BZ Danza: Yoann Bourgeois / Ophelia - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Coreografia: Yoann Bourgeois
Prima italiana

Codirettore del CCN2-Grenoble, Yoann Bourgeois, formatosi al circo contemporaneo, indaga da molti anni il tema della sospensione. Il pubblico del festival ricorderà il suo braccio-bilancia meccanico dentro Museion su cui roteava in aria una donna in bianco nella performance Les Yeux tournent autour du soleil. Ma la sospensione per Bourgeois non è solo quella in aria: in Ophelia sperimenta la sospensione dal respiro, l’apnea. Ispirato dall’atto IV, scena VII dell’Amleto di Shakespeare e alla figura di Ofelia, Bourgeois ripensa al suo suicidio in modo poetico, riproponendo una delicata immagine di dissoluzione attraverso un sorprendente dispositivo scenico composto da un letto, un acquario e una gru, coadiuvato dall’interprete Marie Vaudin e dalla struggente Nacht und Träume D 827 di Franz Schubert.

Tags

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 04 Dic 2025 al 07 Dic 2025
    Gabriele Lavia, tra i più grandi maestri della scena teatrale, dirige e interpreta Re Lear, uno dei capolavori della drammaturgia shakespeariana che da oltre quattrocento anni custodisce le molteplici sfaccettature di un tempo ancora attuale. A più di 50 anni dal Re Lear di Giorgio Strehler che lo scelse per il ruolo di Edgar, in questa rilettura «composita, tra ragione e follia», è lo stesso Lavia a interpretare Lear, re potente che rinuncia al suo “essere” e consegna il regno nelle mani delle figlie, per tornare ad “essere” soltanto un padre. L’eterna tragedia del potere, dove si consuma la conflittualità del rapporto tra padri e figli/e, tra paternità ed eredità, irrompe sulla scena attraversata dal campionario di passioni, tradimenti e miserie dell’esistenza umana. Lavia definisce Re Lear una storia di perdite: perdita della ragione, perdita del Regno, perdita della fraternità. «Non resta che vivere in una tempesta. Ma la tempesta di Lear è la tempesta della sua mente […]. E ora vive il suo non-Essere nella Tempesta della mente, nella Tempesta che lo travolge. E tutti sono travolti. Tranne colui che più degli altri ha sofferto e può “essere-Re” della sofferenza come percorso di conoscenza» scrive Lavia nelle note di regia «“Essere o non essere” sono certamente le parole più importanti di tutto il Teatro Occidentale e, come sanno (quasi) tutti, le dice Amleto. Subito dopo “essere o non essere” Amleto dice: “Questa è la domanda”. Come se la vita di ogni uomo, non solo di Amleto, che ogni uomo lo sappia o no, non fosse altro che porsi questa domanda. Re Lear, invece, “nega” questa domanda e decide per il “Non essere”, non essere più Re. Dare via il proprio “essere” (il proprio regno) è come dare via la propria ombra (come nel famoso romanzo). Nel momento in cui Re Lear non è più Re è solo “Lear”. E che cos’è Lear se non è “più” Re? Non è che un “uomo”. Uno come tanti che non contano nulla. Non è che “nulla”. “Sono io Lear?…” si domanderà disperato». Gabriele Lavia, tra i più grandi maestri della scena teatrale, dirige e interpreta Re Lear, uno dei capolavori della drammaturgia shakespeariana che da oltre quattrocento anni custodisce le molteplici sfaccettature di un tempo ancora attuale. A più di 50 anni dal Re Lear di Giorgio Strehler che lo scelse per il ruolo di Edgar, in questa rilettura «composita, tra ragione e follia», è lo stesso Lavia a interpretare Lear, re potente che rinuncia al suo “essere” e consegna il regno nelle mani delle figlie, per tornare ad “essere” soltanto un padre. L’eterna tragedia del potere, dove si consuma la conflittualità del rapporto tra padri e figli/e, tra paternità ed eredità, irrompe sulla scena attraversata dal campionario di passioni, tradimenti e miserie dell’esistenza umana. Lavia definisce Re Lear una storia di perdite: perdita della ragione, perdita del Regno, perdita della fraternità. «Non resta che vivere in una tempesta. Ma la tempesta di Lear è la tempesta della sua mente […]. E ora vive il suo non-Essere nella Tempesta della mente, nella Tempesta che lo travolge. E tutti sono travolti. Tranne colui che più degli altri ha sofferto e può “essere-Re” della sofferenza come percorso di conoscenza» scrive Lavia nelle note di regia «“Essere o non essere” sono certamente le parole più importanti di tutto il Teatro Occidentale e, come sanno (quasi) tutti, le dice Amleto. Subito dopo “essere o non essere” Amleto dice: “Questa è la domanda”. Come se la vita di ogni uomo, non solo di Amleto, che ogni uomo lo sappia o no, non fosse altro che porsi questa domanda. Re Lear, invece, “nega” questa domanda e decide per il “Non essere”, non essere più Re. Dare via il proprio “essere” (il proprio regno) è come dare via la propria ombra (come nel famoso romanzo). Nel momento in cui Re Lear non è più Re è solo “Lear”. E che cos’è Lear se non è “più” Re? Non è che un “uomo”. Uno come tanti che non contano nulla. Non è che “nulla”. “Sono io Lear?…” si domanderà disperato». di William Shakespeare traduzione Angelo Dallagiacoma, Luigi Lunari regia Gabriele Lavia scene Alessandro Camera costumi Andrea Viotti luci Giuseppe Filipponio musiche Antonio Di Pofi suono Riccardo Benassi con Gabriele Lavia e con (in o.a.) Giovanni Arezzo, Giuseppe Benvegna, Eleonora Bernazza, Beatrice Ceccherini, Federica Di Martino, Ian Gualdani, Luca Lazzareschi, Mauro Mandolini, Andrea Nicolini, Giuseppe Pestillo, Gianluca Scaccia, Silvia Siravo, Lorenzo Tomazzoni, Alessandro Pizzuto produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Effimera s.r.l, LAC – Lugano Arte e Cultura durata: 210 minuti incluso un intervallo
  • Natale in casa Cupiello è la commedia che Eduardo definì “parto trigemino con gravidanza di quattro anni”. Andò in scena per la prima volta il giorno di Natale del 1931, come atto unico (l’attuale secondo atto), al cinema Teatro Kursaal di Napoli con la compagnia «Teatro Umoristico I De Filippo». Il copione include una lettera di Nennillo datata 29 gennaio 1932. A Natale del 1932, venne rappresentata in due atti (primo e secondo) al Teatro Sannazaro di Napoli. Il 4 novembre 1933, nella stessa versione, fu rappresentata al Teatro Valle di Roma alla presenza della famiglia reale, a conclusione della tournée di San Remo. Il 9 aprile 1934 Eduardo aggiunse il terzo atto, presentato per la prima volta a Milano. Il 21 dicembre 1936, l’opera completa in tre atti fu rappresentata per la prima volta a Napoli. La rivista Il Dramma la pubblicò nel 1943 nella versione definitiva. Luna Nova la mette in scena nel rispetto della tradizione e dei canoni del Teatro Eduardiano, pur accelerandone i ritmi per adattarli alla sensibilità contemporanea. Compagnia Luna Nova APS - Latina regia Roberto Becchimanzi aiuto regia e tecnica Sara Pane cast R. Becchimanzi, L. Guarino, R. Calì, R. Pagano, F. Sorrentino, G. Pannone, R. Stabellini, A. Lungo, R. Senese, N. Damiano, R. Nardi, G. Callori, R. Petrosino, G. Piscopo
  • L'evento si tiene dal 07 Dic 2025 al 08 Dic 2025
    Angelo Pintus con il suo spettacolo NABANA a Trento e Bolzano Angelo Pintus, uno degli artisti più conosciuti del mondo della comicità italiana, terrà ben quattro spettacoli nella regione a dicembre. Angelo Pintus Angelo Pintus é un comico italiano molto conosciuto per il suo stile di umorismo energico e per le sue performance esilaranti. Pintus ha guadagnato una grande pooplaritá grazie ai suoi spettacoli teatrali, poi trasmessi da TV e piattaforme e alla sua partecipazione a programmi televisivi di successo. Il comico italiano ha saputo costruire una carriera solida nel panorama della comicitá italiana, conquistando il pubblico teatrale con il suo carisma, la sua simpatia e il suo talento indiscusso nell´ improvvisare ed intrattenere.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..