursus ladinicus” e del suo habitat numerosi reperti originali – ossa, denti, crani – e installazioni video. Nel piano interrato si trova la ricostruzione della grotta delle Conturines, luogo di ritrovamento dell’Ursus ladinicus, con una ricostruzione dell’orso delle caverne in letargo e dell’orso bruno M12 (Mico).

Museo

In occasione della costruzione del centro anziani sono venute alla luce straordinarie testimonianze di epoca romana: un edificio riccamente affrescato con sala colonnata e una massiccia struttura, probabilmente la base di un tempio o di un monumento. Ad oggi sono i resti archeologici più importanti di Pons Drusi, la Bolzano di epoca romana.

Museo

Dal 2015 il Palais Mamming Museum – che presenta le collezioni del Museo Civico di Merano – è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo barocco ristrutturato recentemente. La collezione fornisce una panoramica sull'evoluzione storica della città. Il percorso, a sviluppo circolare, ha inizio dalla preistoria e protostoria, toccando via via tutti gli ambiti, fino all’arte del XX secolo. Ciò che contraddistingue il fascino particolare di questa collezione sono anche alcuni pezzi “esotici” e curiosi, tra cui una mummia egizia, la collezione d’armi sudanesi di Slatin Pascha, una macchina da scrivere di Peter Mitterhofer e una maschera funebre di Napoleone.

Museo

Promosso dall’Autostrada del Brennero spa, il Plessi Museum è il primo spazio museale in autostrada in Italia. È segnato dalla presenza dell’installazione che l’artista Fabrizio Plessi aveva realizzato nel 2000, in occasione dell’Expo di Hannover, pensata per celebrare l’Euregio. È una scultura che unisce tre composizioni rappresentanti le province di Trento, Bolzano e Innsbruck. Il percorso espositivo raccoglie installazioni video, sculture e presenze grafico-pittoriche.

Museo

Il “Rohrerhaus”, menzionato già nel 1280 e uno dei maggiori masi della valle, è un luogo di incontro a carattere museale. Oltre a stube, cucina e un’altra piccola stube fanno parte del complesso anche il forno e il mulino.

Museo

La "serra III" di fine anni '50 della Floricoltura Schullian è l'ultima di questo tipo in Alto Adige. Al suo interno, l'artista Paul Thuile ha ideato una mostra permanente. Oggetti e fotografie d’epoca, testi, filmati e interviste presentano la storia dell’ortofrutticoltura, le vicende delle dieci più importanti ditte e famiglie che hanno fondato il settore in Alto Adige nonché ritratti dei maggiori protagonisti del suo sviluppo in questa terra negli ultimi 60 anni. Tra essi, spicca il fondatore della floricoltura che ospita l'esposizione, Franz Schullian.

Museo

Lo Speckworld Moser è situato in un edificio costruito in stile architettonico alpino e mostra la storia dello Speck. Si possono ammirare la tradizionale cucina, l’affumicatoio, l’originale mangiatoia per i maiali, l’antica siringa per le salsicce, un’antica bilancia e molti altri i utensili originali utilizzati nella produzione dello Speck. Diverse stazioni interattive e tavole informative illustrano l’antica e moderna produzione artigianale dello Speck, elargendo consigli per conservare al meglio il prodotto, per affettarlo in modo ideale e molto altro ancora. Immagini e ricette di piatti a base di Speck svelano inoltre le sue possibilità di utilizzo.

Museo

All’interno della Torre di Porta Sluderno, su due piani, sono illustrate le "Tappe di una piccola città". Temi centrali sono il commercio, la difesa, il mercato, le professioni nonché la ricostruzione e fortificazione della città di Glorenza nel XVI sec.

Museo

Un tempo residenza estiva dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio nota come Sissi, Castel Trauttmansdorff oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, il primo in tutto l’arco alpino specializzato nella storia del turismo. Il Touriseum, circondato dallo spettacolare orto botanico di Castel Trauttmansdorff, offre un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei 200 anni di tradizione turistica del Tirolo, attraverso un percorso arricchito di pannelli illustrati. Il visitatore, proiettato nel passato, rivive l’atmosfera del tempo sia dal punto di vista dei villeggianti sia da quello della popolazione locale.

Museo

Il museo è dedicato alle specificità della Val Venosta, come il sistema di irrigazione con i canali detti “Waale”, l’archeologia nel “magico triangolo retico” (siti del Ganglegg e del Tartscher Bühel) e il tema degli “Schwabenkinder” (bambini costretti a lavorare in Germania meridionale).

Museo

Nel 1905 Franz Fromm, commerciante di origini tedesche, si trasferì a Merano, dove diversi anni dopo acquistò Villa Freischütz. Essa divenne per Fromm il definitivo approdo per sé e la sua famiglia e il forziere per la sua collezione di tesori artistici raccolti con passione. È grazia a sua nipote Rosamaria Navarini (1926-2013) se questa collezione si è potuta conservare fino ai giorni nostri. Nel suo testamento, dispose che questi tesori diventassero fruibili al pubblico nella villa. Costruita nel 1909, Villa Freischütz rappresenta un significativo esempio di edificio dell’"età dell’oro" della città di cura e custodisce una varia e preziosa collezione di opere d’arte e d’arte applicata. L’intreccio degli oggetti e delle singole storie presentati nella mostra traccia un ritratto di una tipica famiglia borghese dell’epoca.

Galleria d arte

L'ar/ge kunst è il Kunstverein (Associazione artistica) di Bolzano. Il nome – un’abbreviazione di Arbeitsgemeinschaft, comunità di lavoro - indica l’obiettivo di promuovere un’idea di lavoro collettivo intorno ai linguaggi dell’arte contemporanea e alla loro relazione con discipline quali l’architettura, il design, le arti performative e il cinema. L’istituzione produce e presenta pratiche artistiche regionali, nazionali ed internazionali e, attraverso esse, conduce una ricerca critica sul ruolo dell’arte in rapporto alla sfera sociale e politica. Negli ultimi anni ar/ge kunst ha rivolto la propria indagine sull’idea di mostra come medium e ha sviluppato workshop, residenze, lecture e performance.

Museo

Il parco-museo didattico vicino al luogo di ritrovamento di Ötzi spiega come fu trovato l’Uomo venuto dal ghiaccio e come viveva 5300 anni fa. Nelle mostre spiccano le ricostruzioni delle capanne neolitiche e dell’equipaggiamento di Ötzi. A famiglie e amanti di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dei percorsi 2 e 3 (area laboratori, pontile canoa monossile e area tiro con l’arco).

Castello

Visita del castello Castel Mareccio è principalmente un centro eventi, che può essere affittato per diversi occasioni come congressi, mostre, concerti, matrimoni... Però è anche uno dei gioielli storico-artistici di Bolzano da non perdere! E può essere visitato nei giorni nei quali NON ci sono manifestazioni. Come tanti castelli medievali, anche Castel Mareccio venne ampliato nel corso del 1500. Oggi si possono vedere le sale affrescate e salendo nella torre si può ammirare il panorama a 360°. Prezzo d'ingresso: 5€ Orario per le visite: ore 9-12.45 (ultimo ingresso 12) e 14-17 (ultimo ingresso 16.15) Contattateci per maggiori informazioni: (+39) 0471 976615 oppure mareccio@mareccio.info

Castello

Arroccato su un’erta parete rocciosa sopra il comune di Appiano sulla Strada del Vino, troneggia maestoso Castel d’Appiano. Da qui, a 636 m s.l.m., lo sguardo spazia libero sull’intera Val d’Adige, l’Oltradige e la conca di Bolzano, posandosi su un idilliaco panorama in cui spiccano gli incantevoli vigneti – tratto distintivo di questo angolo dell’Alto Adige –, il profilo delle Alpi dell’Ötztal e le pallide vette delle Dolomiti. Castel d’Appiano ha alle spalle una lunga e interessante storia. Costruito nel 1130 dal conte Ulrico II, divenne presto una delle fortezze più significative e delle dimore più prestigiose della regione. Tutt’oggi, chi da vicino o da lontano osserva il castello prova un senso di soggezione alla vista del mastio pentagonale, che con i suoi 23 m di altezza si eleva verso il cielo. Nel suo nuovo ruolo di meta escursionistica distante poco meno di un’ora a piedi da Missiano, Castel d’Appiano ha moltissimo da offrire a giovani e anziani, amanti della natura e della buona tavola: dalla taverna, in cui si servono deliziosi piatti tipici, alla cappella, massima espressione della ricchezza culturale del maniero, fino al percorso per tiro con l’arco nei boschi circostanti alla rocca. Il Castello Hocheppan è aperto ogni giorno dalle ore 10.00 alle 18.00 (mercoledì giorno di riposo, ad ottobre nessun giorno di riposo). Visite guidate in italiano, tedesco e inglese da luglio ad agosto dal giovedì alla domenica, a settembre tutti i giorni tranne il mercoledì e ad ottobre fino all’8 novembre tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 16.00. In caso di pioggia le visite guidate potrebbero essere sospese! Per maggiori informazioni sulle visite guidate, si prega di contattare l’Associazione Turistica Appiano scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@eppan.com o telefonando al numero +39 0471 662206.

Castello

Sulle orme dei signori del castello in Alto Adige Il Castel Tasso a Campo di Trens presso Vipiteno è uno dei castelli medioevali meglio conservati dell'Alto Adige. È ben protetto su una collina ed è accessibile tramite un breve sentiero. Il castello fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100, fino alla metà del 13° secolo risiedeva il vescovo ministeriale che gestiva da lì la zona circostante. Nel 1469 è entrato in possesso dei Cavalieri Teutonici, fino al 1809. A seguito il castello è stato lasciato alla famiglia Thurn e Taxis, che è ancora proprietaria ed è tenuto in ottime condizioni. Particolarmente degne di nota all'interno del Castello Tasso sono la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi, la stanza verde, le cui pareti sono decorate con bellissimi affreschi, la stanza delle torture, una prigione sotterranea e la vicina chiesetta di San Zeno. Visite guidate: Il castello può essere visitato solo nell'ambito di una visita guidata. Visitabile tramite audioguida, proprio smartphone(codice QR) o informazione scritta. - Costo del biglietto: bambini fino ai 6 gratuito, dai 6 anni 7 euro, adulti 9€ - Per gruppi con più di 15 persone richiediamo una prenotazione telefonica - Durata della visita: 1 ora circa - Sabato giorno di riposo, escluso la settimana di Ferragosto - Chiuso il 1 novembre Visite guidate alta stagione: 16 luglio - 10 settembre lun, mar, mer, gio, ven, dom 09:00 - 18:00

Castello

Il Castello di Monguelfo o Welsperg è il complesso fortificato più antico tra Brunico e Lienz e si trova a pochi minuti a piedi dalla località di Monguelfo, in cima ad una collina soleggiata. Il castello fu fatto costruire nel 1140 dai fratelli Schwikher e Otto von Welsperg. La signoria Von Welsperg fu una stirpe nobiliare potente ed influente, soprattutto con il Barone Guidobold Von Welsberg, che ricevette il titolo di conte da Leopoldo I. Dal Castello di Monguelfo i Signori Von Welsperg amministravano un ampio feudo. Per quanto riguarda il castello invece, il maschio antico e molto alto risale agli anni 1126-1140 ed è senza dubbio la parte più antica del castello – era perfetto per vedere in lontananza e osservare bene il territorio circostante. Solo poco tempo dopo furono costruiti la piccola cappella romanica, un fabbricato per la servitù e il palazzo. Tra il XV e il XVI secolo l'intero complesso fu ristrutturato e ampliato più volte. Purtroppo nel 1765 un incendio ha danneggiato gravemente il castello e ne ha distrutto alcune parti. Nonostante i restauri che seguirono, in seguito il castello non fu più abitato. Oggi il Curatorio del Castello di Monguelfo si occupa del complesso ed organizza ogni estate numerosi concerti, mostre e altri eventi.

Centro culturale

La piazza della cultura è il luogo d'incontro per antonomasia fra diversi linguaggi e culture. Il Centro Trevi rappresenta questa piazza nella provincia di Bolzano, piazza di passaggio di tutta la ricchezza e varietà del nostro territorio. Una piazza coperta in cui la parola possa fluire libera e dare inizio alla discussione. La piazza della cultura dell'Alto Adige è un luogo unico dove la Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano può lavorare creando sinergie e nuovo interesse per l'intera cittadinanza. L'avvicinamento alla cultura, tramite l'incontro di diversi sguardi, va a formare una discussione costruttiva attorno a qualsiasi tema relativo ad arte, cinema, lingue, teatro, danza, musica. Tuttavia il Centro Trevi non è da pensare solamente come luogo fisico, ma anche virtuale, in quanto si impegna nell'avvicinamento alla cultura tramite i canali social. Per questo motivo, anche l'attività online - su Facebook, Instagram, Spotify e Medium - diventa parte integrante dell'esperienza collettiva.

Teatro

TidA – Il Theater in der Altstadt di Merano Dalla sperimentazione all’istituzione La storia del Theater in der Altstadt ha inizio nel secolo scorso ed è nata dal sogno di uno studente di ritorno da Vienna e dal suo incontro con un gruppo di irriverenti e coraggiosi teatranti amatoriali. Erano tempi di cambiamenti sociali e di forti tensioni artistiche e creative. Furono inizi pieni di entusiasmo e di uno spirito innovatore. La strada è stata lunga e a volte impervia, ma il risultato è ragguardevole…

Cinema

La nostra associazione, nata alla fine degli anni settanta, attualmente gestisce un cinema a 3 sale a Bolzano, con programmazione giornaliera. L’offerta cinematografica si concentra principalmente sui film d’essai, presentati in lingua italiana, tedesca e nella versione originale con sottotitoli.

Teatro

Per un lungo periodo il gruppo della "Kleinkunstszene” di Bolzano ha cercato una nuova sede adeguata alle proprie esigenze. Aveva già organizzato con grande successo numerose produzioni teatrali come "Wilhelm Tell” e "Frank und Stein”, così come cinque edizioni del Festival Cabarena nel cortile del Museo d’arte moderna. Vi era quindi il desiderio di trovare un luogo adeguato alle proprie esigenze. Ed in effetti, dopo lunghe ricerche, venne trovato un luogo adatto. Si trattava della cantina a volta di un magazzino di ferramenta in via Argentieri, 19 nel cuore della città vecchia. Il 10 maggio del 1996 il Piccolo Teatro Carambolage venne ufficialmente inaugurato. I membri fondatori sono Gabi Veit (presidente dal 1996 al 2008), Erwin Egger, Günther Gramm e Manfred Schweigkofler. Sin dall’inizio si sono avvicendate sul palcoscenico del Carambolage rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Un programma musicale selezionato, l’accogliente atmosfera e la buona acustica del Piccolo Teatro hanno fatto il resto ed avvicinato al Carambolage anche un pubblico di lingua italiana. Il Piccolo Teatro Carambolage organizza circa 100 rappresentazioni ogni stagione ed offre al proprio pubblico un programma ricco e molto diversificato. Ogni anno sono circa 8.000 gli spettatori che frequentano il Piccolo Teatro e fruiscono di questa offerta culturale così variegata: cabaret, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre e serate letterarie.

Sala polifunzionale

Cosa facciamo? Facciamo tutto ciò che le fiere hanno sempre fatto e che devono fare anche in futuro: facciamo convergere domanda e offerta di un settore produttivo. Tutto qui. Ma per quanto semplice possa sembrare, in realtà è un compito assai complesso, poiché occorre fare in modo che gli espositori giusti incontrino i visitatori giusti, creando un’atmosfera che favorisca lo scambio di idee ed elaborando un programma di informazione che dia valore aggiunto al settore e proponga modi nuovi per affrontare problemi condivisi. Ogni anno alle nostre rassegne oltre 3.000 espositori incontrano più di 230.000 visitatori! Come tutti i compiti difficili, non sempre riesce alla perfezione ma ogni volta lo affrontiamo con tutta la nostra passione per l’attività fieristica e ponendo in primo piano le esigenze dei clienti con correttezza e tempestività, e "last but not least" con simpatia. Siamo un’impresa amministrata in base ai criteri di gestione di un’azienda privata, ma tenendo ben presenti gli obiettivi dei nostri azionisti principali. Ci consideriamo quindi un’impresa di proprietà pubblica, non ispirata a mere finalità di lucro, ma consapevole di essere parte integrante dell’infrastruttura economica del proprio territorio e di doverla promuovere. Da diversi decenni siamo punto d’incontro e interlocutori essenziali per le imprese altoatesine e ci adoperiamo per fornire un contributo attivo allo sviluppo di nuovi settori di competenza per il tessuto produttivo del territorio. Abbiamo una spiccata sensibilità per le nuove tendenze e i mercati che ne possono scaturire: le nostre fiere e i nostri congressi vertono infatti sulle punte di diamante dell'economia locale, che contribuiamo a far crescere. Due esempi per tutti: la melicoltura o l’edilizia sostenibile. Come Fiera Bolzano siamo gli eredi di una tradizione di scambio di beni e di idee nell'arco alpino antica di secoli, se non di millenni. Oggi diamo continuità a questa tradizione nel contesto bilingue e biculturale dell’Alto Adige, a cavallo delle aree economiche e produttive germanofone e italiane, creando opportunità concrete per diffondere conoscenze e professionalità fra il Nord e il Sud dell’Europa. Nelle rassegne fieristiche che organizziamo fuori provincia – in Italia centrale e meridionale così come in Cina – diventiamo ambasciatori dell’Alto Adige, comunicando all'esterno le nostre competenze d’eccellenza.