43. Festival Studentesco - Pubblicato da

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Informazioni evento

Il Festival Studentesco è organizzato dall’Associazione senza scopo di lucro ARTIST CLUB di Bolzano, composta esclusivamente da volontari, con il contributo dell’Ufficio Servizio Giovani dell’Assessorato alla Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano. Si tratta di una manifestazione che coinvolge tutte le scuole superiori della provincia autonoma di Bolzano di entrambi i gruppi linguistici in una vera e propria gara a colpi d’arte e musica.
La manifestazione si compone di 5 macro categorie tra cui:
- le due serate classiche in cui i ragazzi si esibiscono nella recitazione, nella composizione drammaturgica, nella composizione comica, nella musica classica, nella musica unplugged, nella danza classica e neoclassica, e nel TWIN, categoria che vede la partecipazione nella stessa esibizione (di recitazione o di composizione teatrale) di ragazzi madrelingua tedesca ed italiana. Si svolgono venerdì 12 e sabato 13 aprile 2013 a partire dalle ore 20.00 al Teatro Cristallo di via Dalmazia;
- le due serate moderne in cui vengono presentati gruppi musicali, cantanti solisti, danza moderna e contemporanea, musical e Twin, categoria in cui ragazzi di madrelingua tedesca e italiana lavorano gomito a gomito in un gruppo musicale. Presenti anche la categoria Ola, in cui ad esibirsi è il pubblico e il divertente Quizzone. Si svolgeranno venerdì 19 e sabato 20 aprile 2013 a partire dalle ore 20.00 al Palasport di Via Resia.
- le arti figurative, che permettono anche ai più timidi di partecipare attivamente alla manifestazione, offrendo la possibilità di esprimersi nella pittura e nella scultura. Tutte le opere delle Arti figurative presentate verteranno sul tema unico “l’Identità” e saranno esposte nelle sale del Teatro Cristallo dal 10 al 20 aprile 2013, dalle 15 alle 18 con ingresso gratuito.
- le Online Productions, tra cui spiccano opere di narrativa, di poesia, di cinematografia, elaborazioni digitali e grafiche, e le fotografie scattate durante il contest del 9 marzo, che saranno online nel sito della manifestazione, www.artistclub.it, dal 10 aprile 2013.
- i Giochi Senza Frontiere, una serie di prove fisiche come il tiro alla fune, il Sumo maschile e femminile, il Survivor Path che prevede un divertente percorso ad ostacoli, la staffetta e il “gavettonissimo in lunghissimo” categoria che mescola il salto in lungo a dei… gavettoni (divertimento assicurato!). Si svolgeranno domenica 14 aprile 2013 dalle ore 14.30 al Campo CONI di via Santa Geltrude.
Insomma, il Festival Studentesco è una manifestazione proprio per tutti i gusti, che ogni anno attira quasi 5000 ragazzi ed è certamente l’evento più atteso della primavera bolzanina oltre che una grande possibilità di incontro tra ragazzi di entrambi i gruppi linguistici!
Ticketing dal 12/03/2013. Prevendita a Bolzano presso Teatro Cristallo

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 12 Apr 2013 al 20 Apr 2013

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  • Una voce isolata nell’industria musicale del Nord Europa: il compositore danese Rued Langgard non ha allievi, viene suonato di rado e spesso e volentieri viene dimenticato quando si tratta di assegnare posti o commissionare opere importanti in patria. Scrive la sua Quarta sinfonia dal titolo “Løvfald” (Sentiero autunnale) nel 1916, all’età di 22 anni. Il brano viene eseguito per la prima volta in 13 parti nel 1922 a Heidelberg. La musica a programma espressivo-drammatico, rivista nel 1920, viene quindi composta in un periodo creativo “modernista”, in cui questo eccentrico talento eccezionale compone opere visionarie come la “Sfærernes Musik” (Musica a sfera) o la Suite per pianoforte “Insektarium”. A cinquant’anni di distanza, alla fine degli anni Sessanta, influenzeranno entrambe il movimento d’avanguardia del dopoguerra. Insieme al suo contemporaneo Carl Nielsen, Rued Langgard è oggi tra i rappresentanti di spicco della musica danese del XX secolo. È possibile scrivere ancora sinfonie dopo Beethoven e costruire nuove “case” sulle fondamenta del “classicismo viennese”? Nella sua opera sinfonica, Johannes Brahms si cimenta in questo tentativo uscendo così dall’ombra lunga del suo predecessore. Compone la Sinfonia in re maggiore nel 1877, durante la villeggiatura a Pörtschach, sul Wörthersee. La prima esecuzione ha luogo il 30 dicembre 1877 sotto la direzione di Hans Richter al Musikverein di Vienna. In una “variazione in sviluppo”, come Arnold Schönberg definisce questa procedura, il lascito di Beethoven viene modificato, integrato e ulteriormente sviluppato nella più lirica delle quattro sinfonie di Brahms. Ancor prima della prima presentazione in sala da concerto, Brahms modula la sinfonia, di cui i critici loderanno più avanti la “chiarezza solare”, dalla chiara tonalità maggiore alla scura tonalità minore: “La nuova sinfonia è talmente malinconica che non la reggono. Non ho mai scritto qualcosa di così triste, in tonalità minore: la partitura deve essere pubblicata con il bordo nero del lutto”. Che dica sul serio? Difficilmente. La sua musica pastorale spodesta le ombre cupe e risuona come il ricordo di un’estate spensierata.
  • Anton Reichenauer (1694 - 1730): Sonata in re maggiore per 2 trombe, timpani, archi e b.c. Benedetto Marcello (1686 - 1739): Concerto in do minore per fagotto, archi e b.c. Anton Reichenauer: Ouverture in si bemolle maggiore per 2 oboi, fagotto, archi e b.c. Benedetto Marcello: Concerto in fa maggiore per fagotto, 2 corni, archi e b.c. Jan Dismas Zelenka (1672 - 1745): Concerto in sol maggiore á 8 Concertanti, ZWV 186 per violino concertante, violoncello obbligato, 2 oboi, fagotto, archi e b.c. Frantisek Jiranek (1698 - 1778): Concerto in Sol minore per fagotto, archi e b.c. Jan Dismas Zelenka: Sinfonia in re maggiore per 2 trombe, timpani, 2 oboi, fagotto, archi e b.c.
  • Un inno sinfonico alla libertà: verso la fine del XIX secolo, la Russia limita pesantemente i diritti di autonomia della sua minoranza finlandese. Nel 1899 la letteratura in lingua finlandese viene vietata, e nel 1901 lo zar Nicola II scioglie le forze armate finlandesi, che fino ad allora erano state indipendenti. Assoggetta inoltre i cittadini del Gran principato finlandese, strettamente legato alla Russia, all’obbligo di leva russo. A Helsinki, una giovane comunità di artisti di cui fa parte anche Jean Sibelius sviluppa una pittura, letteratura e musica autonome, ispirandosi al mondo delle saghe e dei miti finlandesi. Il 14 dicembre 1899 la scena culturale finlandese protesta, in occasione di una “festa della stampa” al Teatro svedese, contro una nuova legge di censura. Sibelius scrive per l’occasione una suite che termina con il poema sinfonico “Finlandia” – vera e propria colonna sonora del movimento di autonomia nazionale finlandese. Il compositore Erich Wolfgang Korngold nasce a Vienna nel 1897. Suo padre è l’insigne critico Julius Korngold, e già da piccolo Erich è considerato un bambino prodigio. A 24 anni appena compiuti, all’indomani della prima assoluta della sua opera “Die tote Stadt” il 4 dicembre 1920, diventa una giovane star del teatro musicale. In fuga dal regime austrofascista si trasferisce negli Stati Uniti, dove tra il 1934 e il 1947 rivoluziona la musica per il cinema. Il suo opulento stile sinfonico, che richiede un organico massiccio, riscuote successo a Hollywood: riceve cinque nomination all’Oscar e si aggiudica la statuetta ben due volte per la migliore colonna sonora. Nel suo Concerto per violino del 1945 rielabora sue partiture degli anni Trenta scritte per film quali “Aurora sul deserto”, “Il conquistatore del Messico”, “Avorio nero” e “Il principe e il povero”. La sua musica rievoca gli splendidi mondi sonori romantici del XIX secolo. Nulla di più diverso dall'avanguardia del dopoguerra europeo. Nella sua ultima sinfonia, scritta tra il 1923 e il 1924, Sibelius è alla ricerca di nuove strade e si azzarda a compiere un passo radicale: comprime in un unico movimento i quattro movimenti previsti per la sinfonia, concepita originariamente come “fantasia sinfonica”. Creerà così una forma innovativa e dall’andamento dinamico in cui “tutto scorre”. Dopo le prove per la prima esecuzione assoluta della Sinfonia n. 7 constata soddisfatto: “Un gran successo. Non c’è dubbio: il mio ultimo lavoro è il mio migliore.” Avrà ragione.

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