Hans Piffrader - I due mondi nella sua arte - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Il Südtiroler Künstlerbund dedica questa mostra (a cura di Mathias Frei) all`opera discorde dell'insigne scultore e grafico Hans Piffrader, nato a Chiusa nel 1888. Dal 1947 al 1950, anno della sua scomparsa, fu pure presidente del Künstlerbund.

È questa la prima volta che in un`unica mostra si cerca di presentare i due lati dialmetricamente opposti per soggetti e la forma espressiva, cioè „ I due mondi nella sua arte“: con ciò intendiamo sensibilizzare e incoraggiare a valutare con occhio e mente critici sia le sue opere che i fatti e condizionamenti politici che si riverberano nell'espressione artistica tra le due Guerre Mondiali (1918 – 1945).

Il suo tirocinio iniziato nel 1911 presso l`Accademia delle belle Arti di Vienna, Classe scultura e corso di specializzazione in grafica artistica, fu forzatamente interrotto dal servizio militare al fronte, causa dichiarazione di guerra del Regno d`Italia alla Monarchia austro-ungarica il 23 maggio 1915. Piffrader poté riprendere gli studi soltanto dopo l`armistizio del 4 novembre 1918 e completarli appena nel 1924 (a 36 anni). Arruolato col grado di tenente nel reggimento dei „Tiroler Kaiserjäger“ visse e subì l`atroce esperienza dei sanguinosi combattimenti sul fronte del monte Pasubio. Ciò condizionò in seguito la sua irrequieta visione della vita che si riverberò pure nel suo linguaggio artistico tra gli anni 1920 e 1937.

Espletati gli studi a Vienna e dopo viaggi e partecipazione con successo ad esposizioni all`estero, Hans Piffrader ritornò nella sua cittadina natia di Chiusa (1924), trasferendosi nel 1931 definitivamente a Bolzano nella sua casa in via Vintler/Vintola.

Oltre a sculture di vario genere in bronzo e legno, la sua opera si dedica con ancor maggiore intensità alla grafica con matita e carboncino (talvolta colorato) e qualche dipinto ad olio su tela. Sia la tematica, sia l`esecuzione formale-stilistica delle sue creazioni di contenuto profano o di carattere religioso sono spesso condizionate dall'orrore per i traumatizzanti eventi bellici da lui vissuti: un`ossessione di surreale espressionismo e apocalittica tragicità pervade con agitata linearità e contrastanti effetti di luci-ombre molte scene di questo travagliato periodo creativo dell'artista (comparabile a tali visioni spettrali di Alfred Kubin). Nel corso degli anni 1930 la sua irruenza tematica e stilistica tende a placarsi e ricomporsi in scene di vita quotidiana e qualche ripresa di amanti o allettanti fanciulle.

Il secondo „mondo nella sua arte“ inizia nel 1938 e termina nel luglio del 1943 con l`ultimazione dell'immenso rilievo sulla facciata sopra “l'arengario“ (balcone) della nuova sede del Partito fascista in piazza del Tribunale a Bolzano, inneggiante alle gesta del „Grande Condottiero“ Benito Mussolini - -mentre contemporaneamente assistiamo alla caduta del Regime fascista e in seguito si compierà il tragico destino del Duce.

L´evento che, infine, concesse la commissione del RILIEVO a Hans Piffrader fu la grande mostra-concorso „Sindacale d`arte di Bolzano“ (ex Biennale di Bolzano), il cui motivo conduttore fu l`esaltazione de „LA GRANDEZZA DEL TEMPO DI MUSSOLINI“. La mostra venne inaugurata il 28 agosto 1938 nel nuovo Istituto Tecnico „Cesare Battisti“ in via Cadorna…., con grande sfoggio di rappresentanti del Partito e numerosa adesione di artisti rinomati altoatesini e trentini (ben 77 artisti con 378 opere di vario genere). Questi furono invogliati a partecipare anche da promesse di acquisti e lauti premi (perfino del Duce), riservati però agli iscritti al Sindacato fascista.

Come la maggioranza degli artisti in mostra anche Piffrader non disdegnò di aderire al Sindacato, e presentò un rilievo in bronzo intitolato con il famoso detto di Cesare VENI, VIDI, VICI. L'imponente tavola bronzea di ca. 240 x 120 cm (tuttora appesa indisturbata dell'atrio dell'Istituto) mostra un arcigno legionario ben modellato, che con gesto sprezzante indica il sottomesso „Leone di Giuda“, titolo ed emblema dell'Imperatore d`Etiopia, e metafora della conquista dell'Abissinia (1934/35). L`opera molto apprezzata e premiata gli valse la nomina a „Cavaliere d`Italia“ e – onore massimo - l`incarico di realizzar il possente rilievo largo 36 metri, alto 5,5 metri (su due piani) con 57 lastre di marmo pregiato“ imperiale“ del peso complessivo di 95 tonnellate.

I singoli pannelli dovevano illustrare degnamente „L´ascesa dell'Italia fascista dai giorni grigi ma gloriosi della prerivoluzione fino alla conquista dell'Impero, alla guerra di Spagna ed alla liberazione del „Mare Nostrum“ (cioè il mare Mediterraneo)….., con la scena centrale del Duce a cavallo circondato da quattro figure allegoriche e l`imperativo categorico CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE, quale direttiva inoppugnabile di un regime totalitario e celebrativo della propria ideologia vincente ………, destinata però all`imminente disfatta!

Benché Hans Piffrader, con centinaia di disegni, bozzetti e modelli in gesso, si impegnasse per corrispondere al perentorio comando del committente di attenersi strettamente al programma prescritto, l`artista coraggiosamente si discostò dall'interpretazione tematica e formale prescritta di qualche scena nei bozzetti preparatori, ma infine – volens-nolens— si doveva sottomettere al volere e potere del Partito. Due esempi presenti nella mostra - cioè l`allegoria del Mare Nostrum e l`interpretazione grafica della Guerra Civile di Spagna—evidenziano la dicotomia dell'indole di un`artista travagliato per la restrizione imposta alla sua libertà interpretativa dell’arte.

PS.: In aggiunta alle opere esposte la mostra propone diverse documentazioni: Il Curriculum dettagliato di Hans Piffrader, varie pubblicazioni e saggi, riproduzioni ingrandite di giornali d`epoca e due filmati (italiano e tedesco) sulla vita e opera dell'artista, infine la fotoriproduzione del maestoso gruppo in bronzo della PIETÀ - unica e ultima opera realizzata da Hans Piffrader dopo il fatidico anno 1943.(mf)

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 05 Ott 2022 al 26 Ott 2022

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 11 Apr 2025 al 04 Gen 2026
    A 25 anni dalla riapertura di Castel Roncolo una nuova mostra offre l’occasione di approfondire il significato degli affreschi e di tuffarsi con tutti i sensi nell’immaginario medievale. Gli affreschi di quello che oggi è conosciuto come il “maniero illustrato” stupiscono infatti per l’eccezionale stato di conservazione e attirano ogni anno visitatori da tutto il mondo: commissionati dai Vintler, una ricca famiglia di mercanti bolzanini, essi celebrano gli ideali di nobiltà e cavalleria attraverso le raffigurazioni di tornei, danze, giochi e famose leggende. Il nuovo percorso allestito nell’ala orientale del castello prende quindi avvio da queste tematiche per proporle in maniera più contemporanea, interattiva e adatta a diversi tipi di pubblico. A corollario della mostra un ricco programma di eventi: a cominciare dal weekend del 12-13 aprile con la rievocazione medievale a cura dei Ritter von Andrian. Vi aspetta un intero fine settimana per immergervi nel Medioevo: danze, duelli e una scoperta giocosa dei segreti delle armature e dell’artigianato medievale.
  • L'evento si tiene dal 29 Nov 2025 al 20 Dic 2025
    29.11.2025 – 20.12.2025 Lanserhaus, Appiano Una mostra di Peter Burchia A cura di Nicolò Faccenda Ultima mostra della stagione espositiva 2025, nella cornice del tema biennale “corpo-identità-cultura”, “+ 210x220/XX,00” presenta una selezione delle opere prodotte nell’ultimo quinquennio dal pittore Peter Burchia. Suddivisa in quattro filoni tematici, la mostra catalizza una riflessione sui concetti di “identità” e di “sé”, in una tensione tra processi di consolidamento e dissoluzione. Nelle opere di Burchia, una pittura sferzante e di grande impatto visivo manifesta i vari piani su cui sono implicati l’immagine, il senso e la strutturazione dell’idea di “identità”, con un affaccio, al contempo ammiccante e inquieto, sull’abisso della sua frantumazione. L’esposizione rimarrà aperta fino a sabato 20 dicembre, dal martedì al sabato dalle ore 15:00 alle 19:00. Mostra e inaugurazione a ingresso libero.
  • L'evento si tiene dal 25 Nov 2025 al 08 Nov 2026
    L’archeologia racconta la storia – ma a volte diventa essa stessa parte della storia. Tra il 1920 e il 1972, in Alto Adige, i diversi regimi politici utilizzarono ritrovamenti e scavi archeologici per legittimare le proprie ideologie. Così, mentre gli scienziati italiani di stampo fascista presentavano le testimonianze romane come prova delle radici latine della regione, i ricercatori nazionalsocialisti interpretavano i ritrovamenti preistorici come conferma di un presunto passato “germanico”. La scienza finì così nel vortice della politica: gli oggetti furono sovra interpretati in chiave ideologica, gli scavi trasformati in strumento di propaganda e la ricerca privata della sua autonomia. Le conseguenze di questo conflitto culturale si fecero sentire anche dopo la fine della seconda guerra mondiale. La mostra temporanea UNDER PROPAGANDA palesa questo complesso e controverso capitolo della storia dell’archeologia altoatesina. Per la prima volta numerosi reperti degli anni 1920–1972 vengono presentati al pubblico, riletti in chiave critica con criteri scientifici aggiornati. I documenti d’archivio e le postazioni interattive raccontano accanto ai reperti le pratiche di ricerca del passato. Per i più giovani è previsto un percorso “underground”: un’avventura che svela in oggetti appositamente selezionati storie inattese. Un’occasione per riflettere su come il passato sia stato strumentalizzato e per guardare con occhi nuovi le testimonianze archeologiche che ancora oggi hanno molto da raccontare. La mostra invita a riscoprire l’importanza di una ricerca libera e indipendente ricordandoci quanto possa essere stimolante osservare i reperti archeologici con occhi critici e consapevoli. Un ricco programma di attività e iniziative collaterali per adulti e bambini offre diversi modi di avvicinarsi alla mostra, pensati per differenti tipi di pubblico. La mostra si rivolge sia a un pubblico specializzato e interessato, sia al grande pubblico, ed è aperta da martedì 25 novembre 2025 fino a domenica 8 novembre 2026.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..