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Occidente verso Oriente: Enrico Sartori - Pubblicato da ylenia_inside

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Informazioni evento

La musica occidentale e cinese in Cina:
Breve exscursus storico dal Novecento ad oggi.

Il primo relatore di questo ciclo di incontro sarà il direttore d'orchestra torinese Enrico Sartori, che è direttore principale della Toncheng Philharmonic Orchestra nella provincia dello Jilin (Cina), e docente di esercitazioni orchestrali e flauto presso il Conservatorio di Musica alla Northeast Normal University a Changchun, Cina.
Molto richiesto sia come direttore sinfonico che d’opera, è spesso invitato come direttore ospite in diverse compagini orchestrali e operistiche in Asia, Europa e America.

Moderazione: Adel Jabbar e Roberto Satta
Coordinazione: Roberto Satta

Iscrizioni: corsiepercorsi.retecivica.bz.it/corso.asp?cors_id=252069

La manifestazione Occidente verso Oriente intende offrire la possibilità di conoscere costumi, cultura, musica di altre culture, ampliando l'orizzonte culturale, fornendone la chiave di lettura di altre culture, al fine di arricchire ed essere volano di sviluppo culturale ed inevitabilmente anche economico.
Dal 2017 la manifestazione si è svolta in Alto Adige. La prima edizione è stata dedicata al Giappone e ora ritorna con modalità online a illustrare e discutere sul Giappone e sulla Cina.

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Date e orari evento :

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  • Inaugurazione: 22.03.2024, 19:00 In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.
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