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Informazioni evento
Arvo Volmer, Direttore Alexey Stadler, Violoncello Ralph Vaughan Williams The Wasps: Ouverture Edward Elgar Concerto per violoncello e orchestra in mi minore, op. 85 Pëtr Il’i? ?ajkovskij Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64
> Parole di Faber con i Notturni
> durata: 150'
Quest’anno con la nuova scaletta! Preparati a vivere un'esperienza straordinaria con Parole di Faber, il grande concerto dal vivo interamente dedicato a Fabrizio De André. Rivivi l'essenza dei leggendari concerti del cantautore italiano e le sue collaborazioni indimenticabili. Questo spettacolo ti regalerà emozioni autentiche grazie agli arrangiamenti dal vivo, fedeli alle versioni originali e anche alle versioni dei celebri PFM. Con una voce straordinaria, incredibilmente vicina a quella di De André, ti sembrerà di rivivere i momenti magici di questo artista iconico. Non perdere l'opportunità di essere parte di questo concerto indimenticabile. Prenota i tuoi biglietti ora!
Nel 2007 Pietrodarchi ha completato gli studi “con lode” presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Recentemente si è esibito con Michele Placido, ma è apparso anche accanto ad Andrea Bocelli e Angela Gheorghiu.
I defunti escono dalle loro tombe e danzano: nel 1960, Dmitrij Šostakovič va a Dresda per recarsi sul set in cui si gira il film sulla distruzione della città “Cinque giorni e cinque notti”, per il quale deve comporre le musiche. Le cose andranno diversamente: “Per quanto abbia provato a convertire gli abbozzi musicali per il film, finora non ci sono riuscito. Ho invece scritto un quartetto che non serve a nessuno ed è ideologicamente riprovevole. Ho pensato che, dovessi morire prima o poi, non ci sarà nessuno che scriverà un’opera dedicata alla mia memoria”, riferisce il 19 luglio all'amico Isaak Glikman. Poco prima aveva ceduto alla pressione delle autorità sovietiche e aveva aderito al partito comunista. La reazione creativa a questo passo è l’ottavo quartetto per archi “in memoria delle vittime del fascismo e della guerra”. L’op. 110 – una macabra autobiografia senza parole – è composta quasi interamente da citazioni tratte dalle proprie opere, dal “Crepuscolo degli dei” di Wagner, da una canzone della rivoluzione e dalla sesta sinfonia di Čajkovskij. Il direttore e violista Rudolf Barshai arrangia questo patchwork musicale per orchestra d’archi e presenta la partitura a Šostakovič. “Gli è piaciuta molto, e con il senso dell’umorismo che lo contraddistingue ha esclamato con slancio: ‘Be’, è più bella dell’originale. Daremo un nome nuovo al pezzo: Sinfonia da camera op. 110a.’” Anche i due brani con cui inizia questo concerto sono arrangiamenti: nel 1888, Pëtr Čajkovskij riarrangia per orchestra e violoncello il “Nocturne” della sua prima raccolta di composizioni per pianoforte, che risale al 1873. Nel 1876, il violoncellista nonché professore al Conservatorio di Mosca Wilhelm Fitzenhagen commissiona a Čajkovskij un brano per violoncello. Il compositore produce le “Variazioni su un tema rococò”, a tutti gli effetti un omaggio stilistico a Mozart. Successivamente il committente modifica la parte solistica e cambia la struttura dell’opera. Čajkovskij autorizza questa versione, che viene eseguita per la prima volta nel 1877 a Mosca, con Fitzenhagen al violoncello.
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