Giornate FAI d'Autunno - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano le Giornate FAI. Oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far scoprire al grande pubblico lo splendore delle notre città e non solo. L'opportunità ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato, raccontato per l'occasione con l'entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l'Italia custodisce valori inestimabili. Il Gruppo FAI Giovani Bolzano Bozen, coadiuvato dalla Delegazione FAI di Bolzano e dal Gruppo FAI di Merano, nonché dall'Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano e gli Apprendisti Ciceroni, apre per questo fine settimana alcune strutture sacre ubicate nel quartiere di Gries: il convento di Muri-Gries (con visite guidate a cura degli studenti del Liceo Carducci in qualità di Apprendisti Ciceroni), la Chiesa di Sant'Agostino (con visite a cura dei volontari FAI) e l'antica parrocchiale e il cimitero storico di Gries (con visite a cura dei volontari Fai).

Convento Muri-Gries: visite ogni 20 minuti sia sabato (10.00-17.00) che domenica (11.00-17.00)

Chiesa di Sant'Agostino: visite ogni 30 minuti solo domenica (14.00-17.00)

Antica parrocchiale di Gries e cimitero: visite ogni 20 minuti sia sabato (10.00-17.00) che domenica (10.00-17.00)

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 15 Ott 2022 al 16 Ott 2022

Potrebbe interessarti anche :

  • English, Deutsch, Italiano, Español, Ladin
  • LOLITA CHAVEZ Diritti dei popoli, diritti della terra e femminismo comunitario Interviene Lolita Chavez Ixcaquic Introduce e modera Marina Della Rocca Traduzione dallo spagnolo all’italiano Sabrina Bussani Iniziativa realizzata in collaborazione con la Biblioteca Culture del Mondo, Operation Daywork e centro giovani Papperlapapp, Associazione per i popoli minacciati, CICA – Collettivo Italia Centro America, Amnesty International Bolzano, EVAA – Ethnologischer Verein Associazione Antropologica E con il sostegno dell' Azienda di Soggiorno e Turismo Bolzano. Originaria della regione del Quiché, negli altopiani di Iximulew (nome originario del Guatemala), Lolita denuncia da anni l’estrattivismo imperialista di cui sono oggetto i suoi territori, la loro militarizzazione, il dislocamento forzato delle popolazioni, le uccisioni, le violenze sessuali, i femminicidi a catena, l’impunità e la corruzione che vede governi, eserciti e imprese multinazionali collusi con il narcotraffico nelle violenze denunciate da Lolita e dalle sue compagne. Membro del Consiglio del Popolo K'iche' (CPK) fondato nel 2008 per contrastare megaprogetti minerari, idroelettrici e agroalimentari, insieme ad altr* rappresentanti del CPK, ha subito minacce di morte e di violenza sessuale e attacchi armati intimidatori. Non protetta dal governo, ha ottenuto la protezione della Commissione Interamericana dei Diritti Umani e attualmente vive nei Paesi Baschi, in Spagna. Nel 2017 Lolita Chavez è finalista del Sacharov Human Rights Prize del Parlamento Europeo e nel gennaio 2018 riceve il premio Ignacio Ellacuría dal governo basco. Portatrice della cosmovisione indigena per il rispetto e la dignità della terra e della vita, confluito nel concetto politico del Buen Vivir, promuove alleanze transfrontaliere, per abbattere confini geografici ed epistemologici e invitando ambientalismi, femminismi e lotte antirazziste occidentali a decolonizzare le proprie istanze e a cooperare per un mondo giusto. Marina Della Rocca attivista, formatrice e ricercatrice nel campo della violenza di genere. Attualmente lavora presso il Centro di Competenza per Lavoro Sociale e Politiche Sociali dell’UNIBZ. Sabrina Bussani della Biblioteca Culture del Mondo, esperta di diritti umani e diritti dei popoli indigeni.
  • Vincenzo Merola si innesta con il suo lavoro su una doppia tradizione, quella dell’arte concreta e delle sperimentazioni verbovisive. Linguaggi apparentemente molto diversi ma che condividono tra loro l’ambizione a utilizzare il piano bidimensionale del supporto come campo per investigazioni di natura rigorosa e concettuale che, però, riescano ad avere anche un aggancio di natura estetica. Ciò che però costituisce la peculiarità e la freschezza nella ricerca di Merola è la capacità di servirsi di questi esempi ormai storicizzati per deviarli ai suoi scopi. In questa maniera, all’interno di forme nate da una certa rigidità e chiusura, cominciano a fare capolino aspetti che riguardano la casualità, la comunicazione, la cronaca, il corpo e la propria quotidianità. Si possono così incontrare diagrammi che traspongono e analizzano drammatici fatti di cronaca, simbolismi geometrici che mappano il proprio orizzonte esistenziale giornaliero oppure quadri astratto-concreti formati applicando sistemi compositivi aleatori. È forse in questo che si inserisce l’eresia e la deviazione più sensibile nel lavoro dell’artista: realizzare opere compositivamente ineccepibili, riferimento a una storia molto attenta agli equilibri del dipinto, che per assurdo vengono portate a termine senza investimento intimo ed emozionale. In questo affidamento al caso c’è in realtà una profonda consapevolezza della relatività di tutte le cose, come anche della piccolezza dell’umano nei confronti della realtà nella sua interezza. Per Merola questa operatività è un modo per uscire da se stesso e vedere in maniera più spersonalizzata. Per l’osservatore è un invito a riconsiderare la propria posizione nel mondo, apprezzando anche equilibri cromatici che stimolano l’attenzione per la loro delicatezza e leggerezza. Vincenzo Merola è nato nel 1979 a Campobasso, dove vive e lavora. Tra le più recenti mostre personali si segnalano: Un lancio di dadi (a cura di Angela Madesani, presso BI-BOx Art Space a Biella), Frequenze (a cura di Matteo Galbiati, presso Maurizio Caldirola Arte Contemporanea a Monza), Silent Borders (a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, presso il Centro di arte contemporanea dell’Università del Molise) e Diapason | Alighiero Boetti - Vincenzo Merola (a cura di Valerio Dehò, presso la Galleria Stefano Forni a Bologna); tra le collettive: Orthogonal Landscape (presso Manuel Zoia Gallery a Milano), Cantiere tempo (a cura di Matteo Galbiati, presso Villa Reale a Monza), Nuove opere della collezione tra acquisizioni e proposte (a cura di Bruno Corà e Tommaso Evangelista, presso il CAMUSAC a Cassino) e le partecipazioni a numerose fiere in Italia e all’estero (Arte Fiera - Bologna, ArtVerona, Art Karlsruhe, ART.FAIR - Cologne, Drawing Room - Madrid, Art Bodensee - Dornbirn).

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..