Laurin Bar, fuochi d'artificio musicali - Il 5 ottobre parte la nuova stagione di jazz
Venerdì 5 ottobre prende il via la nuova stagione di concerti jazz, ma non solo, che animeranno i venerdì sera al Laurin Bar di Bolzano.
Ad aprire le danze ci sarà la musica degli Sugarpie & The Candymen, che proporranno un coinvolgente mix di jazz non privo di ammiccamenti al rock e al blues. Per scoprire il ricco programma di All That Music, giunto ormai alla sua venticinquesima edizione, abbiamo incontrato Michael Lösch, noto jazzista altoatesino nonché co-curatore della rassegna.
Lei ed Helga Plankensteiner, oltre che curatori di questa serie di concerti, siete noti jazzisti. Quali affinità ci sono tra il suonare e il far suonare gli altri?
Come musicisti si è anche progettisti della propria musica: bisogna scegliere il repertorio, i musicisti con cui lavorare, la scaletta per i concerti, costruendo e disegnando continuamente la propria carriera. Come organizzatori si scelgono i diversi gruppi con criteri simili, guardando alla varietà del programma e della strumentazione, facendo scelte di qualità e concedendo anche qualche “strizzatina d’occhio” al pubblico.
Qual è stato il riscontro ottenuto durante i concerti dell’anno scorso?
Abbiamo avuto una stagione molto soddisfacente, sia dal punto di vista musicale che del riscontro del pubblico. Tra i concerti che ricordo in modo particolare ci sono quelli di Fabrizio Bosso e Gary Bartz.
La raffinata cornice del Laurin Bar indirizza in qualche modo la scelta degli artisti?
Cerchiamo sempre di proporre musica che sia adatta all’ambiente del Laurin Bar, che, essendo un locale di certo livello, richiede scelte artistiche di alta qualità.
Quali sono le novità della stagione che si apre in questi giorni?
Quella di quest’anno è la venticinquesima stagione di All That Music, abbiamo quindi voluto proporre degli eventi particolari, “fuochi d’artificio musicali” rappresentati da musicisti di livello internazionale quali Mauro Negri, Gabriele Mirabassi, Rick Margitza, Wolfgang Puschnig, Danny Grissett e Giovanni Falzone.
Quali concerti crede meritino particolarmente di essere visti?
Oltre a quelli che ho appena nominato, senza dubbio i Saxofour, il famoso quartetto di sassofoni austriaco (Puschnig, Dickbauer, Bramböck, Maurer) questa volta accompagnato da una sezione ritmica e la rilettura originale di Giovanni Falzone della Far East Suite di Ellington. Da non dimenticare anche il raffinato Trio del pianista americano Danny Grissett e l’interessante progetto brasiliano del funambolico clarinettista Gabriele Mirabassi, con Roberto Taufic alla chitarra e la cantante Cristina Renzetti. [M.S.]