Naima Faraò: vocals
Vincenzo Guerra: drums
Andrea Dominoni: bass
Edoardo Maggioni: keys, synth
La cantante e compositrice milanese Naima Faraò è una voce di spicco nella scena jazz e soul contemporanea europea. Con un background che spazia dalla musica alle arti visive, si muove tra i generi dell' alternative soul e del new jazz, fondendo una sofisticata ricerca vocale con una narrazione profonda ed emotiva.
Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner
Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar.
Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00.
Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570
“Vado ogni domenica alle 12 dal barone von Suiten”, scrive Mozart nell’aprile 1782 al padre. Gottfried van Swieten dispone a Vienna di un ampio archivio musicale con opere di Händel e Bach. Mozart è solito prendere in prestito le stampe e i manoscritti, studia le tecniche di composizione e nel 1783 le applica con virtuosismo in una fuga. Cinque anni dopo combina gli “esercizi per le dita” con un nuovo Adagio introduttivo. Dal 1777 al 1790, le opere di Haydn sono incontrastate al vertice dei “Concerts Spirituels” parigini con 256 esecuzioni. Nel 1785 consegna all’orchestra del Concert de la Loge Olympique sei sinfonie “parigine”. Anche la Sinfonia n. 92 approda nel 1789 nella capitale francese prima di essere eseguita nel 1791 a Oxford in occasione del conferimento della laurea ad honorem a Haydn. “È tutto un trastullarsi, un punzecchiare, un civettare”, così il giornale “Allgemeine Musikalische Zeitung” commenta il secondo movimento dell’Ottava sinfonia di Beethoven, composta nel 1812 e, secondo il pianista Carl Czerny, “nettamente migliore” della più famosa “Settima”. Che il compositore si sia abbandonato a “innocenti gioie” o sia forse innamorato? Mentre rifinisce la sinfonia invia lettere d’amore a una destinataria anonima: “Già a letto le idee si spingono verso te, mia eterna amata, dapprima gioiose, poi di nuovo tristi, in attesa che il destino ci dia ascolto. Posso solo vivere con te o non vivere affatto.”
Flavio Boltro: trumpet
Greg Lamy: guitar
Gautier Laurent: bass
Jean-Marc Robin: drums
Greg Lamy presenta un nuovo album con il trombettista Flavio Boltro: dall'inizio degli anni '90, il piemontese si è affermato come uno dei fiati di riferimento nel panorama europeo.
Ha fatto parte, tra gli altri, del sestetto di Michel Petrucciani, del quintetto di Michel Portal e del quintetto di Stefano di Battista.
Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner
Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar.
Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00.
Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570
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