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Event-Informationen

Deutsch von Barbara Christ
Koproduktion mit dem Theater an der Effingerstrasse Bern
Regie Bettina Bruinier Bühne Ayse Gülsüm Özel Kostüme Cornelia
Kraske Licht Micha Beyermann Dramaturgie Ina Tartler
mit Roman Blumenschein, Swintha Gersthofer, Karin Yoko Jochum,
Christoph Kail u.a.

Amir Kapoor ist Sohn pakistanischer Einwanderer und aufstrebender Staranwalt in einer jüdischen Top-Kanzlei in New York. Er trägt 600-Dollar Hemden, wohnt in einem Loft an der Upper East Side von Manhattan – ein vollintegrierter Vorzeigeamerikaner, der den fremd klingenden Namen der Eltern, die muslimische Religion und alle weiteren Herkunftsspuren abgelegt hat – und zwar aus voller Überzeugung. Anders seine Frau Emily: Die weiße Amerikanerin ist Malerin und hat durch ihre Kunst die Schönheit und Weisheit in der islamischen Kultur für sich entdeckt. Spannend wird?s, als die beiden Jory, Amirs afro-amerikanische Anwaltskollegin, und ihren Mann Isaac, seines Zeichens erfolgreicher jüdisch-amerikanischer Kurator, zum Dinner einladen. Rassistische und religiöse Vorurteile brechen plötzlich zutage, die sozialen Sicherungen der westlichen Aufklärung brennen durch.

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    Antonio Latella, regista e drammaturgo di fama europea, dirige Riccardo III di William Shakespeare, nella nuova traduzione di Federico Bellini. «Il male è. Non è una forma, non è uno zoppo. Non è un gobbo. Il male è vita. Il male è natura. Il male è divinità. Il nostro intento è quello di provare ad andare oltre l’esteriorità del male cercando di percepirne l’incanto. È chiaro che se il male stesso viene rappresentato attraverso un segno fisico il pubblico è portato ad accettarlo, vede la “mostruosità” e la giustifica. Anzi, prova empatia se non simpatia con e per il protagonista. Ma è ancora accettabile questo “alibi di deformità” nel ventunesimo secolo?» si chiede Latella. «A noi interessa la forza della parola, la seduzione della parola, e, perché no, la scorrettezza della parola. […] Il male che mi interessa è nella bellezza, non nella disarmonia. Il male è il giardino dell’Eden. Una bellezza opulenta e ingannatrice, fatta di relazioni pericolose, di giochi di seduzione continui. E, in questo, Riccardo III è il maggiore dei maestri. La sua battaglia non è per la corona, non per l’ascesa al trono, ma è per la sottomissione del femminile, quando è proprio il femminile che gli darà scacco matto; difatti sarà la Regina madre a portare a termine una tremenda maledizione». Il Riccardo III di Latella è interpretato da un cast importante «forte per talento e capace di dare ad ogni personaggio letterario qualcosa di fortemente artistico» prosegue il regista «un cast che ammali gli spettatori mettendo al primo posto del loro lavoro il potere performativo della parola che il Bardo ci consegna e ci lascia in eredità […]. A tutti i miei collaboratori artistici ho chiesto di dare bellezza al male e non bruttezza, perché chi tradì il paradiso fu l’Angelo più bello». di William Shakespeare traduzione Federico Bellini adattamento Antonio Latella e Federico Bellini regia Antonio Latella con Vinicio Marchioni, Silvia Ajelli, Anna Coppola, Flavio Capuzzo Dolcetta, Sebastian Luque Herrera, Luca Ingravalle, Giulia Mazzarino, Candida Nieri, Stefano Patti, Annibale Pavone, Andrea Sorrentino dramaturg Linda Dalisi scene Annelisa Zaccheria costumi Simona D’amico musiche e suono Franco Visioli luci Simone De Angelis regista assistente e movimenti Alessio Maria Romano assistente volontario Riccardo Rampazzo produzione Teatro Stabile dell’Umbria e LAC - Lugano Arte e Cultura durata: 160 minuti incluso intervallo
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