Tempo di fare festa alla morte. Un happening popolato di Maschere funebri, Musica dall’altrove e poetici Passaggi per finire con Salti Mortali, un’occasione per entrare in contatto diretto con il tempo di cui non si può mai dare conto. Vieni con amiche, amici, parenti e conoscenti… creiamo insieme lo spazio metaforico in cui provare il balzo nell’ignoto. Ci vuole lo spirito giusto per far due salti con l’ineluttabile, vivendo emozioni in quel corpo che ancora ci resta: in un rito di passaggio che sempre torna. Non senza cibo e bevande!!! Si tratta di un evento unico e irripetibile di teatro condiviso secondo le pratiche della co-creazione. L’invito è aperto a tutta la cittadinanza. Il team di Revolution 3 non vede l’ora di incontrarvi, fosse anche per un’ultima volta! Con la partecipazione di Giorgio Degasperi, Gisela Fantacuzzi e Alberto Catera (Epiteatro) – Calogero di Cara e Diego Potron (Associazione Tuorlo) Nell’ambito di REVOLUTION che la morte ci trovi vivi Entrata libera, ti aspettiamo in qualunque momento

WALTRAUD MITTICH, Hierorts.Bleiben (Roman), edition laurin SIMONETTA LUCCHI, E tutto tace (poesie), Bertonieditore

Presentazione del libro "Lingue matrigne: la menzogna del bilinguismo in Alto Adige/Südtirol" con l'autore Gabriele Di Luca in dialogo con Madeleine Rohrer. Iniziativa in collaborazione con Alphabeta. L’Alto Adige/Südtirol è una terra bilingue, si dice. Eppure, dietro questa apparente verità, si nascondono incertezze e rigidità mentali che, di fatto, tratteggiano un quadro ben diverso. La domanda essenziale di un altoatesino/sudtirolese– «ma perché io qui, oggi, dovrei imparare la lingua dell’Altro?» – non solo non trova risposta, ma nemmeno si pone più. È solo pigra indifferenza o un più profondo sintomo che svela le fragilità di un modello di convivenza mai pienamente realizzato? In una perfetta sintesi tra saggio e reportage giornalistico, Gabriele Di Luca decostruisce il mito del bilinguismo attraverso “scene” tratte dal quotidiano: l’esame ufficiale di bilinguismo (il famigerato “patentino”), la pubblica amministrazione, la scuola, l’ospedale, il bar, il Consiglio provinciale, i giornali, Internet, i social media. Ne scaturisce un fedele, quanto ironico e provoca-torio, ritratto della provincia più settentrionale d’Italia, che tuttavia gli italiani ancora non conoscono, se non come meta di turismo. Entrata libera