Drei Musikanten, ein Klangraum, Musikinstrumente und Ohren, mehr braucht es nicht. Dann gibt es Südtiroler Volksmusik, irische Tunes, finnische Polskas, jiddische Lieder oder französische Mazurken - Bordun ebenso willkommen wie Polyphonie oder schlichte Zweistimmigkeit. Würde man von den drei Wohnorten der Musikanten imaginäre Linien zueinander ziehen, so ergäbe das ein ziemlich stumpfwinkliges Dreieck, in dessen Mitte sich die Felder mit dem Flurnamen Aulång befinden. Aulång sind: Hermann Kühebacher: Stimme, Dudelsack, Schwegeln, irische Flöten; Georg Lanz: B-Klarinette, Es-Klarinette, Bassklarinette, Steirische Harmonika, Stimme; Michael Hackhofer: Kontrabass, Violine, Gitarre, Stimme;

Uno speciale dispositivo sonoro, immersivo ed extraquotidiano, per poter fare un’esperienza, attraverso tre percorsi di ascolto consapevole, sui temi della morte, del lutto, dell’oblio e della speranza. I tre percorsi sono radicati nelle molteplici possibilità rintracciabili nel vasto territorio della musica occidentale in tutti i suoi possibili generi, dalla classica fino al rock. Mercoledì 12/11/2025 ore 18:00 – Crisantemo verde – Ombra e luce * ore 19:00 – Crisantemo blu – Orizzonte ** ore 20:00 – Crisantemo rosso – Dellamore Dellamorte *** Giovedì 13/11/2025 ore 18:00 – Crisantemo rosso – Dellamore Dellamorte ore 19:00 – Crisantemo verde – Ombra e luce ore 20:00 – Crisantemo blu – Orizzonte Venerdì 14/11/2025 ore 18:00 – Crisantemo blu – Orizzonte ore 19:00 – Crisantemo rosso – Dellamore Dellamorte ore 20:00 – Crisantemo verde – Ombra e luce A cura di: * Valeria Volante, ** David Torri, *** Luigi Cirimele Coordinamento di Giovanna Podavini Posti limitati, su prenotazione: 0473 230128 – info@mairania857.org Nell’ambito di REVOLUTION che la morte ci trovi vivi

Il nome “Haga Zussa” nacque dal libro „Die Zaunreiterin“, ispirandosi alla figura letteraria di Anita Pichler. Come l’eroe del romanzo, “amante dell’accidentalità”, Haga Zussa si prese la libertà di lasciare spazio ai molteplici ideali musicali dei suoi membri. Così dalla decisa formazione swing-jazz venostana si formò un complesso fusion, il quale gradualmente distillò arbitrariamente uno stile misto congiungendo latino-americani, acidgrooves e intrecciati di propria mano. Non programmaticamente - comunque originale - i “7 Hagazuss’iani” rappresentano ora i tre gruppi linguistici dell’Alto Adige. Non è possibile prenotare un tavolo.