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Per Cyberbullismo (o cybermobbing) si intende un atto aggressivo compiuto verso una vittima utilizzando strumenti telematici. In un’analisi psicologica del fenomeno occorre tener presenti tre aspetti: l’utilizzo di una violenza verbale invece che fisica, gli effetti prodotti dalla dimensione immaginaria del gesto e il ruolo degli spettatori che diventa potenzialmente incontrollabile. La dinamica psicologica del cyberbullo si differenzia da quella del bullo ma non se ne discosta completamente e deve essere compresa la funzione
difensiva prodotta dall’innesco della violenza. A partire da una
comprensione delle dinamiche infatti, possono essere messe in atto
misure preventive e riparative.
Referente | dott. Antonio Piotti
Filosofo, psicoterapeuta, insegna Prevenzione e trattamento del rischio suicidale in adolescenza presso l’Alta Scuola di Formazione in psicoterapia del Minotauro di Milano di cui è socio. E’ docente di
Filosofia, Psicologia, Antropologia. Tra le sue pubblicazioni “Il banco vuoto. Diario di un adolescente in estrema reclusione” – Franco
Angeli, 2012; con Pietropolli Charmet – “Uccidersi. Il tentato suicidio in adolescenza” – Cortina, 2009; con Giulia De Monte ”Quando la scuola viene ferita. Interventi dopo il suicidio di uno studente” –
Franco Angeli, 2017; con Roberta Invernizzi “Riscrivere la speranza.
Storia di un’adolescente che voleva morire e ha imparato a vivere” –
San Paolo, 2017.