Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2013 - Pubblicato da ale inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Dal 28 giugno al 7 luglio: Giovane, sfrontato, sfaccettato - il jazz mondiale in Alto Adige
Numerosissimi giovani musicisti, fresche note internazionali, atmosfera festosa sin dal principio: “Wild Thing” è il nome della serata inaugurale, prevista per venerdì 28 giugno, durante la quale s’incontreranno a Castel Firmiano molti appassionanti gruppi musicali. L’apertura del festival da il là a tutto il Südtirol Jazzfestival Alto Adige: gli organizzatori, intorno al presidente Klaus Widmann, attendono con trepidazione queste 10 giornate all’insegna della buona musica, in luoghi suggestivi sparsi per tutta la provincia. Il Südtirol Jazzfestival Alto Adige compie 31 anni e, in quest’edizione, si presenta in modo ancora più giovane e internazionale, con una serie particolarmente ricca di novità, provenienti da molti Paesi del mondo, e non poche première. Anche quest’anno, oltre 70 esibizioni di artisti del jazz condurranno il pubblico per 10 giorni attraverso località incantevoli in tutta la provincia. “Il Südtirol Jazzfestival Alto Adige ha ormai assunto il ruolo di evento internazionale, che offre musica di massima qualità in luoghi unici al mondo”, ha affermato Widmann. “Promettenti giovani interpreti suonano insieme a star affermate, coinvolgendo musicisti locali: anche in quest’edizione possiamo pregustare nuove e indimenticabili emozioni musicali”.

Contatti :

Date e orari evento :

Note sugli orari :

Dal 28 giugno al 7 luglio - Vom 28. Juni bis 7. Juli

Pubblicato da :

Potrebbe interessarti anche :

  • Un inno sinfonico alla libertà: verso la fine del XIX secolo, la Russia limita pesantemente i diritti di autonomia della sua minoranza finlandese. Nel 1899 la letteratura in lingua finlandese viene vietata, e nel 1901 lo zar Nicola II scioglie le forze armate finlandesi, che fino ad allora erano state indipendenti. Assoggetta inoltre i cittadini del Gran principato finlandese, strettamente legato alla Russia, all’obbligo di leva russo. A Helsinki, una giovane comunità di artisti di cui fa parte anche Jean Sibelius sviluppa una pittura, letteratura e musica autonome, ispirandosi al mondo delle saghe e dei miti finlandesi. Il 14 dicembre 1899 la scena culturale finlandese protesta, in occasione di una “festa della stampa” al Teatro svedese, contro una nuova legge di censura. Sibelius scrive per l’occasione una suite che termina con il poema sinfonico “Finlandia” – vera e propria colonna sonora del movimento di autonomia nazionale finlandese. Il compositore Erich Wolfgang Korngold nasce a Vienna nel 1897. Suo padre è l’insigne critico Julius Korngold, e già da piccolo Erich è considerato un bambino prodigio. A 24 anni appena compiuti, all’indomani della prima assoluta della sua opera “Die tote Stadt” il 4 dicembre 1920, diventa una giovane star del teatro musicale. In fuga dal regime austrofascista si trasferisce negli Stati Uniti, dove tra il 1934 e il 1947 rivoluziona la musica per il cinema. Il suo opulento stile sinfonico, che richiede un organico massiccio, riscuote successo a Hollywood: riceve cinque nomination all’Oscar e si aggiudica la statuetta ben due volte per la migliore colonna sonora. Nel suo Concerto per violino del 1945 rielabora sue partiture degli anni Trenta scritte per film quali “Aurora sul deserto”, “Il conquistatore del Messico”, “Avorio nero” e “Il principe e il povero”. La sua musica rievoca gli splendidi mondi sonori romantici del XIX secolo. Nulla di più diverso dall'avanguardia del dopoguerra europeo. Nella sua ultima sinfonia, scritta tra il 1923 e il 1924, Sibelius è alla ricerca di nuove strade e si azzarda a compiere un passo radicale: comprime in un unico movimento i quattro movimenti previsti per la sinfonia, concepita originariamente come “fantasia sinfonica”. Creerà così una forma innovativa e dall’andamento dinamico in cui “tutto scorre”. Dopo le prove per la prima esecuzione assoluta della Sinfonia n. 7 constata soddisfatto: “Un gran successo. Non c’è dubbio: il mio ultimo lavoro è il mio migliore.” Avrà ragione.
  • “La mia anima aspira al Signore, e in lacrime Lo cerco. Come posso non cercare te?” Arvo Pärt, che ricava la sua musica “dal silenzio e dal vuoto”, compone nel 1991 il brano per orchestra d’archi “Silouan’s Song”, ispirandosi al breve testo di una preghiera del mistico russo-ortodosso Silouan (1866–1938) dello Stato Monastico Autonomo del Monte Athos, in Grecia. Tra le righe musicate del testo, Pärt infila “battute vuote” di silenzio, unendo in tal modo la trasparenza armonica e melodica alla contemplazione spirituale. Nel 1867, Henrik Ibsen scrive a Ischia e Sorrento il suo poema drammatico “Peer Gynt”: il protagonista è un vagabondo, un gradasso per cui tutto è fantasia, nulla realtà. Le musiche di scena di Edvard Grieg per il “meno musicale di tutti i temi pensabili e immaginabili” trasformano una materia così poco malleabile in un brano popolare che riscuote un successo straordinario. Nel 1888 e 1891, Grieg estrae dai 26 pezzi che compongono il lavoro due suite per orchestra, che diventeranno ben presto successi mondiali. “Il mattino” – di gran lunga il più noto dei brani dell’opera di Grieg – si trova nella prima suite, sebbene sul palcoscenico introduca in realtà il quarto atto. È seguito, secondo una drammaturgia esclusivamente musicale, da “La morte di Aase”, “La danza di Anitra” e “Nell’antro del re della montagna”. La seconda suite inizia con il “Il ratto della sposa” e termina, dopo “Il ritorno a casa di Peer Gynt”, con la “Canzone di Solveig”. La composizione come un puzzle: “La disposizione dei temi, un’occupazione importante e misteriosa. Come se il Padre eterno avesse fatto cadere le tessere di un mosaico dal pavimento del Cielo e mi avesse chiesto di ricostruirlo con la massima precisione”, constata Jean Sibelius, la cui quinta sinfonia è un cantiere infinito. Mettersi ad assemblare le piastrine di un mosaico nel bel mezzo della Prima guerra mondiale è tutt’altro che facile: nel 1915 scrive una prima versione, nel 1916 una seconda che non pubblica nemmeno, e solo nel 1919 nasce l’ultima versione della sinfonia – ridotta da quattro a tre movimenti – che nel finale termina in modo spettacolare con sei esplosioni di suono. Il 22 aprile 1919, il compositore scrive soddisfatto: “Sinfonia n. 5 – mirabile, o dovrei dire horrible dictu. Finita, nella sua versione definitiva. È stata una lotta con Dio.”
  • Una voce isolata nell’industria musicale del Nord Europa: il compositore danese Rued Langgard non ha allievi, viene suonato di rado e spesso e volentieri viene dimenticato quando si tratta di assegnare posti o commissionare opere importanti in patria. Scrive la sua Quarta sinfonia dal titolo “Løvfald” (Sentiero autunnale) nel 1916, all’età di 22 anni. Il brano viene eseguito per la prima volta in 13 parti nel 1922 a Heidelberg. La musica a programma espressivo-drammatico, rivista nel 1920, viene quindi composta in un periodo creativo “modernista”, in cui questo eccentrico talento eccezionale compone opere visionarie come la “Sfærernes Musik” (Musica a sfera) o la Suite per pianoforte “Insektarium”. A cinquant’anni di distanza, alla fine degli anni Sessanta, influenzeranno entrambe il movimento d’avanguardia del dopoguerra. Insieme al suo contemporaneo Carl Nielsen, Rued Langgard è oggi tra i rappresentanti di spicco della musica danese del XX secolo. È possibile scrivere ancora sinfonie dopo Beethoven e costruire nuove “case” sulle fondamenta del “classicismo viennese”? Nella sua opera sinfonica, Johannes Brahms si cimenta in questo tentativo uscendo così dall’ombra lunga del suo predecessore. Compone la Sinfonia in re maggiore nel 1877, durante la villeggiatura a Pörtschach, sul Wörthersee. La prima esecuzione ha luogo il 30 dicembre 1877 sotto la direzione di Hans Richter al Musikverein di Vienna. In una “variazione in sviluppo”, come Arnold Schönberg definisce questa procedura, il lascito di Beethoven viene modificato, integrato e ulteriormente sviluppato nella più lirica delle quattro sinfonie di Brahms. Ancor prima della prima presentazione in sala da concerto, Brahms modula la sinfonia, di cui i critici loderanno più avanti la “chiarezza solare”, dalla chiara tonalità maggiore alla scura tonalità minore: “La nuova sinfonia è talmente malinconica che non la reggono. Non ho mai scritto qualcosa di così triste, in tonalità minore: la partitura deve essere pubblicata con il bordo nero del lutto”. Che dica sul serio? Difficilmente. La sua musica pastorale spodesta le ombre cupe e risuona come il ricordo di un’estate spensierata.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..