Conferenze “GDS” - 2. parte - Pubblicato da ale inside

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Informazioni evento

3. La matematica nel pallone
Si può tentare di prevedere scientificamente l’esito di una partita di calcio? Perché non è vero che la palla è rotonda? Tra lo sport più popolare del mondo e la scienza dei numeri esistono alcune connessioni sorprendenti. Paolo Alessandrini accompagnerà il pubblico in un insolito viaggio alla scoperta della matematica del pallone. Con Paolo Alessandrini
4. Carboidrati, lipidi, proteine e...corri! La chimica dell´ultratrailer
L´ultratrail – corsa in montagna su distanze superiori a quella classica dei 42km della maratona e con molto dislivello – è uno sport che richiede gestione delle risorse energetiche. Il Dr. Nart, ultratrailer per passione, vi accompagnerà nel mondo delle reazioni chimiche che sviluppano energia durante l´attività fisica. Con Fabiano Nart
Paolo Alessandrini, ingegnere informatico, è consigliere del GDS. E' attivo nella divulgazione della matematica attraverso libri, articoli su riviste, il suo blog “Mr. Palomar”, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche."
Fabiano Nart, laureato in Chimica, Fisica ed Astrofisica, è fondatore e presidente del GDS. Lavora come manager in una multinazionale svedese. Alpinista ed appassionato di minerali, esegue ricerche nelle Dolomiti.
In collaborazione con il “Gruppo divulgazione scientifica” (GDS)
Lingua: Italiano

Contatti :

  • Location : Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige
  • Indirizzo : Via Bottai 1, Bolzano, BZ
  • Telefono : 0471 412964
  • Sito Web : www.museonatura.it

Date e orari evento :

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  • Camilla Prey, nata a Weimar (Germania) e cresciuta a Egna, è un’artista multidisciplinare. Ha una formazione in arti applicate, acquisita grazie ai suoi studi di gioielleria contemporanea a Lisbona e Tallinn. Dal 2022 è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. How many scales on the eye? è la sua prima mostra personale in Alto Adige. Il termine inglese “scale” significa misura, bilancia e scaglia, aprendo così un ampio spettro tra percezioni, misurazioni e metamorfosi. Le opere si muovono tra equilibrio e rovesciamento, tra stabilità e transitorietà. Cera, metallo, bilance, luce e cerchi creano un sistema fluido e non incentrato su un risultato, ma sulle immense possibilità in continuo mutamento. La mostra ruota attorno a questioni di visioni, misurazioni e tempo: comprensioni e stratificazioni, il rapporto tra l’osservazione e ciò che essa produce, e il momento in cui tempo e materia si sovrappongono. Le opere di Camilla Prey non intendono raffigurare questi concetti – li rendono fisici attraverso la loro presenza. I materiali entrano in relazione, dialogano tra loro, reagiscono. Gli spazi intermedi, le giunture e i punti di contatto si attivano a vicenda. Accanto a elementi fusi e modellati compaiono anche ready-made: oggetti della vita quotidiana il cui significato muta in nuovi contesti. Recano tracce di usura e memoria, che però non vengono raccontate, bensì tradotte in altre relazioni. Processi, frammenti e transizioni non sono disturbi, ma parte della forma. All’inaugurazione, la mostra viene attivata da un dialogo a due voci, una sorta di “calibrazione della percezione”. Due voci si muovono attraverso il linguaggio come uno strumento di misura: narrano di visione, peso, memoria e luce, e di ciò che accade quando la percezione diventa materia. Le voci cambiano ruolo, spostano i toni e annullano le gerarchie tra uomo e sistema, materia e ombra. How many scales on the eye? apre uno spazio che mette in discussione gli strumenti della nostra percezione. Testo: Léa Manoussakis di-Bona Inaugurazione: 06/12/2025 alle ore 18 Introduzione: Theresa Prey & Jack Strange
  • Visita guidata Sabato 7 febbraio 2026, ore 10–13 Partenza dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Bolzano. Un percorso tra musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di incontro, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano migrazione, identità e paesaggio. La visita, insieme a Ingrid Kofler, sociologa e docente alla Libera Università di Bolzano, intreccia arte, cultura e ricerca sui processi di trasformazione e convivenza.
  • Visita guidata Sabato 17 gennaio 2026, ore 10–13 Partenza dal Monumento alla Vittoria, Bolzano. Un percorso tra musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di attraversamento, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano migrazione, identità e paesaggio. La visita, insieme al collettivo Rotte Balcaniche, intreccia arte e attivismo per riflettere sui confini come spazi di violenza, solidarietà e resistenza.

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