La Camerata Vienna-Milano riunisce dal 2024 musicisti di due delle orchestre più prestigiose al mondo: i Wiener Philharmoniker e l’Orchestra del Teatro alla Scala. Questo concerto segna il debutto della formazione. Il direttore artistico Jurek Dybał è anche direttore e musicista dei Wiener Philharmoniker. Il mezzosoprano Ulrike Helzel, già nell’ensemble della Deutsche Oper di Berlino e della Staatsoper di Vienna, dalla stagione 2024/25 è membro della Komische Oper di Berlino.
Accanto al celebre “Adagietto” dalla Sinfonia n. 5 e ai “Kindertotenlieder” di Mahler, la scaletta prevede “Der Lindenbaum” di Franz Schubert e “Życzenie G-Dur” di Frédéric Chopin. Il finale è riservato al “Concerto per Archi” di Nino Rota.
Direttore: Jurek Dybal
Mezzosoprano: Ulrike Helzel
Programma:
Gustav Mahler: Adagietto dalla Sinfonia n. 5 in do diesis minore
Gustav Mahler: Rielaborato da R. Kłoczko
Franz Schubert: Rielaborato da R.ł Kłoczko
Frédéric Chopin: Rielaborato da Dybał/Honczarenko
Nino Rota: Concerto per Archi
Il Fauré Quartett (Germania) è uno dei quartetti di pianoforte più rinomati, che si esibisce regolarmente nei più importanti festival e sale da concerto del mondo e compie tournée in America e in Asia. La loro discografia comprende, tra i tanti titoli, i due quartetti per pianoforte di Mozart, opere di Brahms e Mendelssohn, di Mahler e Strauss con il soprano Simone Kermes, un arrangiamento dei famosi “Quadri di un’esposizione” di Mussorgski e degli “Études-Tableaux” di Rachmaninov nonché un’incisione di opere di Fauré.
I tre capolavori scelti per la serata – di Schubert, Fauré e Brahms – permetteranno di apprezzare la straordinaria versatilità di questo quartetto pianistico.
Violino: Erika Geldsetzer
Viola: Sascha Frömbling
Violoncello: Konstantin Heidrich
Pianoforte: Dirk Mommertz
Programma:
Franz Schubert: Adagio e Rondo concertante in fa maggiore, D 487
Gabriel Fauré: Quartetto per pianoforte n. 1 in do minore, op. 15
Johannes Brahms: Quartetto per pianoforte n. 1 in sol minore, op. 25
La jazzista e ricercatrice musicale norvegese Hildegunn Øiseth è stata trombettista della Bohuslän Big Band negli anni novanta. In seguito l’artista si è avvicinata al Township Jazz sudafricano e alla musica tradizionale dell’area di Città del Capo e ha iniziato a compiere ricerche sulla musica dei Sami, una popolazione indigena della Scandinavia settentrionale, scoprendo notevoli affinità tra le due culture musicali.
In Pakistan, Øiseth ha cercato (e trovato) analogie tra i ragas locali e la musica tradizionale norvegese: nel paese asiatico il corno di capra viene suonato durante le cerimonie sufi, mentre in Norvegia veniva usato dai pastori per richiamare il bestiame.
Nel suo quartetto, Øiseth combina jazz moderno e musica di tutto il mondo.
Tromba, corno di capra: Hildegunn Øiseth
Pianoforte: Espen Berg
Basso: Magne Thormodsæter
Batteria: Per Oddvar Johansen
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