banner inside 01 it

Giancarlo Lamonaca - Fragmente - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Mosche, lattine, guerra e vette immaginarie.

È sempre un po' folle voler andare oltre i limiti del “fotografabile”. Fare ciò significa infatti esporre per intero l'ambiguità insita nella fotografia, lasciandosi così impressionare dalla sua seducente finzione. Scatti, esposizioni multiple, differenti momenti raccolti nella stessa immagine, il tutto per avere più di una visione, di un approfondimento o di un arricchimento e, allo stesso tempo, una perdita, un decadimento. In questi cicli di opere inediti le immagini si trasformano, attraverso collage di Rorschach, in motivi ornamentali, restituendo così il fascino delle cose legittimamente ambigue. Si tratta di un gioco illusionistico che simultaneamente collega e sostituisce, combina e trasforma. L'obiettivo è capire che ogni elemento realistico cela o implica qualcosa di ambiguo, evasivo, enigmatico. Siamo chiamati a cercare ciò che non esiste, l'alternativa possibile, l'altra faccia del mondo. Ma non è forse questa l'eterna ambiguità ed elusività delle immagini? Mostrare e nel contempo nascondere, rappresentare il mondo e contemporaneamente cambiarlo?

Nato a Cortina d'Ampezzo nel 1973, Giancarlo Lamonaca ha studiato arte e pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna e all'HDK di Berlino. Attualmente vive e lavora nel suo studio di Varna. I suoi scatti vanno oltre il rapporto diretto con la realtà che si può stabilire attraverso il mezzo fotografico. Egli stratifica e sovrappone la realtà all'immaginario, dando luogo ad uno spazio in cui tutto sembra possibile, ma niente può essere totalmente definito. Le sue installazioni di grande formato e i cicli attualmente in lavorazione possono essere definiti come autentici camuffamenti della realtà, derivanti dal suo approccio sperimentale alla fotografia.

Durante la mostra saranno rispettati tutti i protocolli anti-Covid19 attualmente in vigore.

Tags

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 26 Ott 2021 al 06 Nov 2021

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 28 Nov 2023 al 03 Nov 2024
    La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. Questa mostra temporanea ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati. Un’attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali. Accanto agli aspetti storico-culturali, questa sfaccettata esposizione rivela come i nostri progenitori non fossero mai a corto di idee per soddisfare il loro appetito e procurarsi le provviste. Prodotti come carne, pesce, miele, cereali e frutti selvatici erano noti sin dagli albori della civiltà. Altri, come legumi, erbe aromatiche e alcune varietà di cereali - per noi ormai scontati - furono introdotti in Europa dai movimenti migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Le tradizioni alimentari, come la lavorazione del latte o la viticoltura, che oggi conosciamo molto bene, sono state importate dalle regioni mediterranee in epoche diverse. Buon appetito! Siamo lieti d’invitarvi nell’universo culinario della storia alimentare.
  • L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024
    In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.
  • L'evento si tiene dal 03 Apr 2024 al 10 Apr 2024
    Esposizione di 68 foto 30x40 partecipanti al concorso fotografico "Un girotondo di sguardi"