Il Sudamerica si colloca tra le destinazioni preferite dell’emigrazione italiana, tenuto conto che dalla metà dell’Ottocento a oggi oltre 3 milioni di italiani si sono recati in quel Paese. Tuttora vi risiede la più consistente collettività italiana in un paese straniero, nel quale si aggiunge un elevato numero di oriundi (circa 20 milioni, secondo alcune stime). Sin dal loro arrivo gli italiani si diffusero gradatamente su tutto il territorio argentino, mostrandosi operosi tanto nelle campagne quanto nelle città. Col tempo si inserirono nei vari ambiti della società argentina e pervennero progressivamente a un’integrazione ben riuscita, anche se gli inizi furono duri e problematici. Con Andrea Rossi Entrata libera

Immersi in una comunicazione crescente, si vive il paradosso di essere più confusi e insicuri di quando si disponeva di meno informazioni. Per una funzione primaria quale quella alimentare, le ricadute negative possono essere rilevanti. Siamo sicuri di poter scegliere con consapevolezza senza farci condizionare? La serata vuole stimolare la riflessione e sensibilizzare su una vera e propria priorità sociale. Lucio Lucchin, specialista in Gastroenterologia, Endoscopia Digestiva, e Scienza dell’Alimentazione. Per 22 anni Direttore Unità Operativa Complessa del Comprensorio Sanitario di Bolzano. Da 20 anni collabora con il Ministero della Salute in numerosi tavoli tecnici. Raffaela Vanzetta, psicoterapeuta, dal 2008 coordinatrice del centro disturbi alimentari al Forum Prevenzione, autrice, insieme a Laura Dalla Ragione, del libro “Social Fame – Adolescenza, social media e disturbi alimentari”

Mostra personale di Tanja Jarussi Sabato 18/05/2024 – Finissage – ore 19:30 – Incontro con l’artista, Tanja Jarussi – Entrata libera – ore 20:00 – Accordion & rope performance di Davide Rocco Fiorenza e Laura Brida – Offerta libera Shibari o Kinbaku, antica espressione di bondage artistico giapponese, un rituale che esalta una fiducia atavica primordiale del femminile nel maschile, nel quale corde di canapa e juta assumono valore simbolico costringendo il corpo femminile in sospensioni spettacolari. Immagine: Invocando Dea (dettaglio)