Perché pluralismo religioso e tolleranza non siano solo parole - Pubblicato da Ufficio Cultura italiana

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Informazioni evento

con Francesca Menegoni - Università di Padova

Quinto appuntamento della 5° edizione di Café Philosophique a cura di Andrea Felis, sviluppata su 7 incontri aperti al pubblico e con pomeriggi dedicati agli sudenti e docenti di scuola.

Attraverso questa serie di incontri vogliamo affrontare alcuni grandi temi filosofici che riguardano la vita di tutti noi in modo chiaro e accessibile anche a chi non ha avuto finora occasione di avvicinarsi alla filosofia.
Incontreremo alcuni fra i più acuti e importanti pensatrici e pensatori presenti nel panorama filosofico italiano, nomi noti e nomi emergenti. Per ascoltare e trarre spunti di riflessione da persone che ci possono aiutare a porci le domande più pertinenti, lungo il nostro cammino.

Gli appuntamenti di "Café Philosophique" valgono quale aggiornamento per il personale insegnante.

"Café Philosophique: Parole di libertà, libertà di parola: tutte le lingue del mondo".
Progetto della Ripartizione Cultura italiana in collaborazione con il Dipartimento Istruzione e Formazione italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, a cura di Andrea Felis.

Ingresso libero

Contatti :

Date e orari evento :

Note sugli orari :

sono possibili variazioni

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  • L'evento si tiene dal 22 Mar 2025 al 23 Mar 2025
    In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito. Il cimitero militare austro-ungarico e il cimitero militare italiano di Bolzano sorgono affiancati, lungo Via Maso della Pieve, su un'area di 7.800 metri quadrati, attigua al cimitero di San Giacomo, alla periferia sud della città di Bolzano. Dalla moderna piazza, dedicata ai Caduti di Nassirya, si accede al cimitero civile e, proseguendo verso nord, prima al più antico cimitero austro-ungarico, utilizzato per le sepolture dal 1859, e di seguito al cimitero militare italiano, eretto nel 1926. Il luogo è composto da due diversi spazi commemorativi, confinanti e collegati tra loro. Il cimitero militare austro-ungarico, tra i più antichi del Tirolo nel suo genere, acquisito dall'Associazione Veterani nel 1888, per accogliere le salme dei caduti delle guerre del 1848, del 1859 e del 1866, accolse i caduti della prima e della seconda guerra mondiale e i veterani morti in epoche successive; nel 1916/1917 fu ampliato ad opera dell'architetto civico di Bolzano, Gustav Nolte. Il Cimitero militare italiano fu eretto nel 1926 per dare sepoltura ai caduti della prima guerra mondiale e inoltre accoglie le spoglie dei caduti della seconda guerra mondiale e di altri militari deceduti in servizio. Il cimitero militare austro-ungarico accoglie le tombe di caduti di cinque guerre, avvenute nel periodo compreso tra il 1848 e il 1945; le sepolture, sia individuali che collettive, sono segnalate da croci e lapidi; degna di nota la presenza di epigrafi commemorative e di monumenti che testimoniano la continuità della memoria storica in questo sito. I principali edifici eretti all'interno del recinto cimiteriale sono la Cappella di Maria Ausiliatrice, realizzata su progetto di Johann Bitter in stile neogotico, alla fine del XIX secolo, e il monumento commemorativo della Prima guerra mondiale, decorato con interessanti dipinti del pittore bolzanino Albert Stolz e inaugurato nel 1917. Nel cimitero militare italiano sono sepolti caduti della prima e della seconda guerra mondiale, oltre a militari deceduti in servizio non di guerra. Suddiviso in quattro riquadri, presenta tumuli a terra, segnalati da lapidi in marmo con i nomi dei defunti; un monumento ai caduti in marmo bianco ornato da un rilievo, che raffigura la "Madre Italia" e due guerrieri rappresentati nudi, con indosso un elmo della Prima Guerra mondiale, accoglie dei loculi, disposti su cinque righe sovrapposte. COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI? I visitatori che accederanno all'area cimiteriale comprendente i due cimiteri di guerra, austro-ungarico e italiano, avranno l'occasione di riflettere sulla Storia e sulle storie di questa zona, da sempre crocevia di popoli ed eserciti, ricostruibili attraverso i vari monumenti celebrativi eretti per fare memoria dei caduti di tutte le guerre combattute in questa provincia, non solo dai suoi abitanti ma anche da persone di altre nazionalità, dal 1848 fino ai giorni nostri. Gli Apprendisti Ciceroni® accompagneranno il pubblico alla scoperta della storia dei luoghi e delle persone e dei manufatti artistici rappresentati dai diversi monumenti funebri e dalle cappelle, quali la Cappella russo-ortodossa di San Sergio, la Tomba del principe di Campofranco e la Cappella di Maria Ausiliatrice, e allo stesso modo scopriranno le vicende di tante persone che sono seppellite lontane dalla loro patria o che hanno perso la vita in azioni belliche e ora riposano in questo luogo di memoria e riflessione. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni
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