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Utente : martin_inside

Eventi di : martin_inside

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Music
Mercoledì, 06 Nov 2024 21:00

BRYAN ADAMS: IL ROCKER CANADESE AGGIUNGE BOLZANO COME SECONDA DATA ITALIANA ALL’INTERNO DEL SUO TOUR EUROPEO TUTTE LE HITS DI UNA CARRIERA STRAORDINARIA E I BRANI DELL’ULTIMO ALBUM UN EVENTO DA NON PERDERE Superstar Bryan Adams Bryan Adams aggiunge Bolzano al suo tour europeo So Happy It Hurts, con uno show che si terrà alla Sparkasse Arena e che includerà sia i brani dell’ultimo album omonimo, sia le innumerevoli hits con cui la star canadese ha occupato le classifiche di tutto il mondo negli ultimi 40 anni. Summer of 69 Da Heaven a Summer of 69, da Please Forgive Me e Run To You, la carriera del songwriter canadese è costellata da brani rimasti indelebili nei cuori dei fan di tutto il mondo e dello stesso pubblico italiano. Il tour europeo toccherà anche Bolzano, per un’imperdibile serata evento all’insegna del rock. Bryan Adams è conosciuto per essere uno dei musicisti più entusiasmanti nelle esibizioni dal vivo, la sua naturale presenza scenica e la sua voce incredibile sono garanzia di emozione e divertimento. L’artista canadese ha all’attivo 17 studio album, tra cui l’ultimo “So Happy It Hurts”(nominato per un Grammy), “Pretty Woman – The Musical”, Classic pt. I e pt. II, che contengono nuove registrazioni dei suoi più grandi successi. Le sue canzoni gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti, tra cui tre candidature agli Oscar, cinque nomination ai Golden Globe, un Grammy Award e 20 Juno Awards. Bryan Adams continua a girare il mondo in tour suonando la sua musica che è ormai da anni una presenza fissa in tutte le rock radio.

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Sport
Sabato, 14 Set 2024 08:30-16:00 |

Sei un amante della bicicletta e delle Dolomiti? Allora non perdere l'appuntamento con il Sellaronda Bike Day, la giornata della bici attorno al gruppo del Sella. Per l'occasione le strade e i passi della famosa Sellaronda saranno chiusi al traffico motorizzato dalle 8:30 alle 16:00 e riservati ai ciclisti. Per pedalare sugli iconici passi dolomitici Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo non è necessario iscriversi e non c’è un punto di partenza fisso. Ognuno è libero di organizzare la sua giornata sulla bici secondo i propri desideri e capacità. Che sia una sfida sportiva oppure una gita su due ruote con amici o famiglia: partecipa anche tu e goditi i suggestivi paesaggi dolomitici lungo il percorso. La lunghezza totale del tour è di 53 chilometri e se completi l'intero percorso supererai un dislivello totale di 1600 metri. Potrai gestirti la giornata come meglio ti aggrada, interrompendo il tour quando preferisci. Appuntamenti 2023: sabato 10 giugno 2023 e sabato 16 settembre 2023.

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Music
Sabato, 31 Ago 2024 21:00

Unico concerto estivo in Alto Adige per il 2024 con Herbert Pixner: Sabato 31 agosto il Herbert Pixner Projekt sará in concerto a Bressanone in Piazza del Duomo. Prevendita: in tutte le librerie Athesia online: www.ticketone.it Herbert Pixner il polistrumentista Lo chiamano Jimi Hendrix della musica folk o Frank Zappa delle Alpi. Viene paragonato a Piazzolla e Paganini, eppure il musicista altoatesino ha creato e sviluppato negli anni uno stile musicale assolutamente inconfondibile. Stiamo parlando di Herbert Pixner, polistrumentista, compositore, produttore e omonimo dell’Herbert Pixner Projekt. Insieme ai suoi congeniali compagni di palco Manuel Randi (chitarre), Heidi Pixner (arpa) e Werner Unterlercher (basso), l’Herbert Pixner Projekt è da quasi vent’anni uno dei rappresentanti di maggior successo della “new and progressive folk music”. Il Herbert Pixner Projekt Da anni iil quartetto entusiasma un pubblico sempre più numeroso con dolcezza giocosa e lasciva, potenti riff rock e blues, tecnica brillante ed estrema gioia di suonare. Il complesso crea tappeti sonori complessi, e da spazio ad armonie che raccontano una dolce malinconia, ma anche esplosioni che non si fermano davanti a nulla. Il loro sound è minimalista, robusto, epico e autentico. Con questa miscela non convenzionale, l'”Herbert Pixner Projekt” elettrizza il suo pubblico ad ogni concerto.

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Music
Giovedì, 15 Ago 2024 21:00

Il cantautore berlinese in concerto ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti www.ticketone.it Voce, carisma ed energia Tim Bendzko è un cantautore tedesco nato e cresciuto a Berlino. Con la sua canzone “Nur noch kurz die Welt retten” ha vinto il Bundesvision Song Contest e da questo momento ha caratterizzato la musica pop di lingua tedesca degli ultimi dieci anni. Ora il berlinese ha annunciato il suo lungo atteso quinto album in studio: APRIL. 15 brani che raccontano di un tira e molla di emozioni che probabilmente tutti noi abbiamo vissuto negli ultimi anni. Il nuovo album “April” Dopo “Kein Problem”, “Das Leben wieder lieben”, “Wer rettet die Welt für mich” e “Alleine in Paris”, “Parallelwelt” è il quinto singolo estratto dal nuovo album: un songwriting emotivo e puntuale incontra un basso potente da un lato e un synth delicato dall’altro. Con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Music
Venerdì, 02 Ago 2024 20:00

Das Austropop Duo mit “Wiener Schmäh” auf dem Pferderennplatz in Meran Der Kartenvorverkauf startet am 01.12.2023, ab 10.00 Uhr in allen Athesia Buchhandlungen und online unter ticketone.it. Eine Erfolgsgeschichte beginnt Kabarettist/Schauspieler trifft auf Gitarre spielenden Filmemacher – genau so beginnt die Geschichte von Seiler und Speer im Jahr 2014. Da kreiert Christoph Seiler gerade seine Reihe “Schichtwechsel”, in der er verschiedene Charaktere in allerlei Alltagssituationen spielt. Bernhard Speer fungiert dabei als Regisseur und Produzent, weil Seiler aber die Stücke mit Musik untermalen möchte, braucht er jemanden, der ihn auf der Gitarre begleitet. Speer springt ein, eine bemerkenswerte Erfolgsgeschichte beginnt. Seiler und Speer gehen 2024 wieder auf Tournee! Nach dem Spiel ist vor dem Spiel. Diese alte Fussballerweisheit, sei in etwas abgewandelter Form das Motto für die Mitteilung von SEILER & SPEER. Bernhard Speer ist nicht der allergrößte Fan des Sports rund um das runde Leder und wie man hört, dieses nicht unbedingt gewählt hätte, kann man ebenfalls annehmen. Aber egal, der Spruch klingt ganz gut und passt zu den beiden Musikern. Daher kehren sie jetzt zurück zu den wichtigen Dingen des Musikerleben. Denn Herr Seiler und Herr Speer rufen auch 2024 wieder nach ihrer Band und Crew, satteln die Transporter und belegen die Kojen ihrer Tourbusse, um erneut die Bühnen in Österreich und darüber hinaus zu erobern. Mit dabei haben sie dann selbstverständlich nicht nur all ihre Hits, allen voran „Hödn“, „Ham kummst“, „Principessa“ oder „Soits leben“, sondern auch ihre aktuelle Single „Waun da Wind geht“ Ham kummst: Das Debütalbum von Band Seiler und Speer Als Seiler und Speer setzen die beiden auf eingängigen Akustik-Popsound mit geistreichen und witzigen Texten. Auch wenn es ursprünglich als “Spaßprojekt” geplant war: Die Reaktionen auf das Duo waren derart überschwänglich, dass man gar keine andere Wahl hatte als weiterzumachen. 2014 erscheinen die ersten beiden Singles “Der Letzte Schnee” und “I Wü Net”, im Folgejahr dann “Soits Leben” und “Ham Kummst”. Nachdem es bereits “I Wü Net” auf Platz 27 der österreichischen Verkaufscharts schafft, belegt auch die Folgesingle “Soits Leben” den genau selben Spot. Dann aber kommt “Ham Kummst”, und geht so richtig durch die Decke: “Ham Kummst” erreicht Platz eins der österreichischen Singlecharts, auf YouTube wird der Song rund 3,5 Millionen Mal angeklickt. Das gleichnamige Album schafft es im Mai auf die Zwei. Nicht einmal ein halbes Jahr später gibt es dafür die Goldene Schallplatte, kurze Zeit später dürfen sich die beiden dann auch Platin in den Schrank hängen. Mittlerweile ist daraus sogar Doppelplatin geworden. SEILER UND SPEER – „Oft host a Pech“ Seiler und Speer singen in ihrer neuen Single von den unglücklichen Momenten im Leben. In wenigen Minuten durchlebt man im Video mit der Band alle Höhen und Tiefen des Lebens. Es führt die beiden Musiker von einer Geburtstagsparty, die in Flammen aufgeht, bis hin zu einem Elektroschock im Tonstudio. Doch glücklicherweise ist den Musikern nicht nur das Pech treu, sondern ebenso ihre Versicherung, die bringt sie dann auch ganz schnell wieder zurück auf die Bühne, so die Botschaft.

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Music
Mercoledì, 31 Lug 2024 21:00

Passenger, il cantautorato brittanico celebra l’album di debutto All The Little Lights nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti Passenger: una star mondiale a Merano Mike Rosenberg, a.k.a. PASSENGER, il menestrello dal successo mondiale, tra gli artisti inglesi di maggior successo degli ultimi anni, con album ai vertici delle classifiche e singoli diventati delle vere e proprie hit, come “Let Her Go“, che ha raggiunto il #1 posto in 19 paesi, che conta oltre sei miliardi di streaming in tutto il mondo, ha generato più di 3,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube ed è ora la seconda canzone più shazammata di tutti i tempi, torna in Italia per festeggiare il decennale del suo pluripremiato album d’esordio. L’ album pluripremiato A dieci anni dall’uscita del suo album di debutto, contenente proprio la canzone che è entrata nel cuore di tutti i fan, lo scorso 10 novembre PASSENGER ha pubblicato “All The Little Lights (Anniversary Edition)”. All’album hanno collaborato anche Foy Vance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt ed Ed Sheeran. Registrato nella sua prima edizione ai Linear Recording Studio di Chris Vallejo a Sydney, “All The Little Lights” è l’album con il quale, nel 2013, Passenger ha silenziosamente conquistato la fama globale, grazie anche al successo del singolo “Let Her Go” che ha raggiunto la prima posizione in 19 paesi e ha ottenuto la certificazione platino in 11, inclusi gli Stati Uniti dove è stato certificato sei volte disco di platino. In 16 anni di carriera PASSENGER ha pubblicato ben 14 album in studio. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Mercoledì, 31 Lug 2024 21:00

Passenger, il cantautorato brittanico celebra l’album di debutto All The Little Lights nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti Passenger: una star mondiale a Merano Mike Rosenberg, a.k.a. PASSENGER, il menestrello dal successo mondiale, tra gli artisti inglesi di maggior successo degli ultimi anni, con album ai vertici delle classifiche e singoli diventati delle vere e proprie hit, come “Let Her Go“, che ha raggiunto il #1 posto in 19 paesi, che conta oltre sei miliardi di streaming in tutto il mondo, ha generato più di 3,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube ed è ora la seconda canzone più shazammata di tutti i tempi, torna in Italia per festeggiare il decennale del suo pluripremiato album d’esordio. L’ album pluripremiato A dieci anni dall’uscita del suo album di debutto, contenente proprio la canzone che è entrata nel cuore di tutti i fan, lo scorso 10 novembre PASSENGER ha pubblicato “All The Little Lights (Anniversary Edition)”. All’album hanno collaborato anche Foy Vance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt ed Ed Sheeran. Registrato nella sua prima edizione ai Linear Recording Studio di Chris Vallejo a Sydney, “All The Little Lights” è l’album con il quale, nel 2013, Passenger ha silenziosamente conquistato la fama globale, grazie anche al successo del singolo “Let Her Go” che ha raggiunto la prima posizione in 19 paesi e ha ottenuto la certificazione platino in 11, inclusi gli Stati Uniti dove è stato certificato sei volte disco di platino. In 16 anni di carriera PASSENGER ha pubblicato ben 14 album in studio. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Giovedì, 25 Lug 2024 21:00

La cantautrice canadese, Loreena McKennitt sará per la prima volta in Alto Adige, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano. Prevendita biglietti: 16.02.2024, ore 10.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti LOREENA McKENNITT: DOPO LE TAPPE DEDICATE A THE VISIT LA CANTAUTRICE TORNERÁ IN ITALIA IN ESTATE PER CELEBRARE I TRENT’ANNI DI THE MASK AND MIRROR Pubblicato nel 1994, The Mask and Mirror è stato definito “senza tempo e trascendente” e lodato per la sua contaminazione interculturale di influenze celtiche, spagnole e marocchine, ed è senza dubbio uno dei lavori più amati della McKennitt che ne parla così: «Questo album è stato per me un pellegrinaggio storico e musicale e sono entusiasta di riportarlo in scena durante il tour estivo in Europa. Questo è un anniversario fondamentale nella mia carriera e non vedo l’ora di festeggiarlo.» Nel comporlo, Loreena afferma di aver seguito diverse ispirazioni e aver preso in considerazione alcune domande che risuonano nella storia: «Chi era Dio? Cosa sono religione e spiritualità? Cos’è stato rivelato e cosa nascosto, cos’era la maschera e cos’era lo specchio?» Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Domenica, 07 Lug 2024 19:00

Creedence Clearwater Revived feat. the “legendary” Johnny “Guitar” Williamson con special guest: Santoni Family al Maia Music Festival 2024 a Merano Prevendita biglietti dal 15 dicembre 2023, dalle ore 10.00 in tutte le librerie Athesia e online sul sito www.ticketone.it. Creedence Clearwater Revived and Special Guest: Santoni Family La Santoni Family, originaria dell’Alto Adige, sarà l’ospite speciale al concerto dei Creedence Clearwater Revived il 7 luglio 2024. La Santoni Family, una band composta da tre membri della stessa famiglia, entusiasma con il suo programma che spazia tra i classici del Country-Rock e del Pop degli anni ’60 e ’70, ma include anche brani propri attuali. Lena conquista con la sua voce straordinaria, regalando momenti di puro brivido. “The Legend of Woodstock” Tutti gli appassionati del rock sanno che i fratelli John e Tom Fogerty fondarono, all’epoca di Woodstock, quella che è stata, a detta di molti, la più grande band americana per quanto riguarda i singoli, i “CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL”, uno dei più convincenti rock’n’roll group di ogni genere, la band californiana più rappresentativa della cultura “on the road” degli anni ’60 e ’70. E che la band, dopo anni di successi planetari e milioni di dischi venduti, si sciolse malauguratamente a fine anni ’70, all’apice del successo, per la separazione artistica dei due fratelli/leader, John e Tom Fogerty. Jonnie Guitar Williamson Se John intraprese una luminosa carriera solistica nella musica country (salvo poi tornare, di recente, ai greatest hits) il fratello Tom fu sempre desideroso di far “rivivere” i suoni con una band che fosse erede dei CCR, ma nel 1990 morì prematuramente, a causa di un male incurabile. Il desiderio di Tom far rinascere i CCR fu esaudito poco tempo prima della sua scomparsa, con la nascita dei CREEDENCE CLEARWATER “REVIVED”, sotto la guida del virtuoso chitarrista Johnny “Guitar” Williamson (già membro dei mitici Titanic di “Sultana”), che aveva avuto modo di conoscere Tom Fogerty e di coglierne il progetto: l’epico successo della band originaria iniziava ad essere rinvigorito. Ancora oggi, dopo ormai circa trent’anni di tournèe, i CREEDENCE CLEARWATER “REVIVED” riescono a portare in giro per il mondo i suoni e le atmosfere dei CCR e negli ultimi anni hanno dato luogo a numerosissimi concerti anche in Europa, entusiasmando ovunque il pubblico accorso (in Germania, Olanda, Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, Russia, Rep. Ceca, Polonia, Slovenia, Croazia, Montenegro ed, ovviamente, in Italia).

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Music
Venerdì, 05 Lug 2024 20:00

Silbermond, die deutsche Pop-Rock-Band, gibt im Juli ein Konzert auf dem Pferderennplatz in Meran. Kartenvorverkauf in allen Athesia Buchhandlungen und online unter ticketone.it. Der wohl bekannteste „Exportschlager“ Bautzens Silbermond, die deutsche Pop-Rock-Band aus Bautzen, wurde 1998 gegründet und bestehend aus Stefanie Kloß (Gesang), den Brüdern Johannes (Bass) und Thomas Stolle (Gitarre,Klavier) und Andreas Nowak (Schlagzeug). Der große Durchbruch gelingt Silbermond im Jahr 2004 – mit dem Hit „Durch die Nacht“. Silbermond und die deutsche Pop Geschichte Das dazugehörige DebütAlbum „Verschwende deine Zeit“ wird mit Doppel-Platin ausgezeichnet, die darauffolgende Single „Symphonie“ entwickelt sich zu einem Meilenstein in der deutschsprachigen Musiklandschaft … der Rest ist deutsche Pop-Geschichte. Silbermond zählen seit ihrem Durchbruch zu den deutschen Top-Acts – und haben die Entwicklung deutschsprachiger Rock-Musik maßgeblich beeinflusst. Hymnen wie „Symphonie“, „Das Beste“ und „Irgendwas Bleibt“, mehr als 6 Millionen verkaufte Tonträgern, darunter Nummer-1-Alben wie „Laut gedacht“, „Nichts passiert“ oder „Schritte“ aus dem Jahr 2019, dutzende von Gold- und Platinauszeichnungen, hunderte von ausverkauften Konzerten. In ihrer gut 20-jährigen Karrieren sind Silbermond dabei nie stehengeblieben, sondern stets gewachsen, haben eine eigene und echte Band-DNA entwickelt. Persönlich und untereinander. Musikalisch, aber auch in der Verbindung mit den Fans. In ihrer Discographie genau wie auf den größten Bühnen im deutschsprachigen Raum. Wer ein Album dieser Band hört oder einem ihrer Konzerte beiwohnt, der weiß, was gemeint ist. Gemeinsam durch alle Zeiten. Seite an Seite. Die guten, schönen und die weniger guten. “AUF AUF“, das neue und siebte Album Genau davon erzählt auch „AUF AUF“, das neue, siebte Album von Silbermond. „AUF AUF“ ist ein Album, das nach vorne schaut. Das die Dinge neu verortet, ja, sie neu definiert. Das dem Leben neu begegnet. Mit einem Lächeln, mit Offenheit und mit einer Umarmung. Silbermond zeigen auf ihrem neuen Album „AUF AUF“ wie das geht. Und wie gut das tut! Vor allem durch Verbundenheit – zu und mit anderen, aber auch zu sich selbst. Verbundenheit zur eigenen Biografie und Geschichte. Denn genau hier, in den starken und sicheren Armen der Gemeinschaft, in der verwurzelten Verankerung mit sich selbst, wächst und entsteht: Mut. Genau das macht „AUF AUF“ zu so einem positiven und kraftspendenden Album, voller Zuversicht und guter Energie. Ein Album für uns alle – im besten Sinne. Auch, weil es auf diesem tollen, neuen Album ständig etwas Neues zu entdecken gibt. Egal ob Details oder Denkanstöße. Gefühle verstärken und verändern sich, machen das Album relevant für unterschiedliche Lebensabschnitte und Phasen.

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Music
Sabato, 29 Giu 2024 20:00

SEER: Österreichs erfolgreichste Mundartband Die SEER gelten als Österreichs erfolgreichste Mundartband. Mit einem weinenden Auge und einem dankbaren Herzen werden Die SEER ihre beeindruckende Karriere mit einer Abschiedstournee im Jahr 2024 beenden. Das Schlusskapitel von drei Jahrzenten Bandgeschichte soll, gerade weil diese Musik von so vielen Menschen gemocht wird, jedermann/frau die Gelegenheit geben, SEER-live ein letztes Mal erleben zu können. „Sche wars wennst do warst“ Die SEER SEER Ausklang – die Abschiedstour 2024 Die SEER ein letztes Mal live zu erleben, diese Gelegenheit sollten sich auch die Fans in Südtirol nicht entgehen lassen. Drei Jahrzehnte Bandgeschichte Es ist den SEERn ein Herzensanliegen, bei den „Ausklang-Konzerten“ jedem einzelnen von euch und am liebsten persönlich „pfiat di und donksche“ zu sagen. Seid dabei, wenn ein letztes Mal die großen SEER Hits wie „Wilds Wossa“, „Hoamatgfühl“, „Übern See“ uvm. bei einem musikalischen Rückblick in einer stimmgewaltigen, gefühlvollen und poetischen Art und Weise von einer der besten Live-Bands Österreich präsentiert werden. Wir laden euch ein, noch einmal mit den SEERn zu feiern und das „seerische“-Gemeinschaftsgefühl spürbar zu machen.

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Music
Giovedì, 27 Giu 2024 20:00

Showtime Agency präsentiert in Zusammenarbeit mit dem Tourismusverein Algund: Josh. Live 2024 Josh. ,der österreichische Musiker und Sänger, kommt mit seiner Band, der aktuellen Tour und jeder Menge Hits aus dem neuen Album “Reparatur” am Donnerstag, 27. Juni 2024 auf den Festplatz von Algund. Der Kartenvorverkauf startet am Freitag, den 24.11.2023, ab 10.00 Uhr in allen Athesia Buchhandlungen und online auf ticketone.it. Songwriter und Performer: Josh. In Josh’s Musik, die sich zwischen Element Of Crime und Wanda bewegt, vereinen sich Charme, Witz und musikalisches Talent. Der Wiener Schmäh durchzieht seine Songs, während er mit einem Augenzwinkern Geschichten aus dem Leben erzählt. Dabei bewahrt er stets eine leicht ironische Distanz. Diese einzigartige Kombination hat ihm die Zuneigung seines Publikums eingebracht, was durch Doppelplatin-, Platin- und Goldauszeichnungen in Österreich und Deutschland für Singles und Alben deutlich wird. Darüber hinaus unterstreichen fünf Amadeus Austrian Music Awards seinen künstlerischen Erfolg. Neues Album, neue Tour! „Reparatur“ hat JOSH. sein im September 2023 erschienenes drittes Album, das von Null auf Platz 1 in die Charts eingestiegen ist, genannt. Da lag der Name für die „Reparatour“ (die neue Tour 2024) also recht nahe. Mit „Reparatur“ zeigt sich JOSH. so gut wie noch nie und festigt seinen Ruf als brillanter Songwriter und Performer. Der mehrfache Amadeus Preisträger präsentiert dabei die neuen Songs wie „Martina“, „Ich gehör repariert“, „Nur nicht von Dir“ oder „Liebe mit Frühstück“, vergisst aber natürlich auch nicht auf seine bekannten Hits wie z.B. „Expresso & Tschianti“, „Vielleicht“, „Wo bist Du“ und natürlich „Cordula Grün“. Mit einer neuen Produktion samt neuen Bühnenelementen und den neuen Titeln zeigt JOSH. mit seiner Band auch auf der aktuellen Tour, warum er seit Jahren zu den erfolgreichsten Künstlern des Landes zählt. Die Fans erwartet jede Menge JOSH. mit eingängigen Melodien und sprachverliebten Texten. Und eine Band, die darauf brennt, mit den Fans gemeinsam wieder unvergessliche Konzerterlebnisse zu zelebrieren und zu teilen.? Ob „Cordula Grün“, „Expresso & Tschianti“, „Martina“ oder „Von dir ein Tattoo“ – bei einem Konzert von JOSH. folgt Hit auf Hit! Und viele der neuen Songs aus seinem neuen Nummer-1 -Album „Reparatur“ zählen schon jetzt zu den absoluten emotionalen Highlights seiner JOSH. Show.

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Sport
Sabato, 08 Giu 2024 08:30-16:00 |

Sei un amante della bicicletta e delle Dolomiti? Allora non perdere l'appuntamento con il Sellaronda Bike Day, la giornata della bici attorno al gruppo del Sella. Per l'occasione le strade e i passi della famosa Sellaronda saranno chiusi al traffico motorizzato dalle 8:30 alle 16:00 e riservati ai ciclisti. Per pedalare sugli iconici passi dolomitici Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo non è necessario iscriversi e non c’è un punto di partenza fisso. Ognuno è libero di organizzare la sua giornata sulla bici secondo i propri desideri e capacità. Che sia una sfida sportiva oppure una gita su due ruote con amici o famiglia: partecipa anche tu e goditi i suggestivi paesaggi dolomitici lungo il percorso. La lunghezza totale del tour è di 53 chilometri e se completi l'intero percorso supererai un dislivello totale di 1600 metri. Potrai gestirti la giornata come meglio ti aggrada, interrompendo il tour quando preferisci. Appuntamenti 2023: sabato 10 giugno 2023 e sabato 16 settembre 2023.

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Music
Venerdì, 07 Giu 2024 21:00
L'evento si tiene dal 07 Giu 2024 al 08 Giu 2024

Il gruppo di Augsburg e un esclusivo release show nei giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano Venerdi, 7 giugno 2024 – sold out Aggiunto, sabato, 8 giugno 2024 Inizio ore: 21.00 Un gruppo musicale che suona “Italo-Schlager” Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys sono un gruppo musicale di Augsburg, che stanno avendo sempre maggiore successo non solo in Baviera ma in tutta la Germania. La loro particolare caratteristica è quella di cantare un inventato “Italo-Schlager”. È un genere musicale popolare caratterizzato da suonate e ballate sentimentali con l’aggiunta, qua e là, di frasi o parole in italiano. Roy Bianco & Die Abbrunzati Boys terranno un esclusivo release show del loro nuovo disco ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Pieni di energia e un po‘ maliziosi presenteranno in anteprima i loro successi. Ingresso: dalle ore 18.00 con possibilità di visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il parcheggio è incluso nel prezzo del biglietto. I concerti si svolgono all’aperto e in qualsiasi condizione atmosferica, i posti a sedere del pubblico non sono coperti. Non è garantito il posto a sedere. Non è previsto il diritto al rimborso dei biglietti in caso di maltempo. Il programma è soggetto a modifiche con breve preavviso. Questo evento viene realizzato con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Theatre
Martedì, 04 Giu 2024 20:00

Come sempre alla fine della stagione Improtheater Carambolage non va al mare, ma prenota una camera con vista nell'albergo delle mille storie. Ma no! Non una camera, tutto l'albergo. Perché senza il suo fedele pubblico non c'è modo di iniziare le vacanze! Gli ombrellini da cocktail sono pronti e il pianista sta già suonando la colonna sonora dell'estate. Cosa state aspettando? E via con la marea di storie: profondità, perle di risate e ondate di fantasia sono garantite!

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Art & Culture
Domenica, 19 Mag 2024 09:00

La prossima edizione della Giornata internazionale dei musei in Alto Adige si terrà domenica 19 maggio 2024. La manifestazione prevede un programma speciale a ingresso libero a tema oppure una giornata delle porte aperte in numerosi musei, collezioni e luoghi espositivi dell'Alto Adige. Nata nel 1977, la Giornata internazionale dei musei è promossa a livello mondiale da ICOM per valorizzare il ruolo sociale e culturale e la varietà dei musei presso un ampio pubblico. A livello internazionale è collegata alla data del 18 maggio, ma in provincia di Bolzano, così come in alcuni altri Paesi europei, si svolge la domenica più vicina a questa data per facilitare la partecipazione. Il tema 2024: "Musei per l'educazione e la ricerca" Il tema scelto da ICOM, il Consiglio internazionale dei musei, per l'edizione 2024 è "Museums for Education and Research" (Musei per l'educazione e la ricerca). Dal 2020, la giornata punta infatti a supportare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, nella convinzione che i musei possono giocare un ruolo nel dare forma a un futuro sostenibile, attraverso i programmi di mediazione, le mostre, il coinvolgimento della comunità e la ricerca. Quest'anno, in linea con il motto, ICOM ha inteso concentrarsi su due Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ovvero: Obiettivo 4 Istruzione di qualità: fornire un’educazione di qualità equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti. Obiettivo 9 Imprese, innovazione e infrastrutture: costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione. Il tema 2024 focalizza il ruolo dei musei come centri educativi dinamici, che stimolano la curiosità, la creatività e il pensiero critico. Esso riconosce inoltre il loro contributo alla ricerca e all'esplorazione e diffusione di nuove idee. I musei sono, in sintesi, spazi vitali dove educazione e ricerca convergono per dare forma alla nostra comprensione del mondo.

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Theatre
Sabato, 18 Mag 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 18 Mag 2024 al 26 Mag 2024

Operette von Franz Lehár Libretto von Victor Léon und Leo Stein con soprattitoli in italiano Bei einem großen Ball der pontevedrinischen Gesandtschaft in Paris warten alle auf die reiche, frisch verwitwete Hanna Glawari. Eine Heirat mit einem Landsmann wäre die Rettung für den bankrotten Kleinstaat Pontevedro. Ein verstecktes Spiel um Treue und Untreue beginnt. Während die Gastgeberin Valencienne ihren Verehrer Camille mit der reichen Witwe verkuppeln will, setzt ihr Mann Baron Zeta auf den Lebemann Danilo Danilowitsch. Als Danilo aber in der gewitzten Hanna jene Frau wiedererkennt, die er vor ihrer Ehe liebte, aber aus Standesgründen nicht heiraten durfte, macht er einen Rückzieher. Am Ende der Nacht gibt es finanzielle Gewinner und emotionale Verlierer und ein unkonventionelles Paar, das Grenzen überschreitet. „Die lustige Witwe“, 1905 uraufgeführt, gilt als Geburtsstunde der modernen Tanzoperette und begründet Franz Lehárs Weltruhm. Berühmt sind seine glänzenden musikalischen Einfälle, wie „Da geh’ ich zu Maxim“, „Lippen schweigen“ oder das Vilja-Lied. Auf dem diplomatischen Parkett werden zu Walzer, Polka und Mazurka, aber auch zu Cancan und Cakewalk erotische und politische Interessen ausgetragen. Lehár zeigt eine bürgerliche Gesellschaft, die mit heimlichen Begierden provoziert und die Abgründe hinter der Fassade mit Humor zu überspielen weiß. Diese Operette, in der eine selbstbewusste Frau alle Fäden in der Hand hält, wird von der österreichischen Regisseurin Susanne Lietzow erstmals für die Vereinigten Bühnen Bozen in Szene gesetzt. Die griechische Dirigentin Elisa Gogou wird dem Spiel mit dem Feuer musikalisch nachspüren. Koproduktion mit der Stiftung Haydn von Bozen & Trient Baron Mirko Zeta Stephanos Tsirakoglou Valencienne Jasmina Sakr Graf Danilo Danilowitsch Erwin Belakowitsch Hanna Glawari Netta Or Camille de Rosillon Maximilian Mayer Vicomte Cascada Felix Heuser Raoul de St. Brioche Jakob Pejcic Bogdanowitsch Lukas Karzel Sylviane (Grisette 1) Joel Zupan Kromow Reinwald Kranner Olga (Grisette 2) Laura Hilden Pritschitsch Glenn Desmond Praskowia (Grisette 3) Johanna Zachhuber Njegus Klaus Huhle Lolo (Grisette 4) Anjulie Hartrampf Dodo (Grisette 5) Tabea Tatan Jou-Jou (Grisette 6) Irene Eggerstorfer Mann 1 N. N. Mann 2 Gregor Eisenhut Tänzerin & Dance-Captain Valentina Del Regno Musikalische Leitung Elisa Gogou Regie Susanne Lietzow

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Theatre
Venerdì, 10 Mag 2024 20:00
L'evento si tiene dal 10 Mag 2024 al 28 Mag 2024

Eine Komödie von Jordi Galceran Deutsche Übersetzung von Stefanie Gerhold Mit Alexa Brunner, Brigitte Knapp, Eva Kuen, Doris Pigneter Regie: Torsten Schilling Bühne und Kostüme: Andrea Kerner Licht und Technik: Julian Geier Bühnenbau: Robert Reinstadler Foto: Tiberio Sorvillo Vier passionierte Bergsteigerinnen, die schon viele Kletterrouten gemeinsam bewältigt haben, wollen den Mount FitzRoy in den chilenisch-argentinischen Anden erklimmen – und das als erste reine Frauen-Seilschaft: Anna, Kathy, Julia und Laura. Sie stehen vor der letzten, entscheidenden Felswand, als sich herausstellt, dass Julia schwer krank ist. Sie wird den Anstieg auf keinen Fall schaffen – und den Abstieg ebenfalls nicht, zumindest nicht ohne Begleitung. Wer ist bereit den Lebenstraum der Gipfeleroberung für Julia aufzugeben? Die zunächst latenten Spannungen zwischen den Frauen, nicht zuletzt befeuert von Philipp, der die Seilschaft per Funkgerät begleitet, drohen zu eskalieren… Eine Komödie, gespickt mit bissigen Dialogen und vielen überraschenden Wendungen.

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Others
Sabato, 04 Mag 2024 10:00

Torneo con competizioni attorno alla falciatura per gruppi da 4 persone nella Ritten Arena a Collalbo dalle ore 10. Brunch con musica dal vivo, rodeo, DJ & Aftershow-Party,… Percorso di trattori a pedali, angolo trucco e castello gonfiabile per i bambini. Iscrizioni per partecipare al torneo: tel. 348 3494892

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Others
Sabato, 04 Mag 2024 09:00-23:00 |

Il gruppo locale dell'Associazione Agricoltori Sudtirolesi di Avelengo e il gruppo locale di Avelengo delle associazioni di allevatori di bovini di razza grigia, Holstein, bruna e pezzata, dell'associazione di allevatori e cavalieri di Avelengo e dell'associazione di allevatori di ovini e caprini di Avelengo organizzano il 4 maggio 2024 la seconda mostra comune. Dopo oltre 10 anni, l'evento si svolgerà nuovamente ai piedi della chiesa di S. Caterina ad Avelengo. Saranno esposte solo mucche, cavalli e pecore di Avelengo. In totale vengono presentati circa 200 animali da esposizione. I bovini sono suddivisi nelle categorie giovenche gravide e vacche in lattazione. I cavalli sono suddivisi in cavalli giovani, giumente e giumente con puledri. Gli ovini sono suddivisi in giovani pecore e pecore femmine e in una categoria con arieti. Il concorso inizia alle 9.00 e il gran finale si svolge intorno alle 15.00. Il momento clou è sicuramente la categoria dei bambini, in cui gli allevatori più giovani di Avelengo presenteranno con orgoglio i loro vitelli. Per i visitatori più piccoli è previsto uno zoo di animali e la pittura del viso. I vigili del fuoco volontari di Avelengo offriranno un rinfresco.

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Sport
Domenica, 28 Apr 2024 12:3016:00
L'evento si tiene dal 28 Apr 2024 al 04 Mag 2024

È già iniziato il conto alla rovescia per i Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio 2024 Divisione I Gruppo A (2024 IIHF WMIA), che si terranno alla Sparkasse Arena di Bolzano dal 28 aprile al 4 maggio 2024. A 30 anni dall'ultima volta, un Campionato del Mondo di hockey su ghiaccio tornerà a Bolzano: la Sparkasse Arena fu infatti costruita per i Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio IIHF del 1994. Game schedule (all face-off times are indicated in local CET time) Sunday, 28 April 2024 12:30 – Korea vs Slovenia 16:00 – Japan vs Hungary 19:30 – Romania vs Italy Tuesday, 30 April 2024 12:30 – Slovenia vs Romania 16:00 – Hungary vs Korea 19:30 – Italy vs Japan Wednesday, 1 May 2024 12:30 – Hungary vs Romania 16:00 – Japan vs Korea 19:30 – Slovenia vs Italy Friday, 3 May 2024 12:30 –Korea vs Romania 16:00 – Slovenia vs Japan 19:30 – Italy vs Hungary Saturday, 4 May 2024 12:30 – Romania vs Japan 16:00 – Italy vs Korea 19:30 – Hungary vs Slovenia

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Cinema
Sabato, 27 Apr 2024 20:00

Langerwartete Fortsetzung des Sci-Fi-Epos‘ nach dem Roman „Der Wüstenplanet“ von Frank Herbert. Mit Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson u.a. USA 2023, Denis Villeneuve Zu Beginn des zweiten Teils des Sci-Fi-Romans von Frank Herbert ist der Wüstenplanet Arrakis noch in der Hand der Familie Harkonnen. Rabban kontrolliert den Spice-Abbau, während der Baron im Hintergrund die Fäden zieht. Paul Atreides will den Planeten natürlich nicht kampflos aufgeben, ist mit seiner Mutter Jessica jedoch damit beschäftigt, sich an das Leben bei den Fremen zu gewöhnen. Alles läuft auf den entscheidenden Kampf zwischen Haus Harkonnen und Haus Atreides hinaus. Kann Paul als Auserwählter die Fremen für seine Zwecke vereinen? Ab 12 Jahren

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Partyzone
Venerdì, 26 Apr 2024 18:00-02:00 |
L'evento si tiene dal 26 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Festa in tenda con celebri stelle della musica popolare, artisti internazionali, gruppi musicali famosi e DJ di popolari Sì, è vero! Il festival del villaggio di S. Martino si svolgerà nuovamente nel 2024! Le associazioni hanno organizzato qualcosa di nuovo e unico: Il "Mårtiner Dorffestival" dal 26 al 28 aprile 2024! In diversi tendoni della piazza delle feste di S. Martino numerose associazioni tradizionali di S. Martino garantiranno un indimenticabile weekend di festa. Il programma musicale spazia dalla musica popolare ai successi dalla musica delle bande di ottoni alla moderna musica da discoteca. Il "Best of Music" e il "Best of DJ" di venerdì e sabato si esibiranno su due grandi palchi in diversi tendoni. La domenica è una giornata dedicata alle famiglie con ingresso gratuito, un "Frühschoppen" con Radio U1, giochi e divertimento per tutte le generazioni e la tradizionale Coppa delle Alpi dei "Ranggler". Biglietto combinato (valido per venerdì e sabato, domenica gratis): 65 €. I biglietti singoli costano 35 €. Biglietti VIP limitati per venerdì, sabato e domenica al prezzo di 179 € per giorno e persona. Il biglietto VIP non è disponibile come biglietto combinato. L'ingresso giornaliero è incluso nel biglietto VIP. Disponibili solo su richiesta via e-mail a ok@mortiner-dorffest.com! Non perdetevi l'evento dell'anno in Val Passiria condotto da Lukas Brunner di Radio U1 Tirol! BEST OF MUSIC NELLA TENDA SCHLAGER Venerdì 26.04.2024 dalle ore 18: Männer der Berge Jason mit Band Philipp Burger mit Band Hannah LÄTS FETZ Sabato 27.04.2024 dalle ore 17: Hochwilde Böhmische Sepp Mattlschweiger's Quintett JUHE aus Tirol Marco Spiegl Nik P. Vanessa Mai Die jung Puschtra Domencia 28.04.2024 dalle ore 11: Radio U1 Frühschoppen Die Hopfenmusig Trio Lutz Die Jungen Pseirer Die Draufgänger BEST OF DJS NELLA TENDA PARTY Venerdì 26.04.2024 dalle ore 20: Weam Crew DJ Tyrol Darius & Finlay DJ Selecta TWO KINX NOISETIME Sabato 27.04.2024 dalle ore 20: Weam Crew Dominique Jardin Rene Rodrigezz Rudy Mc Harris & Ford

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Cinema
Venerdì, 26 Apr 2024 17:30-
L'evento si tiene dal 26 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Regie Bora Dagtekin Darsteller Mit Jella Haase, Gizem Emre, Max von der Groeben u.a. Spielzeit 120min ab 12 Jahren Nation/Jahr D 2024 Was ist eigentlich aus Chantal aus der 10b geworden? Als intellektueller Underdog mit großem Herzen und noch größerer Make-up-Sammlung wurde sie in „Fack Ju Göhte“ mit ihrer liebenswürdig-chaotischen Art zum weiblichen Publikumsliebling. Jetzt ist sie auf der Leinwand zurück: Chantal, ewige Influencerin ohne Follower, und ihre beste Freundin Zeynep geraten durch einen antiken Zauberspiegel, den sie für ein Social Media Gimmick halten, in eine Märchenwelt mit jeder Menge heiratswütiger Prinzen …

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Cinema
Venerdì, 26 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 26 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Regie Thea Sharrock Darsteller Mit Olivia Colman, Jessie Buckley, Timothy Spall u.a. Spielzeit 100min ab 14 Jahren Nation/Jahr GB/F 2024 Um 1920: Littlehampton ist ein kleiner Badeort im Süden Englands, jeder kennt jeden und die Gerüchteküche brodelt. Die Empörung ist groß, als Edith Swan, die unverheiratet ist und noch bei ihren Eltern lebt, Briefe erhält, die vor Beschimpfungen nur so triefen. Schnell fällt der Verdacht auf Ediths Nachbarin Rose, die für ihre unangemessene Feierlust und ihr loses Mundwerk bekannt ist. Als bald noch mehr Stadtbewohner anzügliche Briefe erhalten, beginnt eine wilde Jagd nach deren Verfasser …

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Exhibitions
Giovedì, 25 Apr 2024 14:30-16:00 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 29 Giu 2024

Visite guidate Dal 24 aprile al 29 giugno, ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 14.30 Scoprite gli affascinanti progetti di Light Art all’Abbazia di Novacella, realizzati da artiste e artisti internazionali, accompagnati dalle nostre guide esperte. Dal 24 aprile al 29 giugno, un’affascinante esposizione di progetti di arte contemporanea prenderà vita all’interno di diversi edifici del complesso monasteriale. A questa mostra partecipano 19 artiste e artisti internazionali, che interpretano a modo loro le tematiche inerenti alle sfide ecologiche e al cambiamento climatico e presentano pietre miliari dell’arte luminosa. La mostra di light art all’Abbazia di Novacella fa parte del Water Light Festival Bressanone. Artiste e artisti: Friedrich Böll, Laurence Bonvin, Martina Dal Brollo, Sara Förster, Dorra Hichri, Annika Hippler, Julian Hölscher, Anish Kapoor, Brigitte Kowanz, Heinz Mack, Atelier Mejia Wälz, François Morellet, Jakub Nepraš, Charly Nijensohn, Juan Francisco Rodriguez, Jazmin Rojas Forero, Nicolás Rupcich, Keith Sonnier, Rosmarie Weinlich Orario Ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 14.30 (solo previa prenotazione) Prezzo 17 EUR a persona

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Others
Giovedì, 25 Apr 2024 10:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 28 Apr 2024

Per appassionati di botanica e giardinaggio. Le proposte degli espositori: piante, fiori, sementi, attrezzature per il giardinaggio, oggettistica per il giardino. Il Merano Flower Festival propone agli appassionati di botanica e giardinaggio un'occasione speciale per vivere piacevolmente la primavera in città. Vivai e produttori presentano le loro novità in tema di florovivaismo, da piante e fiori ad attrezzature per il giardinaggio, con possibilità di acquisto. Curatrice della mostra-mercato è la "giornalista del verde" Mimma Pallavicini, che da oltre trent'anni si dedica alla divulgazione in tema di produzione vivaistica di qualità e collezionismo botanico, anche per le pagine del mensile Gardenia. Green Event! L'evento è certificato come a basso impatto ambientale. Per un viaggio più sostenibile consigliamo di raggiungere la manifestazione con i mezzi del trasporto pubblico.

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Others
Giovedì, 25 Apr 2024 09:30-18:30 |
L'evento si tiene dal 25 Apr 2024 al 28 Apr 2024

La più amata in Regione. Vacanze, Campeggio, Food, Sport & Giardino: questa è Tempo Libero. Ami il tuo tempo libero? In montagna e all'aria aperta? Ami il campeggio, lo sport e cerchi nuove ispirazioni? Non sai ancora dove trascorrere le vacanze e sei alla ricerca di idee e offerte? Vuoi rinnovare la casa e il giardino con qualcosa di diverso? Da noi in fiera trovi tutte le novità della prossima estate per le vacanze, il campeggio, l’outdoor, la casa e il giardino – non c’è modo migliore per riscoprire il piacere di fare shopping. Un’atmosfera leggera, con attrazioni per grandi e piccoli ad ogni angolo, profumi culinari e musica dal vivo fanno riaffiorare la voglia di sentirsi coccolati. Non vediamo l’ora di condividere quest’esperienza con te. Tempo Libero è... Food Specialità culinarie nel padiglione, il meglio dello Street food in area scoperta: Tempo Libero è anche una festa del gusto con mille delizie - perfetta per avviare la bella stagione. Sport Tempo Libero da sempre ama lo sport, e lo sport ama Tempo Libero! Tornano gli Alperia Sport Hero, le associazioni sportive e tante occasioni di fare movimento. Young Spazio al Gaming con tornei e sfide eccezionali, oltre che all'arte e alla cultura giovanile - insomma: più spazio alle nostre generazioni future e a tutto ciò che muove il loro mondo.

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Exhibitions
Mercoledì, 24 Apr 2024 21:00-23:59 |
L'evento si tiene dal 24 Apr 2024 al 12 Mag 2024

Artisti locali e internazionali trasformano i punti d’acqua di Bressanone e dintorni in luoghi luminosi e magici, grazie alle loro idee creative e speciali installazioni. Riflessioni su aspetti ecologici, economici e sociali legati all’acqua stanno alla base del ragionamento artistico. Più di 20 fontane, la confluenza tra Isarco e Rienza e altri tesori storico-culturali sono reinterpretati e trasformati in luoghi ricchi di luci ed opere d’arte.

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Theatre
Mercoledì, 24 Apr 2024 20:00

Thieme mal 2 + Faust hoch 2 = ein unvergesslicher Abend! Thomas Thieme ist einer der erfolgreichsten Bühnendarsteller Deutschlands. Auch in Filmen wie „Der Untergang“, „Das Leben der Anderen“ oder „Unterleuten“ glänzt er in markanten, mitunter zwielichtigen und stets starken Rollen. Markant ist auch seine Stimme, seine Lesungen sind ein Erlebnis. Sein Sohn Arthur ist Musiker und Komponist. Beide gemeinsam stellen sich nun mit Notenpult und vielen Instrumenten auf die Bühne, um ein monumentales Werk in einer konzertanten Lesung zu neuem Leben zu erwecken. Die Regisseurin Julia von Sell hat Goethes Faust I und II, die Tragödie in zwei Teilen, thematisch sortiert und zu einem neuen großen Ganzen zusammengefügt. Wie kleine Essays prallen die Zitate und Dialoge aufeinander, nicht mehr in der Szenenfolge des Stücks, sondern assoziativ. Mit elektronisch und live musizierten Lauten, Geräuschen und Melodien entsteht so ein Melodram: Ein Faust-Kosmos in zwei Stationen, an einem Abend. Jede Station ist eine eigene Erzählung. Und beide zusammen lösen sie vielleicht Mephistos Versprechen von einer Reise in die kleine und in die große Welt ein. Thieme mal 2 plus Faust hoch 2: Das gibt in Summe jedenfalls einen unberechenbaren Abend, den sich niemand entgehen lassen sollte! Ein Abend mit Thomas und Arthur Thieme Johann Wolfgang von Goethe in einer Fassung von Julia von Sell Sprecher: Thomas Thieme Komposition und Musik: Arthur Thieme Textfassung und Einrichtung: Julia von Sell

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Theatre
Martedì, 23 Apr 2024 20:30

di Fred Ebb, Gob Fosse, John Kander Regia: Chiara Noschese Coreografie: Franco Miseria Direzione Musicale: Andrea Calandrini Scene: Lele Moreschi Costumi: Ivan Stefanutti Disegno Fonico: Armando Vertullo Disegno Luci: Francesco Vignati Con: Stefania Rocca, Giulia Sol, Brian Boccuni, Cristian Ruiz. Chiara Noschese, Luca Giacomelli Ferrarini Produzione: Stage Entertainment Matteo Forte & Dan Hinde Scritto da tre autori d’eccellenza: John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia) Chicago è uno dei grandi classici del musical, la cui fama internazionale è aumentata notevolmente in tutto il mondo dopo l’uscita del film nel 2002 (vincitore di 6 premi Oscar), diretto da Rob Marshall, scritto da Bill Condon e basato e interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Geere e John C. Reilly. Grazie alla sua storia universale di fama, fortuna e tanto jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti, Chicago è considerato non solo uno dei musical più noti di Broadway, ma anche uno dei più celebri e longevi. Dopo il debutto a Broadway nel 1996, in oltre 25 anni è stato rappresentato in 36 paesi e premiato con 6 Tony Awards per Migliore Regia, Migliore Coreografia e Migliore Revival di un Musical, 2 Olivier Awards, un Grammy e migliaia di standing ovation. Lo sfondo è la ruggente metropoli dell’Illinois negli anni Venti, un universo brulicante di storie, intrighi, sete di successo e manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei media. La trama segue le vicende di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla per la sua migliore amica. Dopo essere stata condannata per il suo omicidio, finisce in carcere dove incontra il suo idolo Velma Kelly, sia assassina che cantante jazz. Le due uniscono le forze con l’astuto avvocato Billy Flynn e complottano rapidamente per riconquistare la libertà e la fama nella Chicago underground. Le scene, i balli e le canzoni indimenticabili, trasporteranno lo spettatore nella Chicago dei ruggenti anni Venti per una serata di grande teatro in musica.

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Theatre
Martedì, 23 Apr 2024 20:00

Thieme mal 2 + Faust hoch 2 = ein unvergesslicher Abend! Thomas Thieme ist einer der erfolgreichsten Bühnendarsteller Deutschlands. Auch in Filmen wie „Der Untergang“, „Das Leben der Anderen“ oder „Unterleuten“ glänzt er in markanten, mitunter zwielichtigen und stets starken Rollen. Markant ist auch seine Stimme, seine Lesungen sind ein Erlebnis. Sein Sohn Arthur ist Musiker und Komponist. Beide gemeinsam stellen sich nun mit Notenpult und vielen Instrumenten auf die Bühne, um ein monumentales Werk in einer konzertanten Lesung zu neuem Leben zu erwecken. Die Regisseurin Julia von Sell hat Goethes Faust I und II, die Tragödie in zwei Teilen, thematisch sortiert und zu einem neuen großen Ganzen zusammengefügt. Wie kleine Essays prallen die Zitate und Dialoge aufeinander, nicht mehr in der Szenenfolge des Stücks, sondern assoziativ. Mit elektronisch und live musizierten Lauten, Geräuschen und Melodien entsteht so ein Melodram: Ein Faust-Kosmos in zwei Stationen, an einem Abend. Jede Station ist eine eigene Erzählung. Und beide zusammen lösen sie vielleicht Mephistos Versprechen von einer Reise in die kleine und in die große Welt ein. Thieme mal 2 plus Faust hoch 2: Das gibt in Summe jedenfalls einen unberechenbaren Abend, den sich niemand entgehen lassen sollte! Ein Abend mit Thomas und Arthur Thieme Johann Wolfgang von Goethe in einer Fassung von Julia von Sell Sprecher: Thomas Thieme Komposition und Musik: Arthur Thieme Textfassung und Einrichtung: Julia von Sell

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Cinema
Domenica, 21 Apr 2024 20:00

Die zweite Regiearbeit des österreichischen Kabarettisten, Schauspieler und Regisseur Josef Hader. Mit Birgit Minichmayr, Josef Hader, Thomas Schubert, Maria Hofstätter u.a. A 2024, Josef Hader Andrea, eine Polizistin auf dem Lande, beschließt, sich von ihrem Mann Andy scheiden zu lassen. Das halbe Dorf macht ihr Vorwürfe: Wie kann sie sich nur von dem so tollen Andy scheiden lassen? Eines Abends torkelt Andy betrunken vor ihr Auto und stirbt. Geschockt begeht Andrea Fahrerflucht, kehrt dann aber zurück. Inzwischen gibt es einen anderen Schuldigen: Der Religionslehrer Franz hält sich für den Täter und wird auch von den anderen dafürgehalten. Andrea versucht, ihre Spuren zu verwischen.

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Kids
Sabato, 20 Apr 2024 15:00

Der schwedische Animationsfilm, der auf der erfolgreichen Kinderbuchreihe basiert, begleitet die abenteuerlustige Kuh Mama Muh und ihren besten Freund, die Krähe Krah, bei ihren Abenteuern. S 2023, Christian Ryltenius Mama Muh ist eine ungewöhnliche Kuh. Statt wie die anderen Kühe auf der Weide zu grasen, will sie lieber die Welt entdecken und dabei Spaß haben! Die Krähe ist nicht nur ihr bester Freund und ständiger Begleiter, sondern oftmals die einzige Stimme der Vernunft. Als dann der geliebte Teddybär des kleinen Lillebror verschwindet und Mama Muh nicht ganz unschuldig daran ist, hängt der Haussegen auf dem Bauernhof schief. Da gibt es nur eines: Mama Muh und die Krähe müssen den Teddy finden … Ab 5 Jahren

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Cinema
Sabato, 20 Apr 2024 17:30-
L'evento si tiene dal 20 Apr 2024 al 21 Apr 2024

regia Sofia Coppola interpreti Con Jacob Elordi, Cailee Spaeny, Emily Mitchell durata 113min nazione/anno USA 2023 Quando Priscilla Beaulieu conosce Elvis Presley ha quattordici anni e non è mai uscita con nessuno. Lui invece è la star del rock'n'roll, con il mondo e le donne ai suoi piedi. Nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile. La richiama, la invita a Graceland, la sposa. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.

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Music
Venerdì, 19 Apr 2024 20:00

Immergiti in frizzanti e tempestosi suoni acquatici del pop e del rock: una simbiosi unica di voci corali dei FLAT CAPS, archi e impressionanti immagini subacquee di Claudia Rubner.

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Formation
Venerdì, 19 Apr 2024 18:00-21:30 |

Vertiefungswochenende Ziel und Inhalt: Ukulele, dieses liebenswerte Instrument, kann man auch über die gängige Liedbegleitung hinaus spielen. Feine Zerlegungen, Melodien, Improvisieren, Zusammenspiel… Mit all dem beschäftigen wir uns an diesem Wochenende. Und all das fließt dann auch in die Begleitung von Liedern ein und macht das Ganze spannender und vor allem schöner. Wenn du schon etwas Ukulele spielst oder am Anfängerkurs teilgenommen hast, bist du genau richtig. Zielgruppe: Alle Interessierten, die ihre Ukulele-Kenntnisse vertiefen möchten. Auch Kinder ab 9 Jahren in Begleitung eines Erwachsenen sind willkommen! Jugendliche auch ohne Begleitung eines Erwachsenen! Teilnehmerzahl: 8 - 16 Zeit: Freitag, 19. April 24, 18.00 – 21.30 Uhr Samstag, 20. April 24, 9.00 – 12.30 und 13.30 – 17.00 Uhr Sonntag, 21. April 24, 9.00 – 12.30 Uhr Mitzubringen: Ukulele, Reservesaiten, Plektron Beitrag: 165,00 € inkl. 22% Mwst. 270,00 € Spezialpreis für 1 Erwachsenen mit 1 Kind/Jugendlichen 135,00 € Spezialpreis für Jugendliche unter 18 Referent*in: Ossy Pardeller, Gitarrist und Komponist, geboren in Bozen, gelebt in Sevilla, Berlin, Salzburg, derzeit in Wien, schreibt Theatermusik für Volkstheater Wien, Komödienspiele Porcia, Landestheater Salzburg, Drama X Wien u.v.a., spielt Konzerte mit „Mikulec-Pardeller“, „Georg Clementi“, „Herbert Berger“, ist Autor der „Miniaturen für Gitarre“, erschienen im „DUX-Verlag-Manching", liebt es, in Kleinbesetzungen zu spielen und hat insgesamt noch sehr viel vo Anmeldeschluss: 05.04.2024

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Cinema
Venerdì, 19 Apr 2024 17:00

Regie Eric Besnard Darsteller Avec Lambert Wilson, Grégory Gadebois, Marie Gillain. Spielzeit 95min Nation/Jahr F 2023 Français avec sous-titres allemands En collaboration avec Volkshochschule Un entrepreneur à succès doit s'arrêter sur une route de montagne isolée à cause d'une panne de voiture. Heureusement, un solitaire taciturne l'emmène dans sa ferme. Ce bref séjour, loin de l'agitation quotidienne, va changer sa vie. Ein erfolgreicher Unternehmer muss aufgrund einer Autopanne auf einer abseitigen Bergstraße haltmachen. Glücklicherweise nimmt ihn ein wortkarger Eigenbrötler mit auf seinen Hof. Der kurze Aufenthalt fern der Hektik des Alltags verändert sein Leben …

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Cinema
Venerdì, 19 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 19 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Regie Josef Hader Darsteller Mit Birgit Minichmayr, Josef Hader, Thomas Schubert, Robert Stadlober u.a. Spielzeit 94min ab 14 Jahren Nation/Jahr A 2024 Andrea, eine Polizistin auf dem Lande, beschließt, sich von ihrem Mann Andy scheiden zu lassen. Das halbe Dorf macht ihr Vorwürfe: Wie kann sie sich nur von dem so tollen Andy scheiden lassen? Eines Abends torkelt Andy betrunken vor ihr Auto und stirbt. Geschockt begeht Andrea Fahrerflucht, kehrt dann aber zurück. Inzwischen gibt es einen anderen Schuldigen: Der Religionslehrer Franz hält sich für den Täter und wird auch von den anderen dafürgehalten. Andrea versucht, ihre Spuren zu verwischen.

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Theatre
Giovedì, 18 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Music
Giovedì, 18 Apr 2024 20:00

SKYLLA è il progetto della compositrice e bassista Ruth Goller, che suona il basso e canta. In questo progetto, è affiancata dalle straordinarie cantanti britanniche Lauren Kinsella e Alice Grant. Tutte e tre vivono a Londra, mentre Ruth ha origini altoatesine. La musica di SKYLLA trae ispirazione dalle canzoni popolari dell'Europa orientale, dal free jazz e da Joyce. Presenta composizioni incantevoli, mentre le armonie del basso scintillano sotto una performance vocale ultraterrena a tre voci. SKYLLA prende spunto dal mitico mostro marino a tre teste, poiché la musica di questo trio è misteriosa e talvolta pericolosa nel suo modo intimo e unico. Ruth Goller: bass, voice Lauren Kinsella: voice Alice Grant: voice

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Formation
Giovedì, 18 Apr 2024 20:00

La salute mentale è un diritto. Giovani, i loro bisogni e contributi (spesso trascurati). Relatrici e Relatori principali: - Maria Rita Parsi (Psicoterapeuta) - Sonja Fischnaller (Psycologist for Future) A chi è rivolto Sera: tutta la cittadinanza Obiettivi - Informare con uno sguardo sul territorio ma anche oltre sulle tematiche legate alla salute mentale e il benessere - Fornire strumenti e chiavi di lettura utili per affrontare i problemi legati alla salute mentale con più consapevolezza.

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Formation
Giovedì, 18 Apr 2024 09:30-12:30 | 14:00 - 18:00

Umgang mit drogenkonsumierenden Jugendlichen Ziel und Inhalt: Der Konsum von legalen und illegalisierten Substanzen bei jungen Menschen führt immer wieder zu Unsicherheiten, Überforderung oder Konflikten. Welche Vorgehensweise ist die richtige? Was muss ich wissen? Brauchen Jugendliche mehr Regeln oder mehr Freiräume? Diesen und weiteren Fragen gehen wir im Seminar nach. Daneben beinhaltet es Basiswissen und Methoden der Suchtprävention, theoretische Inputs zu Konsum und Risiko und die Näherbringung jugendlicher Bedürfnisse und Lebenswelten. Somit werden auf der Basis von theoretischem Wissen und praxisnaher Auseinandersetzung Handlungsansätze für präventive Maßnahmen vermittelt. Zudem werden Anregungen für eine reflektierte, personenzentrierte, risikomindernde und kompetenzfördernde Haltung im Umgang mit Konsumierenden gegeben. Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Jugendarbeit, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Sozialassistent*innen, Psycholog*innen, Lehrpersonen, Multiplikator*innen aus dem Jugendsozial- und Gesundheitsbereich und aus Bereichen der Jugendberatung und –begleitung Teilnehmerzahl: 8 - 16 Beitrag: 100,00 € inkl. 22% Mwst. 90,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Evelin Mahlknecht, Sozialarbeiterin, Sexualberaterin und Traumapädagogin, MI-Trainerin, Mitarbeiterin im Forum Prävention und Koordinatorin Fachstelle Suchtprävention und Gesundheitsförderung – Bozen, langjährige Erfahrung in den Bereichen Sucht & Drogen, Prävention, Jugendarbeit, Beratung und Safer Nightlife Anmeldeschluss: 04.04.2024

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Formation
Giovedì, 18 Apr 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Videowerkstatt für Einsteiger*innen & leicht Fortgeschrittene Ziel und Inhalt: Aus einer ausgedachten Geschichte und einfachen Materialien fabrizieren die Teilnehmenden ernste bis lustige oder verrückte Kurzfilme. Wie das geht? Mit dem Smartphone werden lauter Einzelbilder gemacht. Durch das Verschieben der Materialien (z.B. Lego-Figuren, Bauklötze usw.) und immer neuen Aufnahmen entsteht später im Film Bewegung. Zum Schluss können die Filme mit Dialogen, Geräuschen und Musik vertont werden. Nach dieser kreativen Arbeit geht es ans Eingemachte. Action-Kameras sind leicht an verschiedenen Gegenständen zu befestigen und werden daher beispielsweise von Radfahrern, Skifahrern, Surfern, Fallschirmspringern, Tauchern oder Extremsportlern eingesetzt. Die Filme haben durch ihre Ich-Perspektive einen besonderen Reiz. Mit konkreten Tipps soll es gelingen, aus einfachen Schnappschüssen einen abwechslungsreichen Videoclip zu erstellen. Wir verwenden folgende Software: Android bzw. iPhone, Action Cams Smartphone Apps: Stop Motion Studio / CapCut PC-Software: Clipchamp Falls jemand nur an einem der beiden Themen interessiert ist, kann er / sie die Videowerkstatt auch nur an einem halben Tag besuchen: Am Vormittag für Trickfilm, am Nachmittag für Action Cam. (Dies bitte bei der Anmeldung angeben") Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder-, Jugend-, Sozial-, Kulturarbeit und Erwachsenenbildung, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Lehrpersonen, Gruppenleiter*innen, Multiplikator*innen aus pädagogischen und sozialen Berufen, Eltern und Interessierte Teilnehmerzahl: 6 - 10 Mitzubringen: Eigenes Smartphone. Falls vorhanden, eigene Kameras und eigener Laptop Beitrag: 130,00 € inkl. 22% Mwst. 117,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 70,00 € inkl. 22% Mwst. für den halben Tag Referent*in: Matthias Jud, Bozen. Kultur- und Medienpädagoge, Jugendarbeiter. Seit 2014 Medienpädagoge im Jugendzentrum Jux in Lana, Saferinternet.at Botschafter, Organisator der jährlichen Tage der Digitalen Medien im Jux Lana, Mitarbeit an diversen Projekten des Forum Prävention und des Netz I offene Jugendarbeit Anmeldeschluss: 04.04.2024

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Theatre
Giovedì, 18 Apr 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 18 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Silvio Orlando è protagonista del primo allestimento italiano della commedia "Ciarlatani" (Los Farsantes) del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remo?n, celebrato in patria con il Premio Lope de Vega per il Teatro (2014) e il Premio nacional de Literatura Drama?tica (2021). Tradotto dall’autore Davide Carnevali, lo spettacolo vede impegnati quattro attori capitanati da Orlando, catapultati in un viaggio attraverso una moltitudine di personaggi, spazi e tempi. «"Ciarlatani" è una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione» dice Remón che conduce una narrazione teatrale con un'aspirazione romanzesca e cinematografica. Anna è un’attrice di teatro la cui carriera è in declino. Diego è un regista affermato di film commerciali. Apparentemente rappresentano i due estremi della professione artistica: il successo e il fallimento. Entrambi stanno attraversando una crisi personale e le loro storie sono collegate da una figura comune: il regista cult degli anni ’80 Eusebio Velasco, padre di Anna e maestro di Diego, scomparso e isolato dal mondo. «"Ciarlatani" sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari» prosegue Remo?n, che cura la regia di questo spettacolo. «Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un'opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c'è, a mo' di pausa o parentesi, un autofiction in cui l'autore dell'opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi». Silvio Orlando in CIARLATANI di Pablo Remón traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes e con (o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi scene Roberto Crea luci Luigi Biondi costumi Ornella e Marina Campanale aiuto regia Raquel Alarcón regia Pablo Remón una produzione CARDELLINO SRL in coproduzione con SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI - TEATRO DI ROMA / TEATRO NAZIONALE durata: 120 minuti

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Theatre
Mercoledì, 17 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Theatre
Martedì, 16 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Theatre
Martedì, 16 Apr 2024 20:00

Aprile fa ciò che gli pare. E Improtheater fa lo stesso. Perché dobbiamo già fare così tante cose, o? Quindi ora possiamo fare ciò che vogliamo! Che ne dite di: colorare le gocce della pioggia d'aprile, nutrire le depressioni invernali con palline antitarme, scavare le radici della risata, arrampicarsi sulle nuvole dalle lentiggini o sfilare sulla passerella della fashion week con cappuccio alla moda? Whatever! L'importante è che veniate a teatro, scegliate un mazzo colorato di storie per decorare le vostre stanze del cuore!

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Theatre
Lunedì, 15 Apr 2024 20:30

Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti

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Music
Lunedì, 15 Apr 2024 20:00

Nartan Savona: harp & piano Davide Mariz: electric & double bass Max Castlunger: percussion set & flute feat. Andrea Capellupo: guitar Dopo il successo al “World Harp Congress” in UK e l'uscita del secondo album “Harpiano”, Nartan presenta il nuovo trio composto da Nartan ed altri due musicisti d’eccezione: l’ottimo Davide Mariz al basso elettrico e al contrabbasso acustico e l’eclettico Max Castlunger con il suo set di percussioni e il flauto indiano bansuri. Al trio si aggiunge eccezionalmente il chitarrista Andrea Capellupo. Con il loro contributo di grande versatilità verranno riletti alcuni brani del repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale della musica e dell’interplay. Un concerto più vicino al crossover che al jazz, e ovviamente non mancherà la componente dell’improvvisazione.

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Kids
Lunedì, 15 Apr 2024 16:30

DE 2023, 103 Min. Regie: Felix Binder mit: Ava-Elisabeth Awe, Felix Nölle, Ronald Zehrfeld, Lavinia Wilson, Alwara Höfels, Daniel Christensen, Anatole Taubman Ludwig Trepte Billie and Dino haben zusammen ein Radioteleskop gebaut. Jetzt empfangen sie darüber mysteriöse Signale - es könnte sich nur um Nachrichten von Außerirdischen handeln, oder? Als sie anderen von dieser Sensation berichten, glaubt ihnen niemand. Also besuchen sie den Weltraumhafen der ESA und werden aus Versehen ins All geschossen - was den Beginn eines verrückten Abenteuers markiert. Empfohlen ab 6 Jahren

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Music
Domenica, 14 Apr 2024 21:00

Prevendita biglietti dal 19 ottobre 2023 ore: 10.00 in tutte le librerie AthesiaTrento: Promoevent, Radio Dolomiti www.ticketone.it GIOVANNI ALLEVI Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama internazionale, è responsabile di un profondo rinnovamento della musica colta, riportando l’arte della composizione all’attenzione delle nuove generazioni. È diplomato in Pianoforte e in Composizione ed è laureato in Filosofia con la tesi “Il vuoto nella Fisica Contemporanea”. Ha calcato i palchi delle più importanti sale da concerto del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano, fino all’Auditorium della Città Proibita di Pechino. Grazie alsuo impegno intellettuale, è punto di riferimento filosofico sui concetti di innovazione e analisi del cambiamento.Il suo ultimo libro è intitolato “Le regole del Pianoforte -33 note di musica e filosofia per una vita fuori dall’ordinario" (Ed. Solferino). Numerose sono le tesi di laurea a lui dedicate. Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e culturali, è Stella d’Oro al Valor Mozartiano, Premio Falcone e Borsellino, ed Ambassador di Save the Children, in prima linea nella difesadei diritti dei più piccoli. Ha ricevuto apprezzamenti di stima da Papa Benedetto XVI, Papa Francesco, dal Premio Nobel Mikhail Gorbaciov. L’Agenzia Spaziale Americana NASA gli ha intitolato un asteroide: giovanniallevi111561. È autore e conduttore di un'innovativa e pluripremiata docuserie in onda su Rai Play: “Allevi in the jungle”. Dalle note dell’ultimo singolo "Our Future" dedicato al Pianeta, è partita la collaborazione del compositore con Earth Day European Network, che lo vede coinvolto come Ambassador della più importante iniziativa green dedicata alla Terra. Il Maestro Allevi è stato insignito del titolo di Ambassador per il suo ruolo di divulgatore presso i giovani, grazie al suo impegno intellettuale e al suo talento artistico espressione di un linguaggio universale.#GiovanniAllevi #IoAspettoAllevi

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Cinema
Domenica, 14 Apr 2024 20:00

Biopic über Bob Marleys Lebenswerk, das mit seiner Musik und Atmosphäre überzeugen kann. Mit Kingsley Ben-Adir, Lashana Lynch, James Norton u.a. USA 2024, Reinaldo Marcus Green 1976: Auf Jamaika herrschen bürgerkriegsähnliche Zustände. Um für Frieden und Verständigung zu werben, kündigt Bob Marley ein großes Gratis-Konzert in der Hauptstadt Kingston an. Kurz vor dem Termin kommt es zu einem Überfall im Haus des Reggae-Stars bei dem es einige Schwerverletzte gibt. Um seine Familie und seine Band in Sicherheit zu bringen, übersiedelt Marley mit ihnen nach London. Dort nimmt er sein wohl wichtigstes Album, „Exodus“, auf, mit dem er endgültig zum globalen Superstar aufsteigt. Ab 12 Jahren

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Music
Domenica, 14 Apr 2024 18:00

Sonora 707 Un’iniziativa dell’Associazione Conductus. Ingresso 20, ridotto € 15. C´è qualcosa di inconoscibile e al tempo stesso di familiare in un brano di musica. Come in un mistero da decifrare. Marcello Fera presenta con questo programma il suo nuovo CD Piccoli Arcani. Musiche di: Marcello Fera, Claudio Monteverdi, Francesco Landini Trio Conductus: Nathan Chizzali – Violoncello Silvio Gabardi – contrabbasso Marcello Fera – violino

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Theatre
Sabato, 13 Apr 2024 20:00

Torna l’appuntamento primaverile di Cababoz! Lo spettacolo di cabaret sopra, sotto, e dietro le righe! Preparatevi per un'esperienza straordinaria di comicità sgargiante, satira tagliente e musiche esplosive tutto prodotto con le “braccia rubate all’agricoltura” dei non più giovanissimi Cababoz! Ma sono come il vino – migliorano di anno in anno.

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Music
Sabato, 13 Apr 2024 20:00

Nel loro cosmo pianistico quasi infinito, le Queenz of Piano combinano il virtuosismo e la profondità della musica classica con l'atmosfera di un concerto pop. In tempi in cui non esiste solo Goethe, ma anche Fuck ju Goethe, le due pianiste Jennifer Rüth e Ming abbattono i confini tra Bach e beats, musica classica e popolare, cultura alta e pop! Stanno conquistando il mondo con il loro energico spettacolo e stanno arrivando anche a Merano.

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Exhibitions
Sabato, 13 Apr 2024 08:30-11:30 |
L'evento si tiene dal 13 Apr 2024 al 06 Set 2024

La questione della bellezza eterna attraversa come un filo rosso la mostra fotografica di Viktor Canins, che invita i visitatori ad ampliare i propri orizzonti percettivi. Da diversi anni, questo fotografo amatoriale si è concentrato sulle abitudini delle farfalle nei dintorni di Laion, al fine di immortalarne, catturarne e conservarne l’aspetto estetico. È una bellezza che nasce dalla comprensione della natura, dei cicli vitali e della fugacità del momento. Le sue immagini attirano l’attenzione, mostrano ciò che vive e che muore, perché la vita di queste delicate creature è breve. Le foto esposte sono quindi più di semplici raffigurazioni: sono finestre su un mondo spesso ignorato. [Testo: Barbara Obrist] Nato nel 1956, Viktor Canins è un elettricista di Ortisei, in Val Gardena, che accanto alla passione per le farfalle si è dedicato alla musica: suona la chitarra e il contrabbasso in diversi gruppi

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Theatre
Venerdì, 12 Apr 2024 20:00

Tour Thorsten Havener „Gedankenleser“ Thorsten Havener live 2024 mit seinem brandneuen Programm „Gedankenleser“ in Bozen. Geheimnisvoll. Verblüffend. Mitreißend. Seit über 20 Jahren verblüfft Thorsten Havener mit seinen mentalen Fähigkeiten seine Zuschauer im TV und auf den Bühnen dieser Welt. Hunderttausende verfolgten bereits weltweit staunend sein Schaffen und blieben rätselnd zurück. Mysteriös, rätselhaft doch stets unterhaltsam In „Gedankenleser“ zeigt Thorsten Havener die Essenz seines Wissens und seiner Erfahrungen der letzten beiden Dekaden. Der Abend ist ein einzigartiges Erlebnis – mysteriös, rätselhaft, unfassbar und zugleich sehr unterhaltsam. Es ist ein Abend, der nicht nur für die Zuschauer gemacht ist, sondern sie vor allem auch miteinbezieht – denn es geht um ihre Gedanken, Emotionen und Entscheidungen. Es ist mehr möglich als wir denken Charmant zeigt Thorsten Havener ihnen eine Welt, in der mehr möglich ist, als sie denken. Diese Reise führt seine Gäste tief in ihr Innerstes, zu ihrer Intuition und an den Rand ihrer Vorstellungskraft. So erlangen sie völlig neue Einblicken in die Kraft ihrer Gedanken und deren Auswirkung auf ihre Wirklichkeit. Thorsten Havener ist bekannt für seine Fähigkeiten, menschliche Gedanken und Emotionen zu lesen und zu beeinflussen und dies in seinen Bühnenshows und Vorträgen auch dem Publikum zu erklären. Die Presse zeigt sich begeistert: „Thorsten Havener ist eine Sensation.“ (Süddeutsche Zeitung) „Unheimlich – Thorsten Havener guckt in die Gehirne fremder Menschen.“ (Bild) „Unterhaltsam, verblüffend und informativ.“ (Offenbach-Post) „Gedankenleser Thorsten Havener verblüfft Publikum.“ (Badische Neue Nachrichten)

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Cinema
Venerdì, 12 Apr 2024
L'evento si tiene dal 12 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Il 37° Bolzano Film Festival Bozen (12 – 21 aprile 2024) prenderà ufficialmente il via venerdì 12 aprile 2024 con la proiezione del film muto del 1919 Blind Husbands di Erich von Stroheim. Nella serata inaugurale, in contemporanea nelle tre sale del Filmclub, il film d’esordio alla regia di Stroheim sarà proiettato in versione restaurata e virata a cura dell'Österreichische Filmmuseum di Vienna e, per la prima volta in Italia, con accompagnamento musicale dal vivo grazie alla collaborazione con il Südtirol Jazz Festival Alto Adige. Dedicato alla guida alpina Sepp Innerkofler, Blind Husbands fu girato agli Universal Studios con uno sfondo cinematografico delle Dolomiti di Cortina d'Ampezzo e riscosse, all'epoca, un grande successo. A chiudere il festival sabato 21 aprile sarà Linda e il pollo, piccolo capolavoro d’animazione diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, premiato come Miglior Film all’Annecy Animation Festival. Quest'anno, i Premi alla carriera del BFFB in collaborazione con l'Azienda di Soggiorno di Bolzano saranno assegnati ai registi Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi e alla casa di produzione Vivo film di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa. A Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, originali e straordinari protagonisti del cinema e delle arti visive, è dedicato anche un omaggio con la proiezione di sei film. Yervant Gianikian riceverà a nome di entrambi il premio per l'eccezionale insieme della loro opera cinematografica nella giornata di giovedì 18 aprile. Il premio alla carriera attribuito a Vivo film per “La dedizione, la passione, la competenza e la sensibilità con cui Marta Donzelli e Gregorio Paonessa sviluppano le storie e supportano il lavoro di registi e registe”, sarà consegnato domenica 14 aprile. Il BFFB37 insieme al Lichter Filmfest di Francoforte renderà inoltre omaggio alla figura di Karl “Baumi” Baumgartner, produttore, distributore e regista, scomparso dieci anni fa. Nel corso di 3 serate verrà proiettata una selezione dei suoi film più belli, che ha portato alla luce come una “levatrice del cinema”, come amava definirsi Questa 37a edizione rispecchia l’evoluzione di un profilo che ha cominciato a delinearsi a partire dell’edizione del 2023, la prima di Vincenzo Bugno come direttore artistico, e che vede nella regione, nel territorio e nei territori circonstanti una fonte di ispirazione, un’idea. Ma anche un terreno fertile da dove partire per aprirsi ad altri mondi, sia dal punto di vista geografico-culturale che da quello strettamente cinematografico. Il confine non visto come limite ma come punto di partenza. Le lingue, le minoranze etniche. Minoranze etniche, come oggi vengono definite, magari trasformate in minoranze, perseguitate e discriminate, dalla storia, dal colonialismo. Non è quindi casuale che il BFFB37 dedichi un focus al Cinema Indigeno Brasiliano. Un cinema a più livelli dove troviamo le produzioni militanti di autentica resistenza politico-culturale di collettivi locali, le produzioni di alcuni registi con alle spalle già una notevole esperienza produttiva e le opere di alcuni registi non indigeni che hanno visto nella loro attenzione per le tematiche indigene una necessità, un impegno civile, un’importante opera di decolonizzazione. E spesso hanno contribuito alla nascita del cinema indigeno, al di là di qualsiasi atteggiamento paternalista (maternalista…) o di superiorità culturale. La gran parte delle opere presentate nell’ambito Focus sono in Yanumani o in una mescolanza di lingue indigene con il brasiliano-portoghese e il collegamento con la sezione Piccole Lingue DOC è automatico. Organizzata in collaborazione con la Libera Università di Bolzano laurea magistrale in Linguistica applicata e l’Associazione culturale La Fournaise, Piccole Lingue DOC è la sezione che il BFFB dedica al tema delle minoranze linguistiche con l’intento di gettare un ponte tra il plurilinguismo altoatesino e i molteplici contesti in cui, nel mondo contemporaneo, si usano lingue diverse da quelle parlate dalla maggioranza. Minoranze, lingue, conflitti sono contenuti che ricorrono spesso anche nel ConcorsoBFFB37, aperto alle forme documentarie e alla finzione/finzioni, e nella sezione RealeNonReale che ripropone un ulteriore programma di documentari, forma cinematografica sulla quale è necessario posare uno sguardo insistente, considerando la qualità dell’immensa produzione e l’impatto di queste opere che ci mettono in immediato contatto con l’universo intorno a noi. Sono tutti film forti, originali, che non lasciano indifferenti e che trattano temi che spesso ritroviamo nel nostro quotidiano e con i quali dobbiamo fare i conti. Che ci coinvolgono anche se talvolta ci sembrano lontani. E che colpiscono da una parte per la densità dei contenuti ma che allo stesso tempo ci sorprendono per la loro leggerezza e ci trasmettono la lieve contraddittorietà delle nostre esistenze. Opere intime. Opere divertenti. Opere molto spesso al femminile. O che pongono il corpo femminile al centro della narrazione e dell’immagine. Come nei due film tedeschi Touched di Claudia Rorarius e Ivo di Eva Trobisch. Come in Tempo d’attesa di Claudia Brignone della sezione RealeNonReale. Ma anche in fondo in Mit einem Tiger schlafen di Anja Salomonowitz, ibrida affascinante biografia dell’artista austriaca Maria Lassning. Opere che si confrontano con la storia contemporanea, recente e lontana: Souvenirs of War del tedesco Georg Zeller, il film italiano di animazione Invelle di Simone Massi. Con il colonialismo come in Togoland Projektionen di Jürgen Ellinghaus. O come in Puan di María Alché e Benjamín Naishtat, un film di leggerissima complessità, un’esilarante commedia filosofica. O che raccontano, trasmettono che tutto ciò che in questi giorni succede attorno a noi: come Südsee di Henrika Küll che partendo da un’amicizia indefinita tra due ragazzi indaga la cronica complessità del rapporto del rapporto tra la Germania, il mondo ebraico e Israele. Senza dimenticare My Stolen Planet, l’essay autobiografico della regista iraniana Farahnaz Sharrifi: tentativo di salvare la propria memoria e quella di un intero paese, dove la solidarietà tra un gruppo di amiche diventa opposizione, strategia di resistenza. Tutte produzioni e co-produzioni italiane, tedesche, austriache e svizzere. Dove la definizione nazionale non significa necessariamente limitazione geografica e culturale. Tutte opere con una forte e originale identità artistica. Una grandissima parte dei titoli proposti nelle due sezioni saranno delle prime italiane. BFFB Special è la sezione in cui trovano spazio i cortometraggi d’autore legati ad altri film del programma come Ie opere di animazione di Simone Massi o di Maria Lassnig – l’artista alla quale Anja Salomonowitz ha dedicato Mit den einem Tiger schlafen in concorso –. Qui saranno proposti anche una selezione di cortometraggi dalla Berlinale 2024 e alcuni film realizzati da allievi della scuola di cinema ZeLIG. Non mancano dei lungometraggi che ci hanno particolarmente colpito, come lo svizzero Deer Girl di Francesco Jost, come Persona non grata di Antonin Svoboda - uno dei film che ha particolarmente attirato l’attenzione del pubblico austriaco nelle ultime settimane - e come Pepe di Nelson Carlo De Los Santos Arias, l’autentica rivelazione della Berlinale di quest’anno, premiato con l’Orso d’Argento per la miglior regia: uno dei film più sorprendenti di questa prima parte dell’anno, a partire dal protagonista, un ippopotamo. A cosa si interessano e di cosa si occupano i giovani cineasti della Regione? E come vedono la vita e la società che li circonda? Con la sezione Local Heroes il BFFB prova a dare una risposta a queste domande. Le produzioni proposte sono un punto fermo del programma del festival e ci comunicano l'identità cinematografica della regione. Alcune sono state sviluppate e prodotte grazie grande al sostegno di IDM, altre invece sono low budget, ma tutte sono legate a modo loro da un unico filo rosso: sono racconti che ci parlano di esperienze di confine. Con i BFFB Industry Days per la prima volta il festival proporrà anche uno spazio “industry” dove saranno presentate iniziative già esistenti ma convogliate ora nell’ambito del BFFB. E dove ne saranno annunciate anche di nuove e di assoluto respiro internazionale, nate dalla più che prodficua collaborazione tra il BFFB e l’IDM Film Commission dell’Alto Adige.

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Cinema
Venerdì, 12 Apr 2024 17:30-
L'evento si tiene dal 12 Apr 2024 al 14 Apr 2024

Regie Julien Hervé Darsteller Mit Christian Clavier, Didier Bourdon, Sylvie Testud u.a. Spielzeit 92min ab 12 Jahren Nation/Jahr F 2024 Die Familie Bouvier-Sauvage blickt stolz auf eine lange aristokratische Ahnenreihe zurück. Als die einzige Tochter den Sohn eines einfachen Peugeot-Händlers heiraten will, ist man wenig entzückt. Beim ersten Aufeinandertreffen der Schwiegereltern in spe merken beide Seiten schnell, dass sie ganze Welten trennen. Zum freudigen Anlass hat das künftige Brautpaar DNA-Tests in Auftrag gegeben. Die unerwarteten Ergebnisse schlagen ein wie eine Bombe und mischen die familiären Karten plötzlich neu ...

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Cinema
Venerdì, 12 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 12 Apr 2024 al 14 Apr 2024

Regie Andrew Haigh Darsteller Mit Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell u.a. Spielzeit 105min ab 14 Jahren Nation/Jahr GB/USA 2023 Adam, Mitte vierzig, führt ein einsames Leben in einer tristen Wohnung im 27. Stock eines Wohnblocks in London. Eines Abends klopft sein gutaussehender Nachbar Harry ziemlich betrunken an seine Türe. Die beiden beginnen eine Liebesbeziehung. Adam kann die Erinnerungen an seine tragische Vergangenheit nicht abschütteln. Es zieht ihn zurück in das Haus seiner Kindheit. Dort findet er sich scheinbar wieder und seine vor 30 Jahren verstorbenen Eltern empfangen ihn unverändert und mit ihm reden.

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00

Eine südtiroler Geschichte di Gianluca Iocolano 1926, Südtirol. Georg, 64 Jahre alt, lebt auf einem Bauernhof und ist seit sieben Jahren Witwer. Er ist Vater von zwei Kindern, Margit und Andreas, der in den Schützengräben am Col di Lana als Kaiserjäger gefallen ist. Auf dem Hof kümmert Georg sich um seine Tiere. Er baut Kartoffeln an und hat ein paar Obstbäume. Aurelio, ha 28 anni, si è trasferito in Sudtirolo da poco e fa il segretario comunale. Arriva dall’Appennino emiliano, la guerra lo ha sfiorato ma gli ha portato via un fratello. Quassù lavora per il podestà. Conosce un po’ di tedesco e incontra Georg in una mattina di fine settembre. Il loro incontro rude presto sfocerà in un confronto schietto in cui i due comprenderanno di non provenire da mondi tanto distanti. Conoscendosi meglio capiranno di avere più cose in comune di quanto sembri. Vacche magre ist ein zweisprachiges Theaterstück, das 2023 im Tschumpus uraufgeführt wurde. „Mit einfachen Mitteln und ohne viel Neues zu erfinden, schafft es „Vacche magre“ einer typischen Südtiroler Thematik frischen Wind einzuhauchen.“ FF Media Mit Gianluca Iocolano und Georg Kaser Regia: Flora Sarrubo Kostüme: Sieglinde Michaeler Licht: Simon Boccolar

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 11 Apr 2024 al 12 Apr 2024

Nominiert für den Stuttgarter Besen 2024 Ein hochkarätiges Schauspielduo, ein simpler Tisch, eine große Portion geistreiche Sprachakrobatik, eine Prise Poesie und nicht zu wenig Situationskomik. Das Ergebnis? Ein Kleinkunst-Leckerbissen. „Wollen Sie wippen?“ ist ein feinsinniges, satirisches Schauspiel. Das Stück handelt von einer Schauspielerin und einem Schauspieler, die ein selbstgeschriebenes Stück lesen. Darin begegnen sich eine Frau und ein Mann auf einem Spielplatz. Erst zufällig, schließlich immer wieder. Sie Deutsche. Er Schweizer. Er ergötzt sich am Leiden der Eltern, sie findet Gefallen an der Manipulation der Spielgeräte. Mit gebührender Distanz und ohne Moralkeule nähern sie sich großen sowie relevanten Themen und scheuen sich nicht vor heiklen Fragen. Selbst oberflächliche Klischees erhalten in ihrer Unterhaltung Tiefgang. Gemeinsam beobachten sie kleine Diktatoren im Sand und haben die Großen der Welt vor Augen… Sie spielen rasant, lustvoll und packend vier Figuren, die einiges miteinander auszutragen haben. Ein humorvolles, überzeugend neues Stück einer Begegnung. Sprachlich ist es ein Fest, die Geschichte mehrschichtig und die Spielfreude ansteckend. Großes Kino im Kopf, geistreich erquickend. Freuen Sie sich auf ein Feuerwerk an Ideen, Sprachakrobatik und schauspielerischer Meisterschaft von und mit Elisabeth Hart aus Leipzig und Rhaban Straumann aus Olten. „Ein großartiges Zweipersonenstück“ (Appenzeller Volksfreund) „Kurzweiliger Abend voller vergnüglicher Momente“ (Zuger Presse)

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00

von Dario Fo und Franca Rame Wie viele andere passen zwischen ein Paar? Ein Mann und eine Frau. Einst liebten sie sich vielleicht, doch davon ist nur wenig geblieben. So weit nichts Neues. Um sich aus dem Trott zu befreien, beschließen sie, ihre Beziehung zu öffnen. Vielmehr öffnet er, und sie zieht mit – oder versucht es zumindest. Während er ihr täglich neue Kandidatinnen präsentiert, fällt es ihr schwerer, einen Liebhaber zu finden. Die Anforderungen an Frauen auf dem Datingmarkt sind leider ungleich höher. Zudem fehlt ihr das aufrichtige Interesse, tatsächlich einen neuen Partner zu finden. Ihre Strategie: emotionale Erpressung in Form kreativer Selbstmordversuche, die das alte Feuer des Ehemanns wieder auflodern lassen sollen. Wo einmal Liebe war, scheint inzwischen allerdings nur noch Achtung zu sein. Als sie dann einen jungen, gutaussehenden Professor kennenlernt, steht ihr Mann wiederum kurz vor dem Selbstmord. Die Beziehung liegt offen ... In der gefeierten Tragikomödie aus dem Jahre 1983 macht das italienische Duo Dario Fo und Franca Rame das Publikum zu Beteiligten im Aushandlungsprozess einer scheiternden Partnerschaft. Scharf pointiert führt dieses Werk die Scheinheiligkeiten und Widersprüche bürgerlicher Zweisamkeit vor. Ein Gastspiel des Staatstheaters Stuttgart Regie und Bühne: Andreas Kriegenburg Kostüme: Andrea Schaad Dramaturgie: Ingoh Brux Mit: Therese Dörr, Gábor Biedermann

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Cinema
Giovedì, 11 Apr 2024 20:00

Während der Film „Sun Comes Shining“ mit sieben AWARD prämierten wurde, ist „Suddenly“ der kürzeste und auch älteste meiner Filme. Er wurde am Kleinen Montiggler See gedreht und von 4000 Filmen aus 120 Nationen zur Vorführung beim Festival in Detmold 2023 ausgewählt. Die Vorführung des neuesten Kurzspielfilms „BAT DIARY“ bildet den Höhepunkt des Abends. Es handelt sich dabei um einen Fantasyfilm, der in Zusammenarbeit mit Roman Waldthaler nach über 130 Stunden Bearbeitung und Schnitt fertig gestellt werden konnte. An dieser neuesten Produktion haben insgesamt 46 Personen mitgewirkt. Insgesamt wurde dieser Film mit 121 AWARDS ausgezeichnet. Der Filmabend ist Manfred Andergassen, einem guten Freund gewidmet, der uns vor genau zwei Jahren plötzlich verlassen hat. Der Abend wird mit Sekt der Sektkellerei Winkler abgerundet. Der Eintritt ist frei – der Sekt nicht.

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Exhibitions
Giovedì, 11 Apr 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 11 Apr 2024 al 09 Giu 2024

UPCYCLING MUSIC 2.0 è la continuazione dell'esposizione interattiva di strumenti musicali e opere artistiche sonore costruite con materiali di recupero dal multistrumentalista Max Castlunger, che nel 2024 trasformerà tutto Castel Roncolo in un monumento sonoro. Lungo il sentiero che sale al castello ad accogliere i visitatori ci saranno inoltre delle creature fantastiche, le sculture della collezione UPCYCLING ART dell'artista Martin Hell di Appiano.

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Theatre
Giovedì, 11 Apr 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 11 Apr 2024 al 14 Apr 2024

In un atto unico, composto da un travolgente susseguirsi di scenari, Aurélia Thierrée veste in panni di un’inguaribile e abile cleptomane e si ritrova improvvisamente in balia degli oggetti di cui cerca di impadronirsi. Lo spettacolo è ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin che nei primi anni Settanta creò, assieme all’attore e regista Jean Baptiste Thierrée, un nuovo tipo di circo con una particolare attenzione alla dimensione surreale e fantasmagorica. Meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e molte altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale. Un ritmo incalzante ci trasporta in una successione di scene di “vita reale” nelle quali Aurélia Thierrée Chaplin fa’ suoi oggetti che non le appartengono, accompagnando lo spettatore dentro a quadri nella cui cornice onirica tutto si trasforma e diventa possibile. In scena, leggiadra ed eterea, Aurélia ci apre le porte della sua immaginazione venata di inquietudine e poesia. Con il danzatore Jaime Martinez, l’artista poliedrica si ritrova manipolata e influenzata dagli oggetti che lei stessa ruba, oggetti appartenenti ad un mondo che è tutto nella sua testa. Sedie e tavoli scivolano via, muri dai quali magicamente appaiono personaggi surreali, dipinti che prendono vita, un bosco di attaccapanni che si trasforma in un drago cavalcato da una giovane fanciulla. Lo strano si unisce qui al meraviglioso in una serie di visioni che fanno sorridere e sognare. ideato e diretto da VICTORIA THIERRÉE CHAPLIN con AURÉLIA THIERRÉE e Jaime Martinez scenografia e costumi Victoria Thierrée Chaplin coreografia Armando Santin, Victoria Thierrée Chaplin disegno luci Fiammetta Baldiserri / Fabio Bozzetta operatore luci Nick Burge sound design Dom Bouffard fonico Christian Leemans macchinista Jonathan Herblay costumi & attrezzeria Monika Schwarzl direttore tecnico Gerd Walter tour manager Virginia Forlani co-prodotto da CHANGE PERFORMING ARTS MILANO con THÉÂTRE LES CÉLESTINS LYON THÉÂTRE ATELIER CAROUGE GENÈVE un ringraziamento speciale a AURÉLIA THIERRÉE, SARA DRIVER, PROF. ARON GOLDHIRSCH, PROF. PAOLO VERONESI, NICOLETTA BRASCHI durata: 70 minuti

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Theatre
Mercoledì, 10 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 10 Apr 2024 al 26 Apr 2024

von Marlen Haushofer, in der Fassung von Dorothee Hartinger mit: Sabine Ladurner Regie: Magdalena Schwellensattl Ausstattung: Zita Pichler Eine Frau wacht eines Morgens in einer Jagdhütte auf und findet sich eingeschlossen von einer unsichtbaren Wand, hinter der kein Leben mehr existiert. In völliger Isolation, ohne menschliche Gesellschaft und Kommunikation, geht es nur mehr ums Überleben. Eine theatralische Überarbeitung des bekannten Buchs von Marlen Haushofer.

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Theatre
Mercoledì, 10 Apr 2024 20:00

von Dario Fo und Franca Rame Wie viele andere passen zwischen ein Paar? Ein Mann und eine Frau. Einst liebten sie sich vielleicht, doch davon ist nur wenig geblieben. So weit nichts Neues. Um sich aus dem Trott zu befreien, beschließen sie, ihre Beziehung zu öffnen. Vielmehr öffnet er, und sie zieht mit – oder versucht es zumindest. Während er ihr täglich neue Kandidatinnen präsentiert, fällt es ihr schwerer, einen Liebhaber zu finden. Die Anforderungen an Frauen auf dem Datingmarkt sind leider ungleich höher. Zudem fehlt ihr das aufrichtige Interesse, tatsächlich einen neuen Partner zu finden. Ihre Strategie: emotionale Erpressung in Form kreativer Selbstmordversuche, die das alte Feuer des Ehemanns wieder auflodern lassen sollen. Wo einmal Liebe war, scheint inzwischen allerdings nur noch Achtung zu sein. Als sie dann einen jungen, gutaussehenden Professor kennenlernt, steht ihr Mann wiederum kurz vor dem Selbstmord. Die Beziehung liegt offen ... In der gefeierten Tragikomödie aus dem Jahre 1983 macht das italienische Duo Dario Fo und Franca Rame das Publikum zu Beteiligten im Aushandlungsprozess einer scheiternden Partnerschaft. Scharf pointiert führt dieses Werk die Scheinheiligkeiten und Widersprüche bürgerlicher Zweisamkeit vor. Ein Gastspiel des Staatstheaters Stuttgart Regie und Bühne: Andreas Kriegenburg Kostüme: Andrea Schaad Dramaturgie: Ingoh Brux Mit: Therese Dörr, Gábor Biedermann

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Exhibitions
Martedì, 09 Apr 2024 10:00-12:00 | 16:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 09 Apr 2024 al 20 Apr 2024

Le opere di Arthur Kostner sono sculture in legno di varie forme e formati, levigate e rivestite con una vernice lucida. La struttura e la granatura del legno vengono messe in secondo piano a favore di un effetto sinestetico, dovuto soprattutto alle condizioni cromatiche e luminose. Sono monocromatiche solo quelle opere che corrispondono a una chiara forma geometrica e quelle che si snodano lungo la parete come forme curve come loop o snodate a fiocco. Le tavole quadrate, invece, sono caratterizzate da una combinazione di colori che crea contrasti e riflessi di luce. Spesso i lavori di Kostner assomigliano a caratteri luminosi o a schermi, la cui decodifica è a disposizione: come per i caratteri illeggibili, si ricercano elementi di collegamento e lo sguardo non si ferma. L'esperienza sensuale che ne deriva non si riallaccia al simbolico, ma rimanda a qualcosa di enigmatico che nessuna superficie, per quanto liscia, può superare. L'arte di Arthur Kostner è legata al principio fondamentale di un'estetica del semplice, che nella sua essenza è sobria, elegante, armoniosa e di effetto impressionabile. Nella sua variegata creatività, Arthur Kostner rimane fedele a se stesso nel tentativo di trovare una simbiosi tra arte e natura. Con materiali ridotti riesce a rendere visibile la complessità poetica e l'irradiazione creativa delle cose semplici. (Salvatore A. Sanna, Francoforte)

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Music
Lunedì, 08 Apr 2024 20:00

Francesco Bigoni: tenor sax, clarinet Francesco Diodati: guitar Benoît Delbecq: piano Steve Arguelles: drums L’album “Weave4” (pubblicato recentemente da Parco della Musica Records di Roma) segna l’inizio della collaborazione di questo nuovissimo combo. Un quartetto-collettivo che riunisce due generazioni di artisti di livello internazionale. Ciascuno dei membri compone per l’ensemble, tessendo un intreccio di suoni sapientemente organizzato che si trasforma organicamente attraverso le ramificazioni innescate dal gioco collettivo. I pezzi spesso non seguono strutture prestabilite, ma diventano materia malleabile e flessibile, prestandosi ad una nuova incarnazione del concetto di “non finito”. Al sax, Francesco Bigoni si è messo in luce sulla scena italiana dall’età di vent’anni e risiede a Copenaghen dal 2009. Il pianista e compositore parigino Benoît Delbecq è considerato da oltre trent’anni uno degli innovatori sulla scena jazz contemporanea. Francesco Diodati, chitarrista, compositore ed improvvisatore, è considerato uno dei musicisti più prolifici ed anticonvenzionali della sua generazione, per via di uno stile sfaccettato e di una vastissima esplorazione musicale. Infine Steve Arguelles, nativo di Birmingham, nato nel 1963 nel cuore dell'era Beat sostiene di avere ancora un cuore davvero beat: è un batterista che dà la massima attenzione al suono, all’arrangiamento e all’accompagnamento ritmico.

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Cinema
Domenica, 07 Apr 2024 20:00

Eine locker-entspannte, romantische Komödie vor der wunderbaren Urlaubskulisse Australiens und mit einem durchweg guten Schauspielerensemble. Mit Sydney Sweeney, Glen Powell, Alexandra Shippa u.a. USA 2023, Will Gluck Alles sieht nach dem perfekten ersten Date zwischen Bea und Ben aus. Die Chemie stimmt und es scheint, dass sich mehr entwickeln könnte. Doch der Traum von einer gemeinsamen Zukunft zerplatzt, die beiden werden zu Erzfeinden. Das Schicksal ist mit ihnen anscheinend noch nicht fertig und lässt sie wieder aufeinandertreffen – als Gäste bei einer Hochzeit in Australien. Sie beschließen, sich als Paar auszugeben. Können aus zwei verhassten Menschen so schnell überzeugende Turteltauben werden? Ab 12 Jahren

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Kids
Domenica, 07 Apr 2024 16:30

la compagnia FILO CIRCUS - FILO LAIVES Liberamente tratto dai libri di Gianni Rodari L'ago di Garda Poesia di GIANNI RODARI C'era una volta un lago, e uno scolaro un po' somaro, un po' mago, con un piccolo apostrofo lo trasformò in un ago. "Oh, guarda, guarda - la gente diceva - l'ago di Garda!" "Un ago importante: è segnato perfino sull'atlante". "Dicono che è pescoso. Il fatto è misterioso: dove staranno i pesci, nella cruna?" "E dove si specchierà la luna?" "Sulla punta si pungerà, si farà male…" "Ho letto che ci naviga un battello". "Sarà piuttosto un ditale". Da tante critiche punto sul vivo mago distratto cancellò l'errore, ma lo fece con tanta furia che per colmo d'ingiuria, si rovesciò l'inchiostro formando un lago nero e senza apostrofo. "La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi”. (Gianni Rodari) Ma se tolgo il tappo dalla vasca da bagno, in quali mari andrò a finire? E se la sedia capovolta mi accompagnasse al ballo? Nel tubo dell’acqua sotto il lavandino della cucina, c’è un omino impaziente.. tutto bagnato poverino, la parola dimenticata nel quaderno vorrebbe finalmente dire la sua, e le montagne? ora si alzano e ci portano sul palmo delle loro mani a vedere il mondo, l’ombrello giallo è il sole che nasce e quello nero è la notte che vince. Ma è proprio sicuro che quando siamo soli, siamo davvero soli? Tutto intorno a noi è un mondo nascosto che ha voglia di animarsi. Un omaggio al teatro, all'immaginazione e alla poesia. Ingresso €. 8,00 – ridotto ragazzi €. 5,00 INFO & ACQUISTO e PRENOTAZIONI: Filodrammatica di Laives – via Pietralba, 37 – Laives - tel. 0471 952650 Associazione Turistica Laives – Via Kennedy, 88 – Laives – tel. 0471 950420 Teatro Cristallo Bolzano – Via Dalmazia 14 – Bolzano – tel. 0471 1880789 Rebel Record Store – Largo A. Kolping, 1/F – tel. 335 1686 752

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Exhibitions
Domenica, 07 Apr 2024 10:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 07 Apr 2024 al 13 Apr 2024

Vi invitiamo a partecipare a questa mostra, uno spazio aperto a tutti! Si parte da un muro ricoperto di carta bianca, che come un libro privo di lettere rappresenta il vuoto e la monotonia, ma anche un’opportunità per essere trasformato in un’opera d’arte. Le pareti saranno il punto di partenza per la vostra espressione creativa e saranno disponibili per tutto il periodo di esposizione. La mente, la storia personale e il carattere di ogni partecipante influenzeranno il risultato finale, trasformando l'evento in una vera e propria performance. Ognuno sarà libero di scegliere il proprio metodo preferito di espressione. Il circolo metterà a disposizione il materiale ai partecipanti, ma sarà possibile anche portare il proprio materiale. L'arte non ha confini, quindi invitiamo artisti e non a partecipare all’evento con l’obiettivo di creare uno spazio di creatività e libertà includendo performance di ogni genere, teatro, musica, letteratura. La sala espositiva del Circolo si trasformerà in un vero e proprio laboratorio. L'evento segue il concetto di "open room", ovvero uno spazio accessibile a tutti. Appassionati d'arte e non, chiunque è libero di portare la propria famiglia o di venire da solo.

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Theatre
Sabato, 06 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Sabato, 06 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 06 Apr 2024 al 14 Apr 2024

nach dem Roman von Robert Seethaler Begeben Sie sich mit Andreas Egger auf eine Reise. Die beeindruckende, berührende, brutale und ehrliche Geschichte eines Mannes, der in den Bergen aufwächst. Als Kind ist er ein Hilfsknecht bei einem gewalttätigen Bauern. Durch dessen Züchtigungen versehrt, verwächst sein gebrochener Oberschenkel krumm, sodass er ein kürzeres Bein zurückbehält und der Einzige ist, der am Berg gerade läuft. Er wird bärenstark und schließt sich als junger Mann einem Bautrupp an, der die ersten Bergbahnen baut und trifft auf die Liebe seines Lebens Marie. Die Vereinigten Bühnen Bozen wollen Ihnen diese pure und emotionale Lebensgeschichte in einem einfachen und intimen Setting zeigen. Keine große Inszenierung, sondern eine szenische Einrichtung, die Ihnen diese wundervolle Geschichte offen und direkt präsentieren wird. mit Roman Blumenschein Szenische Einrichtung Rudolf Frey Daniel Theuring Bühne & Kostüme Ayse Gülsüm Özel

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Art & Culture
Sabato, 06 Apr 2024 20:00

Le opere di Arthur Kostner sono sculture in legno di varie forme e formati, levigate e rivestite con una vernice lucida. La struttura e la granatura del legno vengono messe in secondo piano a favore di un effetto sinestetico, dovuto soprattutto alle condizioni cromatiche e luminose. Sono monocromatiche solo quelle opere che corrispondono a una chiara forma geometrica e quelle che si snodano lungo la parete come forme curve come loop o snodate a fiocco. Le tavole quadrate, invece, sono caratterizzate da una combinazione di colori che crea contrasti e riflessi di luce. Spesso i lavori di Kostner assomigliano a caratteri luminosi o a schermi, la cui decodifica è a disposizione: come per i caratteri illeggibili, si ricercano elementi di collegamento e lo sguardo non si ferma. L'esperienza sensuale che ne deriva non si riallaccia al simbolico, ma rimanda a qualcosa di enigmatico che nessuna superficie, per quanto liscia, può superare. L'arte di Arthur Kostner è legata al principio fondamentale di un'estetica del semplice, che nella sua essenza è sobria, elegante, armoniosa e di effetto impressionabile. Nella sua variegata creatività, Arthur Kostner rimane fedele a se stesso nel tentativo di trovare una simbiosi tra arte e natura. Con materiali ridotti riesce a rendere visibile la complessità poetica e l'irradiazione creativa delle cose semplici. (Salvatore A. Sanna, Francoforte)

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Art & Culture
Sabato, 06 Apr 2024 17:30

Vi invitiamo a partecipare a questa mostra, uno spazio aperto a tutti! Si parte da un muro ricoperto di carta bianca, che come un libro privo di lettere rappresenta il vuoto e la monotonia, ma anche un’opportunità per essere trasformato in un’opera d’arte. Le pareti saranno il punto di partenza per la vostra espressione creativa e saranno disponibili per tutto il periodo di esposizione. La mente, la storia personale e il carattere di ogni partecipante influenzeranno il risultato finale, trasformando l'evento in una vera e propria performance. Ognuno sarà libero di scegliere il proprio metodo preferito di espressione. Il circolo metterà a disposizione il materiale ai partecipanti, ma sarà possibile anche portare il proprio materiale. L'arte non ha confini, quindi invitiamo artisti e non a partecipare all’evento con l’obiettivo di creare uno spazio di creatività e libertà includendo performance di ogni genere, teatro, musica, letteratura. La sala espositiva del Circolo si trasformerà in un vero e proprio laboratorio. L'evento segue il concetto di "open room", ovvero uno spazio accessibile a tutti. Appassionati d'arte e non, chiunque è libero di portare la propria famiglia o di venire da solo. Per festeggiare l’apertura del progetto è stato organizzato una serata a base di skate e musica. Dalle 20:00 gli skaters si sfideranno in un mini contest per decretare il re del Circolo.. Inoltre aspettano ai partecipanti qualche spuntino, da bere e ottima musica del genere Punk-rock.

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Exhibitions
Sabato, 06 Apr 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 06 Apr 2024 al 16 Giu 2024

Lo scorso autunno, nell'ambito di un concorso, numerose artiste dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino hanno partecipato alla seconda edizione del progetto fortezzaDONNA. Tra le proposte pervenute, una giuria ha selezionato le idee progettuali di otto artiste e cinque collettivi sul tema dell'identità. Le loro opere sono molto diverse: spaziano da installazioni, dipinti di grande formato, sculture, incisioni, fotografie, installazioni sonore con canti e musica, danza e videoarte. In febbraio e marzo, il forte diventerà quindi uno spazio di lavoro e di ispirazione, in cui le donne useranno la loro arte per rompere la sua mascolinità inscritta, occupare gli spazi e creare posizioni artistiche che affrontano sfaccettature molto diverse dell'identità. Ciò che creeranno in questo processo sarà esposto in una mostra curata dalla collaboratrice del forte, Esther Erlacher, che si aprirà il 6 aprile alle ore 11 e potrà essere visitata fino al 16 giugno.

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Sport
Sabato, 06 Apr 2024

L'evento di trailrun a Naturno Il 6. aprile 2024 è di nuovo il momento: Con il Alpenplus Ötzi Trailrun inizia la stagione di trailrunning di Naturno: il monte del sole del Parco Naturale del Gruppo di Tessa offre condizioni perfette! Il "Skyrace di Naturno" di 15 chilometri, prevede il superamento di ben 1.100 metri di altitudine. Il secondo percorso - il "Sunny Mountain Trail" è di ben 30 chilometri con un'altitudine impegnativa di 2.100 metri! Sia per i atleti amatoriali che per i professionisti, iniziate la stagione del TRAILRUN con noi! Ulteriori informazioni sull'iscrizione e sulle condizioni di partecipazione sono disponibili sul sito www.oetzi-trailrun.com.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:30

con Joe Ontario, Michel Orlando, Silvia Scartozzoni, Elisa Filace, Marco Di Palma. Valeria Citi, Giancarlo Capito, Gennaro D’Avanzo. Produzione: Ilce Italia Srl e We4Show Regia: Maurizio Colombi Music Director: Davide Magnabosco Choir Director: Alberto Schirò Coreography: Rita Pivano Lighting Design: ALIN TEODOR POP Set Design: Alessandro Chiti Costume Design: Claudia Frigatti Quella di Elvis Presley è la figura della musica moderna che ha segnato più profondamente arte, musica, moda e stile di ogni epoca successiva. Non esiste un cantante fra tutte le star della musica dagli anni ‘50 in avanti che non si sia ispirato o sia stato indirettamente condizionato da quello che viene universalmente riconosciuto come the King of Rock’n’Roll. Elvis the Musical è uno spettacolo incalzante e ritmato, all’insegna degli indimenticabili successi di Presley a partire dagli anni 50 fino al 1977, quando la leggenda scomparve. Lo spettacolo, attraverso le canzoni di Elvis e il racconto di vari personaggi che hanno attraversato la sua vita, svela i retroscena di una vita consacrata alla musica e sacrificata allo showbusiness. La tragica morte di Elvis ridusse in lacrime e disperazione milioni di persone in tutto il mondo, fan adoranti che lo amavano e continuano ad amarlo stregati da un carisma fatto di fascino, ribellione, dolcezza e sfrontatezza che attraversa i decenni con la stessa forza dirompente dalla quale è nato. Lo spettacolo è eseguito da una band che accompagna dal vivo, per poco meno di due ore, un cast di 18 performer, attraverso un periodo storico di oltre quattro generazioni fino agli anni settanta. La scenografia è arricchita da video che ci permettono di ripercorrere, come fosse attuale, l’esperienza unica della tragedia umana e del successo incontenibile della più grande star di tutti i tempi, Elvis Presley.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 06 Apr 2024

Österreichischer Kabarettpreis 2022 Berni hat Probleme mit der Natur. Von Natur aus ist er nämlich nicht so schlau wie er gern wäre, sein Körper sieht von Natur nicht so aus wie er ihn gerne hätte und überhaupt ist er von Natur aus ein eher unzufriedener Mensch. Also attackiert er die Natur frontal – solang es sie noch gibt. Einzigartiger Humor, Selbstironie, Figuren, Geschichten, Witze – in seiner Show stürzt sich Berni Wagner mit allen Mitteln auf Depression, Sexualität, Religion, Natur und Geschichte. In seinem „bisher besten Soloprogramm“ (Wiener Zeitung) tarnt Berni Wagner „abermals seinen intelligenten Humor und satirischen Scharfsinn mit vielen flotten Pointen als zugkräftige Stand-Up Comedy“ (Ö1), „baut über den Abend hinweg geschickt Geschichten auf, die in ihrer Schrägheit und Skurrilität überraschen und begeistern“ (Falter) und knallt mit „anarchistischer Lust (…) punkiges Öko-Kabarett vor den Latz“ (Oberösterreichisches Volksblatt). Galápagos ist eine Schwimmstunde durch Bauchmuskeltraining, ein Spiel auf Leben und Artentod und eine Liebeserklärung an die Menschheit. „Fulminant“ und „fantastisch“ (Falter) „Sehr lustig“ (Wiener Zeitung) „Blitzgescheit, skurril und unglaublich unterhaltsam“ (kulturblogger.com) „Fetter Beifall“ (Oberösterreichisches Volksblatt)

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Exhibitions
Venerdì, 05 Apr 2024 10:00-12:00 | 15:00 - 19:00
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Retrospettiva di più di 40 anni di pittura: Elfi Gelf vive e lavora a Cornaiano. Dopo una breve fase di pittura a olio, si dedica all'acquerello come eccellente mezzo di espressione spontanea e all'emozionante gioco di acqua e colore. Da oltre dieci anni, Elfi Gelf lavora anche con la pittura acrilica, che richiede una grande conoscenza e abilità manuale, ma offre possibilità creative quasi illimitate.

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Theatre
Venerdì, 05 Apr 2024 10:00-
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 13 Apr 2024

Eine Produktion des Jugendtheaterclubs für alle ab 14 Jahren Koproduktion mit dem Theaterpädagogischen Zentrum Brixen von Sarah Jäger Bühnenfassung von Salome Dastmalchi Heute entlassen wir Sie in das Erwachsenenleben. — Mit diesen Worten wird Maja, Suse, Pavlow, Bo und Tolga das Maturazeugnis überreicht. Die Fünf verbindet eine lange Freundschaft. Und nun wartet das wahre Leben auf sie, das sie bei der Abschlussparty an diesem Abend feiern wollen. Doch vorher werden sie sich in dieser letzten Nacht ihrer Jugend ihren persönlichen Ungeheuern stellen. Die Freunde kommen schnell an ihre Grenzen und gehen auch darüber hinaus. Am Ende ist nichts mehr so wie vorher, denn plötzlich ist die Nacht so viel größer, als sie. Sarah Jäger bringt aus den unterschiedlichen Perspektiven der Jugendlichen die wesentlichen Themen des Lebens zur Sprache: Familienbande, Liebe, Gesundheit, Betrug und Tod. Den für den Jugendliteraturpreis 2022 nominierten Roman werden Regisseurin Eva Kuen und Theaterpädagoge Benni Troi gemeinsam mit Jugendlichen aus Südtirol für die Bühne adaptieren. Ein Stück, das alle berührt, die, die erwachsen werden wollen und die, die es vielleicht immer noch nicht sind. Tolga Jonathan Enrich Victoria Lunger Maja Hannah Psenner Anna Sofie Schenk Pavlow Sahra Kafmann Samuel Lechner Suse Salome Moerl Sara Stieler Bo Heidi Pichler Greta Stoffner Miriam Trockner Regie Eva Kuen

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Cinema
Venerdì, 05 Apr 2024 17:30-
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 07 Apr 2024

Regie Klaus Härö Darsteller Mit James Cosmo, Bríd Brennan, Catherine Walker u.a. Spielzeit 103min ab 14 Jahren Nation/Jahr FIN/IRL 2022 Aus Sorge um das Wohlergehen ihres aufbrausenden Vaters Howard, eines pensionierten Kapitäns, stellt die gestresste Krankenschwester Grace die Witwe Annie als Haushälterin ein. Als Annie und Howard eine Romanze beginnen, muss sich Grace mit ihren negativen Gefühlen auseinandersetzen, die sie seit ihrer Kindheit plagen. Alte Wunden und streng gehütete Geheimnisse kommen ans Licht und bringen die Beziehung zwischen Howard und Annie in Gefahr.

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Cinema
Venerdì, 05 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 07 Apr 2024

Regie Reinaldo Marcus Green Darsteller Mit Kingsley Ben-Adir, Lashana Lynch, James Norton u.a. Spielzeit 107min ab 12 Jahren Nation/Jahr USA 2024 1976: Auf Jamaika herrschen bürgerkriegsähnliche Zustände. Um für Frieden und Verständigung zu werben, kündigt Bob Marley ein großes Gratis-Konzert in der Hauptstadt Kingston an. Kurz vor dem Termin kommt es zu einem Überfall im Haus des Reggae-Stars. Dabei gibt es einige Schwerverletzte. Um seine Familie und seine Band in Sicherheit zu bringen, übersiedelt Marley mit ihnen nach London. Dort nimmt er sein wohl wichtigstes Album, „Exodus“, auf, mit dem er endgültig zum globalen Superstar aufsteigt.

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Music
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

Sonora 707 Un’iniziativa dell’Associazione Conductus. Ingresso 20, ridotto € 15. 50 compositori in un solo programma, ognuno rappresentato da un brano di poco più o poco meno di un minuto. Ogni composizione un mondo poetico. Antonio Ballista – Pianoforte Musiche di: Rameau, J.S.Bach, Haydn,Mozart, Beethoven, Schubert, Czerny, Rossini, Schumann, Chopin, Brahms, Liszt, Verdi, Wagner, Saint-Saëns, Gounod, Massenet, Chabrier, Tchaikovsky, Fauré, Grieg, Bizet, Godowsky, Scriabin, De Falla, Debussy, Milhaud, Gershwin, Ravel, Strawinsky, Puccini, Poulenc, Hindemith, Prokofiev, Messiaen, Stockhausen, Françaix, Young, Castiglioni, Feldman, Villa-Lobos, Castaldi, Ligeti, Cage, Berio, Adams, Canino, Sciarrino, Lucchetti, Crumb.

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:30

di Stefano Massini > regia Giorgio Sangati > con Maria Paiato > scene Marco Rossi > costumi Gianluca Sbicca > luci Luigi Biondi > assistente alla regia Michele Tonicello > produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo > in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa «Il campo da calcio non era un campo da calcio, era un posto strano, bellissimo e terribile, dove accadono chiaramente cose che là fuori si nascondono». In “Ladies Football Club”, rapsodia teatrale dal ritmo indiavolato, Stefano Massini, ispirandosi alle storie delle prime squadre di calcio femminili inglesi, fa rivivere in scena undici ritratti di donna, ciascuna con il proprio vissuto, tutte con una passione in comune: giocare a pallone. È il 1917, in Europa infuria la Grande Guerra. In una fabbrica di munizioni di Sheffield, durante la pausa pranzo, un gruppo di operaie comincia a tirare calci a una palla. Tra mille difficoltà e ostacoli di ogni tipo, le undici donne porteranno avanti con incrollabile determinazione il loro sogno, conquistando l’affetto e il sostegno del pubblico, a dispetto delle convenzioni, della morale e della religione. Ma quando la guerra finirà, gli uomini faranno di tutto per rimettere le “rivali” al loro posto… «Attraverso il punto di vista di una delle undici in campo – spiega il regista – riviviamo il brivido delle partite: battaglie vinte o perse, in cui non sempre il risultato è quello indicato dal tabellone, così come non sempre il vero nemico è l’avversario in campo». Maria Paiato restituisce in scena personalità, tic, sogni e paure di una squadra inarrestabile come un uragano. Un’epopea tutta al femminile, dove la lotta per affermare il diritto di esistere passa (anche) attraverso un buon gioco di squadra. Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 04 Apr 2024 al 21 Apr 2024

Märchenhaftes Theater-Duett mit Live-Musik Mitten in einer Gletscherlandschaft, umgeben vom grotesken Karneval der Hotels, Skilifte und Après-Ski-Hütten, steht Destinas elterliches Haus, ein ehemaliges Hotel. Hier verbringt Destina ihr Leben mit dem Warten auf Hanno, ihren Geliebten, der sich vor Jahren aufgemacht hatte, um den Gletscher im Alleingang zu besteigen. Erst knapp sechzig Jahre später soll sie ihn wiedersehen. Hanno war ein Gastarbeiter in dem Hotel, in dem Destina ihre Kindheit verbrachte. Jetzt verfällt das Haus, und während sich unter den gelassenen Augen der massiven Natur die Zeit dehnt, kommen und gehen die Kriege, die Naturkatastrophen, die Menschen der letzten fünfzig Jahre. Was von Hanno bleibt, ist das gemeinsame Kind Florinda, das den Vater nie kennengelernt hat. Auch sie ist wie die Mutter zum Warten verurteilt, sehnt sich nach dem Eintreten des Lebens - und bemerkt hauptsächlich nur dessen Vergänglichkeit. Die in Südtirol geborene Maxi Obexer hat ein kunstvoll schwebendes Stück über das Nichtleben und das Vergehen von Zeit geschrieben. Von Maxi Obexer Mit Jasmin Mairhofer und Margot Mayrhofer Regie: Elke Hartmann Live-Musik: Stefano Bernardi Ausstattung: Sara Burchia Regieassistenz: Emma Mulser

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Theatre
Giovedì, 04 Apr 2024 20:00

Ein Theaterstück von Stefan Vögel // Regie: Hans Dieter Trayer; Arthur, Sportlehrer und überzeugter Zyniker, leidet an Lungenkrebs. In einem Amsterdamer Hotel will er ein letztes „Dinner for one“ genießen, bevor er am nächsten Morgen Sterbehilfe in Anspruch nehmen wird. Alles ist perfekt vorbereitet. Nur die laute Musik aus dem Nachbarzimmer stört. Als Arthur sich beschwert, macht er die Bekanntschaft der jungen Claire, die gerade dabei ist, sich einen Strick um den Hals zu legen. „Arthur & Claire” ist eine absurd-komische und berührende Tragikomödie von Stefan Vögel. Ein zufälliges Zusammentreffen zweier lebensmüder Menschen, welches beide Leben unerwartet und grundlegend auf den Kopf stellt.

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Formation
Giovedì, 04 Apr 2024 18:00-21:00 |

Avete dai 16 ai 25 anni e volete fare un'esperienza unica e creativa? Iscrivetevi al laboratorio! In questo laboratorio artistico, a cura di Valentina Stecchi (illustratrice) e Lucas Joaquin Da Tos (attore), le arti grafiche e teatrali si fondono per dare vita a un'esperienza originale dove la creatività può sbocciare liberamente. I partecipanti, dai 16 ai 25 anni, avranno la possibilità di vivere due percorsi artistici all'interno di un unico laboratorio, della durata di 10 ore. I giovani verranno incoraggiati a esprimere se stessi e le loro idee in modo autentico e senza filtri, e ad esplorare il potere delle storie attraverso il linguaggio visivo e teatrale. Il risultato finale? La creazione di un podcast e di un'illustrazione che rimarrà alla città di Bolzano. Dove? Sala Cristallo Young, via Dalmazia 30/a Quando? giovedì 04 Aprile giovedì 11 Aprile giovedì 18 Aprile A che ora? dalle 18:00 alle 21:00 Costo? Gratuito! Età? dai 16 ai 25 anni Per info ed iscrizioni www.teatrocristallo.it/centro-giovani/iscrizioni Un progetto di Centro per la Pace di Bolzano - Friedenszentrum Bozen, Centro Giovani Cristallo Young, Teatro Cristallo, youngCaritas, Comune di Bolzano

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Others
Giovedì, 04 Apr 2024 10:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 04 Apr 2024 al 01 Mag 2024

Uno degli eventi più tradizionali della città con programma di contorno adatto a famiglie, ospiti e concittadini. Bolzano in Fiore Arte culminerà con la tradizionale Festa dei Fiori (30 aprile – 1° maggio).

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Theatre
Mercoledì, 03 Apr 2024 20:30

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti

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Cinema
Mercoledì, 03 Apr 2024 20:30

IT 2024, 90 min. regia: Giulia Innocenzi, Pablo D’Ambrosi In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori, multinazionali e politici. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti. FOOD FOR PROFIT è il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie.

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Formation
Mercoledì, 03 Apr 2024 09:00-12:30 | 14:00 - 17:30

Ziel und Inhalt: Offene Entscheidungssituationen sind sowohl für die eigene Psyche als auch für Teamprozesse sehr belastend und lähmend. In diesem Seminar werden verschiedene Methoden vorgestellt, die es erleichtern, zu tragfähigen Entscheidungen zu gelangen. Dabei werden sowohl eigene Bedürfnisse als auch die Erwartungen anderer berücksichtigt. Wir üben anhand von typischen Arbeitssituationen beziehungsweise mit aktuell anstehenden Entscheidungen. Inhalte: • Systemische Grundlagen der Entscheidungsfindung • Beispielhafte Methoden der Entscheidungsfindung für Einzelne, in Beratungssituationen und für Teams • Aktivierung von Ressourcen, die bei der Umsetzung der Entscheidung hilfreich sind • Ergebnissicherung und Festlegen durchführbarer Umsetzungsschritte • Übertragen in die Arbeitssituation vor Ort Zielgruppe: Mitarbeiter*innen der Kinder- und Jugendarbeit, Erzieher*innen, (Sozial)Pädagog*innen, Lehrpersonen, Gruppenleiter*innen, Multiplikator*innen aus pädagogischen und sozialen Berufen, Eltern und Interessierte Beitrag: 110,00 € inkl. 22% Mwst. 99,00 € Frühbucherpreis bis 15.01.24 Referent*in: Oliver Spalt, Kochel (D). Dipl. Sozialpädagoge (FH), Systemischer Berater (SG) und Supervisor mit Zusatzausbildungen in Kulturpädagogik und Systemischer Pädagogik. Langjährige Erfahrung in der Kinder- und Jugendarbeit www.oliverspalt.de, Leiter des Schwerpunkts Fotografie der Zusatzausbildung Kulturpädagogik des Bayerischen Jugendrings. www.fotopaed.de Anmeldeschluss: 20.03.2024

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Art & Culture
Martedì, 02 Apr 2024 20:30

Projektion der szenischen Lesung von Berliner Ensemble, Volkstheater Wien und CORRECTIV. Von diesem Treffen sollte niemand erfahren: Hochrangige AfD-Politiker, Neonazis und finanzstarke Unternehmer kamen im November 2023 in einem Hotel bei Potsdam zusammen. Sie planten nichts Geringeres als die Vertreibung von Millionen von Menschen aus Deutschland. Die investigative Redaktion von CORRECTIV veröffentlicht am 10. Januar eine Recherche, die zu Demonstrationen und Protesten in ganz Deutschland führt. Am 17.01.2024 wurde die Recherche im Berliner Ensemble als szenische Lesung aufgeführt. Die Geheimplan-Recherche zum Rechtsradikalen Potsdamer Treffen im November 2023 geht weit über die erste Enthüllung hinaus. Ziel ist es, die demokratische Grundstruktur der Bundesrepublik Deutschland zu untergraben. Erste Schritte sind bereits getan. Auch Südtirol ist Eroberungsgebiet dieser menschenverachtenden, verfassungswidrigen Personen. Ein Landtagsabgeordenter des Südtiroler Landtags hat diese Ziele bereits öffentlich unterstützt und agiert aktiv mit, eine bereits gescheiterte Ideologie umzusetzen. Was ein solches „Gedankenschlecht“ mit sich bringt, haben Europa und auch Südtirol bereits erlebt: Leid und Zerstörung. Deshalb möchten wir an diesem Abend und anschließend an die Projektion mit dem hoffentlich zahlreichen Publikum gemeinsam über die Auswirkungen dieser menschenfeindlichen Ideologie sprechen und welche Konsequenzen wir als Zivilgesellschaft daraus ziehen. Eintritt (frei): Diese öffentliche Vorführung verfolgt keine Gewinnabsichten und der Eintritt dazu ist frei. Gerne weisen wir auf eine Spendenmöglichkeit an die gemeinnützige Organisation CORRECTIV hin. (https://correctiv.org/unterstuetzen/pressefreiheit2023/). Diese Veranstaltung wird mit eigenen Mittel finanziert. Es werden keine öffentliche Finanzierungen eingesetzt. Lesung in deutscher Sprache. In der anschließenden Diskussion verwendet jede un jeder die Sprache seiner Wahl. Freier Eintritt!

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Theatre
Martedì, 02 Apr 2024 20:00
L'evento si tiene dal 02 Apr 2024 al 03 Apr 2024

di Gianluca Iocolano regia: Flora Sarrubbo costumi: Sieglinde Michaeler luce: Simon Boccolari produzione: Theakos Sudtirolo, 1926. Georg, 64 anni, vive in un maso ed è vedovo da sette anni. È padre di due figli, Margit e Andreas, caduto come Kaiserjäger nelle trincee del Col di Lana. Georg si occupa degli animali del maso, coltiva patate e ha alcuni alberi da frutto. Aurelio, ha 27 anni, si è trasferito in Sudtirolo da poco e fa il segretario comunale. Arriva dall’Appennino emiliano, la guerra lo ha sfiorato ma gli ha portato via un fratello. Quassù lavora per il podestà. Conosce un po’ di tedesco e incontra Georg una mattina di fine settembre. Il loro rude incontro presto sfocerà in un confronto schietto in cui i due comprenderanno di non provenire da mondi tanto distanti. Conoscendosi meglio capiranno di avere più cose in comune di quanto sembri. "Vacche magre" è un'opera teatrale bilingue che è stata presentata in anteprima al Tschumpus di Bressanone e che ora va in scena al Carambolage. È un racconto emozionale che ci offre una prospettiva diversa.

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Cinema
Martedì, 02 Apr 2024 17:30

evento speciale in collaborazione con L'ARTE DEL FAR RIDERE E LAV-Lega anti vivisezione Regia di Pablo D'Ambrosi, Giulia Innocenzi. Genere Documentario, - Italia, 2024, durata 90 minuti. trailer: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=1Prg_potLCk In collaborazione con l'Arte del Far Ridere e LAV - Lega anti vivisezione, 2 Aprile. Inizio proiezione h 17:30. Entrata h17:15. Sala Videodrome, via Roen 6 Bolzano. Introduzione con Giovanni Vultaggio, LAV Bolzano. Seguirà dibattito e video-collegamento con Lorenzo Mineo* *Ha condotto l’indagine sotto copertura come lobbista a Bruxelles. Coordina l’ufficio di Bruxelles di Eumans – Cittadini per la democrazia e la sostenibilità, un movimento pan europeo basato sulle iniziative popolari, in favore dei diritti umani e della sostenibilità. UN PREGEVOLE ATTO D'ACCUSA NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE E I SUSSIDI AGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI. Recensione di Luigi Coluccio Polesine, Italia: un allevamento intensivo di polli, per rispettare le indicazioni del produttore, deve consegnare soltanto degli esemplari perfetti da poter immettere sul mercato, e gli "scarti" vengono eliminati con pratiche violente. Regione di Berlino, Germania: un allevamento intensivo di mucche, visto l'affollamento dei capi e la scarsa pulizia degli ambienti, viene colpito dal proliferare della mastite (un'infezione e infiammazione della ghiandola mammaria), così il personale non medico somministra antibiotici agli animali malati. Murcia, Spagna: un allevamento intensivo di maiali sfrutta le poche risorse idriche del territorio e scarica in vasconi all'aperto i liquami di risulta, causando inquinamento del suolo e contaminazione della falda acquifera. Tutto vero, disturbante e inquietante. Solo che per alcuni politici, organi di controllo e istituzioni gli allevamenti intensivi non esistono... Food for Profit ha la sua distribuzione indipendente e dal basso che porta il documentario e i suoi autori in giro per l'Italia Forse c'è un unico tema che può unire sensibilità etiche, preoccupazioni sanitarie e criticità ambientali nella riflessione sul sistema socio-economico-valoriale del capitalismo come principale causa del riscaldamento globale - il cibo. Quello che mangiamo, o meglio, ciò che decidiamo di mangiare, ha un impatto razionale, misurabile, diretto con inquinamento, sfruttamento, salute, diseguaglianze. Dobbiamo produrre di più perché dobbiamo mangiare più carne, e per farlo dobbiamo sfruttare più suolo, contaminare più acqua, appestare più aria, somministrare più antibiotici, stipare più animali, violare più diritti. Ma davvero dobbiamo? Food for Profit non solo mette la camera - nascosta e non - al centro di tutto questo, costringendo in qualche modo a guardare (che tu sia spettatore inconsapevole, attivista convinto, politico coinvolto), ma alla fine dei suoi '90 minuti fa una anche una precisa call for action: "Stop sussidi pubblici agli allevamenti intensivi". Ecco, se c'è un pregio indiscutibile del documentario diretto da Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi è proprio il suo posizionamento, che si profila inizialmente come lavoro d'inchiesta sulla gestione degli allevamenti intensivi, diventa poi atto d'accusa nei confronti delle istituzioni europee complici in modo diretto e indiretto di questo sistema, e infine mette insieme queste due prospettive per trasmutarsi in un prodotto affilato da brandire per catalizzare la consapevolezza dei cittadini. Senza tirare mai il fiato e mettersi da parte. Innocenzi d'altronde c'è sempre andata dritta nelle cose, vuoi per la sua appartenenza all'albero genealogico-scolastico dell'ariete Michele Santoro su Annozero e Servizio Pubblico, vuoi per la sua vicinanza ideale e lavorativa con il giornalismo impegnato e d'assalto di Report e Le iene, così in questo progetto che spinge ancora più avanti sue precedenti inchieste tv come Che porci! e I monatti (sull'allevamento grattacielo di 26 piani a Ezhou, Cina) ibridandole con l'occhio e l'afflato del documentario cinematografico, si piazza davanti allo schermo facendo funzione di voce narrante, corpo investigativo e coscienza attivista, in una triangolazione che riassume un po' tutta la sua carriera quanto la stessa intima natura di Food for Profit. --- Food for Profit è il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie. In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori, multinazionali e politici. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti. Food For Profit non solo mostra l’orrore degli allevamenti intensivi e la connivente protezione politica di cui godono, ma con una squadra di esperti internazionali affronta le principali problematiche legate a questo tipo di produzione industriale: inquinamento delle acque, sfruttamento dei migranti, perdita di biodiversità e antibiotico resistenza. L’appello del film è forte e chiaro: dobbiamo fermare questo sistema corrotto se vogliamo salvare il pianeta. E noi stessi.

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Music
Lunedì, 01 Apr 2024 20:30

concerto di pasqua dell'Orchestra Sinfonica degli "Musikfreunde". Il programma include opere di Alessandro Scarlatti, Wolfgang Amadeus Mozart, Georg Friedrich Händel e Joseph Haydn. Quest'anno, Leonardo Carrieri suonerà l'organo. Archi e flauti presenteranno un concerto notevole, sia in soli che in orchestra. Esecutori: L'Orchestra degli Amanti della Musica sotto la direzione di Michael Hillebrand.

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Others
Lunedì, 01 Apr 2024
L'evento si tiene dal 01 Apr 2024 al 30 Apr 2024

Lana unisce. Primavera e passione È primavera, la natura si risveglia e "Lana in fiore" torna alla ribalta dall´1 al 30 aprile 2024. I fiori e le erbe selvatiche saranno ancora una volta protagonisti degli eventi primaverili a Lana e dintorni e offriranno innumerevoli occasioni per conoscerli meglio: sono in programma eventi primaverili, laboratori creativi, conferenze a tema, escursioni alle erbe selvatiche e molto altro ancora. Il mercato I Sapori del Maso con oltre 50 stand di contadini altoatesini attende i visitatori nel centro di Lana sabato 6 aprile. Il torneo di golf ai meli in fiore, sabato 13 aprile, invita a dare il via alla stagione golfistica tra tee shot e menu primaverile direttamente sul green. La tradizionale Festa dei masi in fiore, domenica 21 aprile, è dedicata ai masi e alle fattorie storiche, che invitano il pubblico a conoscere la vita contadina e di gustare le proprie prelibatezze.

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Theatre
Lunedì, 01 Apr 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 01 Apr 2024 al 14 Apr 2024

Idee und Entwicklung von David de Silva Buch von Jose Fernandez, Song-Texte von Jacques Levy, Musik von Steve Margoshes und dem Titel-Song »FAME« von Dean Pitchford und Michael Gore Deutsche Fassung von Frank Thannhäuser und Iris Schumacher Das diesjährige Musical der Jugendabteilung des MurX Theaters bringt mit "FAME" eines der meist gespielten Musicals auf die Bühne, und zeigt wieviel Talent im Südtiroler Musicalnachwuchs steckt. Neunzehn junge KünstlerInnen zwischen 16 und 33 Jahren haben nach einer bestandenen Audition im Oktober die Probenarbeit und die damit einhergehenden hohen Anforderungen sowohl im Gesang, als auch im Tanz und Schauspiel bravourös gemeistert. Zusammengekommen sind die jungen Talente der MurX Company aus ganz Südtirol, und vorbereitet auf den großen Auftritt wurden sie von Regisseur Christian Mair, Choreographin Magdalena Schötzer, Vocal Coach Doris Warasin und dem musikalischen Leiter Lorenzo Scrinzi. Zum ersten Mal seit Beginn der MurX-Story, freuen wir uns auf unser erstes kleines Orchester, bestehend aus acht Musikern. Zum Stück Aufnahmeprüfung an der High School of Performing Arts, New York. Der junge Nick will unbedingt ein ernsthafter Schauspieler werden, Serena und Joe wollen überhaupt einen Fuß ins Show-Business bekommen, Carmen will als Pop-Star groß rauskommen, Tyrone und Iris haben den Traum, als TänzerInnen Karriere zu machen und Schlomo, Grace und Goody gründen eine Band. Sie gehen durch die strenge Schule von Englischlehrerin Mrs. Sherman, Tanzlehrerin Ms. Bell, Musiklehrer Mr. Sheinkopf und Schauspiellehrerin Ms. Myers. Viel harte Arbeit - „Hard Work“ - liegt vor ihnen auf dem Weg zu „Fame!“ – dem Ruhm, der sie alle antreibt. Liza Minelli, Robert de Niro, Al Pacino, Jennifer Aniston, Ellen Barkin, die Musiker Murray Perahia oder Pinchas Zukerman - sie alle haben etwas gemeinsam: Sie waren Schüler der legendären High School of Performing Arts, abgekürzt PA, die durch Alan Parkers Film „Fame - Der Weg zum Ruhm“ in den 1980er Jahren weltweit bekannt wurde. 2009 gab es ein Film-Remake. In den Zeiten von gesuchten Superstars zeigt das Musical FAME, wie viel Arbeit, Schweiß und Existenzängste hinter dem glitzernden Vorhang des Show-Business lauern. Besetzung Serena Katz - Sophie Pichler Nick Piazza - Christopher Pasqualini Joe Vegas - Benjamin Palma Carmen Diaz - Franziska Wiedmer Tyrone Jackson - E. Mössler Iris Kelly - Isabel Polenta Mabel Washington - Lisa Comploi Schlomo Metzenbaum - Simon Wenter Grace Lamb - Lena Wenger Goodman King - S. Luther Ms. Sherman - Valeria von Miller Ms. Bell - Leonie Marie Prantl Ms. Myers - Jasmin Indra Mr. Sheinkopf - Stephan Rauter Ensemble: Valentina Stampfl, Lea Mayr, Vera Falser, Katharina Mair, Anna Tribenga Quaranta Orchester Lorenzo Scrinzi Raffaele Barberio Mario Careddu Francesco Carli Patrick Barba Paolo Bega Gigi Grata Antonio del Giudice Das Team hinter der Bühne Regie: Christian Mair Choreographie: Magdalena Schötzer Musik. Leitung: Lorenzo Scrinzi Musik. Einstudierung: Doris Warasin Produktionsassistenz: Elisabeth Hofer Kostüm: Tina Schöpfer Maske: Lucia Santorsola & Sophie Ausserer Licht- und Tontechnik: Julian Marmsoler & Claus Stecher

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Kids
Domenica, 31 Mar 2024 17:30
L'evento si tiene dal 31 Mar 2024 al 01 Apr 2024

Regie Gilles de Maistre Darsteller Mit Lumi Pollack, Emily Bett Rickards, Wayne Charles Baker u.a. Spielzeit 100min ab 8 Jahren Nation/Jahr F 2024 Ella wächst im Amazonasregenwald auf. Sie zieht mit ihren Eltern ein verwaistes Jaguarbaby auf, das sie Hope nennt. Als ihre Mutter ums Leben kommt, zieht der Vater mit der sechsjährigen Ella nach New York. Acht Jahre vergehen und Ella, inzwischen eine Teenagerin, hat ihre Jaguar-Freundin nicht vergessen. Sie erfährt, dass Hope in Lebensgefahr ist, weil es Wilderer auf sie abgesehen haben und beschließt in den Dschungel zurückzukehren, um Hope zu retten und wieder zu ihren Wurzeln zurückzukehren.

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Partyzone
Sabato, 30 Mar 2024 21:30

Immergiti nell'atmosfera caliente della nostra serata "Soy Latino" presso la sala Foyer 0 dell'Hotel Four Points by Sheraton Bolzano! L'evento prende vita alle 21:30 e continua fino alle 2:30. Lasciati trascinare in una notte di danza con le vibrazioni seducenti di DJ Pablito, virtuoso dei suoni latini. Sia che tu sia un fanatico della salsa, un devoto del reggaeton o semplicemente un amante della buona musica, cogli l'opportunità di abbandonarti al ritmo latino! DJ Pablito guiderà la serata con una playlist che spazia dai successi latino-americani più classici alle novità più scatenate. La sala Foyer 0 si trasforma in un'oasi danzante, in cui ogni melodia è un invito a esprimersi e ogni ritmo celebra la vita. Non lasciarti sfuggire la chance di partecipare a una serata incantevole, carica di vitalità, ardore e puro divertimento. Scopri il motivo per cui le nostre notti Soy Latino rappresentano un'esperienza senza paragoni! ***FREE ENTRY***

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Cinema
Sabato, 30 Mar 2024 20:00

Die Tragikomödie basiert auf einem gleichnamigen autobiografischen Roman und ist ein Feel-Good-Movie mit Herz. Mit Tom Schilling, Karoline Herfurth, Pola Friedrichs u.a. D 2023, Christopher Doll Eine Million Minuten Vera und Wolf führen mit ihren Kindern Nina und Simon ein Traumleben: sie haben eine schöne Wohnung, Wolf macht als wissenschaftlicher Berater für die Vereinten Nationen Karriere, Vera kümmert sich neben ihrem Halbtagsjob um Haus und Kinder. Doch der Alltag belastet die Familie und die Beziehung. Als bei Tochter Nina eine Entwicklungsstörung auftritt, wird klar, dass sich etwas ändern muss. Ausgelöst von Ninas verrücktem Wunsch, eine Million Minuten nur für schöne Dinge zu haben, nehmen sie eine Auszeit … Ab 12 Jahren

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Others
Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Mar 2024 al 01 Apr 2024

Voglia di Primavera “Spring in the city” – l’evento più colorato dell’anno Fin dai tempi antichi, la primavera è considerata la stagione della rinascita: le giornate si allungano, la natura rifiorisce e l’inverno inizia ad essere un ricordo lontano. Anche Bolzano “fiorisce” grazie al Mercatino di Pasqua e la città festeggia la nuova stagione con un mercatino nella centrale Piazza Walther. Dal 28 marzo al 1° aprile, per cinque giornate, trenta espositori proporranno prelibatezze altoatesine e prodotti artigianali ed artistici; le contadine altoatesine coinvolgeranno le famiglie con una serie di laboratori creativi grazie ai quali ogni giorno, gli interessati avranno l’occasione di creare con le proprie mani piccoli oggetti e decorazioni pasquali utilizzando materiali naturali. Per i più piccini il divertimento sarà assicurato con un giro sulla giostra o sul trenino. Il ricco programma di animazione prevede inoltre una serie di esibizioni musicali dal vivo.

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Others
Martedì, 30 Apr 2024 18:00-21:00 |
L'evento si tiene dal 26 Mar 2024 al 28 Mag 2024

Repair Café – Riparare invece di sistemare È un fatto spiacevole che nell'odierna società dell'usa e getta non si ripari quasi più nulla, che le cose rotte vengano smaltite senza amore e sostituite da quelle nuove e scintillanti. Il concetto dei Repair Café mira a contrastare in modo decisivo questa mentalità a senso unico. Il format trova sempre più estimatori in tutta Europa e quindi, dopo il grande successo riscosso in altre sei località dell'Alto Adige, i Repair Café arrivano anche in Val Venosta! E ciò che è rotto in modo irrimediabile può ancora ricevere nuova vita con un po' di upcycling. Un grande passo contro la cultura consumistica della nostra società! Senza registrazione!

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-12:30 | 16:00 - 19:00
L'evento si tiene dal 26 Mar 2024 al 06 Apr 2024

Francesca Tomasi – Pittura e scultura Andrea G. Zingerle – Pittura In questa mostra Francesca Tomasi und Andrea G. Zingerle si sono confrontate intensamente con la gamma dei colori tra il rosa e il viola. Per entrambe avvicinarsi a queste tonalità è stata inizialmente una sfida, in quanto non si ritrovavano nel clichè classico associato a questo colore. Attraverso la ricerca di significati e simbolismi che sono attribuiti al rosa e al viola, alle loro storie, le artiste hanno potuto scoprire una varietà di nuovi aspetti e spunti di riflessione. Ad esempio, il rosa non è sempre stato il colore delle bambine, con questa valenza si è affermato solo dopo la Prima guerra mondiale. La traduzione inglese del colore rosa è pink e comprende l’intera gamma di tonalità che vanno dal rosa chiaro fino all’intenso rosa shocking. In particolare il rosa shocking è un colore nato nel ventesimo secolo, introdotto dalla stilista Elsa Schiaparelli, la quale era in contatto con ambienti artistici dadaisti e surrealisti. Anche Marilyn Monroe contribuì a far diventare il rosa simbolo di una femminilità forte e coraggiosa. Con le loro opere le artiste desiderano porre l’accento sui punti di forza delle donne, concentrandosi sulla loro forza e sulla speranza. Elementi contrastanti possono coesistere benissimo, forme chiuse e aperte, sguardi verso l'interno e verso l'esterno.

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

AliPaloma, Monia Ben Hamouda, Costanza Candeloro, Filippo Contatore, Isabella Costabile, Binta Diaw, Giorgia Garzilli, Sophie Lazari, Lorenza Longhi, Magdalena Mitterhofer, Jim C. Nedd, Luca Piscopo, Raphael Pohl, Davide Stucchi, Tobias Tavella A cura di Leonie Radine Design della mostra (ab)Normal Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di annunciare la sua attesissima mostra dedicata alla celebrazione di giovani artiste e artisti contemporanei dell’Alto Adige e di Milano. RENAISSANCE mette in luce posizioni artistiche transdisciplinari che condividono l’impegno per un esame rigenerativo e critico del patrimonio culturale. In occasione dell’assegnazione di una delle più alte borse di studio per l’arte emergente in Europa, conferita dalla Fondazione Vordemberge-Gildewart, Museion presenta una mostra con lavori selezionati di 15 giovani artiste e artisti del nord Italia. Nonostante la diversità delle loro pratiche – tra cui troviamo scultura, installazioni, pittura, disegno, video, fotografia e performance – tutti e tutte condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. In che modo una giovane generazione di artiste e artisti elabora la propria pesante eredità culturale, plasmata da “standard” estetici e sociali, valori, modelli, icone o aspettative sulla figura della o dell’artista? Come si costruisce sulle rovine del passato che ancora proiettano lunghe ombre? I 15 artisti e artiste in mostra usano metodi, immagini o materiali per mettere a nudo elementi basilari o ruderi di modelli di rappresentazione estetica e sociale dominanti, e fondare su di essi il nuovo. Mentre alcune e alcuni indagano rituali, pratiche spirituali, storie di migrazione o storie familiari tramandate, altre e altri si concentrano sull’analisi critica e la rivalutazione di immagini pervasive della cultura pop, finzioni urbane o ruoli di genere stereotipati in letteratura, cinema, design, architettura o pubblicità. Diversi artisti e artiste si dedicano poi al riciclo di prodotti di scarto dell’industria creativa in cui a volte operano, ponendosi all’intersezione fra arte figurativa e arti applicate. In vari modi transdisciplinari, tutte e tutti gli artisti tematizzano questioni di appartenenza, affermando che l’identità culturale è qualcosa di fluido, per nulla scolpita nella pietra. In questo senso, i noti concetti rigenerativi di “Rinascimento” o “Arte povera” vengono tradotti nel “qui ed ora” e assumono un nuovo significato. Lo studio di design milanese (ab)Normal ha creato la scenografia della mostra che, attraverso un gioco di sfondi, luci e ombre, consente un passaggio fluido tra le varie posizioni. L’occasione per la realizzazione della mostra è una borsa di 60.000 franchi svizzeri che la Fondazione Vordemberge-Gildewart assegna ogni anno in collaborazione con un’istituzione espositiva europea – per il 2024 è stato scelto Museion – a un o un’artista di massimo 35 anni della regione selezionata. La mostra collettiva costituisce la base per la selezione della o del vincitore da parte di una giuria internazionale indipendente. Non ci sono condizioni per l’utilizzo del premio in denaro da parte della o del borsista. In occasione della mostra verranno assegnati anche il primo Museion Private Founders Award e il Premio del Pubblico. Entrambi i premi sono legati ad acquisizioni per la collezione di Museion.

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024 09:30-12:00 | 15:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 17 Ago 2024

In collaborazione con la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol Questa mostra collettiva di opere realizzate da artisti altoatesini e trentini, fa parte del progetto “LA REGIONE FUORI DAI VETRI” che prevede di far uscire le opere d’arte dal Palazzo della Regione per metterle a disposizione dei Comuni, attraverso momenti espositivi capaci di coniugare le risorse artistiche regionali con quelle dei territori per valorizzarne le unicità. https://www.regione.taa.it/Argomenti/Focus/La-Regione-fuori-dai-vetri Un confronto con artisti contemporanei Le circa 100 opere in mostra, accuratamente selezionate dalla vasta e ricca raccolta della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, verranno affiancate da un’opera realizzata rispettivamente da 5 artiste/i contemporanee/i che si impegnano nella trasformazione del supporto: un gomitolo di lana sarà il mezzo espressivo per la creazione dell’opera. Arte nel centro storico La mostra varcherà i „confini“ del Museo e si estenderà anche “oltre” tanto da diventare una mostra d´arte diffusa nel centro storico di Chiusa. Pregevoli opere d’arte nel periodo stesso della mostra al museo saranno esposte e fruibili anche nelle vetrine di alcuni negozi.

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Theatre
Lunedì, 01 Apr 2024 18:00-
L'evento si tiene dal 22 Mar 2024 al 06 Apr 2024

im Rahmen des europäischen Minderheiten-Projektes Phonè von Iaco Rigo Mutter, Vater, Tochter und neuerdings auch ein Vogel: Calìgula! Die dreiköpfige Familie hört einander nicht zu, alle sind mit sich selbst beschäftigt und geben wenig von ihren wahren Gefühlen preis. Mit der Zeit nimmt Calìgula immer mehr Platz in diesem Gefüge ein, er wiederholt Wörter, nimmt alle Gespräche auf, verlangt Aufmerksamkeit. Irgendwann weiß er mehr über die Familienmitglieder als sie selbst voneinander. Der Alltagsrhythmus beginnt sich aufzulösen. Fassaden bröckeln. Alle suchen nach ihrer eigenen Freiheit, auch Calìgula. Wer wird Sie finden? Gibt es Sie überhaupt? Ein zweisprachiges, skurriles Stück über das Gefangensein in Konstrukten und Realitäten und über die Frage, ob man diesen entfliehen kann. Hilft dabei die emotionale Intelligenz? Oder doch die Künstliche? Als Teil des europäischen Minderheiten-Projekts phonè wurde Calìgula von Iaco Rigo, als ladinischer Theatertext verfasst, um unsere dritte Landessprache ins Rampenlicht zu stellen. Das Team rund um Regisseurin Viktoria Obermarzoner zeigt uns einen schrullig ausgefallenen Theaterabend in deutscher und ladinischer Sprache genauso wie sich auch das Team zusammensetzt. Mit: Mirko Costa| Maria Craffonara | Sabrina Fraternali | Hanenn Huber | Lisa Laner Autor: Iaco Rigo Regie & Fassung: Viktoria Obermarzoner Ausstattung: Ursula Tavella Musik: Maria Craffonara Tanz: Sabrina Fraternali

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 02 Giu 2024

A cura del Gruppo Museion Passage in collaborazione con l’Archivio Vallazza Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, rende omaggio all’artista Adolf Vallazza, nato ad Ortisei, in occasione dei suoi 100 anni. La mostra a lui dedicata e allestita a Museion Passage è realizzata in collaborazione con l’Archivio Adolf Vallazza e raccoglie una selezione di disegni che vanno dagli anni ‘60 fino ad oggi, insieme a dieci grandi sculture lignee astratte presentate per la prima volta assieme nello stesso spazio museale. L’esposizione, costituita principalmente dalle sculture lignee più astratte realizzate dall’artista – totem, menhir e sculture di uccelli, alcune della collezione di Museion – offre anche l’opportunità di far conoscere al grande pubblico il lavoro grafico di Vallazza, dagli anni ’60 ad oggi. L’atto di disegnare da sempre accompagna e continua ancora oggi ad accompagnare la sua attività di scultore. I disegni e gli schizzi, presentati a parete e in una vetrina, presentano diversi formati e tecniche, ma tutti testimoniano la ricerca formale e le relazioni spaziali e simboliche delle sue produzioni. Per Adolf Vallazza la scultura ha un significato mutevole: è una composizione estetica, un trono o un totem mitico, oppure un oggetto di scena in una performance di danza. Una scultura è dunque una superficie stratificata, inscritta con accezioni e funzioni che vanno al di là di uno specifico periodo o significato – un modo per renderla atemporale e lasciare che il tempo stesso interagisca con essa, così come chi la osserva. Vallazza inizia la sua carriera come pittore, per poi spostarsi negli anni ’60 verso la scultura utilizzando il legno proveniente da antichi fienili della Val Gardena per trasformare l’effimero in eterno e dare vita così alle sue imponenti sculture. Per tutta la durata della mostra nello spazio dell’Infolounge di Museion è possibile, inoltre, vedere due documentari dedicati all’artista: il primo realizzato da Rai Südtirol in lingua tedesca e il secondo realizzato da Lucio Rosa, grande fotografo e documentarista recentemente scomparso, in lingua italiana.

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 01 Set 2024

Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega Anteprima stampa e opening: 13.03.2024, 11:00 A cura di Frida Carazzato, curatrice scientifica di Museion, e Duccio Dogheria, curatore e ricercatore dell’Archivio del ’900 del Mart di Rovereto Il 13 marzo alle ore 11.00 Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, inaugura a Museion Passage e al Piccolo Museion – Cubo Garutti la mostra Poetry in the box. Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega realizzata in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La mostra racconta la ventennale connessione esistente tra Mart e Museion, che condividono la straordinaria raccolta dell’Archivio di Nuova Scrittura, donata alle due istituzioni museali da Paolo Della Grazia nel 2020 e di cui Ugo Carrega è figura fondamentale. In particolare, l’esposizione ruota intorno al concetto della scatola – a volte opera d’arte in sé, a volte contenitore dei lavori di Carrega – e rende omaggio alla storia del Mercato del Sale di cui l’artista è stato curatore e direttore. Tra il 1974 e il 1989 questo artist-run space milanese ha visto gravitare intorno a sé innumerevoli artiste e artisti legati alla poesia visiva, che saranno parte della mostra. Ugo Carrega è stato una figura poliedrica: artista, gallerista, poeta, editore e curatore attivo nell’ambito delle ricerche verbovisuali in Italia tra la fine degli anni ’60 e gli anni ‘90. Nel 1958, assieme agli artisti Anna e Martino Oberto, dà vita alla rivista d’artista “Ana Etcetera”, la prima in Italia a presentarsi come un contenitore che ospita, in formato sciolto, contributi di vari operatori e operatrici culturali. A questa prima esperienza editoriale segue quella della rivista da lui fondata “TOOL: quaderni di scrittura simbiotica” dove elabora il concetto di scrittura simbiotica, un incontro tra parola e materia, che lo porterà poi a coniare il termine “Nuova Scrittura”. Nel corso della sua carriera artistica, la scatola assume un ruolo sempre più importante: tra il 1971 e il 1973 Carrega organizza cronologicamente il proprio archivio in una serie di 62 scatole bianche, dettagliatamente etichettate e categorizzate, ora conservate presso l’Archivio del ’900 del Mart. Ogni scatola contiene varia documentazione sulla sua ricerca artistico-letteraria tra il 1955 e il 1973, ma anche opere ed edizioni realizzate assieme ad altri artisti ed artiste. Lo spazio espositivo del Mercato del Sale (da Marchand du Sel, pseudonimo dell’artista francese Marcel Duchamp), di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario, raccoglie intorno a sé una grande rete di artiste e artisti con cui Ugo Carrega collabora, facendo di questo spazio un moltiplicatore e punto di riferimento per la poesia visiva internazionale. Vi hanno esposto, tra gli altri: Martino e Anna Oberto, Liliana Landi, Vincenzo Ferrari, Gianfranco Baruchello, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Ji?í Valoch. Il Mercato del Sale rimane attivo fino al 1989, anno in cui chiude per dare vita all’Archivio di Nuova Scrittura, con Paolo Della Grazia e Giorgio Zanchetti. Partendo da questi straordinari legami e da un archivio pensato e organizzato dall’artista stesso, la mostra Poetry in the box crea delle connessioni tra il contenuto di questo archivio e una selezione di opere verbovisuali dell’Archivio di Nuova Scrittura, parte integrante della collezione di Museion e del Mart. Tra queste troviamo opere di Vincenzo Accame, Marcel Duchamp, Betty Danon, Amelia Ettliger, Vincenzo Ferrari, Corrado D’Ottavi, Elisabetta Gut, Liliana Landi, Stelio Maria Martini, Plinio Mesciulam, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Anna Oberto, Martino Oberto, Luca Patella, Emilio Villa. Il display della mostra, a cura di Claudia Polizzi, si ispira alle scatole originali di Carrega che, utilizzate come dei moduli espositivi, mostrano il contenuto originale accuratamente selezionato e messo in relazione con le riviste-scatola prodotte da Carrega e le opere di altri artisti e artiste che hanno lavorato insieme a lui negli anni del Mercato del Sale. In occasione della mostra verranno resi integralmente disponibili sulla digital library del Mart, su Internet Archive, oltre 60 libri d’artista di Ugo Carrega.

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Venerdì, 29 Mar 2024 15:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 13 Mar 2024 al 20 Apr 2024

CASA NATURA SELVAGGIA Casa – Dove si può trovare? È mai esistita? Nel tempo ne è mai stato idealizzato un modello di perfezione? O è sempre stata puro desiderio, scintillante riflesso di luce nei frammenti di fragilità che si stagliano davanti a noi, nelle crepe degli insostenibili sogni di beatitudine e salvezza? Casa – È davvero qualcosa di esterno oppure risiede in noi? E il dolore della ricerca, non è forse la tensione della corda sulla quale danziamo tra il regno di luce interiore e l‘oscurità esteriore, sopra l‘abisso della nostra vita vulnerabile? Paesaggi di materia distrutta sono visibili nella serie fotografica Zuhause di Émilie Delugeau. L’integrità della superficie si è frantumata, formando strutture naturali figlie dell‘impatto di una forza incontrollata. Un bambino, avvolto in abiti invernali che fungono da protezione, si trova in una stanza dalle pareti bianche davanti a una finestra chiusa e oscurata. Sembra abbandonato nella desolazione di questo luogo. Di fronte a lui, una pozza bianca in un‘esplosione congelata. Anch’essa paesaggio simbolo di questa forza incontrollata. Il bambino è riuscito a scampare allo scoppio della violenza? O l‘ha innescata come unica possibile salvezza dal freddo, dalla desolazione, come unica forma vivente possibile in uno spazio senza vita? Una detonazione bianca, in cui il bambino può trovare una natura salvifica, una casa per un istante. Su un‘altra parete bianca, in un‘altra foto, una donna quasi nuda. Un drappeggio giallo attorno al collo le ricopre leggermente la parte superiore del corpo, da sinistra a destra. Protezione fragile. Vulnerabilità. Guarda lontano dall‘osservatore verso la sorgente di luce, nascosta agli occhi di quest’ultimo. Ecco un ulteriore luogo di desiderio. Seguendo e lasciandosi avvolgere da tracce, strutture e pieghe, esse forniscono direzione e protezione, promessa e incertezza. Casa – qualcosa che in questo mondo può essere stabilito unicamente per momenti, negli angoli della nostra esistenza nomade, transitoria, e che esiste in modo permanente solo nella certezza dell’immaginazione, del cuore e non nell‘illusione del tangibile, dell‘inequivocabile? Non in una nazione o in un singolo luogo, ma in quel regno, che è dentro di noi, e in cui stiamo costantemente cercando, fino ad arrivare al desiderio che ci dà casa, bellezza e luce nel frastagliato, nell‘inafferrabile e nel vitale. Fred Kelemen This work was produced in 2020 by Villa Pérochon, a Centre for Photographic Art in Niort, France. It was made possible thanks to the support from the City of Niort, the Ministry of Culture/DRAC Nouvelle-Aquitaine, and the Conseil Régional Nouvelle-Aquitaine. Prints were produced in the workshops of Philippe Le Besconte‘s Villa Pérochon. Framing was carried out by Émilie Grégoire at Atelier du Cadre, Niort.

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Venerdì, 29 Mar 2024 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 09 Mar 2024 al 31 Mar 2024

Colori itineranti - Mili Schmalzl Partire per trovare la libertà. Allontanarsi da casa propria per imparare cose nuove su sé stessi. Cos'è l'arte se non un costante cambiamento? Il viaggio diventa simbolo di sviluppo, di movimento. Questo non stare mai fermi è una caratteristica dell'attività artistica di Mili Schmalzl. Nelle sue direzioni stilistiche, ha sempre sempre dimostrato il coraggio di provare tecniche nuove, senza temere di perdere ciò che aveva e senza voler conservare una forma come assoluta. La sua arte è una ricerca costante; tra schizzi, opere compiute e opere forse non del tutto finite, si riconosce una mano raffinata, più incline a sperimentare colori e forme in movimento che a un concetto finito e compiuto. Le opere di Mili Schmalzl danno l'impressione che il quadro si estenda ancora di più e che si sia incoraggiati a pensare oltre la cornice. La pagina è troppo piccola per questi colori itineranti, che quindi occupano spazio nella nostra testa. C'è anche movimento tra i colori stessi. Si confondono l'uno con l'altro, si mescolano con la superficie o coprono ciò che c'è sotto. Parliamo anche della difficoltà di ottenere la libertà di espressione. Soprattutto se consideriamo i tempi in cui Mili Schmalzl è cresciuta. Leggendo la biografia, veniamo a conoscenza dei momenti di coraggio e di forza dell'artista per condurre una vita secondo la sua passione. Ad esempio, si legge che sbagliò deliberatamente un lavoro che doveva consegnare per l'esame finale di sartoria. Questo atto si può leggere come atteggiamento di ribellione, poiché quella formazione non era scelta sua. Purtroppo, la società a quel tempo si regolava a seconda del clero e il prete era appositamente andato a visitare i genitori della ragazza per convincerli di non mandare la propria figlia alla scuola d’arte. Però quando intravvidero la disperazione, la mandarono dal doratore Christian Delago per imparare le conoscenze di base della pittura. Più tardi andò via dalla valle per studiare alla Scuola Beato Angelico a Milano e tra il 1941 e il 1943 all’Accademia di Stoccarda. Sfortunatamente privarono gli anni di guerra la giovane artista dell'opportunità di approfondire la sua formazione. Sebbene qualche anno prima non avesse potuto frequentare la scuola d'arte, al suo ritorno Schmalzl divenne insegnante di pittura e lo rimase fino alla pensione. Questo lavoro le diede grandi soddisfazioni. Gli allievi raccontano che era un'insegnante apprezzata e che i ragazzi le volevano bene. Era interessante per loro imparare le nuove tecniche che Mili Schmalzl creava nel suo studio in Ladinia. Non solo attraverso la scuola, ma anche attraverso la sua presenza nel consiglio direttivo dell’associazione “Circolo artistico di Ortisei”, riceveva impulsi per un'arte innovativa e dava il suo contributo agli altri. Il libro 100 anni Circolo artistico e culturale Ortisei racconta un'epoca di ribellione e di cambiamenti. Nell’anno 1953 vi è una discrepanza tra coloro che avrebbero voluto dare più spazio all'arte e coloro che avrebbero voluto che l'associazione continuasse nella direzione tradizionale delle arti e dei mestieri. Fu probabilmente un momento euforico e drammatico, poiché l'intero consiglio direttivo annunciò le proprie dimissioni per questo conflitto. Da questo contesto nacque tra i membri del ex consiglio, come anche Mili Schmalzl, la volontà di raggrupparsi in un’associazione nuova con visione innovativa, che prese il nome “Ruscel”. Oggi guardiamo i dipinti e gli schizzi di Mili Schmalzl e possiamo perderci nelle sue linee e nelle sue tracce di colore. Il mondo che conosciamo si scioglie e i singoli elementi si mescolano con l'ambiente circostante e diventano un tutt'uno, entrano in simbiosi, diventano un'utopia o una realtà che è più vicina alla nostra vita interiore di quanto non lo sia ciò che vediamo con i nostri occhi. L'arte è bella quando è questo: una porta d'accesso a un giardino di immagini che diventano possibili solo nella nostra testa. Il viaggio come simbolo è stato scelto anche per questo motivo. Attraverso l'arte ci si apre un mondo che può essere vissuto solo con l'immaginazione. Proprio come accade quando siamo in viaggio. Conosciamo noi stessi attraverso paesaggi che cerchiamo di capire perché ancora non li conosciamo. Mili Schmalzl non ha fatto eccezione. Quando era in giro, in viaggio, in vacanza o per corsi di disegno e pittura, portava sempre con sé materiali per creare arte. Così non solo tornava con nuovi quadri e schizzi, ma spesso anche con tecniche, studi e forme nuove. La mostra presenta un numero limitato di opere della produzione artistica di Mili Schmalzl. Poiché la complessità della sua creazione comprende una grande varietà di stili, cicli e progetti diversi, la mostra presenta alcuni dei suoi ultimi dipinti e schizzi astratti, oltre a paesaggi, case e alberi e una selezione di esperimenti di collage. Per ricordare una donna che è stata molto importante per lo sviluppo artistico della valle, vogliamo riconoscerla e onorarla con questa mostra personale. È anche giusto, in questo contesto e in un luogo di cultura di e per i giovani, mostrare le radici a cui la nostra creatività e libertà possono fare riferimento, per dimostrare la responsabilità che abbiamo nel nostro tempo nei confronti delle generazioni future.

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:30-17:00 |
L'evento si tiene dal 08 Mar 2024 al 30 Set 2024

I destini di donna e poi di artista di diciassette protagoniste che, nell’arco di due secoli, sfidarono le convenzioni e cercarono la propria espressione artistica. Quest’anno la primavera meranese si tinge di rosa grazie all’importante evento nato sotto l’egida dell’Ufficio Pari Opportunità del Comune e del Museo Mamming. A partire dall’8 marzo infatti e fino a settembre le sale del piano terra di Palais Mamming ospiteranno il percorso espositivo della prima mostra d’arte che ha per protagoniste le artiste che a Merano, per periodi lunghi o brevi, incrociarono i propri destini nell’ampio arco temporale compreso fra la fine del XVIII secolo e l’inizio degli anni 2000. La mostra è intitolata WOMEN IN ART Artiste a Merano fra Ottocento e Novecento. Le opere, di ben 17 artiste sfileranno per far conoscere quelle donne che sfidarono i pregiudizi e le consuetudini per dedicarsi totalmente all’arte. È una storia di caparbietà, costanza e coraggio quella che emerge dalle biografie di molte delle artiste scelte per la mostra. Nell’arco della storia, si sa, la presenza delle donne nell’arte, fu tutt’altro che trascurabile, ma rimase impigliata nell’anonimato e fu resa marginale per la maggior parte dei secoli e per la maggior parte delle artiste. I destini delle diciassette artiste presenti in mostra mettono invece in luce molto altro e soprattutto dimostrano come la volontà, la determinazione e una buona dose di autocoscienza avessero permesso loro di affrontare viaggi, trasferimenti, cambi di nazioni e di lingua pur di ottenere la formazione artistica cui anelavano. Sono le vite di donne forti, minate semmai solo dalla malattia. Sullo sfondo di queste storie personali si anima quella della comunità femminile che proprio in quegli anni in tutta Europa andava organizzandosi, offrendo supporto e mutuo soccorso. Quella sorellanza che fece organizzare nel 1910 a Vienna la prima gigantesca mostra sull’Arte delle donne, partendo dalle artiste rinascimentali per giungere, dipinto dopo dipinto, alle artiste contemporanee e a due delle nostre stesse protagoniste, Lila Gruner ed Emilie Mediz Pelikan , che vi presero parte con le loro opere. La presente mostra è dedicata ad una selezione di artiste che a diverso titolo furono legate a Merano. Il periodo scelto è quello ampio e compreso fra il primo Ottocento e l’inizio del Terzo millennio. Un arco storico in cui la città sul Passirio ha affrontato le alterne vicende cercando sempre di ritornare a galla e riguadagnare il proprio pubblico turistico e la propria vivacità intellettuale. Ma soprattutto un periodo in cui per molto tempo alle donne furono precluse le accademie e di come esse seppero approfittare di quello che al tempo era possibile quali le lezioni private presso qualche artista, le colonie artistiche, le accademie private, e infine le scuole create dalle associazioni femminili che con metodo e coraggio cercavano di arginare un sopruso che le donne combattevano da sole. Le opere presentate costituiscono un corpus di grande interesse, capace di mettere in luce la maestria tecnico-compositiva, le felici cromie delle tavolozze, ma soprattutto dimostrare come queste artiste avessero anche rotto con gli schemi che le vedevano intente a dipingere solamente vasi di fiori. Sono invece possenti massicci visti da alte quote, panorami suggestivi, animali, castelli e roccaforti, ritratti e nature morte a sfilare agli occhi del fruitore e donare qualche attimo di incanto.

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Exhibitions
Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 24 Feb 2024 al 19 Mag 2024

Artisti e artiste: Astha Butail, Julia Bünnagel, Andrea Canepa, Zuzanna Czebatul, Margret Eicher, Nadine Fecht, Philipp Fürhofer, Jeppe Hein, John Isaacs, Kubra Khademi, Alexander Kluge & Jonathan Meese, Oliver Laric, Kris Lemsalu, Philip Loersch, Tim Noble & Sue Webster, Mirja Reuter und Florian Gass, Nasan Tur; Florian Gass & Mirja Reuter (progetto artistico partecipativo). a cura di: Harald F. Theiss Il progetto è incentrato sul manoscritto del “Nibelungenlied” [Cantare dei Nibelunghi], risalente al 1300 circa, rinvenuto a Laces, in Alto Adige, e attualmente in possesso della Biblioteca di Stato di Berlino. Il Nibelungenlied è il più importante poema epico della letteratura tedesca medievale. Composto intorno al 1200, a partire da numerose leggende tramandate oralmente, comprende due diversi livelli narrativi: un primo nucleo racconta le gesta eroiche di Sigfrido, come l’uccisione del drago e la conquista di un tesoro di inestimabile valore, e ha radici in saghe scandinave dell’alto medioevo; un secondo affronta una serie di vicende storiche legate alla caduta dei Burgundi. L’analisi del manoscritto offre la possibilità di riconsiderare diversi aspetti della storia culturale europea ed extraeuropea. Inoltre, l’impatto che il Nibelungenlied ha esercitato e le differenti possibilità interpretative che ne sono state proposte, rappresentano degli aspetti forse ancora più significativi dell’opera in sé, e si pongono come punto di partenza per una pratica espositiva basata su una narrazione extraletteraria. La mostra I M A G I N E W O R L D S esplora, con gli strumenti dell’arte, la rilevanza sociopolitica e le formazioni delle funzioni identitarie, puntando sull’incontro tra linguaggio visivo e scritto. A partire da opere di arte contemporanea e da un progetto partecipativo, permette riflessioni critiche, contestualizzazioni e ricostruzioni di qualcosa che va oltre alla semplice narrazione tradizionale: interroga la memoria collettiva e il rapporto tra la costruzione e la decostruzione di miti eurocentrici in un’epoca di ridefinizione post-coloniale e post-migratoria del mondo. Nel contesto di concetti sociali, vengono esaminati i modi in cui qualcosa avrebbe potuto essere allora, è stato dopo, ed è oggi. La mostra riguarda anche l’emergere di nuove immagini di sé e degli altri. Stabilisce delle connessioni con la formazione delle classiche immagini eroiche e con le loro manifestazioni mediatiche contemporanee, ma anche con i cambiamenti dei ruoli di genere. In particolare, l’ideale dell’amore cortese rappresenta un sistema di valori che ancora oggi influisce sulle norme sociali e la cui comprensione approfondita può aiutare a chiarire azioni culturali più recenti, non solo per quanto riguarda la critica istituzionale queer-femminista e le prospettive specifiche di genere. I M A G I N E W O R L D S è più un gioco di pensiero associativo che una riproduzione dell'epica con nuove immagini. Utilizzando l'arte dell'allusione e del riferimento, la mostra ragiona sull’ambivalenza dei miti, sulla scomparsa e sull’emergere di nuove storie e mitizzazioni. Vengono messe in scena nuove creazioni artistiche che raccontano cambiamenti culturali e aspetti che caratterizzano la società. Attraverso opere non solo di matrice linguistica, la mostra ha il coraggio di creare degli spazi vuoti, intesi come momenti di riflessione intorno a una realtà costituita da arte testuale, media art, forme interattive ma anche dipinti, disegni, oggetti scultorei. In questo modo I M A G I N E W O R L D S consente una visione ampia del concetto di mito, rimandando ai significati e alle trasformazioni delle narrazioni (mano)scritte, dell’autorialità, della storia, dell’estetica, della ricezione, della demistificazione, delle costruzioni di genere – allora, dopo, oggi…

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Venerdì, 29 Mar 2024 15:30-19:00 |
L'evento si tiene dal 23 Feb 2024 al 06 Apr 2024

A cura di Linnea Streit Fiumi, montagne, mura, pareti, recinzioni, edifici, trattati: sono molti e molto diversi i mezzi e gli elementi, anche naturali, con cui l’umanità ha definito e definisce ancora oggi gli spazi. Mentre alcune demarcazioni hanno un carattere formale e sono evidenti, altre possono essere riconosciute solo attraverso una ricerca ed un’osservazione scrupolosa, oppure grazie alla sensibilità. Nella prima mostra curata da Linnea Streit per la Galleria Civica di Bressanone, Stefan Alber, Hannes Egger, Flo Kasearu, Letizia Romanini, Johanna Tinzl e Stefan Flunger esplorano i confini interni ed esterni all'Europa. Alcuni lavori si presentano nella loro fisicità e sono stati ispirati da viaggi a piedi o con mezzi di trasporto. In altri entrano in gioco concetti più astratti di spazio e divisione, simboli delle istituzioni europee, questioni di valore e valuta. Gli approcci degli artisti e delle artiste spaziano dal concettuale al documentaristico, dal poetico all’umoristico. All'inizio di giugno, negli Stati membri dell’UE, si terranno le elezioni del Parlamento europeo: è il momento di riflettere a quali ideali vogliamo aspirare e come vogliamo viverli lungo i confini interni ed esterni all'Unione Europea.

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Venerdì, 29 Mar 2024 08:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 15 Feb 2024 al 17 Mag 2024

Sono il colore e la luce, che interagiscono con il corpo umano, a giocare un ruolo centrale nei dipinti di Helmut Prinoth. In quelli più recenti, forme e fisicità si dissolvono in macchie cromatiche talvolta audaci, dominate in gran parte dai colori primari. Questa “parete colorata” esprime una certa ambiguità che oscilla tra la permeabilità, l’apertura e l’impenetrabilità. Una percezione spontanea caratterizza tutti gli elementi all’interno dell’opera. Le persone raffigurate (anche in coppia) sono collocate esse stesse in un immaginario “spazio di colore e luce”, dove comunicano attraverso sguardi e gesti. Le differenze dimensionali suggeriscono una certa distanza spazio-temporale, che rende tangibile il “percorso umano”. [Testo: Richard Firler] Helmut Prinoth (*1960, Ortisei), formatosi come scultore e restauratore d’arte, si è sempre dedicato al disegno, alla modellazione e, negli ultimi anni, alla pittura.

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Vento. Nubi, sole, luna. Stelle. Acqua. Vita. Silenzio. Lukas Schäfer è nato nel 1992 ed è cresciuto a San Giorgio di Brunico in Val Pusteria, tra le Dolomiti e le cime della catena principale alpina. I genitori gli hanno fatto conoscere la montagna sin da bambino. Da allora la natura–con i suoi paesaggi, i suoi dettagli e la sua fauna –non ha smesso di affascinarlo. Per alcuni anni ha praticato lo sci freestyle a livello agonistico. Dopo avere abbandonato lo sport a causa di un infortunio, ha scoperto la fotografia naturalistica, divenuta per lui da subito una grande passione e, in seguito, una professione. Attraverso la sua macchina fotografica, Lukas continua a riscoprire le montagne e i suoi abitanti, osservandoli da un punto di vista nuovo. Alcune sue fotografie e alcuni suoi video sono stati premiati nell’ambito di concorsi internazionali. Ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Südtirol, Secrets of Nature”, ricco di fotografie e di storie dell’Alto Adige e delle zone limitrofe.

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 14 Apr 2024

Quando si parla di simboli presenti sulle montagne, si pensa subito alle croci di vetta, agli omini di pietra, alla segnaletica di colore rosso-bianco-rosso lungo i sentieri. Sono espressioni di vicinanza al cielo (le croci), di orientamento e di segnalazione (gli omini di pietra e la segnaletica), di conquista (le bandiere, le piccozze con i gagliardetti, i ganci con i moschettoni), di comunicazione (il fuoco) o ancora di sentimenti e tradizioni (i fuochi del Sacro Cuore). Alcuni simboli esortano all’umiltà (le targhe commemorative) o al ricordo (le trincee). Sulle montagne di tutto il mondo sorgono opere tecniche attraverso le quali l’essere umano assoggetta la natura: linee elettriche, funivie, strutture di protezione dalle valanghe. Nell’era dell’urbanizzazione e dell’allontanamento dalla natura, montagne e paesaggi montuosi diventano strumenti di marketing: opere d’arte vengono inserite nel paesaggio per rendere la montagna, ovvero la destinazione, maggiormente interessante al fine di attrarre più persone. Alcune tracce, negative, testimoniano che “qui ci sono state delle persone”: la spazzatura, che ricopre i campi base dell’Himalaya, le scale, gli spit non hanno più nulla a che fare con l’alpinismo, con la conquista della montagna. Tuttavia, anche la natura stessa crea dei segnali e lo fa in modo più sostenibile, meno invadente e più empatico di quanto lo facciamo noi esseri umani. Alcune montagne sono il simbolo di una nazione intera: il Cervino ci ricorda la Svizzera, il Pan di Zucchero ci fa pensare a Rio de Janeiro, le Tre Cime di Lavaredo all’Alto Adige. Negli spigoli, pareti e burroni di altre montagne, invece, si possono scorgere dei volti umani che a volte sono diventati soggetti da cartolina. Ci sono tracce che testimoniano la storia di una montagna, la sua origine, dalla conchiglia calcarea alla roccia vulcanica. Sono segni anche le piante che sopravvivono in montagna soltanto alle quote più alte e che rappresentano quindi un altimetro biologico che si estende in tutti i continenti, come la stella alpina o il giglio di Mount Cook in Nuova Zelanda. E infine, chi vive in montagna, sa interpretare i segnali che la natura mostra tra le cime. Le nuvole annunciano la pioggia, la tempesta o l’arrivo del Föhn e “se al Dachstein le nuvole fanno da cappello, si annuncia tempo bello”. Dall’avvento della fotografia nel 1839, i fotografi hanno immortalato questi segnali, perché un tempo rappresentavano la caratteristica di una cima e di una determinata regione, diventando anche testimonianza del raggiungimento di una meta e di una vetta. Fotografi di montagna contemporanei, come Peter Mathiso Robert Bösch, ritraggono questi simboli, naturali o artificiali, facendoli diventare i temi rappresentativi della solitudine, della pace e della sublimità che contraddistinguono la montagna. Ci sono cose che sono quasi impossibili da scorgere e che diventano visibili soltanto attraverso l’obiettivo fotografico. Alcune “immagini-simbolo” sono nate dall’orrore provato di fronte all’abuso della natura da parte degli esseri umani, a testimonianza del fatto che il più grande nemico della natura è proprio l’uomo. Questa mostra fotografica, corredata di alcuni oggetti selezionati, mostra la complessità globale e la ricca varietà dei più diversi simboli, segni e tracce presenti in montagna. I curatori: Richard Piock e Martin Kofler In collaborazione con TAP

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

“Have you ever heard the sound of falling rocks?” è un viaggio di sei mesi, intrapreso nel 2022 attraverso le Alpi, in Italia, Francia, Svizzera e Austria. È un’indagine visiva su un fenomeno tanto importante quanto poco conosciuto: la degradazione del permafrost. Nel corso del XX secolo, le temperature sulle Alpi sono aumentate di 2°C, ovvero del doppio rispetto alla media dell’intero pianeta. Inverni più brevi, nevicate ridotte e scioglimento dei ghiacciai sono solo alcuni degli effetti che il riscaldamento globale ha avuto sulle montagne. Esistono però anche una serie di effetti meno visibili, più difficili da percepire, ma che hanno un impatto drammatico sulla salute di uno degli ecosistemi più importanti e più fragili della Terra. Tra questi c’è la degradazione del permafrost, la sezione superficiale della crosta terrestre più vicina e quindi maggiormente colpita da tutti i fenomeni che avvengono nell’atmosfera. La sua degradazione, causata dallo scioglimento dei ghiacci in esso contenuti, determina instabilità dei versanti e alterazioni dell’equilibrio idrogeologico con gravi ripercussioni sul territorio circostante. Il ghiaccio contenuto nelle fessure rocciose agisce come il cemento, tenendo insieme parti della montagna. Tuttavia, con l’aumento della temperatura e con lo scioglimento del terreno freddo e ghiacciato, la stabilità si riduce, portando a un potenziale aumento di frane e crolli, eventi che stanno diventando sempre più comuni in tutte le Alpi. Gli effetti di questi cambiamenti non hanno un impatto solo sull’ambiente ma anche sulle comunità alpine che vivono da secoli in questo delicato ecosistema. Attraverso uno sguardo quasi simbolico e universale su una questione scientifica e di difficile visualizzazione, “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è una narrazione complessa ed estesa (anche territorialmente) che impiega un approccio fotografico potente e non scontato. “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è stato possibile grazie ad un grant da parte di ISPA Photo Award ed è stato sviluppato in collaborazione con diversi enti ed istituzioni tra cui: ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Piemonte), Università di Bolzano, Fondazione Edmund Mach, Université Savoie Mont Blanc, Provincia di Trento, Museo di Scienze Naturali di Verona, SLF Suisse, Università degli Studi di Milano-Bicocca. In collaborazione con ISPA - Italian Sustainabilty Photo Award. Tomaso Clavarino, nato nel 1986, è un fotografo e regista, laureato in Storia contemporanea. Vive e lavora a Torino. I suoi lavori sono pubblicati regolarmente da importanti riviste e media internazionali. Accanto alle collaborazioni editoriali, sviluppa anche progetti artistici personali,che sono stati esposti e proiettati in gallerie e nell’ambito dei principali festival. Le sue opere sono state presentate in musei e manifestazioni come la Triennale di Milano, il MUFOCO di Cinisello Balsamo e il Museo Blanes di Montevideo (Uruguay).

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Venerdì, 29 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Grazie all’intricato sviluppo radicale il bosco protegge il suolo dall’erosione, dalle frane e dal disseccamento. Il bosco può inoltre rallentare le slavine. Il suolo forestale può fungere da riserva d’acqua ed esercitare su di essa un effetto di filtrazione. Dobbiamo ai boschi anche una migliore qualità dell’aria, poiché eliminano dall’aria impurità e polveri.

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Venerdì, 29 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Nei nostri boschi e in alta montagna vivono cinque specie di galliformi, sono schivi e spesso non si fanno notare. Sono tutte e cinque diverse tra loro e hanno esigenze di habitat un po’ particolari. La mostra ci presenta questi uccelli molto affascinanti anche nel loro comportamento. Foto, testi e oggetti conformi all’originale rendono l’esposizione interessante e appassionante.

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Venerdì, 29 Mar 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 27 Dic 2023 al 30 Mar 2024

Insetto utile o dannoso? I bostrici costituiscono un elemento importante dell'ecosistema del bosco: come decompositori di alberi vecchi e malati e come nutrimento per altre specie. Allo stesso tempo, possono anche causare danni enormi. Questa piccola mostra, realizzata dalla scuola media di Castelrotto, fornisce un'idea sullo stile di vita di questo insetto.

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Giovedì, 11 Apr 2024 18:00-20:30 |
L'evento si tiene dal 14 Dic 2023 al 13 Giu 2024

Usa e getta? Figuriamoci! Cosa fare con una sedia con la gamba rotta, con un tostapane che non si accende o con un maglione mangiato dalle tarme? Usa e getta? Figuriamoci! Fate un salto al Repair Café e tutto tornerà come nuovo! Ogni secondo giovedì del mese, dalle ore 18 alle 21, nella Mensa Kolping di Bressanone, potrete riparare assieme ai*alle seguenti esperti*e tutti gli oggetti e dare loro una seconda possibilità. Ricordate di portare con voi eventuali pezzi di ricambio e le batterie. Tutti sono benvenuti! Insieme ripareremo ciò che ancora può essere salvato. Ingresso libero!

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Venerdì, 29 Mar 2024 07:30-20:00 |
L'evento si tiene dal 04 Dic 2023 al 31 Mar 2024

Con immagini di estrema precisione e nitidezza che enfatizzano le cose ordinarie e insignificanti della nostra vita quotidiana, il fotografo Reinhart Mlineritsch apre allo spettatore un mondo inaspettatamente poetico. Reinhart Mlineritsch è un mago della fotografia che ci ricorda che siamo ben lontani dal conoscere le cose del mondo. Con l'occhio curioso di un esploratore e l'abilità di un fotografo all'apice della sua arte, esplora il nostro ambiente come se fosse un territorio sconosciuto e la vita quotidiana una terra incognita. Gli oggetti che Reinhart Mlineritsch ritrae in modo meticoloso e tecnicamente perfetto non hanno nulla di sensazionale o spettacolare. L'unica cosa che li rende sensazionali, spettacolari, è il modo in cui questo fotografo li cattura e ce li rende visibili in modo nuovo. Con le sue immagini precise e poetiche, Reinhart Mlineritsch ci ricorda che le cose sono ancora in movimento e che potremmo vedere il mondo in modo completamente diverso (Karl-Markus Gauß). Reinhart Mlineritsch, nato a Vienna nel 1950, cresciuto a Laab im Walde (Bassa Austria), vive a Salisburgo dal 1979. Ha studiato scienze commerciali a Vienna. È stato un fotografo autodidatta fin dall'infanzia. Dal 1990 si è dedicato alla fotografia artistica, proseguendo la sua formazione attraverso numerosi workshop, anche presso il Salzburg College. Dal 1996 collabora con la Galleria Fotohof di Salisburgo. Da allora, numerose mostre in Austria e all'estero, varie pubblicazioni e acquisti pubblici. Libri pubblicati da Otto Müller Verlag: "Wie ein Fremder" (1999), "Velvet Curtain" (2003) e "Cover of Darkness" (2007).

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Nov 2023 al 03 Nov 2024

La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. Questa mostra temporanea ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati. Un’attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali. Accanto agli aspetti storico-culturali, questa sfaccettata esposizione rivela come i nostri progenitori non fossero mai a corto di idee per soddisfare il loro appetito e procurarsi le provviste. Prodotti come carne, pesce, miele, cereali e frutti selvatici erano noti sin dagli albori della civiltà. Altri, come legumi, erbe aromatiche e alcune varietà di cereali - per noi ormai scontati - furono introdotti in Europa dai movimenti migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Le tradizioni alimentari, come la lavorazione del latte o la viticoltura, che oggi conosciamo molto bene, sono state importate dalle regioni mediterranee in epoche diverse. Buon appetito! Siamo lieti d’invitarvi nell’universo culinario della storia alimentare.

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 26 Nov 2023 al 31 Mar 2024

Bambinelli Dalla Collezione Johanna Von Call La Collezione Johanna von Call è una delle più vaste collezioni private del nostro Paese, che può essere considerata un'impressionante testimonianza della diversità delle rappresentazioni di Gesù Bambino. La collezione, in constante crescita dal 1983, contiene raffigurazioni del Bambino Gesù datate dal XVIII al XX secolo, provenienti per la maggior parte dall'Alto Adige, dall'Austria, dalla Baviera e dall'Italia. La mostra può essere visitata fino al 31 marzo 2024.

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Giovedì, 04 Apr 2024 19:00-23:00 |
L'evento si tiene dal 02 Nov 2023 al 04 Apr 2024

Ingresso, pizza e bevande a donazione libera Hoangårtn (dialetto: chattare/parlare/divertimento) è il nostro incontro comunitario nella sala comune Salotto. Ovviamente, pizza fatta in casa, bevande e un po‘ di musica non possono mancare. Tutti sono invitati a trascorrere una bella serata in un ambiente accogliente, senza alcun programma, solo hoangårtn.

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Venerdì, 29 Mar 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 22 Set 2023 al 30 Mar 2024

Adolf Vallazza (Ortisei, 1924) è il protagonista di questa mostra antologica. Essa, infatti, è riservata ad una selezione delle opere più significative del lungo percorso artistico dell’artista. La mostra intende mettere in luce la poliedricità e l’originalità di Adolf Vallazza, ripercorrendo le tappe essenziali e decisive che lo hanno reso uno degli artisti più apprezzati nel panorama artistico contemporaneo italiano. In mostra è possibile ammirare opere che sono state realizzate nell’arco di tempo compreso tra il 1970 e il 2014. Un lasso di tempo importante che dà modo allo spettatore di osservare come l’arte dell’artista gardenese si sia evoluta nel tempo. Curata da Sara Alberti

Location di : martin_inside

Castello

Residenza dinastica dei conti del Tirolo, il castello ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo. Il percorso museale è incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri. Nel palazzo meridionale si trovano i due portali romanici, mentre nella cappella del castello, intitolata a San Pancrazio ed edificata su due piani, notevoli pitture murali gotiche. Nel mastio è possibile ripercorrere la storia dell’Alto Adige nel XX secolo.

Castello

Castel Presule, un tempo residenza dinastica dei signori Völs-Colonna, ospita, accanto a dipinti e disegni del XIX e XX sec. della raccolta “Cà de Bezzi”, una collezione d’armi del XIX secolo, dipinti della Donazione Lotte Copi e la mostra permanente di ritrovamenti archeologici "finff Majolica Schaln".

Castello

Il castello risale al 1140. Il percorso propone gli affreschi del “Ciclo di Ivano” (XIII sec.), primissima testimonianza della cultura profana e cavalleresca di area tedesca, la sala nuziale e la cappella riccamente dipinte, l’ampia biblioteca e una raccolta di dipinti, stemmi e armi.

Castello

Castel Roncolo risale al XIII sec. Oltre al celebre ciclo di affreschi profani risalenti al Medioevo e a oggetti dalla vecchia armeria, si possono periodicamente ammirare mostre temporanee su temi di storia culturale.

Museo

A chi lo visita, Capriz, il caseificio da vivere, permette di immergersi con tutti i sensi nel mondo della produzione di formaggio di capra. Negli ambienti espositivi a pianterreno e nel piano interrato è rappresentato l’intero processo, dalla capra che fornisce la materia prima, passando per il latte come prodotto di partenza fino alla forma di formaggio finita e al suo adeguato stoccaggio. Un ruolo speciale lo giocano elementi interattivi.

Museo

La Casa di via Bari 11 è uno dei pochi esempi ancora esistenti a Bolzano delle centinaia di case “semirurali” costruite alla fine degli anni Trenta e demolite a partire dagli anni Ottanta del Novecento per far posto a costruzioni a maggiore intensità abitativa. Da parte degli abitanti del quartiere delle Semirurali non è mai venuta meno la richiesta di conservarne la memoria. Il percorso espositivo, aperto al pubblico nel 2015, propone un viaggio nella storia di questo luogo attraverso fotografie, filmati, mappe, modellini tridimensionali e la suggestiva narrazione di storie di vita quotidiana.

Castello

Castel Monteleone è una fortificazione del XIII secolo, ampliata nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un percorso storico-artistico che si snoda attraverso giardini, cortili e sale offre un viaggio nei secoli, dal medioevo al periodo del rococò.

Museo

Orologi a muro, opere in legno intagliato, maschere, tappi di bottiglia, cavatappi, pipe, macinini per il caffè e utensili da cucina, oggetti religiosi, oldtimer e motociclette, come ad esempio diversi modelli di Vespa: fanno tutti parte della collezione privata della famiglia Trebo. Gli oggetti raccontano storie vecchie anche di 150 anni e sono disseminati nei diversi locali dell’hotel. Un paradiso per i nostalgici!

Museo

L’Archeoparc Velturno testimonia una storia insediativa che, a partire dal neolitico, abbraccia tutte le più importanti epoche e culture. Sepolture e resti di attività di produzione della ceramica parlano di coltivatori e allevatori le cui storie risalgono fino al 5000 a.C.

Museo

La mostra Archimod presenta una cinquantina di modelli architettonici della Provincia Autonoma di Bolzano (piazze, scuole, palazzi per uffici, musei, complessi residenziali, ospedali, strade, gallerie, ponti), realizzati nell’arco degli ultimi 25 anni o in fase di progettazione o costruzione. Archimod è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (treno, autobus) e ben visibile grazie alla grande scritta sulla facciata.

Museo

Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Museo

“Nessuno ha il diritto di obbedire”: da fine 2017 questa citazione della filosofa politica e scrittrice Hannah Arendt (1906-1975) spicca, in italiano, tedesco e ladino, sull’edificio degli Uffici finanziari di piazza del Tribunale a Bolzano. Esso si contrappone al carattere autoritario del monumento fascista e al suo motto “Credere, obbedire, combattere”. Integrata da esaurienti spiegazioni realizzate da una commissione di storici poste su stand informativi sulla piazza, la scritta progettata da Arnold Holzknecht e Michele Bernardi intende dare nuovo significato al bassorilievo monumentale dell’artista di Chiusa Hans Piffrader (1888-1950), rendendolo un’occasione educativa.

Museo

Sito in un ex bunker dell'epoca fascista, poi utilizzato dalla NATO durante la Guerra Fredda, il Bunker Museum tematizza in primo luogo la struttura stessa e il suo retroscena storico. Sotto la lente è posta anche la storia segreta della Guerra Fredda. Il museo espone prevalentemente oggetti che un tempo facevano parte dell'equipaggiamento del bunker, come impianti radio, telefoni da campo, armi, razioni alimentari, ecc. In futuro tuttavia l'esposizione si focalizzerà non tanto sull'aspetto militare, ma sul tema dei confini.

Castello

Il palazzo del XVI secolo fu fino al 1803 residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Particolari attrazioni sono i preziosi arredi rinascimentali (pannelli lignei, stufe, affreschi) e una collezione di opere d’arte risalenti ai secoli XV–XX. La struttura è gestita da Castel Tirolo.

Castello

Il Castello Principesco è situato ai piedi del Monte Benedetto, nel cuore della città. Il Castello, completamente ricostruito dall’arciduca Sigismondo d’Austria intorno al 1470, venne in seguito utilizzato dai Principi del Tirolo come alloggio durante la loro permanenza a Merano. A partire dal 1875, dopo un provvidenziale intervento di salvaguardia che ne impedì l’abbattimento, questa storica residenza fu sottoposta ad un ampio restauro. Oggi il Castello Principesco offre una preziosa occasione per studiare abitudini e modi di vita del tardo Medioevo: arredi di uso quotidiano, utensili da cucina, una delle più antiche stufe di maiolica giunte fino a noi, ritratti, strumenti musicali e armi consentono di toccare con mano un passato ormai remoto.

Museo

Il Centro di documentazione "Culten" tematizza l'insediamento dell'età del bronzo e del ferro (1400-600 a.C.) - poi trasformato in luogo per olocausti - sul "Kirchbichl" a Santa Valpurga/Ultimo, presentando la storia insediativa della valle e reperti di diverse epoche.

Castello

Il castello di Scena (XIV–XVIII sec.) fu residenza dall’arciduca Giovanni d’Asburgo. Custodisce collezioni su storia, cultura e arte tirolesi, armi storiche, arredi originali e dipinti. Nel sottostante mausoleo neogotico si trova la tomba dell’arciduca.

Museo

Il Centro visite racconta i forti contrasti e la varietà di ambienti che contraddistinguono questo parco. Qui si sperimenta in piccolo il mondo del parco. Lo stagno, gli aquari, il canale di irrigazione tipico, detto "Waal", pietre, preparati di animali, pannelli verticali e box per esperienze tattili invitano a scoprire la natura.

Museo

Il Centro visite “Lahner Säge” del Parco Nazionale dello Stelvio illustra quanto sia essenziale l’ecosistema “bosco” per l’uomo e la natura. Nell’antica segheria ad acqua alla veneziana, ora restaurata, i tronchi vengono trasformati in tavole, mentre la macina trasforma i chicchi di grano in farina.

Museo

Il Centro visite è ospitato in un vecchio mulino elettrico ristrutturato. L’esterno del Centro comprende un’area con la tipica vegetazione su substrato calcareo e porfirico e dispone di uno stagno per anfibi, di un orto con erbe medicinali e di un piccolo campo di grano.

Museo

Il Centro visite è dedicato alla geologia delle Dolomiti e all’alpinismo di Reinhold Messner. Nell’area "Meraviglie della natura" è possibile scoprire animali e erbe, pellicce di animali, uova di volatili, penne, dentature e corna.

Museo

Il Centro visite, situato nell'ex-Grand Hotel di Dobbiaco, spiega i paesaggi naturali e culturali dell'area protetta, l'attività alpinistica e turistica sviluppatasi in questo territorio e gli avvenimenti bellici avvenuti lungo il fronte dolomitico. La mostra permanente dedicata alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO illustra per quale motivo ampie aree delle Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio mondiale dell'UNESCO ed evidenzia le particolerietà geologiche e i fantastici scenari paesaggistici del Parco naturale.

Museo

Nel visitare Certosa l’impianto dell’antico convento è ancora riconoscibile. Davanti al chiostro un film della durata di 9 minuti racconta con immagini poetiche le alterne vicende storiche della certosa. Arte nella Certosa: Ogni anno, circa dalla metà di luglio alla fine di agosto, il chiostro ospita una mostra di artiste e artisti altoatesini.

Museo

Il museo espone tecnologia cinematografica e televisiva: macchine di proiezione di varie epoche, telecamere, moviole, banchi di montaggio, videoproiettori, pellicole film, ecc., nonché documenti storici, manifesti, documentari e altre testimonianze della storia del cinema nella regione. Propone rassegne cinematografiche, conferenze, attività di mediazione e didattiche e restauro film.

Museo

Il Museo Dolomythos introduce nel mondo delle Dolomiti Patrimonio naturale dell’umanità Unesco, delle quali illustra la genesi, ed esplora, presentandole, le specificità geologiche e il mondo vegetale e animale dei “monti pallidi”. Per mezzo di ricostruzioni, rappresenta inoltre i dinosauri come antichi abitanti delle Dolomiti. Ulteriori temi sono i miti e le leggende sulle Dolomiti e il mondo delle erbe. In un apposito percorso, i bambini possono intraprendere una caccia al tesoro e cercare fossili, cristalli e oro.

Museo

La mostra all'aperto Fossilia mostra i più bei reperti della zona di Meltina e testimonia i complessi fenomeni geologici avvenuti nel corso di milioni di anni. Particolarmente interessanti sono i resti fossili di alberi. Testi esplicativi e una stazione audio permettono di scoprire la mostra anche autonomamente. Visite guidate di gruppo su richiesta contattando l'Ufficio turistico di Meltina

Galleria d arte

La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica. Il connubio di arte e architettura è evidente anche nella sede progettata dagli architetti Walter Angonese e Andrea Marastoni. La Fondazione espone periodicamente parti della collezione di arte astratta e concettuale del suo fondatore e ospita mostre temporanee. Organizza attività didattiche e visite guidate, promuove residenze d'artista ed aderisce a manifestazioni intermuseali.

Museo

Con la sua imponente struttura e il labirinto di stanze, corridoi e scale, il Forte di Fortezza è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’area alpina e un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Edificato tra il 1833 e il 1838, ha vissuto alterne vicende, finché nel 2008 non è stato aperto al pubblico. Da allora ospita mostre d’arte e di architettura di portata regionale e internazionale e diverse manifestazioni. La mostra permanente "Cattedrale nel deserto" offre sguardi nella realizzazione del Forte e negli effetti che questa ha avuto sulla zona circostante. Al suo areale appartiene anche il Bunker n. 3, che si nasconde sotto un fitto strato di vegetazione in un tratto di bosco sul suo perimetro orientale e si può visitare su prenotazione.

Museo

Il GEOMuseo di Redagno, allestito nell’edificio "Peter Rosegger", situato nei pressi della chiesa di Redagno di Sopra, espone i più importanti reperti fossili provenienti dal GEOPARC Bletterbach e le sue caratteristiche rocce.

Museo

Il GEOPARC Bletterbach rientra nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco e si estende su una superficie complessiva di 818 ettari. Nel suo paesaggio unico si trovano fossili di piante e orme di sauri. Nell’areale e nel centro visitatori sono illustrate questa particolare geologia e geomorfologia.

Museo

Realizzato nel 1940-41 dal regime fascista per scopi difensivi, il bunker è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.

Galleria d arte

Il Giardino di sculture di Sieglinde Tatz Borgogno all'interno di un piccolo terreno boschivo a Pochi di Salorno è il risultato di una lunga e intensa fase creativa dell'artista. Vi si possono ammirare e toccare centinaia di figure femminili e alcune figure maschili, fatte prevalentemente di bronzo e di dimensioni diverse, alcune molto piccole, altre molto grandi, sedute, sdraiate, in piedi. Il giardino inoltre regala un panorama stupendo sulla sottostante Val d'Adige. Ulteriori informazioni presso l'Ufficio turistico Castelfeder.

Galleria d arte

Il Kunstforum Unterland - Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige/Bassa Atesina presenta, nei suoi spazi medievali sotto i portici di Egna, mostre d'arte contemporanea di caratura sia locale che internazionale. Diverse posizioni artistiche vengono presentate attraverso sei appuntamenti annuali. La galleria è diventata un punto d'incontro e di riferimento per gli operatori e amanti del settore.

Museo

Questo museo a 2.275 metri di altitudine, in cima al Plan de Corones nei pressi di Brunico, nelle Dolomiti, è dedicato alla fotografia di montagna. Il percorso si snoda su 1.800 metri quadrati e quattro piani, alla scoperta della storia della fotografia di montagna dagli inizi ad oggi, e propone opere artistiche di fotografi e fotografe da tutto il mondo, fotografie storiche, innovazioni digitali, mostre temporanee e allestimenti scenografici.

Museo

Sito nei locali della parrocchia di Lappago, il museo permette di conoscere l’acqua con tutte le sue qualità e i suoi segreti e richiama l’attenzione su ciò che è casuale e marginale, ovvero sulle piccole cose che si incontrano nella natura.

Museo

Guide con una formazione specifica sul tema del marmo presentano curiosità e informazioni interessanti sulla genesi, la storia, la pericolosa estrazione e la lavorazione dell’“oro bianco”, il pregiato marmo di Lasa. Tutti i giorni diverse visite guidate partono direttamente dalla stazione ferroviaria di Lasa.

Galleria d arte

Aperta tutto l'anno, Merano Arte presenta nei suoi 500 mq di superficie espositiva, distribuita su tre piani, le ricerche contemporanee più attuali in ambito di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, fotografia e nuovi media. La struttura è gestita dall'associazione culturale Merano Arte che in collaborazione con istituzioni pubbliche e partner privati ne organizza la programmazione.

Museo

Situato sul Plan de Corones (2275 m), al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell’Alto Adige, il MMM Corones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina che ha plasmato ed è stata plasmata in maniera decisiva da Reinhold Messner. La vista mozzafiato sulle Alpi, che si gode dall’inconfondibile edificio progettato da Zaha Hadid, è parte integrante dell'esperienza museale: lo sguardo spazia in tutte e quattro le direzioni cardinali, anche oltre i confini provinciali, dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.

Museo

Il cuore del circuito museale ideato da Reinhold Messner trova spazio tra le antica mura di Castel Firmiano, rese accessibili da una struttura moderna in vetro e acciaio. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale e i cortili della rocca, offrendo al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali raccontano lo stretto rapporto che unisce l'uomo alla montagna, l'orogenesi delle catene montuose ed il loro disfacimento, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell'alpinismo dagli inizi fino all'odierno turismo alpino.

Museo

Arroccato su un'altura nella splendida val Venosta, Castel Juval ospita il museo che Reinhold Messner ha voluto dedicare al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo la montagna è sacra, dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotteranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni. Nei pressi del museo, bello ed emozionante, si possono visitare i vigneti in pendenza dell'azienda agricola Unterortl e la trattoria Schlosswirt Juval che serve piatti tipici.

Museo

Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.

Museo

Nel Castello di Brunico, situato sulla collina a sud del capoluogo della val Pusteria, Reinhold Messner ha allestito il penultimo dei suoi sei musei dedicati alla montagna. Circondato da masi contadini, il castello ospita il museo dei popoli di montagna. Dal museo MMM Ripa (in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo) si gode una splendida vista su Plan de Corones, luogo di forte richiamo turistico, sul paesaggio rurale della valle Aurina e sulle Alpi della valle di Zillertal. Il moderno alpinismo è nato 250 anni fa, ma è da più di 10.000 anni che l'uomo abita e frequenta i rilievi montuosi. Da principio ci si recava per cacciare, poi per condurre mandrie e greggi di pascolo in pascolo, quindi vi si stabilì per lavorare la terra e allevare bestiame. Stabilitisi tra i fondali delle valli e i pascoli estivi, i popoli di montagna hanno saputo sviluppare una propria arte della sopravvivenza, una cultura che, al contrario della cultura urbana, si basa sulla responsabilità personale, sulla rinuncia al consumo, sul mutuo aiuto. È a questo modo di vivere, che solo all'osservatore superficiale può apparire diverso da luogo a luogo, che Reinhold Messner dedica il museo MMM Ripa.

Museo

Nel medioevo la miniera di Villandro era annoverata tra le aree di estrazione del minerale più significative del Tirolo. Dopo la sua chiusura all’inizio del XX secolo cadde nell’oblio. Con un faticoso lavoro, l’Associazione culturale e museale di Villandro l’ha resa nuovamente accessibile al pubblico. È possibile visitare diverse gallerie nell’ambito di visite guidate.

Museo

Il Mondo del Loden presenta ai visitatori l’intero processo che dalla pecora porta al capo di abbigliamento finito. Utensili storici raccontano la storia della produzione delle stoffe, l’attività di filatura delle donne, i viaggi dei venditori ambulanti di panni e la follatura del Loden.

Museo

La zona di Aldino era un tempo sede di innumerevoli mulini, brillatoi e pestini, poiché la coltivazione dei cereali rappresentava la più importante fonte di sostentamento. Lungo il rio Thal ora alcuni di essi, riattivati, sono accessibili al pubblico.

Galleria d arte

Nel 2017 il magistrato, imprenditore e collezionista bolzanino Josef Kreuzer donò alla Provincia di Bolzano la sua collezione di oltre 1.500 opere di circa 300 artisti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, insieme al palazzo che la ospita in pieno centro storico a Bolzano, a condizione di farne un museo accessibile al pubblico. A pianterreno è stato ricavato un ambiente per mostre temporanee d’arte, lo Spazio Eccel Kreuzer.

Museo

Il Museo Mansio Sebatum è dedicato all’insediamento romano di San Lorenzo. I reperti esposti offrono una panoramica della vita nell’antica stazione di sosta di “Sebatum”, con le sue terme, il suo mercato e i suoi scambi, oltre che dei riti funebri e del mondo delle divinità dei Romani.

Museo

Il museo espone schizzi e bozzetti dei numerosi affreschi, oltre a studi, acquerelli e lavori di grafica del famoso pittore sudtirolese Rudolf Stolz (1874–1960), nonché dipinti del fratello Albert Stolz e propone ogni anno mostre temporanee con opere di artisti prevalentemente di area tirolese.

Museo

Il museo Uomo nel tempo ripercorre la vita dell’uomo in Alto Adige dall’età della pietra fino al recente passato. Le diverse epoche sono rappresentate attraverso innumerevoli oggetti originali, esperimenti e animazioni. Mostre temporanee a cadenza annuale offrono sguardi nell’ampia collezione.

Museo

Il museo illustra la storia naturale e culturale della Val Gardena: nascita delle Dolomiti, antiche testimonianze archeologiche, una collezione di sculture lignee gardenesi, vita e opere di Luis Trenker, regista e attore di film di montagna, la tela quaresimale di San Giacomo e la camera da letto “Bierjun” del tardo Medioevo.

Museo

Sito al secondo piano della Residenza Lächler, sopra l'associazione turistica, il museo intende essere un centro di ricerca, documentazione e informazione sul costume tradizionale ("Tracht") di Castelrotto e sulla sua storia. Espone costumi tradizionali del XVIII, XIX e XX sec. e parti di essi nonché una ricca raccolta di immagini storiche. Ospita mostre temporanee, organizza visite guidate, conferenze e corsi e collabora con associazioni del settore.

Museo

In questo museo privato della famiglia Schmid, attrezzi e utensili illustrano lo sviluppo della viticoltura e della lavorazione del vino, della lotta antiparassitaria e dell’agricoltura nel Burgraviato, nonché la tradizione della produzione dello speck.

Museo

Nel museo della Collegiata l’arte sacra della chiesa, il tesoro del Duomo, i libri risalenti ai sec. XV–XVIII e una significativa raccolta di manoscritti sono testimonianza dell’attività intellettuale e spirituale della più antica Collegiata del Tirolo. Nella seconda sede, ovvero nel Convento dei Francescani (via P.-P.-Rainer 15, 39038 San Candido) invece sono esposti numerosi reperti archeologici di San Candido risalenti ai secoli dell’Impero romano e una collezione di oggetti folkloristici.

Museo

Il museo conduce in un viaggio nel passato all’interno di un’abitazione dell’antica borghesia brissinese con i suoi sontuosi rivestimenti lignei, gli affreschi unici e le originali stufe ad olle. Nella sede della Farmacia Peer si è conservato un prezioso tesoro fatto di rari oggetti, che narrano con la loro molteplicità e fantasia «l'arte di curare». Allo stesso tempo questo piccolo gioiello museale rappresenta una perla di rara bellezza per gli amanti dell’architettura e dell’arte moderna.

Museo

Il Museo della Scuola di Bolzano è stato concepito come museo aperto. Gli oggetti esposti (materiali didattici, fotografie, documenti, arredi, cartelloni) rispecchiano la storia delle tre culture di questa terra, in un incontro tra esperienze personali e vicende collettive.

Museo

Attraverso abiti, accessori, oggetti di uso quotidiano e curiosi, il Museo delle Donne descrive la storia della donna e il suo ruolo sociale ieri e oggi. Ogni anno organizza mostre temporanee su temi che riguardano le donne e manifestazioni correlate.

Museo

Situato nell’antica residenza urbana e sede degli uffici amministrativi dell’imperatore Massimiliano I, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige illustra la storia naturale e paesaggistica dell’Alto Adige, uno dei territori più multiformi d’Europa. Su una superficie espositiva di circa 1.000 mq, il museo consente di scoprire – in una sorta di viaggio nel tempo scandito da plastici, diorami e postazioni sperimentali e multimediali – i momenti più importanti delle origini della terra e della nascita e dello sviluppo dei vari ambienti naturali. Il piano terra ospita regolarmente mostre temporanee. Il museo gestisce anche il Planetario "Alto Adige" di San Valentino in Campo (Cornedo all'Isarco), vero e proprio simulatore stellare il cui sistema tecnologico permette di ricreare il moto dei pianeti e delle stelle sfruttando la tecnologia 3D.

Museo

Nel museo allestito nell’edificio della sinagoga, documenti e oggetti offrono testimonianze della comunità ebraica formatasi a Merano tra fine ‘800 e inizio ‘900 e accompagnata fino agli anni ’30 da un fiorente turismo ebraico.

Museo

Il Museo locale espone opere di arte sacra che rispecchiano le forme di devozione religiosa e artistiche del barocco e del rococò. Un gioiello particolare è il tesoro del maso Thal. Il museo conserva anche dipinti, sculture lignee, monete e medaglie provenienti da collezioni private.

Museo

Nell’antica sede del Magistrato Mercantile i preziosi oggetti d’arredo del XVIII sec., i dipinti di pittori barocchi e i documenti originali testimoniano la tradizione delle fiere di Bolzano, centro mercantile di fama internazionale.

Museo

Il museo è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca e raccolta durato diversi decenni nelle Alpi di Ziller (Aurine) e negli Alti Tauri ed espone circa 1.000 esemplari di minerali. Oltre ai più grossi quarzi affumicati trovati nella nostra regione, merita particolare attenzione un rarissimo cristallo di rocca “ritorto”, tra i più belli venuti alla luce finora e ritrovato nella miniera di Predoi. La sezione multimediale presenta la nascita dei minerali, la loro ricerca e il faticoso recupero, infine l’azione terapeutica di molti di essi.

Museo

Il museo, ampliato di recente, custodisce la collezione mineralogica composta dai famosi geodi di Tiso, cristalli di rocca e altri minerali della zona alpina, raccolti dal collezionista Paul Fischnaller. Le famiglie possono cercare geodi insieme al collezionista.

Museo

La Torre Bianca, uno dei simboli di Bressanone, ospita un museo che, a partire da vari modelli, racconta il suo significato di torre cittadina e campanaria. Propone inoltre campane in miniatura, l’interno dell’originale globo del campanile e il ruolo dei guardiani del campanile.

Museo

Il museo propone una cinquantina di opere di arte sacra, allestite con cura. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Dal 1984 il museo parrocchiale è ospitato nel granaio gotico, nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Sopra il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio.

Museo

L’attività mineraria ha caratterizzato per secoli e fino ai nostri giorni non solo il paesaggio, ma anche la vita degli abitanti delle Alpi centrali. Nell’antico Granaio di Cadipietra le mostre temporanee raccontano ai visitatori i loro volti e le loro storie. Attraverso immagini di minatori al lavoro nei secoli passati nelle miniere di Ridanna/Monteneve e di Predoi la mostra in corso “Ritratti. Gente di miniera” presenta i loro ritratti e racconta con brevi biografie la loro vita. Immagini, testi, registrazioni audio e diversi oggetti personali permettono di ridare un volto e una voce a imprenditori minerari e minatori, ma anche alle donne impiegate nella miniera.

Museo

A Predoi dal 1996 è possibile effettuare, a bordo di un trenino, una suggestiva visita guidata vestiti con elmetto e cerata alla galleria “ Sant’Ignazio”, lunga oltre 1 km. Da essa ancora oggi si estrae rame di cementazione: il particolare impianto è visibile e perfettamente funzionante. All’interno comincia l’avventuroso percorso guidato di 350 m, disseminato di rappresentazioni di scene lavorative. Il centro climatico si trova a ca. 1.100 m nel cuore della montagna e si presenta come luogo di quiete, distensione e rigenerazione.

Museo

La sede di Ridanna fu costruita 150 anni fa ed è una testimonianza unica del periodo della rivoluzione industriale. Nell’impianto di arricchimento del minerale a Masseria, dotato delle tecnologie più moderne per l’epoca, i visitatori possono toccare con mano l’intero processo di produzione grazie a macchinari funzionanti. Il più lungo sistema di trasporto minerario al mondo, composto di piani inclinati e binari per il traino con i cavalli che si estendono dal distretto in alta montagna alle gallerie di Monteneve, ma anche i grandi bacini di flottazione e i potenti macchinari fanno intuire sia le dimensioni impressionanti sia le difficoltà dell'attività estrattiva e invitano il visitatore ad un viaggio nel tempo tornando alla rivoluzione industriale in campo minerario.

Museo

Il Museo degli usi e costumi di Teodone illustra la vita della società rurale in epoca preindustriale, dal nobile al contadino fino al bracciante. Al centro si trova la residenza barocca Mair am Hof (costruita alla fine del XVII secolo) con le sale padronali e le collezioni etnografiche. Nell’area all’aperto di oltre tre ettari, i masi contadini originali, le officine degli artigiani, gli orti agricoli e gli animali domestici raccontano la vita quotidiana di una volta.

Museo

Il Museo provinciale del vino si trova nel centro di Caldaro, in quello che fu l’edificio amministrativo della signoria Caldaro-Laimburg. Il museo offre uno sguardo sulla storia della viticoltura in Alto Adige: dagli attrezzi storici che accompagnavano l’annata lavorativa del viticoltore, fino alle rappresentazioni religiose che illustrano il rapporto tra vino e religione. Nel piccolo vigneto del museo si coltivano oltre 30 vitigni diversi le cui uve si possono assaggiare in autunno.

Museo

Il bunker è un residuato degli anni '40 scavato nella roccia. Ospita una mostra sulla storia della valle dall’epoca glaciale al XX sec. e presenta, come punto informativo del Parco naturale del Gruppo di Tessa, le specificità naturali della zona. Il museo, fondato nell'aprile del 2010, da gennaio 2017 viene gestito dalla neocostituita associazione MuseumHinterPasseier.

Museo

La struttura museale Timmel_Transit è stata inaugurata nel 2018 in una ex caserma sul valico del Rombo. Essa intende integrare il Museo del Passo, che si trova in territorio austriaco, e completare il percorso dell’“Esperienza Passo Rombo” – sei piccole stazioni museali lungo la strada alpina del Passo Rombo. Attraverso immagini, pannelli e filmati con interviste a testimoni d’epoca, la mostra permanente tematizza la storia della costruzione della strada del Passo Rombo sul versante altoatesino. Timmel_Transit include anche un archivio digitale con quasi 3.000 documenti e immagini relative alla realizzazione della strada del Passo Rombo, conservato al Bunker Mooseum e in parte ancora in elaborazione.

Museo

Ciastel de Tor, famoso per la sua caratteristica torre e nel XIII secolo sede del giudizio “Thurn an der Gader”, è luogo di riferimento della cultura degli oltre 30.000 ladini, uniti nella loro identità da due elementi essenziali: la lingua derivata dal latino volgare e lo straordinario paesaggio montuoso delle Dolomiti. Dal 2001 il ?iastel ospita il Museo provinciale ladino. Esso fornisce preziose informazioni sulla geologia, archeologia, storia, lingua, sul turismo e artigianato artistico delle cinque valli ladine.

Museo

Il museo è dedicato all’orso preistorico delle caverne di 40.000 anni fa e alla geologia delle Dolomiti. Illustrano gli aspetti dell’”Ursus ladinicus” e del suo habitat numerosi reperti originali – ossa, denti, crani – e installazioni video. Nel piano interrato si trova la ricostruzione della grotta delle Conturines, luogo di ritrovamento dell’Ursus ladinicus, con una ricostruzione dell’orso delle caverne in letargo e dell’orso bruno M12 (Mico).

Museo

In occasione della costruzione del centro anziani sono venute alla luce straordinarie testimonianze di epoca romana: un edificio riccamente affrescato con sala colonnata e una massiccia struttura, probabilmente la base di un tempio o di un monumento. Ad oggi sono i resti archeologici più importanti di Pons Drusi, la Bolzano di epoca romana.

Museo

Dal 2015 il Palais Mamming Museum – che presenta le collezioni del Museo Civico di Merano – è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo barocco ristrutturato recentemente. La collezione fornisce una panoramica sull'evoluzione storica della città. Il percorso, a sviluppo circolare, ha inizio dalla preistoria e protostoria, toccando via via tutti gli ambiti, fino all’arte del XX secolo. Ciò che contraddistingue il fascino particolare di questa collezione sono anche alcuni pezzi “esotici” e curiosi, tra cui una mummia egizia, la collezione d’armi sudanesi di Slatin Pascha, una macchina da scrivere di Peter Mitterhofer e una maschera funebre di Napoleone.

Museo

Promosso dall’Autostrada del Brennero spa, il Plessi Museum è il primo spazio museale in autostrada in Italia. È segnato dalla presenza dell’installazione che l’artista Fabrizio Plessi aveva realizzato nel 2000, in occasione dell’Expo di Hannover, pensata per celebrare l’Euregio. È una scultura che unisce tre composizioni rappresentanti le province di Trento, Bolzano e Innsbruck. Il percorso espositivo raccoglie installazioni video, sculture e presenze grafico-pittoriche.

Museo

Il “Rohrerhaus”, menzionato già nel 1280 e uno dei maggiori masi della valle, è un luogo di incontro a carattere museale. Oltre a stube, cucina e un’altra piccola stube fanno parte del complesso anche il forno e il mulino.

Museo

La "serra III" di fine anni '50 della Floricoltura Schullian è l'ultima di questo tipo in Alto Adige. Al suo interno, l'artista Paul Thuile ha ideato una mostra permanente. Oggetti e fotografie d’epoca, testi, filmati e interviste presentano la storia dell’ortofrutticoltura, le vicende delle dieci più importanti ditte e famiglie che hanno fondato il settore in Alto Adige nonché ritratti dei maggiori protagonisti del suo sviluppo in questa terra negli ultimi 60 anni. Tra essi, spicca il fondatore della floricoltura che ospita l'esposizione, Franz Schullian.

Museo

Lo Speckworld Moser è situato in un edificio costruito in stile architettonico alpino e mostra la storia dello Speck. Si possono ammirare la tradizionale cucina, l’affumicatoio, l’originale mangiatoia per i maiali, l’antica siringa per le salsicce, un’antica bilancia e molti altri i utensili originali utilizzati nella produzione dello Speck. Diverse stazioni interattive e tavole informative illustrano l’antica e moderna produzione artigianale dello Speck, elargendo consigli per conservare al meglio il prodotto, per affettarlo in modo ideale e molto altro ancora. Immagini e ricette di piatti a base di Speck svelano inoltre le sue possibilità di utilizzo.

Museo

All’interno della Torre di Porta Sluderno, su due piani, sono illustrate le "Tappe di una piccola città". Temi centrali sono il commercio, la difesa, il mercato, le professioni nonché la ricostruzione e fortificazione della città di Glorenza nel XVI sec.

Museo

Un tempo residenza estiva dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio nota come Sissi, Castel Trauttmansdorff oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, il primo in tutto l’arco alpino specializzato nella storia del turismo. Il Touriseum, circondato dallo spettacolare orto botanico di Castel Trauttmansdorff, offre un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei 200 anni di tradizione turistica del Tirolo, attraverso un percorso arricchito di pannelli illustrati. Il visitatore, proiettato nel passato, rivive l’atmosfera del tempo sia dal punto di vista dei villeggianti sia da quello della popolazione locale.

Museo

Il museo è dedicato alle specificità della Val Venosta, come il sistema di irrigazione con i canali detti “Waale”, l’archeologia nel “magico triangolo retico” (siti del Ganglegg e del Tartscher Bühel) e il tema degli “Schwabenkinder” (bambini costretti a lavorare in Germania meridionale).

Museo

Nel 1905 Franz Fromm, commerciante di origini tedesche, si trasferì a Merano, dove diversi anni dopo acquistò Villa Freischütz. Essa divenne per Fromm il definitivo approdo per sé e la sua famiglia e il forziere per la sua collezione di tesori artistici raccolti con passione. È grazia a sua nipote Rosamaria Navarini (1926-2013) se questa collezione si è potuta conservare fino ai giorni nostri. Nel suo testamento, dispose che questi tesori diventassero fruibili al pubblico nella villa. Costruita nel 1909, Villa Freischütz rappresenta un significativo esempio di edificio dell’"età dell’oro" della città di cura e custodisce una varia e preziosa collezione di opere d’arte e d’arte applicata. L’intreccio degli oggetti e delle singole storie presentati nella mostra traccia un ritratto di una tipica famiglia borghese dell’epoca.

Galleria d arte

L'ar/ge kunst è il Kunstverein (Associazione artistica) di Bolzano. Il nome – un’abbreviazione di Arbeitsgemeinschaft, comunità di lavoro - indica l’obiettivo di promuovere un’idea di lavoro collettivo intorno ai linguaggi dell’arte contemporanea e alla loro relazione con discipline quali l’architettura, il design, le arti performative e il cinema. L’istituzione produce e presenta pratiche artistiche regionali, nazionali ed internazionali e, attraverso esse, conduce una ricerca critica sul ruolo dell’arte in rapporto alla sfera sociale e politica. Negli ultimi anni ar/ge kunst ha rivolto la propria indagine sull’idea di mostra come medium e ha sviluppato workshop, residenze, lecture e performance.

Museo

Il parco-museo didattico vicino al luogo di ritrovamento di Ötzi spiega come fu trovato l’Uomo venuto dal ghiaccio e come viveva 5300 anni fa. Nelle mostre spiccano le ricostruzioni delle capanne neolitiche e dell’equipaggiamento di Ötzi. A famiglie e amanti di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dei percorsi 2 e 3 (area laboratori, pontile canoa monossile e area tiro con l’arco).

Castello

Visita del castello Castel Mareccio è principalmente un centro eventi, che può essere affittato per diversi occasioni come congressi, mostre, concerti, matrimoni... Però è anche uno dei gioielli storico-artistici di Bolzano da non perdere! E può essere visitato nei giorni nei quali NON ci sono manifestazioni. Come tanti castelli medievali, anche Castel Mareccio venne ampliato nel corso del 1500. Oggi si possono vedere le sale affrescate e salendo nella torre si può ammirare il panorama a 360°. Prezzo d'ingresso: 5€ Orario per le visite: ore 9-12.45 (ultimo ingresso 12) e 14-17 (ultimo ingresso 16.15) Contattateci per maggiori informazioni: (+39) 0471 976615 oppure mareccio@mareccio.info

Castello

Arroccato su un’erta parete rocciosa sopra il comune di Appiano sulla Strada del Vino, troneggia maestoso Castel d’Appiano. Da qui, a 636 m s.l.m., lo sguardo spazia libero sull’intera Val d’Adige, l’Oltradige e la conca di Bolzano, posandosi su un idilliaco panorama in cui spiccano gli incantevoli vigneti – tratto distintivo di questo angolo dell’Alto Adige –, il profilo delle Alpi dell’Ötztal e le pallide vette delle Dolomiti. Castel d’Appiano ha alle spalle una lunga e interessante storia. Costruito nel 1130 dal conte Ulrico II, divenne presto una delle fortezze più significative e delle dimore più prestigiose della regione. Tutt’oggi, chi da vicino o da lontano osserva il castello prova un senso di soggezione alla vista del mastio pentagonale, che con i suoi 23 m di altezza si eleva verso il cielo. Nel suo nuovo ruolo di meta escursionistica distante poco meno di un’ora a piedi da Missiano, Castel d’Appiano ha moltissimo da offrire a giovani e anziani, amanti della natura e della buona tavola: dalla taverna, in cui si servono deliziosi piatti tipici, alla cappella, massima espressione della ricchezza culturale del maniero, fino al percorso per tiro con l’arco nei boschi circostanti alla rocca. Il Castello Hocheppan è aperto ogni giorno dalle ore 10.00 alle 18.00 (mercoledì giorno di riposo, ad ottobre nessun giorno di riposo). Visite guidate in italiano, tedesco e inglese da luglio ad agosto dal giovedì alla domenica, a settembre tutti i giorni tranne il mercoledì e ad ottobre fino all’8 novembre tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 16.00. In caso di pioggia le visite guidate potrebbero essere sospese! Per maggiori informazioni sulle visite guidate, si prega di contattare l’Associazione Turistica Appiano scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@eppan.com o telefonando al numero +39 0471 662206.

Castello

Sulle orme dei signori del castello in Alto Adige Il Castel Tasso a Campo di Trens presso Vipiteno è uno dei castelli medioevali meglio conservati dell'Alto Adige. È ben protetto su una collina ed è accessibile tramite un breve sentiero. Il castello fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100, fino alla metà del 13° secolo risiedeva il vescovo ministeriale che gestiva da lì la zona circostante. Nel 1469 è entrato in possesso dei Cavalieri Teutonici, fino al 1809. A seguito il castello è stato lasciato alla famiglia Thurn e Taxis, che è ancora proprietaria ed è tenuto in ottime condizioni. Particolarmente degne di nota all'interno del Castello Tasso sono la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi, la stanza verde, le cui pareti sono decorate con bellissimi affreschi, la stanza delle torture, una prigione sotterranea e la vicina chiesetta di San Zeno. Visite guidate: Il castello può essere visitato solo nell'ambito di una visita guidata. Visitabile tramite audioguida, proprio smartphone(codice QR) o informazione scritta. - Costo del biglietto: bambini fino ai 6 gratuito, dai 6 anni 7 euro, adulti 9€ - Per gruppi con più di 15 persone richiediamo una prenotazione telefonica - Durata della visita: 1 ora circa - Sabato giorno di riposo, escluso la settimana di Ferragosto - Chiuso il 1 novembre Visite guidate alta stagione: 16 luglio - 10 settembre lun, mar, mer, gio, ven, dom 09:00 - 18:00

Castello

Il Castello di Monguelfo o Welsperg è il complesso fortificato più antico tra Brunico e Lienz e si trova a pochi minuti a piedi dalla località di Monguelfo, in cima ad una collina soleggiata. Il castello fu fatto costruire nel 1140 dai fratelli Schwikher e Otto von Welsperg. La signoria Von Welsperg fu una stirpe nobiliare potente ed influente, soprattutto con il Barone Guidobold Von Welsberg, che ricevette il titolo di conte da Leopoldo I. Dal Castello di Monguelfo i Signori Von Welsperg amministravano un ampio feudo. Per quanto riguarda il castello invece, il maschio antico e molto alto risale agli anni 1126-1140 ed è senza dubbio la parte più antica del castello – era perfetto per vedere in lontananza e osservare bene il territorio circostante. Solo poco tempo dopo furono costruiti la piccola cappella romanica, un fabbricato per la servitù e il palazzo. Tra il XV e il XVI secolo l'intero complesso fu ristrutturato e ampliato più volte. Purtroppo nel 1765 un incendio ha danneggiato gravemente il castello e ne ha distrutto alcune parti. Nonostante i restauri che seguirono, in seguito il castello non fu più abitato. Oggi il Curatorio del Castello di Monguelfo si occupa del complesso ed organizza ogni estate numerosi concerti, mostre e altri eventi.

Centro culturale

La piazza della cultura è il luogo d'incontro per antonomasia fra diversi linguaggi e culture. Il Centro Trevi rappresenta questa piazza nella provincia di Bolzano, piazza di passaggio di tutta la ricchezza e varietà del nostro territorio. Una piazza coperta in cui la parola possa fluire libera e dare inizio alla discussione. La piazza della cultura dell'Alto Adige è un luogo unico dove la Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano può lavorare creando sinergie e nuovo interesse per l'intera cittadinanza. L'avvicinamento alla cultura, tramite l'incontro di diversi sguardi, va a formare una discussione costruttiva attorno a qualsiasi tema relativo ad arte, cinema, lingue, teatro, danza, musica. Tuttavia il Centro Trevi non è da pensare solamente come luogo fisico, ma anche virtuale, in quanto si impegna nell'avvicinamento alla cultura tramite i canali social. Per questo motivo, anche l'attività online - su Facebook, Instagram, Spotify e Medium - diventa parte integrante dell'esperienza collettiva.

Teatro

TidA – Il Theater in der Altstadt di Merano Dalla sperimentazione all’istituzione La storia del Theater in der Altstadt ha inizio nel secolo scorso ed è nata dal sogno di uno studente di ritorno da Vienna e dal suo incontro con un gruppo di irriverenti e coraggiosi teatranti amatoriali. Erano tempi di cambiamenti sociali e di forti tensioni artistiche e creative. Furono inizi pieni di entusiasmo e di uno spirito innovatore. La strada è stata lunga e a volte impervia, ma il risultato è ragguardevole…

Cinema

La nostra associazione, nata alla fine degli anni settanta, attualmente gestisce un cinema a 3 sale a Bolzano, con programmazione giornaliera. L’offerta cinematografica si concentra principalmente sui film d’essai, presentati in lingua italiana, tedesca e nella versione originale con sottotitoli.

Teatro

Per un lungo periodo il gruppo della "Kleinkunstszene” di Bolzano ha cercato una nuova sede adeguata alle proprie esigenze. Aveva già organizzato con grande successo numerose produzioni teatrali come "Wilhelm Tell” e "Frank und Stein”, così come cinque edizioni del Festival Cabarena nel cortile del Museo d’arte moderna. Vi era quindi il desiderio di trovare un luogo adeguato alle proprie esigenze. Ed in effetti, dopo lunghe ricerche, venne trovato un luogo adatto. Si trattava della cantina a volta di un magazzino di ferramenta in via Argentieri, 19 nel cuore della città vecchia. Il 10 maggio del 1996 il Piccolo Teatro Carambolage venne ufficialmente inaugurato. I membri fondatori sono Gabi Veit (presidente dal 1996 al 2008), Erwin Egger, Günther Gramm e Manfred Schweigkofler. Sin dall’inizio si sono avvicendate sul palcoscenico del Carambolage rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Un programma musicale selezionato, l’accogliente atmosfera e la buona acustica del Piccolo Teatro hanno fatto il resto ed avvicinato al Carambolage anche un pubblico di lingua italiana. Il Piccolo Teatro Carambolage organizza circa 100 rappresentazioni ogni stagione ed offre al proprio pubblico un programma ricco e molto diversificato. Ogni anno sono circa 8.000 gli spettatori che frequentano il Piccolo Teatro e fruiscono di questa offerta culturale così variegata: cabaret, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre e serate letterarie.

Sala polifunzionale

Cosa facciamo? Facciamo tutto ciò che le fiere hanno sempre fatto e che devono fare anche in futuro: facciamo convergere domanda e offerta di un settore produttivo. Tutto qui. Ma per quanto semplice possa sembrare, in realtà è un compito assai complesso, poiché occorre fare in modo che gli espositori giusti incontrino i visitatori giusti, creando un’atmosfera che favorisca lo scambio di idee ed elaborando un programma di informazione che dia valore aggiunto al settore e proponga modi nuovi per affrontare problemi condivisi. Ogni anno alle nostre rassegne oltre 3.000 espositori incontrano più di 230.000 visitatori! Come tutti i compiti difficili, non sempre riesce alla perfezione ma ogni volta lo affrontiamo con tutta la nostra passione per l’attività fieristica e ponendo in primo piano le esigenze dei clienti con correttezza e tempestività, e "last but not least" con simpatia. Siamo un’impresa amministrata in base ai criteri di gestione di un’azienda privata, ma tenendo ben presenti gli obiettivi dei nostri azionisti principali. Ci consideriamo quindi un’impresa di proprietà pubblica, non ispirata a mere finalità di lucro, ma consapevole di essere parte integrante dell’infrastruttura economica del proprio territorio e di doverla promuovere. Da diversi decenni siamo punto d’incontro e interlocutori essenziali per le imprese altoatesine e ci adoperiamo per fornire un contributo attivo allo sviluppo di nuovi settori di competenza per il tessuto produttivo del territorio. Abbiamo una spiccata sensibilità per le nuove tendenze e i mercati che ne possono scaturire: le nostre fiere e i nostri congressi vertono infatti sulle punte di diamante dell'economia locale, che contribuiamo a far crescere. Due esempi per tutti: la melicoltura o l’edilizia sostenibile. Come Fiera Bolzano siamo gli eredi di una tradizione di scambio di beni e di idee nell'arco alpino antica di secoli, se non di millenni. Oggi diamo continuità a questa tradizione nel contesto bilingue e biculturale dell’Alto Adige, a cavallo delle aree economiche e produttive germanofone e italiane, creando opportunità concrete per diffondere conoscenze e professionalità fra il Nord e il Sud dell’Europa. Nelle rassegne fieristiche che organizziamo fuori provincia – in Italia centrale e meridionale così come in Cina – diventiamo ambasciatori dell’Alto Adige, comunicando all'esterno le nostre competenze d’eccellenza.