Bruno Flaim - Spazio-Colore-Forma - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

Tre concetti indipendenti fra loro, ma una volta accostati assieme, ognuno è in grado di influenzare se non addirittura generare l'altro: Bruno Flaim presenta "Spazio-Colore-Forma".
"Lo spazio di partenza è la tela, ma si tratta di uno spazio fittizio. Una volta che si interviene con il colore, infatti, la dimensione spazio è in grado di estendersi, abbattendo i confini del quadro. A sua volta, lavorando il colore, si generano forme in continua evoluzione che trovano definizione solo una volta che la tela si sarà asciugata". Saranno 25 le opere esposte, suddivise dall'artista in base alla tecnica utilizzata in due categorie: "Colore fluido" e "Tipologie astratte".
"Nel primo caso, parliamo di opere su carta, tela e dietro vetro, dove lo spazio del quadro si genera dalle interazioni cromatiche dei colori acrilici in stato semi-fluido. L'intervento dell'artista guida e controlla queste interazioni con possibilità di correzione limitate allo stato di fluidità del colore. La seconda categoria ha per protagoniste opere elaborate digitalmente tramite programma di grafica pittorica sia a supporto di successive trasposizioni ad olio su tela, sia per la creazione di opere concluse per stampe Fine Art su diversi tipi di supporto".
Astrattista per vocazione, Bruno Flaim nasce però professionalmente come architetto. Due dimensioni per certi versi agli antipodi, ma non totalmente opposte. "L'astrattista, così come l'architetto, segue procedure ben definite e precise nella realizzazione del proprio lavoro. Solo i risultati finali differiscono. Nel caso della mia arte non risultano geometrici, ma si basano sui concetti dell'espressionismo astratto".

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 05 Set 2022 al 11 Set 2022

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Lo scatto fotografico coglie incontri effimeri tra oggetti in uno stato di transitorietà, destinati poi a ritornare nell’anonimato del quotidiano. È una dimensione performativa della fotografia, soprattutto quando l’artista ci mostra anche i gesti del disporre gli oggetti, le cadute accidentali: sulla soglia tra composizione e scomposizione, scena e retroscena, dove l’immagine riattiva continuamente il processo, restituendo all’oggetto la possibilità di una nuova forma, in costante trasformazione. Retroscena accosta una serie di fotografie recenti in cui ricorre l’elemento dello scaleo – emblema del processo di costruzione della scena – a una nuova installazione da cui la mostra prende il titolo: un intervento site-specific realizzato con i materiali di backstage provenienti dai magazzini di Foto Forum, resti di precedenti allestimenti. L’installazione si sviluppa in senso longitudinale, tagliando a metà lo spazio espositivo con una superficie architettonica fatta di aperture e stratificazioni, che diventano le tracce materiali di un tempo sedimentato. 
In questo contesto, l’artista invita il pubblico a muoversi nello spazio e a farsi parte della scena: osservatori-attori di un ambiente speculare e duplice, dove recto e verso tendono a coincidere. Nelle pieghe del tessuto e nei frammenti degli oggetti la memoria riaffiora come un archivio visivo, aperto a continue attività di scavo e ri-figurazione. Alessandra Tempesti Chiara Bettazzi nasce a Prato nel 1977, dove vive e lavora. La sua ricerca indaga una duplice dimensione: da un lato lo spazio e i luoghi e dall’altra una poetica dell’oggetto quotidiano, che si sviluppa tra accumulo e scarto. Nel 2015 crea un osservatorio sul recupero dell’archeologia industriale del territorio che prende il nome di Tuscan Art Industry, collaborando con storici dell’architettura, biologi ambientali, artisti, curatori e varie figure professionali. Le sue fotografie e le sue installazioni riflettono sull’ idea della trasformazione e si sviluppano a stretto contatto con il paesaggio industriale e urbano. Spesso i suoi lavori hanno un carattere site-specific, instaurando un dialogo molto forte con lo spazio e la luce naturale dei luoghi.
 Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: La Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, Casa Masaccio Centro per L’arte contemporanea, La Collezione Farnesina, Il Museo di Santa Maria della Scala, Castello di Ama e Villa Rospigliosi.
 Tra le principali mostre ricordiamo: BIENALSUR, Museo di Roma a Palazzo Braschi (2025); Panneggi, Lottozero, Prato (2025); Colorescenze, Centro Pecci, Prato (2024); Recap, Z2o Project, Roma (2024); TheTilt of Time, IED, Firenze (2023); Reverse, Tenuta Dello Scompiglio, Lucca (2023); Standby. Installation View, Museo Galileo e Murate Art District, Firenze (2023); Soggiorno, Villa Rospigliosi, Prato (2023); Rampa di Lancio, Peccioli, (2021), Surplace, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2022), A tutti gli effetti, Villa Romana, Firenze, (2020), Cabinet, progetto per Castello di Ama, Gaiole in Chianti, Siena (2019), Il Mondoinfine: vivere tra le rovine, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2018).

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