Fabrizio Favale - Zimmerfrei - First Rose / Argon - Pubblicato da FondazioneHaydnStiftung

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

Coreografo molto apprezzato nel panorama nazionale per la capacità di dar voce a una danza siderale e ipnotica frutto dell’esperienza maturata nel post modern americano e nella compagnia di Virgilio Sieni, Fabrizio Favale da oltre quindici anni conduce una propria singolare ricerca con la compagnia Le Supplici di cui è fondatore. A lui è stata affidata l’edizione 2018 della “Museion Media Façade”, con un ciclo di tre incontri organizzati congiuntamente da Museion (a cura di Frida Carazzato) e Bolzano Danza. Favale ha pensato a un progetto in tre capitoli intitolato Argon, dal nome del gas che costituisce l’atmosfera terrestre utilizzato anche per l’incandescenza delle lampadine, in cui sviluppa concetti di variazione di stato della materia: da liquido a solido a gassoso. Ricalcando e utilizzando la verticalità e la fluidità tra dentro/fuori dell’architettura di Museion, Argon mette in relazione densità materiche diramate da un nodo di luce. Danzatori in carne e ossa pronti a sparire tra eccessi di luce e nebbia, ma anche video realizzati dal collettivo ZimmerFrei (Anna de Manincor) proiettati sulla facciata di vetro che si riverberano all’interno realizzati su isole lontane nonché nel sottosuolo del più grande laboratorio di fisica delle particelle d’Europa. Relazione di interscambio tra spazi e materia completata dai manufatti del duo First Rose: strutture aeree sospese a mezz’aria all’interno di Museion ma anche attrezzature tecniche in continuo movimento.

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 12 Lug 2018 al 26 Lug 2018

Potrebbe interessarti anche :

  • C’è forse qualcosa nel balletto di più incantevole della favola della piccola Clara che la notte di Natale scopre, con il giocattolo ricevuto in dono, un mondo incantato e l’amore? Lo Schiaccianoci, titolo per eccellenza dell’infanzia, da oltre centotrenta anni incanta grandi e piccini, tanto da diventare immancabile appuntamento delle feste natalizie. Vederlo fa ritornare bambini, rapiti dalla bellezza dei regali sotto l’albero, dalla magia dell’attesa e dalla meravigliosa musica di Pëtr Il’ic Cajkovskij in cui sogno e realtà, innocenza infantile e inquietudini del passaggio all’età adulta della protagonista, convivono con pienezza di sfumature. Ispirato al racconto Schiaccianoci e il Re dei Topi di E.T.A. Hoffmann, edulcorato nel libretto da Marius Petipa che ne ha firmato la coreografia insieme a Lev Ivanov, Lo Schiaccianoci torna in scena, secondo tradizione, con il Russian Classical Ballet, nota compagnia di stelle russe, capace di trasportare nei due atti in cui si snoda non solo i protagonisti nel Regno dei Dolciumi, ma anche tutti gli spettatori in un mondo magico e fatato. Balletto di Mosca - Russian Classical Ballet LO SCHIACCIANOCI Musica Petr Il'ic Cajkovskij Coreografie Marius Petipa Direzione artistica Evgeniya Bespalova Uno spettacolo Futura Produzioni Distribuzione Mauro Giannelli
  • L'evento si tiene dal 22 Gen 2026 al 25 Gen 2026
    La gatta sul tetto che scotta è un’opera scritta nel 1955 dal grande drammaturgo statunitense Tennessee Williams, che con questo testo vinse il suo secondo Premio Pulitzer. Racconta la storia dei Pollitt, una ricca famiglia del Sud degli Stati Uniti che vive una profonda crisi di fronte all’imminente morte del padre, Big Daddy. La famiglia si è riunita nell’immensa proprietà terriera del patriarca per festeggiare il suo compleanno. In questo contesto emergono l’avidità e la debolezza dei figli, Gooper e Brick, e in particolare la situazione di quest’ultimo e di sua moglie Margaret. I due vivono un matrimonio senza intimità. Maggie è profondamente innamorata, ma Brick è distante: è da tempo un alcolizzato e non la degna di considerazione. Durante un conflitto con Brick, Maggie dice di sentirsi come “una gatta su un tetto che scotta”, decisa a non cadere giù: ha, infatti, conquistato con fatica una posizione sociale. Leonardo Lidi rilegge questo testo mettendo in luce il filo rosso che parte da Anton Čechov, passa da Tennessee Williams e si conclude con alcuni film di Woody Allen. «La società raccontata tramite la famiglia e le proprie contraddizioni, le tantissime, le tonnellate di storie d’amore, le battute che tornano e che si rincorrono tra un autore e l’altro» scrive il regista residente del Teatro Stabile di Torino. «Torno a Williams perché credo che sia l’autore più utile a comprendere l’importanza dell’analisi della società attraverso la lente famigliare. Williams utilizza il ridicolo per raccontare la tradizionale famiglia americana del Sud, la sua incapacità di avanzare, ferma in un ricordo, pronta a distruggere pulsioni sessuali “nocive” e a nascondere tutta la polvere della società occidentale sotto il tappeto». di Tennessee Williams traduzione Monica Capuani regia Leonardo Lidi con Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini scene e luci Nicolas Bovey costumi Aurora Damanti suono Claudio Tortorici assistente regia Alba Maria Porto produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TSV - Teatro Nazionale La gatta sul tetto che scotta viene presentato per gentile concessione de la University of the South, Sewanee, Tennesee. durata: 105 minuti Spettacolo con luci stroboscopiche
  • Natale in casa Cupiello è la commedia che Eduardo definì “parto trigemino con gravidanza di quattro anni”. Andò in scena per la prima volta il giorno di Natale del 1931, come atto unico (l’attuale secondo atto), al cinema Teatro Kursaal di Napoli con la compagnia «Teatro Umoristico I De Filippo». Il copione include una lettera di Nennillo datata 29 gennaio 1932. A Natale del 1932, venne rappresentata in due atti (primo e secondo) al Teatro Sannazaro di Napoli. Il 4 novembre 1933, nella stessa versione, fu rappresentata al Teatro Valle di Roma alla presenza della famiglia reale, a conclusione della tournée di San Remo. Il 9 aprile 1934 Eduardo aggiunse il terzo atto, presentato per la prima volta a Milano. Il 21 dicembre 1936, l’opera completa in tre atti fu rappresentata per la prima volta a Napoli. La rivista Il Dramma la pubblicò nel 1943 nella versione definitiva. Luna Nova la mette in scena nel rispetto della tradizione e dei canoni del Teatro Eduardiano, pur accelerandone i ritmi per adattarli alla sensibilità contemporanea. Compagnia Luna Nova APS - Latina regia Roberto Becchimanzi aiuto regia e tecnica Sara Pane cast R. Becchimanzi, L. Guarino, R. Calì, R. Pagano, F. Sorrentino, G. Pannone, R. Stabellini, A. Lungo, R. Senese, N. Damiano, R. Nardi, G. Callori, R. Petrosino, G. Piscopo

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..