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Der Hagestolz - Veröffentlicht von martin_inside

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Event-Informationen

Worauf es im Leben ankommt
„Es ist nun für alle Ewigkeit ganz gewiss, dass ich nie heiraten werde,“ davon ist Victor am Anfang der Geschichte überzeugt. Ob er es am Ende auch noch ist? Victor ist noch jung und bei seiner Stiefmutter Ludmilla und seiner Stiefschwester Hanna aufgewachsen, wo er viel Zuneigung erfahren hat. Bevor er seine erste Stelle antritt, soll er noch seinen Oheim, den Bruder des schon lange verstorbenen Vaters, besuchen. Hoffnungsvoll macht sich Victor auf, um seine Familiengeschichte zu ergründen, aber trifft auf einen verbitterten alten Mann, der sich vor Liebe und Zuneigung sein ganzes Leben lang verschlossen hat. Er ist ein echter Hagestolz, das heißt ein alter Junggeselle. Der Oheim hält Victor länger fest, als diesem lieb ist. Aber er hat eine Lebensbotschaft für ihn …
Zwei Generationen tauschen sich hier über die existenziellen Fragen des Lebens aus. Philipp Hochmair holt den Text aus dem Biedermeier ins heute. Unterlegt mit Elektro-Jazz der Band „Die Elektrohand Gottes“ interpretiert er ihn neu, ohne ihn performativ zu sprengen. Denn „die Wildheit, die in dem Text steckt, spielt sich in der Sprache ab“, so Philipp Hochmair. Eine Wildheit, die unwiderstehlich ist.

Philipp Hochmair & Die Elektrohand Gottes
von Adalbert Stifter
adaptiert für die Bühne von Philipp Hochmair

Mit:
Performance, Rezitation: Philipp Hochmair
Gitarre, Keyboards, Sampler, Live-Looping, Sound-Design, Licht-Design: Hanns Clasen
Drums, Percussion, Synthesizer, Hapi, Spirit Catcher: Fritz Rainer

Kontakte :

Datum und Uhrzeit des Events :

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  • Meraner Kabarett Tage 2026: Er hat die 30 erreicht und weiß immer noch nicht, wohin die Reise geht. Martin Frank kann nicht einmal sagen, worum es in seinem Programm geht. Wer weiß schon, was am nächsten Tag ist. „Vielleicht lästere ich heute über Milchalternativen und bekomme morgen eine Laktoseunverträglichkeit attestiert. Oder ich klebe mich auf der Straße fest und gehe morgen mit meiner Mama auf Kreuzfahrt.“ Die einzige Frage, die Martin Frank aktuell wirklich brennend interessiert, ist, ob Mozart überhaupt von den Kugeln weiß? Sicher ist, Martin Frank singt eine italienische Arie, die viele im Publikum an eine Zangengeburt erinnern dürfte. Aber er riskiert die Nummer, weil er der Meinung ist, „entweder Sie können mich leiden und wir verbringen gemeinsam einen schönen Abend, oder Sie können mich eben nicht leiden und schicken mir Ihre Schwiegermutter.“ Wie man es dreht oder wendet, wahrscheinlich liegt’s wirklich an ihm.

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