Jesus - Pubblicato da ale inside

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Informazioni evento

di Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Vincenzo Todesco
parole Enrico Castellani
con Valeria Raimondi e con Enrico Castellani
BABILONIA TEATRI, in coproduzione con LA NEF / FABRIQUE DES CULTURES ACTUELLES SAINT-DIÉ-DES-VOSGES (FRANCE) E MESS INTERNATIONAL THEATER FESTIVAL SARAJEVO (BOSNIA AND HERZEGOVINA) in collaborazione con EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Raccontare, fotografare, fermare delle schegge di realtà per portarle sul palcoscenico ed essere specchio del mondo in cui viviamo è sempre stato il proposito della corrosiva compagnia Babilonia Teatri, una delle realtà teatrali più innovative del panorama nazionale, che in dieci anni di vita ha già collezionato numerosi riconoscimenti per la ricerca drammaturgica e l’innovazione, basti citare i due Premi Ubu e il Premio Hystrio. Ora la compagnia veronese torna nella stagione Altri Percorsi per narrare – secondo il suo affilato punto di vista – una delle storie più note dell’umanità: «quella più pop, quella che tutti conoscono, quella di un personaggio così familiare da saperne nascita vita e morte. La storia di Gesù.»
Jesus, che riprende la schiettezza dei primi spettacoli della coppia formata da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani è quindi uno spettacolo sulla figura di Cristo, a partire dalla sua storia, dalle sue parole, dalle sue azioni, a partire dai Vangeli. «Abbiamo deciso di andare all'origine della nostra religione per capire da dove nasca il nostro bisogno di credere per fare i conti con un pensiero che ci è stato tramandato attraverso i secoli e che nel tempo è cambiato, si è trasformato e spesso è arrivato a negare se stesso» spiegano i Babilonia. «Vogliamo partire dall'inizio per confrontarci con l'inquietudine insita in ognuno di noi, col nostro bisogno di dare un ordine al caos e di trovare delle risposte. Ci chiediamo che ruolo abbia la religione nella nostra vita. Credere è la possibilità di trovare un contatto col sacro o è la sua negazione? È un tramite per entrare in contatto col divino o risponde alla nostra necessità di conoscere quale sia il nostro ruolo nel mondo? Jesus è un punto di domanda. Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato. Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà. Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non preconfezionata».
Ogni spettacolo di Babilonia Teatri possiede allo stesso tempo un’intima coerenza poetica e un’originalità che meraviglia. Così anche Jesus: una denuncia che però rivela insieme, dolorosamente, un vuoto.

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