Aggiungi un posto a tavola - Pubblicato da ale inside

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Informazioni evento

Commedia musicale di Garinei e Giovannini
Scritta con Iaia Fiastri
Musiche di Armando Trovajoli
Coreografie originali di Gino Landi
Regia e coreografie riprodotte da Fabrizio Angelini
COMPAGNIA DELL’ALBA
Con Gabriele De Guglielmo, Carolina Campoli, Fabrizio Angelini, Simona Patitucci
Uno spettacolo che entusiasma ancora le platee come il primo giorno, che ogni sera fa vivere emozioni, diverte, appassiona, commuove, in marcia verso il mezzo secolo. La frase del titolo è ormai nell’immaginario collettivo di giovani e meno giovani. Aggiungi un posto a tavola ritorna a Bolzano dopo la trionfale edizione di cinque anni fa rigenerata dalla abruzzese Compagnia dell’Alba. Aggiungi un posto a tavola – scriveva Renzo Tian – parlava allora “di un diluvio mentre eravamo dentro a un ciclone; mostrava un barlume di luce mentre eravamo nel buio di un tunnel, e finiva su una nota di speranza e di solidarietà. Sono due cose che contano, in tempi di egoismo e ostilità feroci. Una cosa è certa; la gente esce dallo spettacolo contenta, sollevata. Sembra che ciascuno si porti via una fettina di gioia, di fiducia”. Oggi più di ieri.

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  • L'evento si tiene dal 22 Gen 2026 al 25 Gen 2026
    La gatta sul tetto che scotta è un’opera scritta nel 1955 dal grande drammaturgo statunitense Tennessee Williams, che con questo testo vinse il suo secondo Premio Pulitzer. Racconta la storia dei Pollitt, una ricca famiglia del Sud degli Stati Uniti che vive una profonda crisi di fronte all’imminente morte del padre, Big Daddy. La famiglia si è riunita nell’immensa proprietà terriera del patriarca per festeggiare il suo compleanno. In questo contesto emergono l’avidità e la debolezza dei figli, Gooper e Brick, e in particolare la situazione di quest’ultimo e di sua moglie Margaret. I due vivono un matrimonio senza intimità. Maggie è profondamente innamorata, ma Brick è distante: è da tempo un alcolizzato e non la degna di considerazione. Durante un conflitto con Brick, Maggie dice di sentirsi come “una gatta su un tetto che scotta”, decisa a non cadere giù: ha, infatti, conquistato con fatica una posizione sociale. Leonardo Lidi rilegge questo testo mettendo in luce il filo rosso che parte da Anton Čechov, passa da Tennessee Williams e si conclude con alcuni film di Woody Allen. «La società raccontata tramite la famiglia e le proprie contraddizioni, le tantissime, le tonnellate di storie d’amore, le battute che tornano e che si rincorrono tra un autore e l’altro» scrive il regista residente del Teatro Stabile di Torino. «Torno a Williams perché credo che sia l’autore più utile a comprendere l’importanza dell’analisi della società attraverso la lente famigliare. Williams utilizza il ridicolo per raccontare la tradizionale famiglia americana del Sud, la sua incapacità di avanzare, ferma in un ricordo, pronta a distruggere pulsioni sessuali “nocive” e a nascondere tutta la polvere della società occidentale sotto il tappeto». di Tennessee Williams traduzione Monica Capuani regia Leonardo Lidi con Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini scene e luci Nicolas Bovey costumi Aurora Damanti suono Claudio Tortorici assistente regia Alba Maria Porto produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TSV - Teatro Nazionale La gatta sul tetto che scotta viene presentato per gentile concessione de la University of the South, Sewanee, Tennesee. durata: 105 minuti Spettacolo con luci stroboscopiche

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