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SPETTACOLO RINVIATO! Il nodo - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

di Johnna Adams
traduzione di Vincenzo Manna e Edward Fortes
regia Serena Sinigaglia
musiche Mauro Di Maggio e Luna Vincenti
con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno

SOCIETÀ PER ATTORI, GOLDENART PRODUCTION

Ambra Angiolini e Ludovica Modugno sono le protagoniste di un testo di grande impatto emotivo che porta in scena due donne alla ricerca della verità.
Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per un’insegnante di una classe di prima media. È tesa, ha la testa altrove, attende una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. La madre vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore... forse l’insegnante l’ha trattato con asprezza...

Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne, potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa. Nelle sapienti mani della regista Serena Sinigaglia, questo spettacolo non è solo un testo sul bullismo, è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano. Osa porsi le domande assolute, cerca le cause e non gli effetti. Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici? Com’è possibile che si possa scatenare una violenza tale da indurre un ragazzo o una ragazza a compiere un gesto estremo? Dove sbagliamo? Chi sbaglia? Di chi è la responsabilità?

Contatti :

Date e orari evento :

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    Due coreografi affermati, Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane ciascuno con una cifra precisa, affrontano alcuni temi di straordinario interesse, e non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età. L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport? Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi. La danza permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. In Birthday party sono anche le persone che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso. Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. Un jour nouveau focalizza il suo interesse sul music-hall, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta, e anche una dimensione sociale. Per Preljocaj come per Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo. coreografie Rachid Ouramdane | Angelin Preljocaj musica originale Jean-Baptiste Julien | 79D additional music Sam Cooke (Everybody loves to Cha Cha Cha), Stephen Sondheim (testo da Send in the Clowns) | Anton Bruckner, Józef Plawi?ski, Paul Williams, Lee Hazlewood, Johann-Sebastian Bach, Maxime Loaëc, Craig Armstrong, Stinky Toys luci Stéphane Graillot | Eric Soyer costumi (Birthday Party) Eleonora Peronetti assistente alla coreografia Mayalen Otondo | Claudia De Smet, Macha Daudel danzatori Darryl E. Woods e Herma Vos | Mario Barzaghi, Sabina Cesaroni, Patricia Dedieu, Roberto Maria Macchi, Elli Medeiros, Thierry Parmentier, Marie-Thérèse Priou, Bruce Taylor produzione FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO – CENTRO COREOGRAFICO NAZIONALE (Reggio Emilia) sostenitore e Partner scientifico FONDAZIONE RAVASI GARZANTI (Milano) coproduzione BALLET PRELJOCAJ (Aix-en-Provence), CHAILLOT - THÉÂTRE NATIONAL DE LA DANSE (Parigi), EMILIA ROMAGNA TEATRO ERT/TEATRO NAZIONALE (Modena), FESTIVAL APERTO / FONDAZIONE I TEATRI (Reggio Emilia), CENTRO SERVIZI CULTURALI SANTA CHIARA (Trento) in partnership con Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite con il sostegno di Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e Institut français spettacolo nominato al FEDORA - VAN CLEEF & ARPELS DANCE PRIZE 2022 co-finanziato dal PROGRAMMA EUROPA CREATIVA DELL’UNIONE EUROPEA durata: Un jour nouveau 15 minuti; Birthday party 50 minuti
  • L'evento si tiene dal 18 Apr 2024 al 21 Apr 2024
    Silvio Orlando è protagonista del primo allestimento italiano della commedia "Ciarlatani" (Los Farsantes) del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remo?n, celebrato in patria con il Premio Lope de Vega per il Teatro (2014) e il Premio nacional de Literatura Drama?tica (2021). Tradotto dall’autore Davide Carnevali, lo spettacolo vede impegnati quattro attori capitanati da Orlando, catapultati in un viaggio attraverso una moltitudine di personaggi, spazi e tempi. «"Ciarlatani" è una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione» dice Remón che conduce una narrazione teatrale con un'aspirazione romanzesca e cinematografica. Anna è un’attrice di teatro la cui carriera è in declino. Diego è un regista affermato di film commerciali. Apparentemente rappresentano i due estremi della professione artistica: il successo e il fallimento. Entrambi stanno attraversando una crisi personale e le loro storie sono collegate da una figura comune: il regista cult degli anni ’80 Eusebio Velasco, padre di Anna e maestro di Diego, scomparso e isolato dal mondo. «"Ciarlatani" sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari» prosegue Remo?n, che cura la regia di questo spettacolo. «Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un'opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c'è, a mo' di pausa o parentesi, un autofiction in cui l'autore dell'opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi». Silvio Orlando in CIARLATANI di Pablo Remón traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes e con (o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi scene Roberto Crea luci Luigi Biondi costumi Ornella e Marina Campanale aiuto regia Raquel Alarcón regia Pablo Remón una produzione CARDELLINO SRL in coproduzione con SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI - TEATRO DI ROMA / TEATRO NAZIONALE durata: 120 minuti
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