Vernissage: Eden - Pubblicato da melanie inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Anush Hamzehian & Vittorio Mortaretti 

A cura di: Stefano Riba

Questo lavoro si chiama Eden, come il giardino da cui l'uomo fu cacciato. Come il paradiso perduto da cui l'arcangelo di John Milton se ne va dicendo: “Meglio regnare all'inferno che servire in paradiso”. L'Eden che Anush e Vittorio raccontano si chiama Agarak e somiglia più all'inferno miltoniano che al paradiso biblico.

Qui Anush e Vittorio hanno ambientato la serie di lavori (dieci fotografie di grande formato, un video e una videoinstallazione a tre canali) di cui si compone Eden. La scelta del luogo non è stata casuale, Anush è figlio di un rifugiato iraniano ed è stato concepito a Tabriz nel 1979, l’anno della Rivoluzione Islamica, durante l’ultimo viaggio dei suoi genitori in Iran. Nel marzo del 2014, insieme, Anush e Vittorio hanno deciso di andare il più possibile vicino al paese da cui tutto è cominciato, ma dove lui ancora oggi non può andare per le passate attività politiche del padre. Sono rimasti un mese alla frontiera armeno-iraniana. Qui, per la prima volta, tutti e due, vedevano l’Iran, le sue montagne, il fiume Aras e una strada che dopo qualche chilometro di curve arriva proprio a Tabriz. Ne è nato un lavoro che parte da un episodio autobiografico per diventare riflessione universale sui confini, la loro difesa, il senso di patria e la libertà di circolazione o, al contrario, la sua negazione.

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • Mostra d'arte Bruno Flaim, Lucia Nardelli, Barbara Natter, Silvano Tacus, Elisabetta Vazzoler, Katherina Zoeggeler Galleria Civica di Bolzano Vernissage 26/07/2023 ore 18:00
  • Camilla Prey, nata a Weimar (Germania) e cresciuta a Egna, è un’artista multidisciplinare. Ha una formazione in arti applicate, acquisita grazie ai suoi studi di gioielleria contemporanea a Lisbona e Tallinn. Dal 2022 è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. How many scales on the eye? è la sua prima mostra personale in Alto Adige. Il termine inglese “scale” significa misura, bilancia e scaglia, aprendo così un ampio spettro tra percezioni, misurazioni e metamorfosi. Le opere si muovono tra equilibrio e rovesciamento, tra stabilità e transitorietà. Cera, metallo, bilance, luce e cerchi creano un sistema fluido e non incentrato su un risultato, ma sulle immense possibilità in continuo mutamento. La mostra ruota attorno a questioni di visioni, misurazioni e tempo: comprensioni e stratificazioni, il rapporto tra l’osservazione e ciò che essa produce, e il momento in cui tempo e materia si sovrappongono. Le opere di Camilla Prey non intendono raffigurare questi concetti – li rendono fisici attraverso la loro presenza. I materiali entrano in relazione, dialogano tra loro, reagiscono. Gli spazi intermedi, le giunture e i punti di contatto si attivano a vicenda. Accanto a elementi fusi e modellati compaiono anche ready-made: oggetti della vita quotidiana il cui significato muta in nuovi contesti. Recano tracce di usura e memoria, che però non vengono raccontate, bensì tradotte in altre relazioni. Processi, frammenti e transizioni non sono disturbi, ma parte della forma. All’inaugurazione, la mostra viene attivata da un dialogo a due voci, una sorta di “calibrazione della percezione”. Due voci si muovono attraverso il linguaggio come uno strumento di misura: narrano di visione, peso, memoria e luce, e di ciò che accade quando la percezione diventa materia. Le voci cambiano ruolo, spostano i toni e annullano le gerarchie tra uomo e sistema, materia e ombra. How many scales on the eye? apre uno spazio che mette in discussione gli strumenti della nostra percezione. Testo: Léa Manoussakis di-Bona Inaugurazione: 06/12/2025 alle ore 18 Introduzione: Theresa Prey & Jack Strange
  • Visita guidata Sabato 13 dicembre 2025, ore 10–13 Partenza da Eurac Research, Bolzano. Un percorso tra quattro musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di incontro, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano temi di migrazione, identità e paesaggio. La visita, in compagnia di ricercatorə dell’Istituto sui diritti delle minoranze di Eurac Research, intreccia arte e ricerca in un dialogo sulle rappresentazioni e percezioni del confine.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..