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Informazioni evento
Gustav Kuhn, direttore Patrizia Milani, voce recitante Manfred Schweigkofler, Sprecher Pëtr Ili? ?ajkovskij Ouverture 1812, op. 49 Sergej Prokof‘ev Pierino e il lupo, op. 67 Richard Strauss I tiri burloni di Till Eulenspiegel, op. 28
Da oltre vent’anni gli appuntamenti sul palcoscenico sul lago sono momenti clou del calendario degli eventi di Caldaro, noti ben oltre i confini regionali. Per tre settimane fra luglio e agosto, la sponda settentrionale del lago di Caldaro sarà uno scenario strepitoso per un programma altrettanto strepitoso.
La superstar irlandese Ronan Keating, che ha esordito con i Boyzone per poi spiccare il volo come solista, chiuderà la rassegna martedì 6 agosto. La sua hit numero 1 “When you say nothing at all” è stata la sigla di Notting Hill. Subito dopo è arrivata “Life is a Rollercoaster”, sua seconda hit al vertice delle classifiche nel giro di un anno. Anche il suo secondo album da solista, “Destination”, con “If Tomorrow Never Comes”, raggiunge la posizione numero 1 nella classifica degli album e consolida la sua carriera di artista solista.
copyright: Ronan Keating_Ray Burmiston
Un evento musicale dedicato alla musica a plettro dell'orchestra mandolinistica fondata a Bolzano nel 1947. L'orchestra, diretta da Ugo Orrigo, proporrà un programma che si rifà alla tradizione dell'orchestra a plettro fra musiche originali e trascrizioni assieme ad alcune novità di repertorio che intendono coniugare il mandolino come strumento poliedrico attraversando le diverse stagioni musicali fino ai brani di autori contemporanei in un percorso musicale ricco di coloriture, stili ed emozioni.
Ingresso libero.
Live concert
Shortparis: funamboli russi! Originari di San Pietroburgo, sono l’avanguardia della scena musicale nella Russia del momento. Grazie alla loro intensissima miscela di rock, pop noir, underground e art punk si sono aggiudicati anche il titolo di “migliore band russa dal vivo” da parte del canale culturale Arte. Guidata dal carismatico frontman Nikolay Komiagin, il gruppo si è costruito una reputazione grazie a performance ritualistiche mozzafiato e a paesaggi sonori elettronici e oscuri.
Radicali, inquietanti, spietati, con ritmi veloci, rumori campionati, suoni brutali di chitarra e bassi smorzati, che a volte ricordano la musica industriale degli anni Ottanta. Dopo la guerra di aggressione russa in Ucraina, l'estetica della band è diventata profondamente malinconica. Il giornale berlinese "die TAZ" descrive la canzone "Yablonnyy sad" come "una delle più forti dichiarazioni artistiche dalla Russia dall'inizio della guerra”. Il loro coinvolgimento politico è forte e li tocca nel personale: il cantante Nikolay Komiagin fu arrestato durante una manifestazione poco dopo l'inizio della guerra, ma rilasciato poco dopo. In un'intervista a TAZ, racconta il loro radicamento: "Inizialmente abbiamo valutato se emigrare come band, ma abbiamo deciso di restare finché sarà possibile". Il batterista Danila Kholodkov aggiunge: "Finché potremo fare l'arte che vogliamo fare in Russia, non abbandoneremo il Paese".
Vocals
Nikolai Komiagin
Drums, sampling
Pavel Lesnikov
Guitar, bass, Bayan
Aleksandr Ionin
Drums, percussion, sampling
Danila Kholodkov
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