Palcoscenico al lago: Anastacia - Pubblicato da Kaltern Event

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Informazioni evento

Da oltre vent'anni, le serate sul palcoscenico affacciato sulle rive del Lago di Caldaro sono eventi di spicco ben noti anche oltre i confini nazionali. Tanti artisti di calibro internazionale hanno regalato momenti indimenticabili: Umberto Tozzi, Status Quo, Uriah Heep, ma anche James Blunt, Ronan Keating, Alvaro Soler, l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Herbert Pixner Project e molti altri. Come ogni anno, per tre settimane a cavallo tra luglio e agosto, la sponda settentrionale del lago sarà teatro di eventi musicali imperdibili.
Anche quest’anno, i visitatori avranno l’opportunità di assistere a un concerto molto speciale con Anastacia sull’unico palcoscenico sul lago dell'Alto Adige. Dal momento in cui è salita alla ribalta nel 1999, Anastacia ha ottenuto rapidamente il riconoscimento internazionale e in soli due anni è stata nominata “l’artista pop femminile più venduta al mondo”. Con la sua voce potente e hit come “I'm Outta Love”, “Paid My Dues” e “Left Outside Alone” ha venduto oltre 30 milioni di dischi e vinto oltre 225 premi in 31 Paesi, attestandosi al primo posto delle classifiche in 19 Paesi. Quest'estate Anastacia entusiasmerà il pubblico anche a Caldaro.

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entrata dalle ore 19/Einlass ab 19 Uhr

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  • Nel settembre 1872 Carl Ferdinand Pohl, il bibliotecario della Società viennese degli amici della musica, sottopone all’attenzione del suo direttore artistico Johannes Brahms sei “Feldparthien”: sono sei divertimenti per strumenti a fiato attribuiti a Haydn. Nell’estate 1873 Brahms scrive variazioni su un corale composto dai sei divertimenti, “allenandosi” così nella progressiva trasformazione ed evoluzione degli elementi costitutivi e dei motivi della sua musica nonché nell’arrangiamento orchestrale che più avanti caratterizzerà la sua opera sinfonica. Con il suo unico concerto per violino ultimato, nel 1806 Beethoven fa evolvere ulteriormente un genere che sino ad allora andava dal concerto dei maestri barocchi italiani fino a Mozart. L’opera a impianto sinfonico con un primo movimento lunghissimo sembra avvicinarsi più ai concerti per violino di Brahms, Tchaikovksy o Sibelius che non ai predecessori del XVIII secolo. Il 12 maggio 1926 viene eseguita per la prima volta la Prima sinfonia di Shostakovich – suo lavoro di diploma al Conservatorio di Leningrado – che verrà poi fatta conoscere a livello internazionale da Bruno Walter e Arturo Toscanini. Shostakovich si rivela da subito un mattacchione: nella partitura del diciannovenne, influenze di Stravinsky, Prokofiev, Mahler e Hindemith si fondono in un linguaggio tonale originale e puntiglioso, con acrobazie dettate dall’ironia e comicità che all’epoca si potevano ammirare al circo o nei film muti, ma non ancora nelle sale da concerto.
  • “Nel 1949, a 26 anni, ho imparato ad appuntarmi a orecchio canzoni popolari all’Istituto per il folclore di Bucarest. Molte melodie mi sono rimaste impresse nella memoria: così è nato nel 1951 il ‘Concerto rumeno’”, racconta György Ligeti. L’esecuzione pubblica del brano, che riprende il suono “strambo” delle orchestrine di paese, viene ben presto vietato: “nella dittatura staliniana perfino il folclore era consentito solo in forma politicamente corretta”. La prima esecuzione di “Púrpura” per viola e orchestra di Filippo Del Corno – un’opera commissionata congiuntamente dalla Fondazione Haydn e dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali – è seguita da un avvenimento rivoluzionario della storia della musica europea: “Dall’Inghilterra”. Nel giugno 1941, il Servizio tedesco della BBC sostituisce la sua sigla con una sequenza iniziale della quinta sinfonia di Beethoven. I valori delle note del leggendario motivo del “destino che bussa alla porta” – tre brevi, una lunga – indicano nell’alfabeto Morse la lettera “V” di “Victory”, vittoria. Questa sequenza compone il nucleo del brano per orchestra che inizia drammaticamente in Do minore e termina – trionfante – in Do maggiore. In Francia la “Quinta” viene definita anche “Chant de victoire” – in una lettura forse molto vicina a quella del compositore, che non aveva in mente un destino cupo ma piuttosto un inno alla Rivoluzione francese con solenne giuramento alla Repubblica.
  • Direzione D'Orchestra Alessandro Bonato Orchestra Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Programma Johann Strauß (Sohn): "Voci di primavera", Walzer op. 410 Josef Strauß: Feuerfest! / Polka française op. 269 Johann Strauß (Sohn): Tritsch-Tratsch-Polka Johann Strauß (Sohn): Die Fledermaus, Ouverture Johann Strauß (Sohn): Fledermaus-Quadrille, op. 363 Johann Strauß (Sohn): Annen-Polka, op. 117 Johann Strauß (Sohn): "Bauern-Polka", op. 276 Johann Strauß (Sohn): Künstlerleben, Walzer op. 316 Johann Strauß (Sohn): Künstler-Quadrille, op. 201 Johann Strauß (Sohn): Csardas dal "Ritter Pázmán", op. 441 Johann Strauß (Sohn): Un ballo in maschera (Quadriglia), op. 272 Johann Strauß (Sohn): Unter Donner und Blitz / Polka schnell op. 324 Johann Strauß (Sohn): Sul bel Danubio blu, valzer op. 314

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