È tempo di… Ritratti nel tempo! - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Spesso si sente dire che un’immagine vale più di mille parole: questa mostra nasce dall’idea che due immagini possano raccontare una storia.

Venerdì 18 Novembre alle ore 18:00, a Spazio Young, si terrà l’inaugurazione della mostra Ritratti Nel Tempo, che vede protagonista la cittadinanza nel cuore del quartiere Europa-Novacella.

La mostra rappresenta il momento restitutivo di un’iniziativa svoltasi in più fasi. Il progetto ha infatti preso vita nel corso dell’intero autunno con diversi appuntamenti, durante i quali i cittadini sono stati invitati a portare presso Spazio Young una propria fotografia del passato, per poi lasciarsi ritrarre in una nuova fotografia nel presente che riproducesse la stessa posa di una volta.

"Una volta ci si conosceva tutti, nel quartiere non c’erano volti sconosciuti. Ma il tempo passa e cambia tutto, anche noi.” Così racconta la signora Renata appena prima di lasciarsi fotografare, un pensiero tanto nostalgico quanto condiviso da moltissimi abitanti del quartiere Europa-Novacella.

“Negli ultimi due anni, dopo la fase acuta di pandemia, ci siamo dedicati all’ascolto delle persone. Quello che è emerso è una forte malinconia nel ricordare i tempi in cui la solidarietà e la fiducia nel prossimo erano valori indiscutibili, e allo stesso tempo una realistica disillusione sul presente in cui viviamo. L’idea della mostra è nata proprio da questo sentire: abbiamo voluto mettere “a nudo” i volti delle persone, nell’oggi e nel passato, con l’intento di cogliere come il tempo abbia modificato l’essere. E nella speranza di scorgere tutto il buono che il presente ha da offrirci, prendendo ispirazione dal passato ma sempre con uno sguardo diretto al futuro. Obiettivi ambiziosi, ma le fotografie parlano da sole e gli sguardi, i sorrisi che abbiamo catturato sembra che parlino proprio di tutto ciò.” Spiega Cerrato, curatrice del progetto.

Visitando la mostra ci si immergerà così in uno spazio sospeso nel tempo, dove il passato e il presente convivono sotto forma di ritratti in bianco e nero. Le immagini di ieri ed oggi, affiancate una all’altra, raccontano ed indagano un quartiere vivo, mostrando i volti dei veri protagonisti del quartiere: i cittadini.

L’inaugurazione si terrà dalle ore 18:00 in via Torino 31 a Bolzano (Spazio Young).

Fino a fine novembre sarà poi possibile visitare la mostra durante gli orari di apertura al pubblico di Spazio Young, dopodiché le opere verranno esposte in vetrina per essere visibili da tutti, passeggiando per il quartiere.

Spazio Young
Spazio Young vuole essere un luogo vivo, aperto, attento e vigile rispetto ai bisogni del quartiere e della sua cittadinanza. Tramite questo presidio fisico, gli operatori puntano ad avvicinarsi al modello della portineria di quartiere, ovvero un luogo dove la collettività è messa in primo piano. In contrasto all’isolamento e alla solitudine che hanno caratterizzato il periodo passato, sono la porta sempre aperta, il sorriso, il dialogo costante e il supporto in ogni attività gli elementi chiave che contraddistinguono questo piccolo ma energico spazio.

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • Visita guidata Sabato 17 gennaio 2026, ore 10–13 Partenza dal Monumento alla Vittoria, Bolzano. Un percorso tra musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di attraversamento, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano migrazione, identità e paesaggio. La visita, insieme al collettivo Rotte Balcaniche, intreccia arte e attivismo per riflettere sui confini come spazi di violenza, solidarietà e resistenza.
  • Camilla Prey, nata a Weimar (Germania) e cresciuta a Egna, è un’artista multidisciplinare. Ha una formazione in arti applicate, acquisita grazie ai suoi studi di gioielleria contemporanea a Lisbona e Tallinn. Dal 2022 è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. How many scales on the eye? è la sua prima mostra personale in Alto Adige. Il termine inglese “scale” significa misura, bilancia e scaglia, aprendo così un ampio spettro tra percezioni, misurazioni e metamorfosi. Le opere si muovono tra equilibrio e rovesciamento, tra stabilità e transitorietà. Cera, metallo, bilance, luce e cerchi creano un sistema fluido e non incentrato su un risultato, ma sulle immense possibilità in continuo mutamento. La mostra ruota attorno a questioni di visioni, misurazioni e tempo: comprensioni e stratificazioni, il rapporto tra l’osservazione e ciò che essa produce, e il momento in cui tempo e materia si sovrappongono. Le opere di Camilla Prey non intendono raffigurare questi concetti – li rendono fisici attraverso la loro presenza. I materiali entrano in relazione, dialogano tra loro, reagiscono. Gli spazi intermedi, le giunture e i punti di contatto si attivano a vicenda. Accanto a elementi fusi e modellati compaiono anche ready-made: oggetti della vita quotidiana il cui significato muta in nuovi contesti. Recano tracce di usura e memoria, che però non vengono raccontate, bensì tradotte in altre relazioni. Processi, frammenti e transizioni non sono disturbi, ma parte della forma. All’inaugurazione, la mostra viene attivata da un dialogo a due voci, una sorta di “calibrazione della percezione”. Due voci si muovono attraverso il linguaggio come uno strumento di misura: narrano di visione, peso, memoria e luce, e di ciò che accade quando la percezione diventa materia. Le voci cambiano ruolo, spostano i toni e annullano le gerarchie tra uomo e sistema, materia e ombra. How many scales on the eye? apre uno spazio che mette in discussione gli strumenti della nostra percezione. Testo: Léa Manoussakis di-Bona Inaugurazione: 06/12/2025 alle ore 18 Introduzione: Theresa Prey & Jack Strange
  • Visita guidata Sabato 7 febbraio 2026, ore 10–13 Partenza dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Bolzano. Un percorso tra musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di incontro, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano migrazione, identità e paesaggio. La visita, insieme a Ingrid Kofler, sociologa e docente alla Libera Università di Bolzano, intreccia arte, cultura e ricerca sui processi di trasformazione e convivenza.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..