Feste musicali 2017 - Cobario - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

Spirito latinoamericano e umorismo viennese
Herwig Schaffner alias „Herwigos": violino; Georg Aichberger alias „Giorgio Rovere“: chitarra; Jakob Lackner alias „El Coba”: chitarra

Cresciuti a Barcellona come musicisti da strada, nel 2006 Rio Che e El Coba danno vita al progetto “Cobario” con una formazione esclusivamente musicale. Poco tempo dopo ai due chitarristi si aggiunge un violinista d’eccezione: Herwig Schaffner alias Herwigos. Nasce così un trio alquanto anomalo che da allora non ha mai smesso di riscuotere successi. Nel 2014 Rio Che lascia il gruppo e al suo posto subentra come eccellente sostituto Georg Aichberger alias Giorgio Rovere.
Una riuscita contaminazione tra musica classica, influenze spagnole, irlandesi, orientali e slave invita a sognare, ad aprire il cuore e chiudere gli occhi. I tre strumentisti austriaci sapranno diffondere straordinarie, calde e coinvolgenti emozioni d’estate.

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  • Nel settembre 1872 Carl Ferdinand Pohl, il bibliotecario della Società viennese degli amici della musica, sottopone all’attenzione del suo direttore artistico Johannes Brahms sei “Feldparthien”: sono sei divertimenti per strumenti a fiato attribuiti a Haydn. Nell’estate 1873 Brahms scrive variazioni su un corale composto dai sei divertimenti, “allenandosi” così nella progressiva trasformazione ed evoluzione degli elementi costitutivi e dei motivi della sua musica nonché nell’arrangiamento orchestrale che più avanti caratterizzerà la sua opera sinfonica. Con il suo unico concerto per violino ultimato, nel 1806 Beethoven fa evolvere ulteriormente un genere che sino ad allora andava dal concerto dei maestri barocchi italiani fino a Mozart. L’opera a impianto sinfonico con un primo movimento lunghissimo sembra avvicinarsi più ai concerti per violino di Brahms, Tchaikovksy o Sibelius che non ai predecessori del XVIII secolo. Il 12 maggio 1926 viene eseguita per la prima volta la Prima sinfonia di Shostakovich – suo lavoro di diploma al Conservatorio di Leningrado – che verrà poi fatta conoscere a livello internazionale da Bruno Walter e Arturo Toscanini. Shostakovich si rivela da subito un mattacchione: nella partitura del diciannovenne, influenze di Stravinsky, Prokofiev, Mahler e Hindemith si fondono in un linguaggio tonale originale e puntiglioso, con acrobazie dettate dall’ironia e comicità che all’epoca si potevano ammirare al circo o nei film muti, ma non ancora nelle sale da concerto.
  • Direzione D'Orchestra Nicolò Foron Violino Mira Marie Foron Orchestra Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Programma Pëtr Il'ič Čajkovskij: Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 Ludwig van Beethoven: Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 "Eroica" Nel Concerto per violino di Tchaikovsky “non si suona più il violino, lo si scompiglia, lo si straccia, lo si fa nero” inveisce il critico Eduard Hanslick dopo la prima esecuzione nel dicembre 1881 a Vienna. Il concerto viene scritto in seguito a un matrimonio andato a pezzi e a un crollo psichico. Il 18 luglio 1877, il compositore sposa la sua allieva Antonina Miljukova. “D’un tratto mi fu chiaro che nei confronti di mia moglie non provavo in realtà nemmeno un sentimento semplice, d’amicizia, bensì la aborrivo nel vero senso della parola”, confesserà alla sua benefattrice Nadezda von Meck. Le sue condizioni migliorano solo a Clarens, il paese di viticoltori sul Lago Lemano. È lì che nel 1878 compone il suo unico concerto per violino, che combina una profonda tristezza con una nuova speranza e gioia di vivere. La Rivoluzione francese sconvolge la società nobiliare europea – e Beethoven traduce nella Terza sinfonia questo cambiamento epocale con una musica che non mancherà di scioccare i suoi contemporanei. “Non sono soddisfatto dei lavori fatti fin qui; d’ora in poi voglio percorrere una nuova strada”, annuncia nel 1802. Su questa “nuova strada” troverà la sua Sinfonia Eroica, “scritta per celebrare la memoria di un grand’uomo”. Il grand’uomo è Napoleone, che nel 1804 tradirà però gli ideali di libertà autoproclamandosi “imperatore” dei francesi. Beethoven strapperà il primo foglio della partitura dal titolo “Bonaparte”.
  • Un’esperienza musicale in un luogo ricco di storia... La famosa artista giapponese ci conduce, con la sua voce e il suono avvolgente del koto, fino al lontano e misterioso Giappone. Ma non solo: anche in un viaggio emozionante attraverso il tempo, le culture e i generi. Al termine del concerto sarà possibile partecipare ad una cena orientale nell'osteria del castello: un’occasione perfetta per incontrare personalmente l’artista e il direttore artistico della serata Manfred Bernard. Costi: Concerto gratuito, cena dalle ore 20:30 a 27€/persona (bevande escluse) Info: Prenotazione richiesta per entrambi (per la cena entro il 9.12.2025) runkelstein@runkelstein.info 0471/329808

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