I luoghi dell'amore - Pubblicato da melanie inside

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Informazioni evento

Bolzano festeggia San Valentino con "I Luoghi dell'Amore" e due giornate ricche di eventi. Ogni anno, nel mese di Febbraio, vi attende un lungo week-end di visite guidate e appuntamenti culturali all'insegna dell'amore.
Un viaggio nei sentimenti, alla scoperta di tappe inconsuete.

La fontana della fertilità, le mura ricche di promesse d’amore, le strade del piacere: questi e numerosi altri sono i luoghi dell’amore a Bolzano. Nelle vesti di moderni esploratori percorreremo i posti che hanno fatto la storia della città. Li guarderemo attraverso una lente particolare: quella dell’amore in tutte le sue forme, con un pizzico di proibito!

Durante l'evento potrete partecipare a una serie di visite guidate, lasciandovi accompagnare da alcuni ospiti speciali. Fra questi sono da annoverare artisti, storici e scrittori che sapranno svelarvi gli aneddoti più insoliti della città. Infine, poiché non c'è amore senza colonna sonora, la musica accompagnerà questo evento speciale.

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 09 Feb 2018 al 10 Feb 2018

Potrebbe interessarti anche :

  • Visita guidata Sabato 13 dicembre 2025, ore 10–13 Partenza da Eurac Research, Bolzano. Un percorso tra quattro musei e spazi pubblici esplora il confine come luogo di incontro, memoria e trasformazione. Le opere di otto artistɜ internazionalɜ: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny e ZimmerFrei (Anna de Manincor) affrontano temi di migrazione, identità e paesaggio. La visita, in compagnia di ricercatorə dell’Istituto sui diritti delle minoranze di Eurac Research, intreccia arte e ricerca in un dialogo sulle rappresentazioni e percezioni del confine.
  • ILLUMINARE IL MEDIOEVO Lasciatevi trasportare dalla magia della luce medievale...in un'epoca che buia non fu! Nel Medioevo candele e tanti altri manufatti illuminavano infatti case, chiese, palazzi, castelli e strade, accompagnando la vita di uomini e donne del tempo. Attraverso una performance didattica l'associazione Niedertor mit Gefolge ci porta alla riscoperta di questa cultura materiale ancora poco conosciuta.
  • Docu screening and talk + Live concert Europe-Xroads event with directors Samba Ngum & Emilio Tamburini and musicians Napoleon Maddox and Sophia Domancich 18:00 h / Waag +3 – proiezione del corto “Black Vesuvio” (in inglese sottotitolato) e talk con i registi Samba Ngum ed Emilio Tamburini 20:00 h / Waag -1 – Sophia Domancich & Napoleon Maddox live concert Crossing Cultures esplora quell’area di contatto che si crea all’incrocio fra due universi culturali e che è fatta dell’incontro di individui, immaginari, sonorità ed esperienze. Si comincia con la visione di un cortometraggio dei registi Samba Ngum ed Emilio Tamburini: Black Vesuvio è una storia di identificazione nell’iconico vulcano partenopeo proprio da parte di Samba Ngum, imprenditore e musicista gambiano, arrivato in Italia per amore. Ottenuto un posto di lavoro presso il Parco del Vesuvio, Samba sperimenta da un lato il razzismo di alcuni turisti e dall’altro, l’amore per quel vulcano, invincibile ma costretto al silenzio…fino al giorno in cui avviene l’eruzione. Al termine della proiezione Gianpaolo Chiriacò modererà un talk con i due registi. A seguire nella storica cantina di Waag si esibirà il duo formato da Sophia Domancich e Napoleon Maddox, che rappresenta un altro incontro all’intersezione tra universi musicali ed identità. Pianista classica votata alla sperimentazione, tanto nel campo del jazz quanto nel rock d’avanguardia in stile Robert Wyatt, Sophia Domancich accompagna le acrobazie vocali di Napoleon Maddox, rapper, poeta, beatboxer afroamericano, cresciuto con la band IsWhat?!. Una collaborazione nel segno della ricerca sonora e dell’omaggio ai grandi compositori afroamericani. Samba Ngum è un artista hip hop e proprietario del brand di moda iFree. Nato in Gambia, è arrivato in Italia cinque anni fa. Il suo viaggio artistico e umano ha preso una svolta significativa dopo aver iniziato a lavorare presso il Vesuvio. Dopo aver compreso di essere uno dei primi immigrati africani a lavorare in un posto simile, ha deciso di documentare la sua prospettiva su cosa vuol dire vivere, lavorare ed essere nero in Italia. Grazie all’incontro con il team di Research as Vocality, il materiale audiovisivo raccolto è stato usato in un progetto collaborativo con Emilio Tamburini per dar vita al suo primo documentario. Emilio Tamburini è ricercatore e filmmaker. Nell’ambito di un practice-based PhD alla New York University, si serve del cinema collaborativo e sperimentale per esplorare immaginari urbani alternativi a quelli dominanti. Attraversando i confini fra etnografia, arte e attivismo, il suo lavoro ruota intorno alle pratiche sonore e di ascolto, all’uso creativo degli archivi, alle politiche dello spazio. Nella vita e per ricerca si sposta fra Brooklyn, Bologna, e Berlino. Napoleon Maddox è scrittore, musicista, artista visivo ed educatore, e fonda il proprio lavoro sulla ricerca storica e sul coinvolgimento sociale. La sua prima opera di rilievo in ambito comunitario nasce nelle periferie francesi con A Riot Named Nina (2009), un progetto dedicato al repertorio di Nina Simone e alle condizioni sociali delle banlieue parigine. Nel 2017 presenta la produzione multimediale Twice the First Time, frutto dell’analisi di documenti e testimonianze orali, in cui ricostruisce la vicenda delle artiste siamesi Millie-Christine McCoy, nate in schiavitù nel 1851. Con un approccio analogo realizza la sua produzione più recente, accompagnata da una serie di dipinti, L’Ouverture de Toussaint (2021–2023), ispirata alla figura del leader della rivoluzione haitiana. Sophia Domancich, nata a Parigi da madre francese e padre italiano, è una pianista che attraversa il progressive rock, la musica sperimentale e il jazz contemporaneo, entrando a far parte di formazioni molto diverse fin dal suo debutto nel 1979. Ha collaborato con musicisti dei Soft Machine e Gong e con il batterista Simon Goubert, suo compagno di vita, alternando questi progetti ai lavori discografici con il Sophia Domancich Trio, da Funerals (1992) a La Part des Anges (1997). Con progetti come Pentacle, DAG, Lilienmund e ulteriori collaborazioni internazionali, continua a esplorare nuovi territori sonori, includendo elettronica e sound design.

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