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Informazioni evento
Concerto con solisti, coro, orchestra e organo Coro Coro parrocchiale di Termeno Organo positivo Helene Weis - Termeno Direzione Ursula Torggler Heinrich Fidelis Müller: Weihnachtsoratorium In collaborazione con il Comune di Termeno
Piano Solo & Samples
Da più di un decennio Giovanni Guidi è un artista di riferimento della leggendaria etichetta ECM fondata da Manfred Eicher. In questo nuovo progetto, Giovanni si avventura nel mondo del grande compositore e pianista Ryuichi Sakamoto, scomparso nella primavera del 2023.
“Sakamoto Conversations” è fatto di citazioni di brani presi come spunto per l’improvvisazione, ma anche di composizioni originali, risultato di un percorso di avvicinamento e ricerca che tocca i diversi ambiti della prolifica carriera dell’artista giapponese. Campionamenti, voci, frasi, contribuiscono a completare un paesaggio sonoro che non è mai un semplice omaggio al passato, ma un dialogo vivo, che vuole pensare al presente e proiettarsi nel futuro.
“Giovanni Guidi al pianoforte, un talento vero che sorprende ogni volta che poggia le mani sui tasti…” (Il Manifesto)
Nel settembre 1872 Carl Ferdinand Pohl, il bibliotecario della Società viennese degli amici della musica, sottopone all’attenzione del suo direttore artistico Johannes Brahms sei “Feldparthien”: sono sei divertimenti per strumenti a fiato attribuiti a Haydn. Nell’estate 1873 Brahms scrive variazioni su un corale composto dai sei divertimenti, “allenandosi” così nella progressiva trasformazione ed evoluzione degli elementi costitutivi e dei motivi della sua musica nonché nell’arrangiamento orchestrale che più avanti caratterizzerà la sua opera sinfonica. Con il suo unico concerto per violino ultimato, nel 1806 Beethoven fa evolvere ulteriormente un genere che sino ad allora andava dal concerto dei maestri barocchi italiani fino a Mozart. L’opera a impianto sinfonico con un primo movimento lunghissimo sembra avvicinarsi più ai concerti per violino di Brahms, Tchaikovksy o Sibelius che non ai predecessori del XVIII secolo. Il 12 maggio 1926 viene eseguita per la prima volta la Prima sinfonia di Shostakovich – suo lavoro di diploma al Conservatorio di Leningrado – che verrà poi fatta conoscere a livello internazionale da Bruno Walter e Arturo Toscanini. Shostakovich si rivela da subito un mattacchione: nella partitura del diciannovenne, influenze di Stravinsky, Prokofiev, Mahler e Hindemith si fondono in un linguaggio tonale originale e puntiglioso, con acrobazie dettate dall’ironia e comicità che all’epoca si potevano ammirare al circo o nei film muti, ma non ancora nelle sale da concerto.
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