Conferenza: Eye on the tiger - Pubblicato da cristina inside

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Informazioni evento

Eye on the tiger è una serata di approfondimento sullo stato di conservazione della tigre. Nel corso della serata saranno esposti dipinti e disegni a soggetto “tigre” gentilmente offerti da artisti locali ed acquistabili per supportare i progetti del WWF internazionale a favore della tigre in India.

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Date e orari evento :

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  • Relatrice, docente e accompagnatrice: Dott.ssa Patrizia Zangirolami storica dell’arte ed archeologa Conferenza: 28/04/2025 Visita guidata: 29/04/2025 Termine iscrizioni visita guidata: 10/04/2025 Immagine: Alberto Martini, Wally Toscanini, pastello su carta 1925   La mostra dedicata all’Art Déco a Milano, ospitata delle sale di Palazzo Reale, è un’occasione per immergersi a pieno in uno dei movimenti artistici del primo dopoguerra tra i più diffusi a livello europeo, che invase tutti i campi dell’arte: dalla pittura alla scultura, dal design all’architettura, fino ad approdare nel mondo della moda, diventando un vero e proprio stile di vita, caratterizzato da un’irrefrenabile voglia di libertà. Un percorso espositivo eterogeneo per mostrare, attraverso le opere e i manufatti esposti, i tratti salienti di uno stile essenziale, caratterizzato da forme geometriche semplici ed eleganti che pur accomunando tutte le zone europee nelle quali si diffuse, lasciò spazio alla creazione di originali variazioni nazionali. La nascita dell’Art Déco a Parigi viene segnata dalla grande “Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne”, organizzata nel 1925, grazie alla quale vennero definite le caratteristiche salienti del cosiddetto “Stile 1925” destinato a spopolare anche oltre oceano. La mostra di Milano mette in luce l’importanza degli obiettivi perseguiti da questo movimento artistico, tra i quali la costante ricerca di un equilibrio armonico tra forma e funzione. Gli oggetti, le architetture, le illustrazioni, gli abiti vengono pensati in base alla loro destinazione d’uso. L’esposizione rivolge uno sguardo attento anche agli avvenimenti storico-culturali ed economici che hanno scandito il periodo storico in questione e hanno influenzato le caratteristiche peculiari dello stile Art Déco. CONFERENZA Introduzione alla mostra “Art Déco. Il trionfo della modernità” allestita nelle sale di Palazzo Reale a Milano N.B. La visita guidata è strumento indispensabile per approfondire gli argomenti trattati nella conferenza
  • Presentazione del libro “Fethanei – L’approdo perduto” e incontro con l’autore Alessandro Beati. Moderatrice: Dott.ssa Patrizia Zangirolami, storica dell’arte e archeologa INGRESSO LIBERO E GRATUITO Romanzo storico ambientato nell’antico villaggio di Fethanei (Vadena) che in epoca romana era l’ultimo approdo per chi navigava sull’Adige da Sud. In collaborazione con ASB-Associazione Scrittrici e Scrittori Bolzano.
  • L'evento si tiene dal 22 Mar 2025 al 23 Mar 2025
    In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito. Il cimitero militare austro-ungarico e il cimitero militare italiano di Bolzano sorgono affiancati, lungo Via Maso della Pieve, su un'area di 7.800 metri quadrati, attigua al cimitero di San Giacomo, alla periferia sud della città di Bolzano. Dalla moderna piazza, dedicata ai Caduti di Nassirya, si accede al cimitero civile e, proseguendo verso nord, prima al più antico cimitero austro-ungarico, utilizzato per le sepolture dal 1859, e di seguito al cimitero militare italiano, eretto nel 1926. Il luogo è composto da due diversi spazi commemorativi, confinanti e collegati tra loro. Il cimitero militare austro-ungarico, tra i più antichi del Tirolo nel suo genere, acquisito dall'Associazione Veterani nel 1888, per accogliere le salme dei caduti delle guerre del 1848, del 1859 e del 1866, accolse i caduti della prima e della seconda guerra mondiale e i veterani morti in epoche successive; nel 1916/1917 fu ampliato ad opera dell'architetto civico di Bolzano, Gustav Nolte. Il Cimitero militare italiano fu eretto nel 1926 per dare sepoltura ai caduti della prima guerra mondiale e inoltre accoglie le spoglie dei caduti della seconda guerra mondiale e di altri militari deceduti in servizio. Il cimitero militare austro-ungarico accoglie le tombe di caduti di cinque guerre, avvenute nel periodo compreso tra il 1848 e il 1945; le sepolture, sia individuali che collettive, sono segnalate da croci e lapidi; degna di nota la presenza di epigrafi commemorative e di monumenti che testimoniano la continuità della memoria storica in questo sito. I principali edifici eretti all'interno del recinto cimiteriale sono la Cappella di Maria Ausiliatrice, realizzata su progetto di Johann Bitter in stile neogotico, alla fine del XIX secolo, e il monumento commemorativo della Prima guerra mondiale, decorato con interessanti dipinti del pittore bolzanino Albert Stolz e inaugurato nel 1917. Nel cimitero militare italiano sono sepolti caduti della prima e della seconda guerra mondiale, oltre a militari deceduti in servizio non di guerra. Suddiviso in quattro riquadri, presenta tumuli a terra, segnalati da lapidi in marmo con i nomi dei defunti; un monumento ai caduti in marmo bianco ornato da un rilievo, che raffigura la "Madre Italia" e due guerrieri rappresentati nudi, con indosso un elmo della Prima Guerra mondiale, accoglie dei loculi, disposti su cinque righe sovrapposte. COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI? I visitatori che accederanno all'area cimiteriale comprendente i due cimiteri di guerra, austro-ungarico e italiano, avranno l'occasione di riflettere sulla Storia e sulle storie di questa zona, da sempre crocevia di popoli ed eserciti, ricostruibili attraverso i vari monumenti celebrativi eretti per fare memoria dei caduti di tutte le guerre combattute in questa provincia, non solo dai suoi abitanti ma anche da persone di altre nazionalità, dal 1848 fino ai giorni nostri. Gli Apprendisti Ciceroni® accompagneranno il pubblico alla scoperta della storia dei luoghi e delle persone e dei manufatti artistici rappresentati dai diversi monumenti funebri e dalle cappelle, quali la Cappella russo-ortodossa di San Sergio, la Tomba del principe di Campofranco e la Cappella di Maria Ausiliatrice, e allo stesso modo scopriranno le vicende di tante persone che sono seppellite lontane dalla loro patria o che hanno perso la vita in azioni belliche e ora riposano in questo luogo di memoria e riflessione. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni

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