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Informazioni evento
Opas Diandl, il noto complesso sudtirolese sempre pronto a sperimentare, offre brani autentici e inconfondibili, radicati nella tradizione ed eseguiti con passione.
Direzione d'orchestra: Nicolò Umberto Foron
Violino: Mira Foron
Musica di Cajkovskij, Beethoven
Programma:
Pëtr Il'ič Čajkovskij: Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35
Ludwig van Beethoven: Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 "Eroica"
Nel Concerto per violino di Tchaikovsky “non si suona più il violino, lo si scompiglia, lo si straccia, lo si fa nero” inveisce il critico Eduard Hanslick dopo la prima esecuzione nel dicembre 1881 a Vienna. Il concerto viene scritto in seguito a un matrimonio andato a pezzi e a un crollo psichico. Il 18 luglio 1877, il compositore sposa la sua allieva Antonina Miljukova. “D’un tratto mi fu chiaro che nei confronti di mia moglie non provavo in realtà nemmeno un sentimento semplice, d’amicizia, bensì la aborrivo nel vero senso della parola”, confesserà alla sua benefattrice Nadezda von Meck. Le sue condizioni migliorano solo a Clarens, il paese di viticoltori sul Lago Lemano. È lì che nel 1878 compone il suo unico concerto per violino, che combina una profonda tristezza con una nuova speranza e gioia di vivere.
La Rivoluzione francese sconvolge la società nobiliare europea – e Beethoven traduce nella Terza sinfonia questo cambiamento epocale con una musica che non mancherà di scioccare i suoi contemporanei. “Non sono soddisfatto dei lavori fatti fin qui; d’ora in poi voglio percorrere una nuova strada”, annuncia nel 1802. Su questa “nuova strada” troverà la sua Sinfonia Eroica, “scritta per celebrare la memoria di un grand’uomo”. Il grand’uomo è Napoleone, che nel 1804 tradirà però gli ideali di libertà autoproclamandosi “imperatore” dei francesi. Beethoven strapperà il primo foglio della partitura dal titolo “Bonaparte”.
Informazioni e prevendita: www.haydn.it oppure direttamente alla cassa la sera dell'evento.
Torna l’appuntamento con il flamenco dal vivo, nel nostro tablao meranese.
La chitarra flamenca, la passione del baile, la voce e il cajon ci accompegneranno in un fantastico e sincero viaggio in Andalusia, che quest’anno si arricchisce di una sonorità in più, quella del pianoforte. Faremo un itinerario nei tipici stili flamenchi (palos): sevillanas, tangos, alegrias, farruca, soleà e un piccolo omaggio a Federico Garcia Lorca.
Con il ballerino di flamenco Claudio Javarone, artista invitato, Marco Perona (chitarra), Ivana Zanini (voce), Martina De Nisi (danza), Tony Colangelo (percussioni), Barbara Ferrari (piano)
Entrata libera. Posti limitati. Non è prevista prenotazione posti
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