La Giornata del Contemporaneo AMACI - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Porte aperte all’arte contemporanea, con incontri visite speciali e le luci della Facciata mediale.

Anche Museion partecipa alla Giornata del Contemporaneo, la manifestazione per avvicinare il grande pubblico all’arte del nostro tempo promossa su tutto il territorio nazionale da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani). In questo giorno speciale, Museion offre l’ingresso gratuito alle mostre, con apertura prolungata, dialoghi sull’arte, momenti di incontro e le luci della Facciata Mediale.

Nella mostra Oscillations dell’artista francese Marguerite Humeau, appena inaugurata, si svolge un momento di approfondimento tra arte e archeologia. La mostra di Humeau prende infatti le mosse dalla fascinazione e mistero intorno alle statuette preistoriche delle Veneri. Ispirandosi ai temi e all’immaginario evocato dall’artista, Brita Köhler (Museion), Vera Bedin e Giuliana Plotegher, esperte del Museo Archeologico dell’Alto Adige, invitano quindi a un dialogo interdisciplinare. Attraverso la figura preistorica della Venere, il pubblico potrà così avvicinarsi agli aspetti passati e presenti della storia umana.

Il rapporto tra arte femminile e femminismo in Italia è invece il tema della mostra “Doing Deculturalization”. L’esposizione prende le mosse dagli scritti della critica e storica dell’arte italiana Carla Lonzi e presenta oltre 40 posizioni di artiste e archivi, sia storiche che recenti. Frida Carazzato (Museion) conduce, in dialogo con la critica e docente Barbara Casavecchia, una speciale visita guidata alla mostra I temi dell’esposizione sono esplorati tracciando un percorso che va dalle posizioni più storiche a quelle più recenti. La giornata si chiude infine con le luci della Facciata Mediale. Dalle ore 20 alle 21 viene proiettata l’opera Appropriazione (sole in mano), 1970-73 di Marinella Pirelli.

In occasione della Giornata del Contemporaneo Museion partecipa alla mostra diffusa dei musei AMACI dell’artista Eva Marisaldi, di cui sarà esposta al pianoterra di Museion l’opera “X e il disegno della cancellazione” (1996).

Programma:

ore 14–20: dialoghi sull’arte nelle mostre

Mostra di Marguerite Humeau, Oscillations: visita guidata e approfondimento in dialogo con le esperte del Museo Archeologico dell’Alto Adige
ore 16-17 in lingua italiana
ore 17-18 in lingua tedesca
In collaborazione con il Museo Archeologico dell’Alto Adige

Mostra “Doing Deculturalization”: visita guidata con Frida Carazzato (Museion) e Barbara Casavecchia, critica, docente e giornalista
ore 18.30–19.45 (in lingua italiana)

ore 20–21: Museion Media Façade, Proiezione video, Marinella Pirelli, Appropriazione (sole in mano), 1973

Tags

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • Camilla Prey, nata a Weimar (Germania) e cresciuta a Egna, è un’artista multidisciplinare. Ha una formazione in arti applicate, acquisita grazie ai suoi studi di gioielleria contemporanea a Lisbona e Tallinn. Dal 2022 è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. How many scales on the eye? è la sua prima mostra personale in Alto Adige. Il termine inglese “scale” significa misura, bilancia e scaglia, aprendo così un ampio spettro tra percezioni, misurazioni e metamorfosi. Le opere si muovono tra equilibrio e rovesciamento, tra stabilità e transitorietà. Cera, metallo, bilance, luce e cerchi creano un sistema fluido e non incentrato su un risultato, ma sulle immense possibilità in continuo mutamento. La mostra ruota attorno a questioni di visioni, misurazioni e tempo: comprensioni e stratificazioni, il rapporto tra l’osservazione e ciò che essa produce, e il momento in cui tempo e materia si sovrappongono. Le opere di Camilla Prey non intendono raffigurare questi concetti – li rendono fisici attraverso la loro presenza. I materiali entrano in relazione, dialogano tra loro, reagiscono. Gli spazi intermedi, le giunture e i punti di contatto si attivano a vicenda. Accanto a elementi fusi e modellati compaiono anche ready-made: oggetti della vita quotidiana il cui significato muta in nuovi contesti. Recano tracce di usura e memoria, che però non vengono raccontate, bensì tradotte in altre relazioni. Processi, frammenti e transizioni non sono disturbi, ma parte della forma. All’inaugurazione, la mostra viene attivata da un dialogo a due voci, una sorta di “calibrazione della percezione”. Due voci si muovono attraverso il linguaggio come uno strumento di misura: narrano di visione, peso, memoria e luce, e di ciò che accade quando la percezione diventa materia. Le voci cambiano ruolo, spostano i toni e annullano le gerarchie tra uomo e sistema, materia e ombra. How many scales on the eye? apre uno spazio che mette in discussione gli strumenti della nostra percezione. Testo: Léa Manoussakis di-Bona Inaugurazione: 06/12/2025 alle ore 18 Introduzione: Theresa Prey & Jack Strange
  • Welche Bücher der Saison sind besonders lesenswert? Sechs Antworten auf diese Frage gibt‘s bei „Vielseitig“. Dieses Mal haben Moderator Christoph Pichler und Monika Obrist von der Sprachstelle im Südtiroler Kulturinstitut Johannes Ortner als Gast zur Diskussionsrunde ins „Bücher-Foyer“ im Bozner Waltherhaus eingeladen. Der Sozial- und Kulturanthropologe vermittelt bei Vorträgen und Exkursionen sein großes Wissen über Südtirols Orts- und Flurnamen und ist außerdem begeisterter Leser. Gemeinsam diskutieren Johannes Ortner, Christoph Pichler und Monika Obrist über drei neue Bücher und stellen zusätzlich jeweils ein weiteres Buch als persönlichen Lesetipp vor. Verena Amort, Moderatorin und Sprecherin bei Rai Südtirol, liest kurze Passagen aus jenen drei Büchern vor, über die vielleicht einstimmig lobend, vielleicht aber auch reichlich kontrovers diskutiert wird. Es diskutieren: Johannes Ortner, Experte für Flurnamen und Literaturliebhaber Christoph Pichler, Moderator Monika Obrist, Sprachstelle im Südtiroler Kulturinstitut Es liest: Verena Amort Zeit: Donnerstag, 11. Dezember 2025, 18 Uhr Ort: Bozen, Waltherhaus, Schlernstraße 1, Oberes Foyer Eintritt frei Eine Veranstaltung der Sprachstelle im Südtiroler Kulturinstitut
  • Visita guidata Sabato 7 febbraio 2026, ore 10–13 Partenza dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Bolzano. Un percorso tra musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di incontro, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano migrazione, identità e paesaggio. La visita, insieme a Ingrid Kofler, sociologa e docente alla Libera Università di Bolzano, intreccia arte, cultura e ricerca sui processi di trasformazione e convivenza.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..