Die 10 Geschworenen - Pubblicato da ale inside

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  • L'evento si tiene dal 19 Dic 2025 al 20 Dic 2025
    Tornano sul palco i babbi natale più fake che si possano trovare a Brixen in tempi di mercatini. Alcuni comici, ma neanche troppo, provano a distrarre il pubblico da vin brulè, tormentoni campanelleggianti, e profumi di zenzero e cannella, con battute irriverenti, aneddoti bizzarri e freddure omologate. Questo testo non è stato scritto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale: e si vede.
  • Un apocrifo brechtiano Dopo aver scritto e interpretato un fortunatissimo apocrifo del Ruzante, Natalino Balasso si cimenta con Bertolt Brecht nell’intento di restituirci lo spirito di osservazione del drammaturgo tedesco nell’insidioso contesto contemporaneo. «Ovviamente non possiamo immaginare cosa scriverebbe Bertolt Brecht se vivesse, oggi, immerso nella nostra cultura, a ottant’anni dalla fine degli orrori nazisti, dentro un’economia e una finanza molto più complesse e stratificate. Eppure quegli orrori e la prevaricazione sono disgraziatamente attuali, sotto altre forme e con armi più subdole» scrive l’autore e attore veneto. «In questa Giovanna dei disoccupati i personaggi di Brecht agiscono in nuovi àmbiti e con nuove parole ma continuano ad essere immersi nel terreno della dominanza e della sudditanza. L’algoritmo può sembrarci meno cattivo, ma alla fine dei fatti risulta perfido e crudele come un padrone in carne ed ossa. Le multinazionali continuano a prevaricare, ferire e colpire i più deboli, in tutti i paesi. […] E poi ci sono le persone: milioni di singoli sempre più isolati, sempre più oppressi dal mondo commerciale-pubblicitario-social che sta massacrando le comunità. In questa massa di monadi emerge il superuomo economico, senza un pensiero vero e senza profondità. Come in Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, vedremo le vicende di Pierpont Mauler, dei suoi sottoposti, di Cridle, di Slift, della più grande lobbista del momento: la terribile Graham; un mondo di magnati al quale si oppone Giovanna Darko, con la sua comunità social‑socialista. Ma forse una comunità online non è una comunità, bensì una moltitudine di monadi che si raccontano il sogno della tribù. Questo, forse, è il vero dramma contemporaneo. Con tutta l’umiltà del caso viene presentato questo apocrifo brechtiano, come se fosse scritto sotto dettatura. Questo è possibile solo con l’aiuto dell’arte immutabile del teatro che, mentre ci diverte, come diceva Gramsci, tenta di gettare bombe nei cervelli». Dopo aver scritto e interpretato un fortunatissimo apocrifo del Ruzante, Natalino Balasso si cimenta con Bertolt Brecht nell’intento di restituirci lo spirito di osservazione del drammaturgo tedesco nell’insidioso contesto contemporaneo. «Ovviamente non possiamo immaginare cosa scriverebbe Bertolt Brecht se vivesse, oggi, immerso nella nostra cultura, a ottant’anni dalla fine degli orrori nazisti, dentro un’economia e una finanza molto più complesse e stratificate. Eppure quegli orrori e la prevaricazione sono disgraziatamente attuali, sotto altre forme e con armi più subdole» scrive l’autore e attore veneto. «In questa Giovanna dei disoccupati i personaggi di Brecht agiscono in nuovi àmbiti e con nuove parole ma continuano ad essere immersi nel terreno della dominanza e della sudditanza. L’algoritmo può sembrarci meno cattivo, ma alla fine dei fatti risulta perfido e crudele come un padrone in carne ed ossa. Le multinazionali continuano a prevaricare, ferire e colpire i più deboli, in tutti i paesi. […] E poi ci sono le persone: milioni di singoli sempre più isolati, sempre più oppressi dal mondo commerciale-pubblicitario-social che sta massacrando le comunità. In questa massa di monadi emerge il superuomo economico, senza un pensiero vero e senza profondità. Come in Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, vedremo le vicende di Pierpont Mauler, dei suoi sottoposti, di Cridle, di Slift, della più grande lobbista del momento: la terribile Graham; un mondo di magnati al quale si oppone Giovanna Darko, con la sua comunità social‑socialista. Ma forse una comunità online non è una comunità, bensì una moltitudine di monadi che si raccontano il sogno della tribù. Questo, forse, è il vero dramma contemporaneo. Con tutta l’umiltà del caso viene presentato questo apocrifo brechtiano, come se fosse scritto sotto dettatura. Questo è possibile solo con l’aiuto dell’arte immutabile del teatro che, mentre ci diverte, come diceva Gramsci, tenta di gettare bombe nei cervelli». di e con Natalino Balasso e con Marta Cortellazzo Wiel, Roberta Lanave, Graziano Sirressi regia Andrea Collavino scene Anusc Castiglioni costumi Sonia Marianni luci Stefano Dellepiane drammaturgia Natalino Balasso cura musicale Celeste Gugliandolo produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
  • L'evento si tiene dal 21 Nov 2025 al 06 Gen 2026
    Da 10 anni lo Spettacolo di Luci e Musica trasforma Bressanone in un'esperienza natalizia magica. Per celebrare questo anniversario, il 2025 porta qualcosa di davvero speciale: gli artisti delle luci francesi Spectaculaires hanno collaborato con la leggenda della musica Giorgio Moroder per creare uno spettacolo immersivo completamente nuovo. Il vincitore di Oscar, Grammy e Golden Globe ha composto appositamente una colonna sonora originale per "OOPS", rendendo questo spettacolo di 20 minuti un'esperienza indimenticabile. Accompagnate la piccola creatura Oops nel suo straordinario viaggio e sostenete UNICEF - con ogni biglietto, 1€ va direttamente al Programma Wash Zambia per migliorare la vita dei bambini in Africa. Uno spettacolo che affascina tutte le età e ispira sogni! La storia Un’avventura tra luci, musica e sogni Siamo alla Vigilia di Natale in una strada in festa, tra risate e colori, dove una piccola creatura – Oops – si perde tra una folla di adulti. Invisibile agli occhi dei grandi, si aggrappa al filo del suo palloncino, unico punto di riferimento in un mondo troppo grande. Ma quando lo perde, ha inizio un viaggio straordinario: un inseguimento tra sogno e realtà che lo trascinerà attraverso mondi immaginari, architetture impossibili e scenari mozzafiato. Tra fabbriche di regali scintillanti, foreste incantate e castelli misteriosi, Oops rincorre il suo palloncino rosso, simbolo di desiderio, crescita e libertà. Ogni luogo è una scoperta, un'avventura che sfida la fantasia e risveglia la meraviglia. Questo racconto visivo prende vita grazie alla magia dei francesi Spectaculaires – Allumeurs d’Images, maestri del videomapping monumentale, capaci di trasformare piazze e palazzi in mondi onirici che respirano luce e colore. Ad accompagnare il viaggio, una colonna sonora originale e travolgente composta da Giorgio Moroder, leggenda vivente della musica elettronica, vincitore di Oscar, Grammy e Golden Globe. Uno spettacolo per tutte le età, dove ogni spettatore potrà ritrovare un po’ del proprio Oops interiore. Un’esperienza immersiva che emoziona, diverte, sorprende e – perché no – fa sognare. Inoltre, per ogni biglietto venduto, verrà donato 1€ (e 0,50€ per i biglietti dei bambini) a sostegno del programma dell'UNICEF Wash Zambia, contribuendo così a migliorare la vita di milioni di bambini in Africa. L’iniziativa è inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 - Accesso senza barriere - Non sono ammessi cani!

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