#19 Base Camp Session - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

#19,1 Ana Cop - Kristijan Krajncan

Questo nuovo progetto di Ana Cop e Kristijan Krajncan è un'affascinante combinazione di batteria, voce, violoncello ed elettronica. Un viaggio avventuroso attraverso stili ed epoche ci condurrà verso regioni del jazz e della musica popolare finora sconosciute. Durante questo percorso, le due guide slovene ci presenteranno composizioni poliedriche e assoli eclettici.
Artists

Ana Cop (SI) - voc
Kristijan Krajncan (SI) - vc, perc, dr

#19,2 Ville Lähteenmäki Trio

Il trio Ville Lähteenmäki è originario della città portuale di Trondheim, sulla costa norvegese del Mare del Nord. I tre musicisti si ispirano alle icone del jazz degli anni 60 e 70 come Pharoah Sanders, Albert Ayler, Archie Shepp e Alice Coltrane. In trio propongono una fusione accattivante di intenso interplay, potenti melodie e ampie improvvisazioni.
Artists

Ville Lähteenmäki (FI) - bcl
Nicolas Leirtrø (NO) - b
Trym Saugstad Karlsen (NO) - dr

Contatti :

Date e orari evento :

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  • L'evento si tiene dal 20 Dic 2025 al 06 Feb 2026
    I concerti Candlelight sono un'esperienza musicale e multi-sensoriale in luoghi mozzafiato illuminati dalla luce confortante delle candele. Acquista subito i tuoi biglietti per questo Candlelight: Tributo a Hans Zimmer a Bolzano! Informazioni generali Durata: 60 minuti (circa). Le porte aprono 30 minuti prima dell'inizio del concerto. Non saranno consentiti ritardi Requisiti di età: da 8 anni in su. I minori di 16 anni devono essere accompagnati da un adulto Accessibilità: questo luogo dispone di un accesso disabili - I posti sono assegnati all'arrivo, in base al tipo di biglietto acquistato Programma provvisorio The Ecstasy of Gold (from The Good, The Bad and The Ugly) A Fistful of Dollars Once Upon a Time in the West Giù la testa (Main Theme) La Califfa Metti una sera a cena (from Love Circle) Here’s to you (from Sacco e Vanzetti) Romanzo (from Novecento) The Untouchables Chi Mai (from Le Professionel) Love Theme (from Cinema Paradiso) Deborah's Theme (from Once Upon a Time in America) Canone Inverso Playing Love (from The Legend of 1900) Gabriel's Oboe (from The Mission) Musicisti 9 ottobre, 20 dicembre - Matteo Gobbini - pianista 6 febbraio - Giuseppe Califano - pianista
  • Joyce Elaine Yuille: voice Julia St. Louis: voice Joselin St. Aimee: voice Luca Brighi: voice Michele Bonivento: piano/organ Carmine Bloisi: drums Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Questo concerto ci trasporta lontano, nel Sud, nelle piantagioni di cotone degli Stati Uniti, dove i canti accompagnavano gli afroamericani durante il duro lavoro, alleviando la fatica. Questi canti rappresentavano una rielaborazione in chiave cristiana della musica rituale africana. Grazie a Thomas A. Dorsey e al suo impegno, questa musica è stata modernizzata a partire dai vecchi moduli espressivi, senza però tradire la tradizione. Questo sforzo ha portato alla nascita di un nuovo genere: il Gospel. Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar. Supplemento di 20 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00. Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570
  • Direzione D'Orchestra Hossein Pishkar Orchestra Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Programma Carl Maria von Weber: Ouverture zu «Oberon» J 306 John Adams: Shaker Loops Pëtr Il'ič Čajkovskij: Sinfonia n. 1 in sol minore, op. 13 "Sogni d'inverno" L’opera di Carl Maria von Weber “Oberon, or The Elf King’s Oath” viene eseguita per la prima volta il 12 aprile 1826 – solo due mesi prima della morte del compositore – alla Royal Opera House Covent Garden. Nell’Ouverture, ultimata tre giorni prima della prima, si concentrano i temi principali di un avventuroso viaggio esotico che dalla Francia porta a Bagdad passando per Tunisi. “Shaker Loops ricorre agli aspetti per me tra i più affascinanti del linguaggio minimalista: una pulsazione sicura e leggera, ampie armonie e timbri nonché architetture musicali che si formano lentamente”, così John Adams commenta il suo lavoro più popolare, composto – dopo un primo tentativo fallito – nel 1978 come sestetto e arrangiato nel 1983 per orchestra d’archi. Il concetto del loop deriva dall’epoca del nastro magnetico, quando si incollavano tra loro clip musicali come pezzetti di carta. La parola “shake” si riferisce a una tecnica violinistica e alla rituale danza agitata degli “shaker” – una setta religiosa presente un tempo anche nel New Hampshire, stato d’origine del compositore. “Sono inutile, sono una nullità”, si lamenta Tchaikovsky tormentato dai dubbi interiori mentre lavora alla sua prima sinfonia, che definirà un “peccato di gioventù”. L’opera dalle cupe atmosfere invernali completata nel 1866 naturalmente non è “un trascorso da dimenticare”, bensì una testimonianza del suo talento.

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