Rigon Dance Academy, ballare a ogni età
La scuola di danza bolzanina conta centinaia di ballerini da quattro a 81 anni

Quando l’entusiasmo per il ballo coinvolge davvero tutti. Dalle serate danzanti, alle lezioni per principianti, fino all’agonismo: la Rigon Dance Academy è diventata negli anni un punto di riferimento per il ballo di coppia in Alto Adige.
“Oggi siamo in 700. La ballerina più piccola ha tre anni e dieci mesi, mentre il più anziano ha compiuto 81 anni. La Rigon Dance Academy nasce nel 1992 e da quell’anno sono cambiate diverse cose, palestre comprese, ma l’entusiasmo nel coinvolgere tutte le fasce di età e tutti i livelli di danzatori è rimasta una nostra costante”.
Lo spiega Andrea Rigon, maestro di ballo, tecnico federale nonché presidente della società, ribadendo che quando c’è grinta e desiderio di condividere la propria passione, non serve muoversi troppo, perché le connessioni nascono da sé. Una teoria che nel suo caso si è rivelata vincente. Da quella “Bolzano Ballo” (il nome con cui è stata fondata la società) la Rigon si è espansa così tanto, fino a contare, ad oggi, centinaia di ballerini.
“Inizialmente avevamo una sala adibita ai nostri allenamenti”, ripercorre Andrea, “da lì è nata l’idea di condividere questa passione con altri e il numero di allievi è cresciuto sempre più. A Laives abbiamo iniziato con un progetto di ballo fondato sull’inclusione, solo in seguito siamo partiti con l’agonismo. Abbiamo quindi deciso di dare un’identità più forte a quella che ormai era diventata una vera e propria scuola di danza. La nostra è un’attività che è nata per gioco, per poi crescere sempre di più e sorprenderci quotidianamente dei risultati raggiunti. Con il tempo le cose si sono fatte più serie e abbiamo dato alla società una struttura sempre più solida: oggi io sono il presidente, c’è un direttivo di quattro persone tutto al femminile, e poi ci sono i soci e i tesserati. Abbiamo anche cercato di offrire ai nostri ballerini le migliori condizioni per potersi allenare, la nostra sala di quasi 600 metri quadri è dotata di un pavimento adatto alla danza”.
Nata quasi per gioco, la vostra scuola è quindi diventata un vero e proprio punto di riferimento. Come offrite nel concreto a scuola?
“Noi alleniamo ballerine e ballerini che partecipano a gare locali, nazionali e internazionali, ma nella nostra società abbiamo mantenuto anche il concetto di ballo come puro divertimento. Gli stili che pratichiamo spaziano dal ballo liscio al latino-americano, dai balli caraibici al burlesque di qualità, senza dimenticare i balli di gruppo. Oltre al filone più serio, quindi, dedichiamo ampio spazio a ballerini che danzano nel proprio tempo libero. Ad esempio, ogni venerdì organizziamo serate danzanti alle quali possono partecipare tutti i tesserati: si tratta di appuntamenti che si svolgono esclusivamente all’interno della nostra sala in via Buozzi. Vogliamo che la nostra palestra sia un ambiente di incontro, in cui oltre allo sport venga dato spazio alla socialità e ai sorrisi. Ci capita spesso di insegnare ballo a persone che non hanno mai provato a danzare e che, spinti poi anche dal desiderio di incontrare i propri compagni di danza, si trovano a non perdere mai l’occasione di venire in sala. Oltre agli spazi per la danza, offriamo anche attività di fitness per i nostri allievi, dove si può entrare liberamente. Abbiamo anche creato una sala in cui sono disponibili dei proiettori, utilizzabili per qualsiasi tipo di evento: tutto nasce dalla volontà di creare comunità.
Insomma sembra che bolzanine e bolzanini abbiano tanta voglia di ballare?
Esatto, a Bolzano la gente vuole ballare! Ma essendoci poche proposte, i bolzanini si spostano altrove. Ecco perché organizziamo eventi come “il venerdì”: vogliamo proseguire nel nostro intento di creare una comunità danzante anche a Bolzano. E i progetti ovviamente non si fermeranno qui...
[Francesca Tigliani]

















