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TANZ BOZEN _ COMPAGNIE KE KOSA - Veröffentlicht von FondazioneHaydnStiftung

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Event-Informationen

Das Stück der französischen Tanzkompanie Ke Kosa 500/CINQUECENTO wird im Freien aufgeführt. Im Mittelpunkt des Geschehens stehen ein Oldtimer Fiat Cinquecento, vier Straßen und zwei Tänzer.
Die Aufführung, dessen Titel das famose Automodell der Marke Fiat ist, gestaltet sich wie ein Duett, das zu einem Trio wird (wenn man den Kleinwagen, der Automobilgeschichte geschrieben hat, miteinbezieht), dargestellt von Simon Le Moullec und Giulia Arduca, die auch für die Choreografie verantwortlich zeichnet. Die beiden Tänzer schaffen sich im und um das Auto (natürlich ein Cabriolet) Raum für Beziehung, Erinnerungen und Leben, der beklemmend, intim, traumhaft, geheimnisvoll und feierlich wirkt. Eine Zeitreise – ausgehend von den sechziger Jahren und dem wirtschaftlichen Aufschwung in Italien bis in die heutige Zeit – und eine Reise im Raum – dem beschränkten der Fahrerkabine und dem gefährlicheren der Karosserie. Eine Art auf den Kopf gestellter Drive-In, stehen doch im Mittelpunkt das Automobil und dessen Fahrgäste, deren Veränderungen und die dazugehörigen Klänge (live ‚verarbeitet‘ von Christophe Sartori). Zahlreich sind die italienischen literarischen und kinematografischen Quellen, die die Choreografin inspiriert haben: Le Città Invisibili (Die unsichtbaren Städte) von Calvino, Oceano Mare (Oceano Mare. Das Märchen vom Wesen des Meeres) von Alessandro Baricco sowie einige unvergessliche Filme von Federico Fellini wie La Dolce Vita (Das süße Leben), Otto e ½ (Achteinhalb) und Amarcord.

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  • Es gibt Termine vom 15 Jan. 2026 bis 18 Jan. 2026
    Sabato, domenica e lunedì, commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1959, racconta una crisi di un rapporto logorato dalla convivenza. Dei massimi capolavori del Teatro di Eduardo è il testo più borghese, quasi cechoviano; la sua conclusione lieta sembra la meno agrodolce, la più sinceramente solare. Il racconto è incentrato su una tradizionale domenica napoletana quando Peppino Priore e la moglie Rosa aprono le porte della propria casa a nonni, figli, nipoti, amici e vicini per ritrovarsi intorno a un tavolo. In questo clima di apparente convivialità basta poco per far esplodere le incomprensioni. Il pranzo è rovinato e la commedia si trasforma quasi in una tragicommedia dove, come quasi sempre accade nei testi di De Filippo, la famiglia è la vera protagonista. Scriveva De Filippo «In Sabato, domenica e lunedì c’è un’anticipazione dell’avvento del divorzio in Italia […] dietro la facciata bonaria si avverte un ammonimento a tutti i coniugi che non vanno d’accordo: spiegatevi, chiarite i vostri dubbi, i vostri tormenti». Luca De Fusco, regista dello spettacolo, la pensa in modo differente «la lieta riconciliazione di Rosa e Peppino ci commuove oggi forse più di ieri perché evidenzia la capacità di questa grande famiglia di comporre i conflitti. In questa commedia la famiglia Priore è una vera famiglia, compatta e affezionata ai propri rituali. Ci commuove anche perché sa curare le proprie ferite e tiene alla salute del gruppo come a un valore […]. Dal punto di vista della scrittura scenica cercherò di essere un regista-interprete, come un buon direttore d’orchestra, perché penso che Eduardo sia come Goldoni: si può interpretare, ma non stravolgere. […] Far sorridere non significa uscire dal sentiero dell’arte teatrale: Goldoni, Mozart, Cimarosa lo sapevano bene. E anche noi dobbiamo talvolta ricordarlo». commedia in tre atti di Eduardo De Filippo regia Luca De Fusco con Teresa Saponangelo, Claudio Di Palma e con Pasquale Aprile, Alessandro Balletta, Anita Bartolucci, Francesco Biscione, Paolo Cresta, Rossella De Martino, Renato De Simone, Antonio Elia, Maria Cristina Gionta, Gianluca Merolli, Domenico Moccia, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Serra, Mersila Sokoli scene e costumi Marta Crisolini Malatesta luci Gigi Saccomandi aiuto regia Lucia Rocco prodotto da Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Biondo di Palermo, LAC - Lugano Arte e Cultura
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