Mirijam Heiler - On touching - Pubblicato da martin_inside

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  • Portici 26, Egna, BZ
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Informazioni evento

Nell’esposizione "on touching" Heiler mette in scena il contatto con il diverso. Al contrario dello sguardo a distanza e dell’osservazione asciutta e realistica, il toccare presuppone inequivocabilmente la vicinanza ed il contatto reciproco. Quando tocchiamo qualcosa, infatti, allo stesso tempo siamo toccati da essa.

In questo senso la mostra focalizza la sua attenzione ed illustra l'intreccio tra analogico e digitale, tra flora e meccanica, tra uomo e natura. Ciò emerge in maniera particolarmente esemplificativa nei dipinti dell'artista, quando osserviamo la rigidità geometrica di una griglia mentre penetra una superficie colorata informe e luminosa. La regolarità del righello e, quindi, metaforicamente la precisione di una società assetata di sapere si scontrano, sulla tela, con la messa in scena dell'inafferrabile.

Nelle opere più recenti, che comprendono sculture, fotografie e installazioni, il tocco tra presunti opposti si intensifica in modo ancor più deciso. Oltre al contatto quotidiano quale interfaccia tra uomo e tecnologia, Heiler abbatte le linee di demarcazione troppo nette tra scienza, tecnologia, arte e natura, adottando una prospettiva cosmologica. Questo approccio risponde alla sfida, tutta contemporanea, di come la tecnologia digitale permei in modo sempre più invasivo la nostra vita quotidiana e di come il bisogno sempre più forte di natura imponga ed esiga una risposta dalla politica e dall'arte.

Le opere di Mirijam Heiler scandagliano l'affinità tra campi profondamente differenti: impalcature ossee ibridate con piante tramite una scansione 3D, paesaggi sintetici che narrano, con sperimentale freddezza, la conquista del corpo da parte delle piante, sonde robotiche che rilevano e misurano il contatto quasi fossero protesi di tenerezza. (Manuel Van der Veen)

Durante la mostra saranno osservate tutte le linee guida anti-Covid19 attualmente in vigore.

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  • Camilla Prey, nata a Weimar (Germania) e cresciuta a Egna, è un’artista multidisciplinare. Ha una formazione in arti applicate, acquisita grazie ai suoi studi di gioielleria contemporanea a Lisbona e Tallinn. Dal 2022 è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. How many scales on the eye? è la sua prima mostra personale in Alto Adige. Il termine inglese “scale” significa misura, bilancia e scaglia, aprendo così un ampio spettro tra percezioni, misurazioni e metamorfosi. Le opere si muovono tra equilibrio e rovesciamento, tra stabilità e transitorietà. Cera, metallo, bilance, luce e cerchi creano un sistema fluido e non incentrato su un risultato, ma sulle immense possibilità in continuo mutamento. La mostra ruota attorno a questioni di visioni, misurazioni e tempo: comprensioni e stratificazioni, il rapporto tra l’osservazione e ciò che essa produce, e il momento in cui tempo e materia si sovrappongono. Le opere di Camilla Prey non intendono raffigurare questi concetti – li rendono fisici attraverso la loro presenza. I materiali entrano in relazione, dialogano tra loro, reagiscono. Gli spazi intermedi, le giunture e i punti di contatto si attivano a vicenda. Accanto a elementi fusi e modellati compaiono anche ready-made: oggetti della vita quotidiana il cui significato muta in nuovi contesti. Recano tracce di usura e memoria, che però non vengono raccontate, bensì tradotte in altre relazioni. Processi, frammenti e transizioni non sono disturbi, ma parte della forma. All’inaugurazione, la mostra viene attivata da un dialogo a due voci, una sorta di “calibrazione della percezione”. Due voci si muovono attraverso il linguaggio come uno strumento di misura: narrano di visione, peso, memoria e luce, e di ciò che accade quando la percezione diventa materia. Le voci cambiano ruolo, spostano i toni e annullano le gerarchie tra uomo e sistema, materia e ombra. How many scales on the eye? apre uno spazio che mette in discussione gli strumenti della nostra percezione. Testo: Léa Manoussakis di-Bona Inaugurazione: 06/12/2025 alle ore 18 Introduzione: Theresa Prey & Jack Strange
  • 20.12.2025 Ore 18:30 Lanserhaus, via Johann Georg Plazer 24 | San Michele (Appiano) BZ Una mostra di Peter Burchia A cura di Nicolò Faccenda Evento di chiusura della mostra “+ 210x220/XX,00”, ingresso libero e senza prenotazione.
  • Presentazione dei libri Limitis. e Through the Prism of Borders con Katia Anguelova, Angelika Burtscher, Sabine Gamper e Karin Schmuck Quando: 20 gennaio 2026, ore 19 Dove: Lungomare, via Rafenstein 12

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