Benedikt Sanoll: rhythm, fingerstyle-guitar
Philipp Sanoll: drums & marimba
Sebastian Willeit: e-guitar & banjo
Thomas Vicenzi: e-bass
Simon Oberrauch: piano/keys
I ragazzi dei “Timbreroots” uniscono Ambient Indie Folk, Alternative Rock e Brit Pop in un’esperienza sonora travolgente, che conquista i fan di Mumford & Sons, The Lumineers, Ben Howard, Coldplay e Bon Iver.
Il canto epico, fino a cinque voci, e strumenti particolari come la marimba donano vitalità e profondità ai loro testi intensi. Ispirata da influenze musicali molto diverse tra loro, la band crea un ponte tra passato e presente, dando vita al loro inconfondibile “Timbrevibe”.
Con il nuovo album “Heartbeat Chronicles” raccontano una storia profonda di crescita emotiva e personale – un viaggio dall’autoinganno e dall’isolamento verso la consapevolezza di sé, la responsabilità e la connessione umana.
Durante il “Heartbeat Chronicles” Tour, il pubblico viene trasportato in questo universo sonoro, con la promessa di un’esperienza live indimenticabile e stimolante.
“Nel 1949, a 26 anni, ho imparato ad appuntarmi a orecchio canzoni popolari all’Istituto per il folclore di Bucarest. Molte melodie mi sono rimaste impresse nella memoria: così è nato nel 1951 il ‘Concerto rumeno’”, racconta György Ligeti. L’esecuzione pubblica del brano, che riprende il suono “strambo” delle orchestrine di paese, viene ben presto vietato: “nella dittatura staliniana perfino il folclore era consentito solo in forma politicamente corretta”. La prima esecuzione di “Púrpura” per viola e orchestra di Filippo Del Corno – un’opera commissionata congiuntamente dalla Fondazione Haydn e dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali – è seguita da un avvenimento rivoluzionario della storia della musica europea: “Dall’Inghilterra”. Nel giugno 1941, il Servizio tedesco della BBC sostituisce la sua sigla con una sequenza iniziale della quinta sinfonia di Beethoven. I valori delle note del leggendario motivo del “destino che bussa alla porta” – tre brevi, una lunga – indicano nell’alfabeto Morse la lettera “V” di “Victory”, vittoria. Questa sequenza compone il nucleo del brano per orchestra che inizia drammaticamente in Do minore e termina – trionfante – in Do maggiore. In Francia la “Quinta” viene definita anche “Chant de victoire” – in una lettura forse molto vicina a quella del compositore, che non aveva in mente un destino cupo ma piuttosto un inno alla Rivoluzione francese con solenne giuramento alla Repubblica.
Fanta live and acoustic
Waag event in collaboration with Supermarket / Aquarium
Il prossimo ospite della serie di concerti acustici di Waag è FANTA, nome d’arte di Manuel Fantacci, cantante e autore originario di Bolzano, noto per il suo stile versatile che fonde rap, R’n’B e sonorità urban contemporanee.
Dopo i primi passi nella scena locale, nel 2017 FANTA ha pubblicato il suo album d’esordio, che segna l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione. La sua musica è caratterizzata da un linguaggio intimo e spontaneo, ma allo stesso tempo ironico e ricercato, capace di parlare tanto ai giovani quanto a un pubblico più maturo.
Negli anni Fanta ha partecipato a diversi concorsi nazionali, tra cui Sanremo Giovani e il Festival di Castrocaro, conquistando attenzione e consensi per la sua presenza scenica e la freschezza del suo sound.
Membro del collettivo bolzanino Supermarket, collabora con diversi artisti e produttori della scena indipendente italiana, sperimentando contaminazioni tra pop alternativo, elettronica e hip-hop.
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