HOT DUST - Pubblicato da martin_inside

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Presentazione del nuovo disco di Chris Costa

WAAG Event / WAAG -1 (cantina)

Hot Dust, ovvero Chris Costa! Negli ultimi vent’anni questo musicista si è esibito in migliaia di concerti con una grande varietà di progetti originali usando diversi nomi d’arte tra cui Dirty Soul, Capsicum Tree, Mood Filter e molti altri.
A WAAG presenta il suo ultimo album Gods In The Womb, il risultato di un lungo periodo di sperimentazione.
Il nuovo live set è pronto per andare in scena; il pubblico sarà gentilmente elevato in un immaginario mondo parallelo in cui potrà godere appieno dell’esperienza.

In qualità di poli-strumentista e corista Chris Costa è stato in tour con diversi artisti tra cui Malika Ayane, Cesare Cremonini, and Eros Ramazzotti.
Con Fabio Gargiulo è autore della colonna sonora del film del comico italiano Macio Capatonda “Italiano medio”.
Come autore ha scritto anche per Malika Ayane e il trio pop Ganes.

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  • Quando il ventiduenne norvegese Johan Svendsen si ritrova senza soldi in pieno inverno a Lubecca, decide di rivolgersi al console svedese-norvegese Carl Fredrik Leche affinché gli conceda un prestito e provveda al suo sostentamento. Il console è talmente entusiasta del suo virtuosismo al violino che gli procura una borsa di studio presso il Conservatorio di Lipsia in cui ha studiato anche il connazionale Edvard Grieg. Le sue opere diventano successi mondiali. La musica di Svendsen invece è – a torto – quasi assente nel repertorio concertistico del XX secolo. La sua seconda sinfonia viene eseguita per la prima volta nel 1876 a Kristiania (Oslo). Svendsen, a cui Grieg riconosce “un modo davvero brillante di trattare l’orchestra”, è a quel punto un direttore d’orchestra e compositore riconosciuto, in grado di ottenere nei suoi lavori effetti sonori straordinari. Con la sua Quarta sinfonia, nel 1885 Brahms si lascia il “gigante” Beethoven alle spalle: compattando in modo pressoché ineguagliabile il materiale musicale di fondo, avvinghiando tra loro i movimenti e combinando elementi arcaici e moderni, si spinge ai limiti di ciò che è possibile nel XIX secolo. Il compositore non si lascia scomporre nemmeno dalle critiche e dalle dimostrazioni di riprovazione dei sostenitori “neotedeschi” di Wagner in occasione della prima: “Quale che sia il pasticcio in cui mi sono infilato, me la caverò. I contestatori nel parterre mi fanno un baffo”.
  • Alla fine del 1946 Richard Strauss traspone in musica la poesia “Al tramonto” di Joseph von Eichendorff. Nel 1948 legge le opere liriche di Hermann Hesse e, pochi mesi più tardi, l’ormai ottantaquattrenne ha già completato tre Lieder con le sue poesie. Dopo la sua morte nel settembre 1949, l’editore Ernst Roth riunisce le opere per orchestra sotto il titolo “Quattro ultimi Lieder” – un grandioso necrologo al Lied romantico in cui il compositore cita anche il suo poema sinfonico “Morte e trasfigurazione”, composto 60 anni prima. “Nulla di originale” oppure “il primo vero evento musicale del XX secolo”? La quarta sinfonia di Gustav Mahler, composta originariamente nel 1899 e 1900 come umoresca sinfonica, lascia il pubblico interdetto. L’opera rinuncia al pathos romantico, l’organico orchestrale è ridotto, a prima vista il programma non è riconoscibile. La stravagante marcia funebre (“Totentanz”) nel secondo movimento è seguita nel finale – vero e proprio fulcro dell’opera verso cui tutto converge – dal Lied “Der Himmel hängt voller Geigen”, tratto da “Des Knaben Wunderhorn”. “Balliamo e saltelliamo”, esultano gli angeli in paradiso sul sottofondo di una musica che, affievolendosi a mano a mano, pare opporsi a quel senso dell’umorismo naif e infantile. Così Mahler descrive il mondo “all’incontrario” da lui raffigurato: “È tutto sottosopra, non vi è più alcun rapporto di causalità! È come scorgere all’improvviso la parte nascosta della luna.”
  • Fiorenzo Zeni: sax Matteo Facchin: accordion Marco Facchin: piano Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Un progetto inedito, che comprende composizioni originali scritte nel corso degli anni, proposte in una nuova veste e brani di famosi compositori quali Astor Piazzolla, Chick Corea, Luis Bacalov, Ennio Morricone. Si tratta di un blend di jazz e world-music che, a fianco di una raffinata ricerca compositiva, lascia anche ampio spazio all’improvvisazione con soli intensi, energia e virtuosismo. Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar. Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00. Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570

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