Opas Diandl verbindet in „Riarn & Gspiarn“ Tradition und Emotion – ein Konzert, das berührt und begeistert!
Wie eng Lachen und Weinen, Freude und Trauer, Heim- und Fernweh miteinander verbunden sind, zeigt das Südtiroler Quintett Opas Diandl mit seinem neuen Programm „Riarn & Gspiarn“ („Rühren und Spüren“ für Nicht-Tiroler). Seit 2007 erkundet die Band die musikalische Vielfalt der alpinen Tradition und kombiniert sie mit Einflüssen von Bach bis Bluegrass, von Polka bis Punk, von modernem Jodeln bis klassischer Liedermacherei.
Das aktuelle Programm entführt in eine Welt, wo Gegensätze wie Emotion und Energie, Tradition und Experiment vereint werden. Unkonventionelle Instrumentierungen und ihre unverkennbare Handschrift machen Opas Diandl zu einem Erlebnis, das berührt und begeistert.
„Riarn & Gspiarn“ lädt ein, Musik nicht nur zu hören, sondern zu spüren – voller Leidenschaft, Tiefe und einem Augenzwinkern. Es ist die kraftvolle Verbindung von Humor und Melancholie, die das Quintett zu einem besonderen Teil der Musiklandschaft macht.
Veronika Egger: Stimme, Geige, Viola da Gamba
Markus Prieth: Stimme, Raffele, Gitarre, Bratsche
Michael Hackhofer: Stimme, Kontrabass, Geige
Thomas Lamprecht: Stimme, Gitarre
Jan Langer: Percussion
Vorspiel: André Niederkofler
Georg Vogel, Andreas Waelti e Michael Prowaznik si dedicano a varie tipologie di jazz ed esplorano l'interazione tra improvvisazione preparata e spontanea. Le vecchie influenze sono interpretate in modo moderno e combinate per creare nuove sonorità. Georg Vogel, noto pianista salisburghese, si è conquistato l'attenzione internazionale con lo sviluppo del “Claviton” uno strumento a 31 altezze per ottava completamente enarmonico, e anche grazie alla sua band “Dsilton”. Andreas Waelti, apprezzato contrabbassista svizzero, è saldamente radicato nella scena jazzistica viennese e berlinese. Michael Prowaznik, versatile batterista viennese, padroneggia i tempi dispari, lo swing tradizionale e il jazz contemporaneo.
Georg Vogel: piano
Andreas Waelti: double bass
Michael Prowaznik: drums
“Canti dal Silenzio è un ciclo di brani che ho dedicato al violino solo. Il titolo fa riferimento alla natura profonda dell'atto del comporre, a quello spazio vuoto e silente da cui il compositore deve estrarre le proprie idee. Quel silenzio da cui a poco a poco emergono il canto e la danza, è forse lo stesso che ci troviamo difronte ogni volta che proviamo ad afferrare la radice di ciò che siamo. In questo concerto per il solo mio violino, ci saranno suoni e parole a raccontare del particolare punto di osservazione offerto alla condizione del musicista.” Marcello Fera
Im Anschluss Gespräch mit dem Künstler, moderiert von Christine Helfer.
Marcello Fera: Idee, Komposition, Geige, Text, Vortrag
Christine Helfer: Moderation
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