Opening: Chapter 3 - The Control of Images - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

Anouk Kruithof, Jules Spinatsch, Julian Röder.
A cura di: Sabine Gamper, Nicolò Degiorgis
Julian Röder e Jules Spinatsch saranno presenti.

Dopo le prime due mostre, intitolate rispettivamente “Chapter 1 - The Hierarchy of Images” e “Chapter 2 - The Conflict of Images”, si conclude la trilogia con “Chapter 3 - The Control of Images”. Attraverso questa serie di esposizioni ci siamo posti come obiettivo quello di dialogare con le attuali forme di fotografia documentaria e dare voce a quelle che, in maniera critica e riflessiva, affrontano temi salienti della società contemporanea globalizzata. Per ogni lavoro di questa serie sono stati invitati a partecipare sia giovani fotografi emergenti che esponenti di spicco della fotografia documentaristica.

Per la terza mostra ci siamo occupati del tema del controllo e della sorveglianza, così come di osservare i complessi mutamenti sociali. A questo proposito è stata indagata la questione di quanto veniamo controllati nelle nostre faccende quotidiane, tramite telecamere di sorveglianza, internet, Google, ecc. Attraverso la fotografia impegnata nell’indagine sociale risultano evidenti anche quei processi che hanno un’influenza determinante sui nostri comportamenti sociali, economici ed ecologici, nei quali si rivelano ingiustizie, abusi, segrete macchinazioni. Questa terza serie mostra dunque in modo evidente come la fotografia possa essere sì usata per la sicurezza e la sorveglianza, ma allo stesso tempo possa diventare uno strumento capace di rivelarne e criticizzarne il potenziale negativo.

Anouk Krithof, artista olandese che vive tra Città del Messico, New York e Amsterdam, scompone nel suo lavoro le immagini Instagram del TSA (Transportation Security Agency). I lavori del progetto “Concealed Matters” mostrano non soltanto armi confiscate, ma anche le foto dei passaporti delle persone alle quali le armi sono state ritirate. Utilizzando un particolare software, le immagini sono state trattate e rese irriconoscibili, scomponendo i volti in pixel di diverse sfumature di colore. L’artista poi li ingrandisce e li stampa su sottili fogli di lattice che, a mo’ d’installazione, vengono appesi sopra le telecamere di sorveglianza.
Lo sguardo di Julian Röder, artista e fotografo residente a Berlino, è invece rivolto a un reparto di vigilanza del discusso Frontex, che utilizza tecnologia satellitare, telecamere ad alta risoluzione e droni per proteggere i confini dell'Europa contro i trafficanti e gli immigranti illegali. I lavori della serie “Mission and Task” possono essere letteralmente interpretati come controimmagini, nelle quali il fotografo non rivolge il suo sguardo ai rifugiati, che sono ripetutamente degradati a oggetti nell'immagine fotografica, ma a coloro che sorvegliano i loro movimenti.
Il fotografo svizzero Jules Spinatsch utilizza invece per il suo lavoro una fotocamera controllata da un computer. Spinatsch la installa in due edifici, le cui strutture architettoniche sono incredibilmente simili: la sede di SAP Walldorf, che produce software per sistemi di sorveglianza, e il carcere di Mannheim. L’artista riesce così a mostrare analogie spaventosamente chiare tra questi due luoghi.

Ciascun punto di vista mostra quanto la cultura della sorveglianza cancelli i confini tra pubblico e privato. E pone così domande importanti e provocatorie sul ruolo della privacy nel preservare i diritti e le libertà fondamentali.

Una serie di cataloghi, usciti per i tipi di Rorhof, fanno da corredo alle mostre, uno per ciascun progetto. Con la conclusione di queste esposizioni, verranno pubblicati in un unico volume. Il lavoro di ciascun fotografo verrà presentato dal testo di un autore conosciuto.

Contatti :

Date e orari evento :

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  • L'evento si tiene dal 13 Apr 2024 al 08 Giu 2024
    La visita guidata interattiva è condotta personalmente da Max Castlunger. Un gruppo di persone viene guidato attraverso la mostra e costantemente invitato a partecipare attivamente e a suonare insieme agli strumenti esposti. Durante questa esperienza, saranno fornite importanti informazioni sui materiali, le culture musicali, le tecniche di costruzione e di suonare di diverse tipologie di strumenti. Alla fine della visita, gli studenti e i visitatori possono liberamente provare gli strumenti.
  • Silvia Allegri presenta il libro “Relazioni bestiali. Animali umani e non umani, un binomio perfetto”, Edizioni Del Faro
  • Per "Il Parlamento delle Marmotte”, in collaborazione tra la Biennale Gherdëina e Ar/Ge Kunst Bozen, Eva Giolo ha prodotto il film Memory Is an Animal, It Barks with Many Mouths. Ambientato nelle valli che circondano le montagne delle Dolomiti, dei bambini immaginano le antiche leggende ladine mentre esaminano specchi d'acqua, buche e grotte alla ricerca di qualcosa di perduto o dimenticato. Attraverso una coreografia poetica, il film diventa un viaggio immaginario che collega passato e presente, creando risonanze tra il paesaggio, il pensiero magico e la lingua ladina - l'antico idioma retoromanzo protetto delle valli. Il progetto è un puzzle che si dispiega come una favola senza tempo.   La mostra ad Ar/Ge Kunst è a cura di Francesca Verga e Zasha Colah, e presenta un progetto di ricerca e film commissionato da Ar/Ge Kunst (Bolzano-Bozen), parte del programma di Biennale Gherdëina 9 - "The Parliament of Marmots" a cura di Lorenzo Giusti, realizzato con il sostegno di Biennale Gherdëina e del Flanders Audiovisual Fund.   Eva Giolo (1991, Belgio) è un'artista che lavora su pellicola analogica. Il suo lavoro si concentra in particolare sull'esperienza femminile, utilizzando strategie sperimentali e documentaristiche per esplorare i temi dell'intimità, della permanenza e della memoria, insieme all'analisi del linguaggio e della semiotica. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in festival, musei e gallerie a livello internazionale, tra cui Sadie Coles HQ, Harlan Levey Projects, WIELS, MAXXI-Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Kunsthalle Wien, International Film Festival Rotterdam, Kunstmuseum Den Haag, Viennale, FIDMarseille, Vision du Réel e New York Film Festival. È cofondatrice della piattaforma di produzione e distribuzione elephy.

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