Alps Move: 3 Performances - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

SAKNES, BORN TO KILL & IN TO

SAKNES - , “radici” in lingua lettone, è una performance che nasce dalla necessità di comprendere il significato di concetti come identità, patria, tradizioni, in un mondo globalizzato e caratterizzato dal massiccio fenomeno della migrazione. Santija Bieza affronta i temi dell’esilio fisico e spirituale, del rapporto tra il passato individuale e collettivo, del senso di appartenenza ad una terra, cultura, lingua, tradizione, chiedendosi se è possibile sradicarsi e ri-radicarsi, senza impoverire la propria identità.

Santija Bieza was born in Latvia. She studied theater production at the University of Rome 3 (D.A.M.S.) and at the University of Rennes, during which she also worked as a dancer, performer, and actress for various productions. Her work is largely influenced by performance-arts in which various modes of expressions are utilized. She lives and works in Bolzano.

BORN TO KILL Nora Pider è originaria dell’Alto Adige, un territorio con un’antica tradizione di caccia. Nora è molto combattuta tra la fascinazione per l’aspetto rituale della caccia, il suo contatto con la natura ed i suoi aspetti primari, e l’orrore per la sua brutalità, per l’impulso a togliere la vita. Anche suo padre era un cacciatore, e alla sua morte nel 2014 Nora ha ereditato i suoi tre fucili. Born to Kill raccoglie e racconta l’iniziazione di Nora alla caccia, attraverso filmati che documentano il processo di familiarizzazione con le armi e l’apprendimento delle tecniche e della capacità necessarie. Allo stesso tempo questo processo viene tradotto in una performance, risultato non solo dell’esperienza personale dell’interprete ma anche di uno studio approfondito sul tema del rapporto tra le armi e il corpo (femminile), sfruttando diverse tecniche tra cui la forma persuasiva del “talk”.

Con il gentile sostegno di Land Tirol/ Tirolo, Città di Innsbruck

VonPiderZuHeiss is a group of artists who have been working together since 2009. They regularly join force with different people who share their interest in entertainment culture to create plays for theatre, concert halls and art venues. Their performances involve pastiche and reveal their love for the present.

IN TO Elisabeth Ramoser trained at the Academy of Fine Arts of Perugia. She later attended numerous courses and masterclasses including the Dance Works in Berlin, the SEAD in Salzburg and the Young Batsheva Ensemble. Since 2010 she is working as a dancer mostly in Germany and Italy:

Cerco di essere più veloce della gravità, vivere con estrema lentezza, in modo che l’architettura interiore sia sempre in una situazione cardiaca e l’emozione possa essere fisica. Sto cercando una stabilità morbida in un momento che non sia in equilibrio. Vedo una seconda strada in una stanza dove tutto è informazione. Sto cercando la pura debolezza, dove l’atomo possa disintegrarsi attraverso il libero arbitrio ed io possa vedere l’istante da otto lati contemporaneamente, per non comprenderlo. E alla fonte un rettile sta respirando.

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Date e orari evento :

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  • L'evento si tiene dal 21 Feb 2026 al 01 Mar 2026
    Bearbeitung von Matthias Thalheim nach dem gleichnamigen Roman von Erich Kästner Dr. phil. Jakob Fabian, Werbetexter und Moralist, lebt in Berlin. Hier gibt es alles: große Zeitungen und Verlage, ein glamouröses Nachtleben mit freizügigen Damen, Männern und FLINTA* Personen, politische Kämpfe zwischen Kommunisten und Nazis, Arbeit und Arbeitslosigkeit, Reichtum und Armut. Fabian taucht ein in diese Welt und schlägt sich tapfer, doch Stück für Stück verliert er alles: seine Arbeit, seine Geliebte, seinen Freund und schließlich sein Leben. Er springt ins Wasser, will ein Kind retten. Er schwimmt nicht. Erich Kästner hat diese Geschichte 1930 geschrieben. Sein Aufruf zur Vernunft wurde drei Jahre später verbrannt; der Roman gilt auch heute noch als eine der hellsichtigsten Satiren auf die deutsche Gesellschaft. Seine politische Aktualität ist erschreckend. Sarantos Georgios Zervoulakos hat mit der kongenialen Palmetshofer Überschreibung „Vor Sonnenaufgang“ nach Gerhart Hauptmann in der Spielzeit 2024/25 an den Vereinigten Bühnen Bozen als Regisseur debütiert, dabei verwandelte er gemeinsam mit Ece Anisoglu das Studio des Stadttheaters kurzerhand in eine Familiensauna. Die Epik des Großstadtromans wird das Regieteam mit multidisziplinären Mitteln wie Choreografie, Gesang und Live-Musik szenisch auflösen. Die Bühnenfassung für Bozen basiert auf einer Hörspielfassung, die Ende der 80er-Jahre in der DDR von Matthias Thalheim geschaffen wurde. Gemeinsam mit Thalheim wird Zervoulakos nun neue Fenster in den Roman öffnen und dabei die Abgründe der Großstadt und eines Zeitgeistes, der sich karussellartig zu wiederholen droht, neu erzählen. mit Bernd-Christian Althoff Pippa Galli Fabian Mair Mitterer Robin Rohrmann Peter Schorn Lukas Spisser Katja Uffelmann Regie Sarantos Georgios Zervoulakos Bühne Ece Anisoglu Kostüme Aleksandra Kica Licht Nikos Vlasopoulos Sound Design & Livemusik Agatha Choreographie Robin Rohrmann Dramaturgie Mona Schlatter Regieassistenz & Inspizienz Michaela Stocker
  • Liberamente ispirato a “The Wonderful Visit” by H.G.Wells Testo: Fabio Pisano Traduzione: Zija Vuka Adattamento, spazio scenico e regia: Davide Iodice Musiche originali: Lino Cannavacciuolo Light Designer: Loïc François Hamelin Elementi scenici: Divni Gushta Assistente alla regia: Jozef Shiroka Con: Nikolin Ferketa, Raimonda Markja, Pjerin Vlashi, Fritz Selmani, Rita Gjeka Kacarosi, Julinda Emiri, Jozef Shiroka, Merita Smaja, Alexander Prenga, Vladimir Doda Una produzione: Teatro Migjeni, Sardegna Teatro Con il supporto: Istituto Italiano di cultura di Tirana Vincitore al Festival del Teatro Albanese “Moisiu”/Premio della stampa “Oslobodenje” al Festival di Sarajevo In collaborazione con: Associazione panalbanese Arbëria Bolzano Fu d’improvviso, non si sa per quale motivo, ma l’angelo si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. Lo ricorda bene il matto del paese, perché fu il primo a vederlo e l’ultimo a dimenticarlo. L’angelo sorvola, pieno di stupore, cieli che aveva soltanto sognato o immaginato, fin quando un prete gli spara. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite: un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gli occhi della meraviglia quella “vita” tutta umana. Una vita, però che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l’ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell’angelo, stigmatizzandone la sua deformità, la sua diversità. Via via appesantito da umiliazioni e scherno, impossibilitato nel ritorno al paese celeste e “ingabbiato” in quello umano, l’angelo troverà sollievo solo nella musica di un violino, di cui è un sublime esecutore, e “asilo” solo negli occhi e nell’amore di Delia…
  • L'evento si tiene dal 21 Mar 2026 al 29 Mar 2026
    von Simon Stephens nach Anton Tschechows „Onkel Wanja“ Deutsch von Barbara Christ Aus dispositionellen Gründen wird aktuell an einer notwendigen Verschiebung der Produktion gearbeitet. Weitere Informationen folgen. Vanya verwaltet das Landgut seiner Familie nach dem Ableben seiner Schwester. Am liebsten lästert er mit seinem Freund Astrow über die langweilige Provinz. Doch plötzlich taucht sein Schwager Serebrjaków mit seiner neuen Frau Jeléna auf. Der will das Anwesen verkaufen. Vanya sieht sich in seiner Existenz bedroht und verliebt sich in Jeléna. Tschechows komödiantische und tragische Auseinandersetzung mit unserer Menschlichkeit – unseren Hoffnungen, Träumen und unserem Bedauern – steht in „Vanya“ im Mittelpunkt. Simon Stephens Überschreibung Tschechows klassischer Geschichte über Liebe, Kunst, Sex und versuchtem Mord als Monolog erforscht das Kaleidoskop menschlicher Emotionen und nutzt die Kraft der intimen Beziehung zwischen einem Schauspieler und dem Publikum, um tief in die menschliche Psyche einzutauchen. Tony Award®-Winner, berühmter britischer Theaterautor und Dozent Simon Stephens hat mit „Vanya“ Tschechows Meisterwerk „Onkel Wanja“ kompromisslos radikal modern adaptiert. Die extrem herausfordernde Rolle in diesem Kammerspiel wird für die Vereinigten Bühnen Bozen von Tobias Moretti verkörpert, einem der renommiertesten Protagonisten der deutschsprachigen Bühnen- und Filmlandschaft. mit Tobias Moretti Regie Anna Bergmann Bühne & Kostüme Lane Schäfer Sound Design Heiko Schnurpel

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