Il collettivo artistico Kinkaleri opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. Nell’affrontare OtellO la compagnia traduce la tragedia di Shakespeare in un intreccio di testo parlato e testo vivo/ carnale che guizza e suda sul palcoscenico, dando voce al linguaggio segreto dei corpi, al loro costante sforzo per trovare un equilibrio, alla fiducia nel gettarsi tra le braccia di qualcuno.
Se recitare è l’azione del dire, i Kinkaleri sovvertono questo assioma portando in scena quattro danzatori che incarnano la lingua di Shakespeare nel profondo di ogni fibra. Interpretano la tragedia del moro di Venezia traducendola con un alfabeto di danza teatro, che mette in danza il teatro: alle lettere si affiancano i muscoli, alle frasi i movimenti, i gesti. La storia di Otello, Jago e Desdemona, diventa così un filo che si distende e si avvolge attorno ai danzatori, nel rincorrersi di figure che si compongono e scompongono senza sosta, come i respiri, i battiti, le pulsazioni di un destino comune. OtellO di Kinkaleri è l’occasione di una riscrittura coreografica che cerca di assumere su di sé, ancora una volta, le tensioni della rappresentazione contemporanea nel momento transitorio e ambiguo che abbiamo la (s)fortuna di vivere.
liberamente tratto da The Tragedy of Othello, the Moor of Venice di William Shakespeare
progetto e realizzazione Kinkaleri - Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
con Chiara Lucisano, Caterina Montanari, Daniele Palmeri, Michele Scappa
musiche originali Canedicoda
luci Kinkaleri
produzione Elena Conti
organizzazione Gaia Fronzaroli
coproduzione KINKALERI/KLM, TEATRO METASTASIO DI PRATO
con il sostegno di MIC - MINISTERO DELLA CULTURA, REGIONE TOSCANA