BZ danza: TEATRO LA RIBALTA Lo specchio della regina - Pubblicato da FondazioneHaydnStiftung

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Festeggia con Bolzano Danza i dieci anni di attività il Teatro La Ribalta – Accademia della diversità di Antonio Viganò. Coproduttore di lavori quali Il Minotauro e Il suono della Caduta con le coreografie di Julie Anne Stanzak, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, il Festival per l’anniversario conferma il suo sostegno coproducendo il nuovo lavoro destinato all’infanzia (dai 6 anni) intitolato Lo specchio della Regina con le coreografie di Eleonora Chiocchini da un testo teatrale di Antonio Vigano, Bianca & Neve, già andato in scena e tradotto in lingua francese, inglese e tedesco. Qui una Regina racconta la fatica di dover essere sempre “la più bella del Reame” e uno Specchio, quella di dover ripetere sempre “quello che fanno gli altri”. Senza scampo lo Specchio cercherà una via di fuga e la Regina, orfana della sua immagine riflessa, dovrà trovare un modo per riconquistare la fiducia dello Specchio. Una danza che smonta e rimonta la storia di Biancaneve in tanti modi, giocando con gli oggetti, i drammi e le pulsioni della fiaba per restituirne una nuova lettura. Così racconta il progetto la coreografa Chiocchini: “Lo Specchio e la Regina si animano in una danza di relazione. Sfumature giocose, a volte litigiose, a tratti misteriose, coloreranno il loro dialogo che si farà corpo. Sempre complici come può esserlo soltanto uno specchio e l’immagine che esso riflette”.

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  • Lu santo Jullare Francesco di Dario Fo è una fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo nel teatralissimo linguaggio del grammelot. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi decenni, il Premio Nobel costruisce una narrazione potente, giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio”, come San Francesco amava definirsi. Il racconto di Fo è – allo stesso tempo – spiritualità e mito, favola e satira, e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace, per comporre e mettere in musica il suo Cantico delle Creature. A dare voce a questo viaggio funambolico nell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi sarà Ugo Dighero, attore mattatore, già interprete per anni di Mistero Buffo su “benedizione” e spinta dello stesso Fo, perfetto istrione e giullare dell’oggi. Il 2026, inoltre, è un anno speciale anche per ricordare Dario Fo: ricorrono i cento anni dalla nascita e i dieci anni dalla scomparsa. Impossibile non celebrarne lo straordinario percorso teatrale. Portare in scena oggi questa meravigliosa giullarata non può non tener conto che nel 2013 il compianto cardinal Bergoglio, divenuto Papa, scelse, emblematicamente, politicamente e per la prima volta nella storia, il nome di Francesco: il santo della pace e del sorriso, della custodia del creato, della Chiesa povera per i poveri. Seguendo la lezione di Fo, lo spettacolo si muoverà così su due percorsi paralleli, ripercorrendo la realtà storica del viaggio di Francesco nel mondo cristiano e contemporaneamente raccontando la rivoluzione riformatrice che Papa Francesco ha cercato di attuare nella Chiesa del nostro tempo. di Dario Fo con Ugo Dighero adattamento e regia di Giorgio Gallione scene e costumi Lorenza Gioberti disegno luci Aldo Mantovani coproduzione Teatro Stabile di Genova, CMC/ Nidodiragno con la collaborazione del Teatro della Juta durata: 85 minuti
  • Al mercatino di Natale si fanno grandi incassi, le locande sono al completo e una famiglia di rifugiati del Medio Oriente viene sistemata in una stalla, sopra la quale cantano gli angeli. Ah, se all’epoca ci fosse già stato il teatro d’improvvisazione! I pastori avrebbero messo in scena un musical con lieto fine per il Bambino Gesù, Maria e Giuseppe sarebbero stati travolti da una tempesta d’amore e il bue e l’asinello sarebbero stati sistemati in una piccola fattoria. Ma per le belle storie non è mai troppo tardi! Basta venire a teatro: qui la vita si riempie di messaggi gioiosi. E chissà, magari entrerà in scena la Befana su una slitta volante…
  • L'evento si tiene dal 21 Feb 2026 al 01 Mar 2026
    Bearbeitung von Matthias Thalheim nach dem gleichnamigen Roman von Erich Kästner Dr. phil. Jakob Fabian, Werbetexter und Moralist, lebt in Berlin. Hier gibt es alles: große Zeitungen und Verlage, ein glamouröses Nachtleben mit freizügigen Damen, Männern und FLINTA* Personen, politische Kämpfe zwischen Kommunisten und Nazis, Arbeit und Arbeitslosigkeit, Reichtum und Armut. Fabian taucht ein in diese Welt und schlägt sich tapfer, doch Stück für Stück verliert er alles: seine Arbeit, seine Geliebte, seinen Freund und schließlich sein Leben. Er springt ins Wasser, will ein Kind retten. Er schwimmt nicht. Erich Kästner hat diese Geschichte 1930 geschrieben. Sein Aufruf zur Vernunft wurde drei Jahre später verbrannt; der Roman gilt auch heute noch als eine der hellsichtigsten Satiren auf die deutsche Gesellschaft. Seine politische Aktualität ist erschreckend. Sarantos Georgios Zervoulakos hat mit der kongenialen Palmetshofer Überschreibung „Vor Sonnenaufgang“ nach Gerhart Hauptmann in der Spielzeit 2024/25 an den Vereinigten Bühnen Bozen als Regisseur debütiert, dabei verwandelte er gemeinsam mit Ece Anisoglu das Studio des Stadttheaters kurzerhand in eine Familiensauna. Die Epik des Großstadtromans wird das Regieteam mit multidisziplinären Mitteln wie Choreografie, Gesang und Live-Musik szenisch auflösen. Die Bühnenfassung für Bozen basiert auf einer Hörspielfassung, die Ende der 80er-Jahre in der DDR von Matthias Thalheim geschaffen wurde. Gemeinsam mit Thalheim wird Zervoulakos nun neue Fenster in den Roman öffnen und dabei die Abgründe der Großstadt und eines Zeitgeistes, der sich karussellartig zu wiederholen droht, neu erzählen. mit Bernd-Christian Althoff Pippa Galli Fabian Mair Mitterer Robin Rohrmann Peter Schorn Lukas Spisser Katja Uffelmann Regie Sarantos Georgios Zervoulakos Bühne Ece Anisoglu Kostüme Aleksandra Kica Licht Nikos Vlasopoulos Sound Design & Livemusik Agatha Choreographie Robin Rohrmann Dramaturgie Mona Schlatter Regieassistenz & Inspizienz Michaela Stocker

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